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PENSIERI SPARSI DEL 3 NOVEMBRE 2014

Post n°16272 pubblicato il 03 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 3 NOVEMBRE 2014

“L’amore è vita”

Dino

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/11/14 alle 11:37 via WEB
DUOMO DI MILANO-----Nel 1386 fu posta la prima pietra del Duomo di Milano, dedicato a Santa Maria Nascente, per decisione dell’arcivescovo Antonio Saluzzo. Il Duomo è alto 108 metri e mezzo, lungo 158 e largo 96, con 150 doccioni, e 135 guglie.Gli artisti influenzati da testi sacri scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che le gargolle siano state utilizzate come guardiani delle chiese per tenere lontano i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa. A volere la costruzione gotica fu il signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti. La cattedrale fu consacrata dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1572. Fino alla metà del XIX secolo, gli orologi di Milano erano regolati dalla meridiana del Duomo. Un foro sul soffitto cattura un raggio di luce che cade sul pavimento: quando la luce segnava mezzogiorno si dava un segnale e la campana del Cordusio, vicino a Piazza Mercanti, suonava. Nel Duomo c’è un quadro che raffigura la Vergine, detto della Madonna delle Rose. Nel quadro non ci sono fiori raffigurati, il suo nome è legato a una leggenda. Nel 1409 Milano era assediata dagli eredi di Bernabò, in lotta con Giovanni Maria Visconti, signore di Milano. La gente, non avendo più armi per difendersi, decise di rubare tutto ciò che trovava nel cantiere del Duomo. Una donna ogni giorno si recava davanti al quadro della Vergine, pregando per il figlio ferito e portava un mazzo di rose. Un giorno trovò le rose ,di alcuni giorni prima, appassite, si mise a piangere, e le rose rifiorirono. Ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/11/14 alle 11:40 via WEB
MILANO----Un viaggio a piedi alla scoperta dei luoghi più affascinanti della città antica: il circo dove si svolgevano le corse dei carri molto amate dal popolo, la Porta Ticinensis (al Carrobbio) nota come “torre dei malsani” perché annessa a un lebbrosario, le colonne e la chiesa di San Lorenzo, il sacello di Sant’Aquilino (in San Lorenzo), l’anfiteatro dove si svolgevano duelli tra gladiatori, lotte tra uomini e animali feroci, pubbliche esecuzioni di condannati ad bestias, cioè a essere sbranati dalle fiere, e addirittura battaglie navali.Ecco via Cornaggia,siamo nella zona delle antiche mura di cinta, vicino alla Porta del Carrobbio. Via Cornaggia,strada stretta fatta di ciotoli di fiume. E’ bello camminare sui ciottoli, a Milano si trovano spesso, in certi vicoli del centro, in sagrati antichi, in cortili nascosti. Via Cornaggia, un tempo via delle Cornacchie, per l' abitazione della nobile famiglia Cornacchia o Cornaggia, da cui discende Carlo Ottavio, uomo politico milanese (1855-1936), a cui è dedicata la strada. Nel 1897 a Milano,la disoccupazione era cresciuta, i raccolti scarsi di grano fecero aumentare il prezzo del pane ,e il 6 maggio scoppiò una rivolta Giorni terribili, le truppe,agli ordini del generale Bava Beccaris, intervennero con severità ed energia. Il Cornaggia convinse Beccaris a non tormentare , a non mietere altre vittime, e si guadagnò l’onore della città,e una via a lui dedicata.I ciottoli del Ticino , o .” Rizzata Lombarda” era chiamato il selciato che Milano adottava nelle vie dei secoli scorsi, costituito da ciottoli di fiume levigato. Oggi presente in qualche sagrato di chiesa o nello storico luogo della piazzetta Reale a fianco del Duomo.Nell' 800 la Rizzada era solcata nel centro da 2 strisce parallele di granito per consentire a carrozze e carretti il transito senza sobbalzi e per causare meno rumore. I ciottoli che provenivano dal Ticino e dall' Adda venivano infissi dagli stradini nel terreno, venne usata come "materiale bellico" dagli insorti delle 5 giornate contro gli austriaci. Riferimenti al ciottolato si possono trovare nella canzone cantata da Giorgio Gaber Porta Romana bella nella frase "un cortile fatto a sassi" è citata indirettamente la rizzata lombarda. Per scoprirli basta camminare per le vie che ancora portano traccia del suo passato. Ricordo di una giornata a Milano ,ciao Teresa
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alba.estate2012
alba.estate2012 il 03/11/14 alle 16:08 via WEB
Un pensiero d'Amore... "Non è la mamma che da la vita ad un bimbo ma è il bimbo che da vita alla mamma." Un abbraccio e buona serata, ciao, Antonella
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dinobarili
dinobarili il 03/11/14 alle 16:48 via WEB
Ciao Antonella - hai ragione. Bellissimo pensiero. Non solo. Un bimbo... da la vita a mamma e papà. Buona serata. Dino
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