« CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOLCESARE E JOSETTE raccon... »

LA TORTA MARGHERITA di Teresa Ramaioli

Post n°16712 pubblicato il 29 Novembre 2014 da dinobarili
 

LA TORTA MARGHERITA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/11/14 alle 17:00 via WEB
TORTA MARGHERITA, è una tradizionale torta delle feste preparata nel nord Italia. Deve probabilmente il suo nome alla forma di margherita che assume quando viene tagliata a spicchi. Ogni fetta del dolce rappresenta un petalo per lo zucchero a velo spolverato in superficie e la colorazione gialla interna. Questa è una torta contadina veniva preparata con pochi ingredienti: farina, fecola, zucchero e uova (era come un pan di Spagna ideale per essere inzuppato). Presso molte famiglia c'era il rito dello scambio della torta margherita che avveniva in particolari occasioni d'incontro: visite di cortesia, fidanzamenti, feste sociali. Gli ospiti portavano il loro dolce per riceverne in cambio un'altro dai padroni di casa. Oggi la ricetta della torta margherita prevede l'aggiunta di lievito e burro oppure olio, un segreto della sua bontà sta nella sofficità, ottenuta montando a neve fermissima gli albumi. Buonisssssssssima, ciao Teresa

 

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=13032653

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
DoNnA.S
DoNnA.S il 29/11/14 alle 15:02 via WEB
Mi piacciono molto le torte semplici e casalinghe. In particolare Margherita, torta allo yogurt e torta di mele. Peccato che non posso più mangiare dolci!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/11/14 alle 20:08 via WEB
Ciao Donatella - i dolci si possono gustare anche con gli occhi. Buona serata. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/14 alle 15:41 via WEB
GUARDIE SVIZZERE---Si fa risalire la divisa dell'esercito papale a un disegno di Michelangelo Buonarroti. Fino ad oggi, però, non è stato trovato alcun documento storico che lo confermi.Un vero influsso sullo sviluppo dell'abito dei militi elvetici l'ha invece avuto un altro grande artista italiano del Cinquecento, Raffaello. Ai suoi affreschi si è ispirato il comandante delle guardie Jules Repond che, aveva uno spiccato gusto per le forme e per i colori, ha ridisegnato l'uniforme nel 1914, riconducendola al suo aspetto originario. Da allora, l'abito non ha più subito modifiche. Oltre alla divisa azzurra di piccola tenuta da indossare nei giorni feriali e durante le esercitazioni, i militi ne ricevono un'altra a righe, con maniche e pantaloni a sbuffo, per tutti i giorni. I suoi colori giallo, rosso e blu sono quelli tradizionali della famiglia dei Medici, di cui Papa Giulio II, fondatore della guardia, era membro.Ciao Teresa
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/14 alle 15:42 via WEB
ERBA CARLINA---Il nome generico deriva da Carlo Magno: la leggenda dice che l'imperatore, in viaggio verso Roma con l’esercito in pessime condizioni di salute, nelle vicinanze del monte Amiata ebbe un sogno, durante il quale un Angelo gli rivelò che la radice tostata di questa erba spinosa, ridotta in polvere e mescolata al vino, sarebbe stata un rimedio efficace per curare i suoi soldati colpiti dalla peste. Il primo a descrivere e a classificare la specie fu Carl von Linné (Linneo),il padre della moderna classificazione biologica e scientifica degli organismi viventi, così come la conosciamo oggi. Sembra che lo stesso Linneo, attribuisse e dedicasse tale pianta all’imperatore. Altri ipotizzano un riferimento a Carlo V, in realtà appare più probabile, una banale deformazione della parola "carduncolos", diminutivo di cardo e il nome starebbe quindi, per piccolo cardo. Acaulis perché generalmente priva del gambo. Le brattee che circondano come un'aureola il grande capolino fiorale della carlina, a seconda dell’umidità atmosferica, funzionano da igrometro naturale, chiudendosi nel caso in cui il tempo stia mutando verso il brutto, ma comunque sempre nelle ore notturne, per poi riaprirsi al mattino successivo. Nel passato la carlina era un’erba importante ed era classificata come antidoto ai veleni, proprio per questo era coltivata nei giardini dei monasteri, gli antichi Sassoni la consideravano un amuleto contro il malocchio e ogni malattia. Ciao Teresa
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/14 alle 15:45 via WEB
1 dicembre 2014 LA STORIA DEGLI ANGELI DELL'AVVENTO -Gli angeli dell'Avvento sono quattro, proprio come le quattro settimane che preparano al Natale. Vengono in visita sulla Terra, indossando abiti di un colore diverso, ciascuno dei quali rappresenta una particolare qualità.L'angelo blu. Durante la prima settimana un grande angelo discende dal cielo per invitare gli uomini a prepararsi per il Natale. E' vestito con un grande mantello blu, intessuto di silenzio e di pace.Il blu del suo mantello rappresenta appunto il silenzio e il raccoglimento.L'angelo rosso. Durante la seconda settimana un angelo con il mantello rosso scende dal cielo, portando con la mano sinistra un cesto vuoto. Il cesto è intessuto di raggi di sole e può contenere soltanto ciò che è leggero e delicato. L'angelo rosso passa su tutte le case e cerca, guarda nel cuore di tutti gli uomini, per vedere se trova un po' di amore…Se lo trova, lo prende e lo