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PENSIERI SPARSI DEL 7 NOVEMBRE 2014

Post n°16348 pubblicato il 07 Novembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 7 NOVEMBRE 2014

“Si scrive amore …

e si legge coccole”

Dino

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Commenti al Post:
danielina07
danielina07 il 07/11/14 alle 09:24 via WEB
Buongiorno Dino.. giorno pieno di coccole!!!!! ciao daniela
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/11/14 alle 19:12 via WEB
Ciao Daniela - grazie per il "pieno di coccole". Buona serata. Dino
(Rispondi)
DoNnA.S
DoNnA.S il 07/11/14 alle 10:17 via WEB
Dolce pensiero.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/11/14 alle 19:15 via WEB
Ciao Donatella - i dolci pensieri fanno sempre bene. Buona serata. Dino
(Rispondi)
alba.estate2012
alba.estate2012 il 07/11/14 alle 17:09 via WEB
Si scrive amore e si legge STRACOCCOLE! Un abbraccio per augurarti una serata splendida come desideri Tu carissimo Dino! Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/11/14 alle 19:19 via WEB
Ciao Antonella - la stracoccole vanno benissimo. Buona serata a te. Dino
(Rispondi)
franzkline
franzkline il 07/11/14 alle 18:38 via WEB
Un pensiero che ti riscalda il cuore di dolcezza… Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/11/14 alle 19:28 via WEB
Ciao Stefano - l'amore è come l'arte. E' sempre attuale. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/11/14 alle 18:55 via WEB
MILANO---Salone Margherita, così chiamato in onore di Margherita d'Austria-Stiria, fu il primo ambiente deputato all'opera in Milano. Eretto nel secondo cortile di Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) alla fine del XVI secolo, fu in seguito sostituito dal Teatro Regio Ducale. La modesta struttura, ebbe una grande importanza storica e culturale, si trattò infatti del primo teatro stabile cittadino, ma soprattutto attraverso il Salone Margherita si diffuse in città la passione per l'opera. Nell'autunno 1598 era atteso alla corte milanese il passaggio di Margherita d'Austria-Stiria, in viaggio per la Spagna, dove si sarebbe unita all’erede al trono Filippo. Nel luglio, il governatore di Mlano Velasco ordinò la costruzione di un salone per il teatro,. Furono sfruttati due colonnati già esistenti per creare una balconata,. l'ambiente fu quindi coperto da un soffitto ligneo. Il salone, in seguito utilizzato, oltre che per feste, banchetti e tornei, come teatro dell'opera, mantenne il nome di Salone Margherita in onore della sovrana spagnola. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio 1695 un primo incendio divampò nella sala rendendo necessari lavori di restauro. Tredici anni più tardi, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1708, il salone fu definitivamente ridotto dalle fiamme ad «un mucchio di terra e sassi…».Dopo quasi un decennio, e la fine del dominio spagnolo, sorge, al posto del vecchio ambiente.,una nuova sala il Teatro Regio Ducale.Ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/11/14 alle 18:57 via WEB
MILANO----Monte Napoleone, è la via più elegante della città. Passeggiare in "Montenapo" ,come viene chiamata a Milano, significa immergersi in un'atmosfera da shopping esclusivo. Il nome della Via risale al 1804, all'apice dell'era napoleonica. A quei tempi Milano brulicava di stranieri, che si affollavano non soltanto per affari ma soprattutto perché , come sottolineava un amante di Milano come Stendhal,la città era una “ricca repubblica dedita all'arte e al piacere”. L’atmosfera stravagante di quei tempi continua a riflettersi in quello che viene chiamato il "Quadrilatero", formato dalle vie Monte Napoleone, Sant'Andrea, Spiga e Borgospesso. In queste strade e nei dintorni si trova la maggiore concentrazione di negozi famosi sia italiani che stranieri, oltre che di botteghe di gioiellieri, pellicciai e antiquari. Questa via prende nome dalla fusione di due banche: la Banca del Monte Camerale e quella di Santa Teresa che a sua volta nel 1796 si unì al Banco di S.Ambrogio. Nel 1804 in onore al giovane generale Napoleone le tre banche unite cambiarono denominazione, ribattezzandosì appunto in Monte Napoleone. In tempi precedenti la via si chiamava Marliani, in onore ai patrizi Marliani che vi abitavano. Nel Medioevo e fino al 1700, la strada si chiamava Contrada di Sant'Andrea. Nel Settecento, l’attuale Montenapoleone, con il suo tracciato che segue quello delle antiche mura romane, era una specie di confine urbano. Nella Contrada Sant’Andrea si dipanava una zona di conventi e chiostri con i relativi orti: quelli delle Francescane Zoccolanti, delle Orsoline, delle Agostiniane, delle Benedettine che si estendeva fino alla cinta del Naviglio. Erano i Borghi di Sant'Andrea, del Gesù, del Santo Spirito e di Borgospesso Sul finire del Settecento e ai primi dell’Ottocento, gli aristocratici, invasero quel territorio, e Contrada di Sant’Andrea cambiò nome in via di Monte di Santa Teresa o Contrada del Monte.Nel 1872, Maria Teresa d' Austria vi fece aprire al n° 12, un Monte, un banco dei pegni per i cittadini bisognosi. Il Monte, chiuso una dozzina di anni più tardi, fu fatto riaprire da Napoleone Bonaparte, allora primo Console, durante la Repubblica Cisalpina e, in suo onore, banco di pegni e strada cambiarono di nuovo nome. Caduto il napoleonico Regno d'Italia (con Milano capitale) la gestione del banco dei pegni ritornò agli austriaci, ma la via continuò a chiamarsi Montenapoleone e, durante le Cinque Giornate di Milano, fu teatro dell'insurrezione dei patrioti contro gli Austriaci: Via Monte Napoleone segue l'antico tracciato delle mura romane, che a loro volta seguivano il corso del Seveso, che tutt'ora scorre come Grande Seveso tombinato sotto il manto stradale, sul lato dispari della via. Ai primi del Novecento Via Montenapoleone era chiamata “el quartier de riverissi”, perché tutti gli uomini, per salutare una signora, la riverivano togliendosi il cappello. Da Milano ciao Teresa
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