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LE PATATINE FRITTE di Teresa Ramaioli

Post n°15680 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da dinobarili
 

LE PATATINE FRITTE 

di

Teresa Ramaioli

Le patatine fritte sono uno dei cibi più apprezzati, tutti, grandi e piccoli, amano le patatine. L'idea di friggerle venne allo chef statunitense George Crum non per la gioia del palato ma per ripicca verso un cliente noioso. Si narra che nel 1853 in un ristorante di New York, , un cliente esigente rimandò indietro per tre volte un piatto ritenendo che le patate, servite per contorno, erano tagliate in modo troppo spesso. Fu così che lo chef, per vendicarsi, affettò le patate sottili sottili e le fece friggere, convinto di disgustare l'indisponente cliente; che invece le trovò sublimi. Non ci volle poi molto tempo per arrivare alla conquista… del mondo. Ciao Teresa

 

 

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Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 17:59 via WEB
Personaggi illustri -Mario Pavesi-industriale-(Cilavegna, 1909 - Milano, 1994) Nato da modesta famiglia di artigiani, iniziò a lavorare nel laboratorio paternodi falegnameria; e ventiduenne aprì, insieme con il padre, una panetteria a Semiana,dove iniziò a conoscere i segreti dell'arte pasticciera. Nel 1937 avviò, in uno scantinato a Novara, la produzione dei biscotti che ne avrebbero reso famoso il nome (i mitici PAVESINI).Dopo tre anni ,gli iniziali tre dipendenti erano diventati venti e il laboratorio era uno stabilimento di 3000 mq. Nel dopoguerra iniziò la vera, grande espansione del marchio, grazie a nuovi impianti produttivi, a nuove tecniche e a una intelligente politica commerciale. I biscotti originali- che nel 1947 assunsero il nome ufficiale "PAVESINI"- sono ancora prodotti ed esportati in tutto l mondo. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 18:00 via WEB
NON SOLO PAVESINI-Sull'autostrada MIlano- Torino, all'altezza di Novara, nel 1947, MARIO PAVESI aprì un chiosco dove gli automobilisti potevano fermarsi x prendere un caffè o u dolcetto.Nel 1962 quel chiosco fu sostituito da una ardita costruzione a ponte che attraversava le corsie dell autostrada . Era nato il primo "AUTOGRILL PAVESI"con bar e ristorante con servizio al tavolo. Ciao TERESA Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 18:01 via WEB
VITTORIO NECCHI-industriale-(Pavia,1898-1975).Industriale,"Cavaliere del Lavoro" e fondatore dell'omonima fabbrica di macchine x cucire(un tempo vanto delle produzioni pavesi). Nel 1902 il padre Ambrogio(Pavia 1860-1916)fondò nella città natale una pccola fondeia artigiana di ghisa malleabile che, sotta la direzione di Vittorio, subentratogli,cominciò a produrre impanti x radiatori.Nel 1926 uscirono i primi esemplari di macchine x cucire, che resero possibile un rapido sviluppo della fabbrica, che arrivò ad occupare anche seimila dipendenti.Parte dell'azienda fu portata in dote da una delle sorelle di Vittorio, Gigina, alle nozze con l'industriale Angelo Campiglio. La fonderia assunse perciò una nuova denominazioe :NE.CA.(NEcchi CAmpiglio). Molto attivo nel sociale, fondò una scuola professionale e istituì un Fondo di Assistenza Interna (F.A.I.), molto avanzato x quei tempi. A fonte della tattenuta dell'1%, le maestranze potevano fruire di notevoli prestazioni integrative dell'assistenza sanitaria pubblica o potevano trascorrere le vacanze in case di soggiorno . Divideva il suo tempo libero tra una villa vicino a Nervi e la tenuta Portalupa (tra GAMBOLO' e il ponte di BEREGUARDO nell'attuale Parco del Ticino).Nel 1955 gli fu conferita la laurea honoris causa in Fisica. Negli ultimi anni dovette assistere al declino della sua fabbrica nonostante i tenativi di divesificazione dei prodotti:gruppi elettromeccanici,compressori x frigoriferi elettrodomestici. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/10/14 alle 19:02 via WEB
FESTA DEI NONNI--2 ottobre-- Oggi abbracciate i vostri nonni più calorosamente del solito: è la loro festa. Una ricorrenza, introdotta in Italia nel 2005, con la Legge 159, “quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto all’interno delle famiglie e della società in generale“. Anche la scelta del 2 ottobre è simbolica: è la data in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli Custodi. E chi meglio dei nonni ha saputo interpretare il ruolo di custodi, compagni di giochi. La festa è celebrata in tutto il mondo, ma secondo tradizioni è modalità diverse. La prima Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del West Virginia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni la relazione con i loro nonni, portatori di conoscenza ed esperienza. Il National Grandparents Day, si celebra la prima domenica di settembre dopo il Labor Day. Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene celebrata la prima domenica di ottobre. In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre. In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La Festa della Nonna già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la Festa del Nonno la prima domenica di ottobre. Il fiore ufficiale è il Non-ti-scordar-di-me.Ciao Teresa Ramaioli
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annamariamennitti
annamariamennitti il 01/10/14 alle 22:36 via WEB
GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA darli ,mestiere ereditato Quando si rischiò di perdere gli scagliozzi si attribuì al canonico Filippo Rezzilli singolare figura di un sacerdote foggiano che amava firmare i suoi scritti come "DIALETTOLOGO" mori subito dopo lasciando tutto sospeso.Nell'800 un Assessore proibì di chiamarli Scagliozzi.ma frittelle, caso contrario sarebbero stati multati i venditori. Fino agli anni 60 i garzoni delle friggetterie di scagliozzi andavano in giro con un cappotto spirtusato( non capisco il significato ,forse significa sbottonato)per meglio trasportare il contenitore di latta aggangiato ad una cinghia ove si mantenevano caldi gli scagliozzi,mentre in una tasca dello stesso cappotto portavano la saliera Questi triangolini dovevano combattere con le patatine fritte e riuscirono a conquistaruna fetta del nostro gusto e della nostra tradizione . Volevo aggiungere che Filippo Bellizzi dicava :<PASTA FATA RESURGO> cioè dopo la mia morte tornerò ad alzarmi Questa frase non mi ha impressionata , perchè signori miei .....mi piacciono molto....ha saputo tramandare ancora oggi resiste nel mondo della cucina foggiana Signori anche noi siamo dei polentoni...del Nord
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