mette nel cesto e lo porta in alto, in cielo. E lassù, le anime di tutti quelli che sono sepolti in Terra e tutti gli angeli prendono questo amore e ne fanno luce per le stelle.Il rosso del suo mantello rappresenta l'amore.L'angelo bianco. Nella terza settimana un angelo bianco e luminoso discende sulla terra. Tiene nella mano destra un raggio di sole. Va verso gli uomini che conservano in cuore l'amore e li tocca con il suo raggio di luce. Essi si sentono felici perché nell'Inverno freddo e buio, sono rischiarati ed illuminati. Il sole brilla nei loro occhi, avvolge le loro mani, i loro piedi e tutto il corpo. Anche i più poveri e gli umili sono così trasformati ed assomigliano agli angeli, perché hanno l'amore nel cuore. Soltanto coloro che hanno l'amore nel cuore possono vedere l'angelo bianco…Il bianco rappresenta il simbolo della luce e brilla nel cuore di chi crede.L'angelo viola. Nella quarta e ultima settimana di Avvento, appare in cielo un angelo con il mantello viola. L'angelo viola passa su tutta la Terra tenendo con il braccio sinistro una cetra d'oro. Manca poco all'arrivo del Signore.Il colore viola è formato dall'unione del blu e del rosso, quindi il suo mantello rappresenta l'amore vero, quello profondo, che nasce quando si sta in silenzio e si ascolta la voce del Signore dentro di noi.Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/14 alle 16:11 via WEB
NAPOLEONE BONAPARTE---Il 2 Dicembre del 1804 nella cattedrale di Notre-Dame, a Parigi, Napoleone Bonaparte è incoronato imperatore. Il 18 maggio del 1804 il Senato di Francia aveva istituito l'Impero e introdotto la figura dell'imperatore dei francesi. L'istituzione era ereditaria e se Napoleone non avesse avuto figli, gli era consigliato di adottarli. Il simbolo della nuova dinastia era l'aquila in volo, lo stesso del Sacro Romano Impero. Napoleone voleva, che a incoronarlo fosse il papa , non a Roma, ma a Parigi. Pio VII, ammalato, non riuscì ad opporsi. Il papa si mosse per Parigi con un mese di anticipo. Il futuro imperatore che gli andò incontrò a Fontaineblù: era in divisa da caccia, fece finta di averlo incontrato quasi per caso. Napoleone fu arrogante : e quando i due salirono insieme sulla stessa carrozza, con scortesia prese per sè il sedile d'onore, per sottolineare che lui era il padrone, un re laico che voleva solo far pesare la sue superiorità sulla figura del papa. La mattina dell'incoronazione, il 2 dicembre del 1804, Notre-Dame era splendida. Napoleone diede disposizioni per la cerimonia, compresa quella che avrebbe rifiutato la comunione,infatti temeva che i preti lo volessero avvelenare. La processione partì dalle Tuileries, tra due ali di folla: durante la cerimonia Pio VII domandò a Napoleone in latino se d'ora in poi avesse utilizzato tutti i suoi poteri perché legge, giustizia e pace regnassero supreme nella Chiesa e nel suo popolo. "Profiteor", rispose. "Prometto". Era desiderio di Pio VII incoronarlo. Ma Napoleone prese la corona a due mani e se la mise sulla fronte. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/14 alle 16:12 via WEB
IL CALENDARIO DELL’AVVENTO__I calendari dell'Avvento segnano i giorni, nel mese di dicembre, che mancano al Natale. Quello più comune ha delle piccole finestrelle che bisogna aprire ogni giorno,svelando uno zucchero candito, un disegno, un giocattolo o una strofa. L'idea di rappresentare graficamente il tempo fino all'arrivo del Natale sembra abbia avuto inizio nel XIX secolo nelle case tedesche. Alcune famiglie segnavano sul pavimento, con il gesso o con della vernice, delle linee man mano che si avvicinava il Natale, altre appendevano alle pareti diverse figure votive o accendevano ogni giorno una nuova candela a partire dal primo dicembre. I calendari dell' Avvento fatti in casa fecero la loro comparsa intorno al 1850, dove ogni giorno, a partire dal primo fino al 24 dicembre, era contrassegnato da un versetto della Bibbia, da un dolce o da un disegno. La stampa del primo calendario nel 1903, il Calendario natalizio di Monaco, fu opera di Gerhard Lang, e fu subito imitato da altri editori. Nel 1914 la Germania esportava calendari dell' Avvento su cui figuravano paesaggi invernali, alberi di Natale, scene di città, o castelli; molti di questi sono dei pregiati articoli da collezione. Come accadde per i giocattoli e gli addobbi natalizi, questo articolo subì una battuta d'arresto durante la prima e la seconda guerra mondiale, ma il paese continua ancora oggi a stampare calendari per il mercato mondiale. Ecco il nostro calendario dell’Avvento : ogni giorno una storia, una poesia, una preghiera… per aspettare insieme la Notte di Natale. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
angelheart_2014
angelheart_2014 il 29/11/14 alle 18:11 via WEB

Immagino che chiunque io incontri

mi sia mandato per uno scopo. Incomincio a pensare

e a credere decisamente che sia così e questo pensiero

rende la vita più divertente e piena di significato.

(Kay Pollak)...Buon sabato e con un sorriso ti auguro una serata 

frizzante ..un clikka per te ,Monika - il tocco della Farfalla 

(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/11/14 alle 20:09 via WEB
Ciao - bel pensiero. grazie. Buona serata. Dino
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963