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PENSIERI SPARSI DEL 1 NOVEMBRE 2014

Post n°16238 pubblicato il 01 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 1 NOVEMBRE 2014

“L’amore è negli occhi della donna”

Dino

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/11/14 alle 11:11 via WEB
VALENTINA VISCONTI----Nata nel 1371, era stata l'unica superstite dei figli di GianGaleazzo e di Isabella di Valois, sorella di Carlo V. Rimasta orfana di madre, fu allevata a Pavia dalla nonna Bianca di Savoia, Valentina fu iniziata allo studio del francese e del tedesco, nella iniziale prospettiva di un matrimonio con Giovanni di Goerlitz, fratello dell'Imperatore Venceslao del Lussemburgo. L' unione col cugino Carlo, la cui consanguineità era stata superata da una dispensa papale, era sfumata quando Bernabò Visconti aveva preferito legare suo figlio a Beatrice d'Armagnac e quando lo stesso GianGaeazzo, divenuto nel 1385 unico titolare dei beni familiari, aveva concluso accordi matrimoniali (politici) fra Valentina e Luigi di Valois, fratello del Re Carlo VI. Il 25 novembre del 1386, Clemente VII assentì alle nozze ed il 27 gennaio successivo fu stipulato il contratto: la sposa portava in dote Asti; la Contea di Vertus; 450mila fiorini; gioielli per 75mila fiorini e, quale unica erede, la successione milanese. Il rito nuziale avvenne per procura a Milano l'8 aprile del 1387. Tuttavia, Gian Galeazzo impedì a sua figlia di lasciare Milano, accampando scuse sulla sua giovane ,perché non disponeva della liquidità concordata per la dote, e speranza che sua moglie Caterina restasse gravida così da poter modificare il contratto matrimoniale. Il 7 settembre del 1388, nacque Giovanni Maria ma, mentre si procedeva alla revisione delle clausole nuziali, Valentina fu comunque costretta a raggiungere il marito: il 23 giugno del 1389, sotto scorta del cugino paterno Amedeo VII il Conte Rosso, partì da Milano con trecento cavalieri a garanzia di un favoloso corredo: un anticipo di 200mila fiorini; stoffe pregiate; vasellame ed oggetti artistici in oro, argento, avorio, ambra, corallo, cristallo; rari e pregiati testi; 150 diamanti; 28 smeraldi; 310 zaffiri; 90 rubini, 7mila perle. Nel bagaglio privato, c’ era un mazzo di Tarocchi, un passatempo che si sarebbe rivelato l'indicatore della presunta attitudine alla stregoneria. Il matrimonio si celebrò a Mélun il 17 agosto del 1389. La cugina Usabella , figlia di Taddea Visconti e Stefano II di baviera, intanto aveva sposato Carlo VI, futuro Re di Francia. Cugine e cognate, Isabella e Valentina coabitarono nella residenza di Vincennes prima di trasferirsi in rue st. Antoine aux Célestins a Parigi ove, il 25 settembre del 1386, la candidata al trono aveva messo al mondo il Delfino Carlo, primo di dodici figli e deceduto a tre mesi; il 14 giugno del 1388 Giovanna e l'anno successivo Isabella, la cui nascita fu angustiata proprio dalla morte della sorella maggiore. Questo secondo lutto, ingenerando in Carlo VI la convinzione che sulla sua discendenza incombesse una maledizione, lo immise in una spirale maniaco-depressiva non attenuata neppure dalla nascita di un'altra Giovanna, nel gennaio del 1391. Nel maggio dello stesso anno, anche Valentina mise al mondo un figlio, Carlo che neppure visse a lungo. La sua malinconica esistenza francese si proiettava già verso l'isolamento nel quale l'aveva ricacciata Isabella che odiava GianGaleazzo, accusandolo della morte di suo nonno e l'esclusione della sua discendenza dall'eredità: il 19 dicembre del 1385, Bernabò era stato avvelenato nel castello di Trezzo ed era stato sepolto in S.Giovanni in Conca, malgrado fin dal 1363 Urbano V l'avesse maledetto e proclamato eretico. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/11/14 alle 11:58 via WEB
Cappella Sistina. Fu Papa Giulio II (il “Papa terribile”) ad affidare a Michelangelo il compito di affrescare il soffitto della Cappella Sistina. L’idea del papa Giulio II era quella di voler riportare Roma agli antichi splendori .Tra questi splendori, a dover essere più luminoso di tutti era il nome stesso di Giulio II. E la luminosità doveva essere tale da oscurare tutto quello che aveva fatto un altro Papa:quell’Alessandro VI, (un Borgia), che era stato Papa e grande rivale di Giulio II . La volta della Cappella Sistina è lunga 40 metri e larga 13 metri . Michelangelo affrescò più di 5mila metri quadrati. Sono tanti i temi degli affreschi della volta della Cappella Sistina. Al centro sono raffigurate scene del Libro della Genesi, della Creazione e della Caduta dell’uomo, e il diluvio di Noè. Accanto a ciascuna di queste scene, su entrambi i lati, ci sono i grandi ritratti dei profeti e delle sibille che annunciano la venuta del Messia. Nelle lunette sono raffigurati gli antenati di Gesù e le storie della tragedia del popolo ebraico. Sparsi qua e là ci sono putti e nudi. Le figure dipinte sul soffitto sono più di trecento. Il Giudizio Universale è stato dipinto più tardi rispetto alla volta, quando Papa Clemente VII , incaricò Michelangelo di dipingere appunto il Giudizio Universale sulla parete d’altare ,era il 1533. Ci vollero più di quattro anni perché Michelangelo portasse a termine i lavori della Cappella Sistina: dal luglio 1508 a ottobre 1512. Non avendo mai dipinto affreschi , l’inizio dei lavori fu molto lento , ha dovuto imparare i “segreti” della prospettiva ,ancora più difficile da realizzare trattandosi di una superficie curva. Ideazione, bozzetti, l’intero progetto degli affreschi della Cappella Sistina è opera di Michelangelo. Ma Michelangelo aveva bisogno di assistenti, per mischiare le vernici e portarle su e giù dal ponteggio. Forse a qualche assistente di talento avrà permeso di affrescare un pezzettino di cielo o una figura molto piccola . Michelangelo assumeva e licenziava spesso i suoi assistenti così che nessuno di loro avrebbe mai potuto rivendicare il merito di aver contribuito al lavoro della Cappella Sistina. Ciao Teresa Ramaioli
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alba.estate2012
alba.estate2012 il 01/11/14 alle 12:32 via WEB
Solo in quelli della donna? Negli occhi dell'uomo cosa c'è??? Buona giornata carissimo Dino! Ciao, Antonella
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dinobarili
dinobarili il 01/11/14 alle 19:19 via WEB
Ciao Antonella - bella domanda. Sono stati scritti molti libri, ma la risposta non è ancora arrivata. Buona serata. Dino
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annamariamennitti
annamariamennitti il 03/11/14 alle 17:34 via WEB
Gli occhi sono certamente lo specchio dell'anima....si nota la gioia ,la tristezza ,la paura ,soprattutto la felicità, l'amore ..anche senza truccarli si nota la gioia , se si è tristi meglio truccarli ciao Dino
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dinobarili
dinobarili il 03/11/14 alle 19:21 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Vero. Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Buona serata. Dino
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