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CLARA ...E UN'ESTATE AL MARE racconto (29) di Dino Secondo Barili

Post n°15536 pubblicato il 23 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

29

La Dott. Clara… e un’estate al mare

Ogni tanto viene voglia di mettere un po’ di ordine nelle proprie carte… Specialmente quando ci sono giornate grigie, uggiose e non si ha voglia di passeggiare per la città. Per la dott. Clara, era il giorno propizio per fare un po’ di ordine sulla scrivania e nell’archivio del suo Studio. Cinquant’anni ben portati, psicologa di professione con una ricca e variegata clientela, aveva tutto … ma non era felice. Nella vita aveva avuto successo economico e professionale. Era libera… ma sola. Poteva uscire e entrare in casa quando e come voleva, ma non era “la cosa” alla quale teneva di più. La dott. Clara, tuttavia, non ne faceva un dramma. Sua sorella si era sposata ed aveva figli … lei no. Quando il pensiero di essere sola l’attanagliava… si gettava nel lavoro… oppure… metteva in ordine la scrivania del proprio Studio. Su quella scrivania, Clara, ci metteva di tutto… tutto alla rinfusa, tutto come veniva veniva. Ora, basta. Aveva deciso… avrebbe messo ordine… Pia illusione. Anche altre volte, la dott. Clara, ci aveva provato: un fallimento! Questa volta, però, poteva essere la volta buona. La psicologa, cominciò dagli scontrini del caffè… “Gli scontrini del caffè?” – dirà qualche lettore. Si, gli scontrini del caffè sono importanti secondo le teorie di Clara. Con gli scontrini del caffè si può fare un’indagine conoscitiva del soggetto interessato. Stabilire quanti caffè beve in un giorno, in quali ore, se da solo o in compagnia. Insomma, la dott. Clara, con la sua “formazione” poteva scriverci una tesi di laurea. E fu, proprio mentre meditava sugli scontrini del caffè che le capitò sotto agli occhi una fotografia… Era una sua fotografia con accanto un uomo. Un bel uomo di una decina d’anni più anziano. Si chiamava Gabriele… la foto era stata scattata al mare durante l’estate appena trascorsa. La dott. Clara aveva avuto bisogno di qualche giorno di relax, di riposo assoluto… Quale migliore occasione per passare qualche giorno sulla Riviera Ligure? Lì c’era sua sorella, con marito e figli. Lei era la zia …l’intellettuale, la professionista di successo… che aveva tempo solo per il lavoro e la carriera. Sulla Riviera Ligure Clara si era trovata bene… i giorni erano diventati dieci. Suo cognato Pietro, però, era (ed è) un “fugnone” (un intrigante), uno di quelli che vuole sempre mettere il naso negli affari degli altri. Il cognato di Clara si era messo in mente di farle conoscere … un uomo! Studiò, pensò, meditò, finché non ebbe l’idea giusta. Clara, sua sorella ed il cognato Pietro si presero una serata tutta per loro… in un locale speciale. Quella sera, in quel locale, veniva eletta “Miss Riviera”. La scelta della Giuria cadde proprio sulla Dott. Clara la quale si vide proiettata (per una sera) nel magico “cerchio” della notorietà. Premio: una fascia… baci, abbracci e i balli ufficiali con tutte le “Autorità” presenti. Della serata (che si seppe poi, architettata tutta dal cognato Pietro) era rimasta solo una fotografia. La fotografia di Clara con un uomo, un bell’uomo di nome Gabriele… che non aveva mai visto prima. Per Clara, quella fotografia, era un bel ricordo…ma ora era giunto il momento di “cestinare”, stracciare… Fu in quel momento che il campanello delle Studio si mise a suonare con insistenza. Chi poteva essere? Clara andò ad aprire. Era Gabriele. Aveva trovato il coraggio di chiedere aiuto ad una psicologa: “si era innamorato pazzamente di una donna di nome Clara”. – Buona giornata a tutti. Dino (29)

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/09/14 alle 18:37 via WEB
Ulisse Marazzani nacque a Stradella il 10 gennaio 1868 e morì a Vigevano il 5 gennaio 1951. Seguì gli studi classici in un istituto retto da religiosi. Proveniva da una famiglia benestante che gli consentì di proseguire con gli studi universitari a Torino, dove si laureò in medicina e chirurgia, con il massimo dei voti.Fece le prime esperienze professionali nel bergamasco, per poi imbarcarsi come medico di bordo, visitando anche l'Estremo Oriente. Lasciata la navigazione assunse la condotta medica di Ozzero. Nel 1894 ottenne un posto all'ospedale civile di Vigevano, quale assistente chirurgo. L'indiscusso valore professionale, le doti di cuore e di carattere, l'esercizio della medicina con spirito di missione, ne fecero subito una figura assai popolare. L'amicizia che strinse col Dott. Magugliani e il Maestro Divari nel periodo di Ozzero, lo portarono ad aderire al Partito Socialista Italiano e, nel giro di pochi anni, a diventare uno dei rappresentanti più stimati e amati della città. Nel 1899 si presentò candidato alle elezioni del Consiglio Comunale e venne eletto. Dal 9 settembre 1902 fu sindaco di Vigevano, il primo sindaco socialista. Si dimise il 19 gennaio1903. Assunse nuovamente l’incarico dì primo cittadino il 23 novembre 1903 e nuovamente rassegnò le dimissioni nella seduta consiliare del 22 novembre 1904. Nel 1908, con la morte dell'onorevole Giuseppe Bonacossa, fu candidato alle elezioni politiche straordinarie fu eletto al primo scrutinio. Fu il primo deputato della sinistra al Parlamento, rappresentante del collegio di Vigevano. Nel 1910 si dimise dall’incarico parlamentare, preferendo la sua professione e l'amministrazione della sua città. Copri per diversi anni, cariche amministrative negli enti locali del comune. Tra le molte sue attività politiche si ricorda in particolare quella riguardante la scuola. Gli edifici scolastici erano insufficienti e, quelli esistenti, obsoleti. La nascita delle moderne industrie, con il conseguente incremento della popolazione dovuto al trasferimento della forza del lavoro dalla campagna alla città, aggravarono notevolmente il problema dell’edilizia scolastica che fu oggetto dell’impegno dell’amministrazione guidata dal Marazzani. In breve tempo si riuscì a risolvere l'annosa questione in modo assai soddisfacente. Nel 1902 venne deciso di erigere due complessi scolastici (le attuali scuole elementari "Vidari" e "Regina Margherita", queste ultime ancora definite da molti “le scuole nuove”).. Non solo l'edilizia scolastica fu a cuore del Dott. Marazzani, ma anche il disagio della classe insegnante, come risulta da un manoscritto de1 1902 nel quale biasimava il rimbalzare dalle responsabilità fra il Governo e le amministrazioni comunali sullo stato economico della categoria dei docenti. Alla sua morte, la straordinaria partecipazione di cittadini al suo funerale fu la testimonianza più eloquente della considerazione e dell'affetto dei Vigevanesi verso chi spese la vita al servizio della comunità. – Ciao a tutti gli amici del blog-Teresa Ramaioli
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