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IL CALENDARIO DELL'AVVENTO di Teresa Ramaioli

Post n°16794 pubblicato il 05 Dicembre 2014 da dinobarili
 

IL CALENDARIO DELL'AVVENTO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 04/12/14 alle 17:11 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO--------venerdi 5 DICEMBRE--------Il mago di Natale (Gianni Rodari ) S'io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa,in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento,ma non l'alberello finto,di plastica dipinto che vendono adesso all'upim:un vero abete, un pino di montagna,con un pò di vento vero impigliato tra i rami,che mandi profumo di resina in tutte le camere,e sui rami i magici frutti:regali per tutti. Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie per tutte le vie.Tutto questo farei se fossi un mago. Però non lo sono come posso fare? Non ho che auguri da regalare:di auguri ne ho tanti scegliete quelli che volete,prendeteli tutti quanti. CIAO Teresa Ramaioli

 

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/12/14 alle 18:55 via WEB
SAN NICOLA---Nella prima metà del IV secolo d.C. nella ricca città di Mira, in Asia Minore, viveva un vescovo davvero molto speciale, del quale, in mancanza di notizie toriche certe, si tramandano molte leggende. I l suo nome era Nicola e proveniva da una ricca famiglia di mercanti. Una volta devoluto l'intero patrimonio in opere di bene, decise di prendere i voti per dedicare la sua esistenza al Signore. Si racconta, infatti, un giorno, passando dietro la porta di una misera casa, intese tre fanciulle singhiozzare. "Nostro padre non ha i soldi per provvedere alla nostra dote, così non potremo mai sposarci e ci toccherà condurre una vita miserevole!" dicevano le tre ragazze, lamentandosi della loro sorte. Il vescovo allora, senza farsi riconoscere, se ne andò in una taverna lì vicino e prese a parlare con l'oste. "Lei sa chi abita nella casupola dirimpetto alla strada?" chiese. "Come no," rispose l'oste , "quella è la casa del povero Melampo. Egli ha tre figlie, ragazze giudiziose e molte devote, ma purtroppo senza futuro dal momento che la miseria in cui vive quella famiglia è così grave che la sera spesso non hanno neppure l'olio per accendere la lampada e far luce. Così quelle poverette dovranno rassegnarsi a una vita di stenti e di accattonaggio e non troveranno mai chi le vorrà sposare." Nicola decise d'intervenire a loro favore. La notte seguente, vestito di un nero mantello per non farsi riconoscere, fece scivolare sotto la porta della casa di Melampo tre sacchetti pieni di monete d'oro. Il giorno seguente la gioia delle tre ragazze fu massima in quanto con quel gesto provvidenziale uno sconosciuto, sicuramente illuminato da Dio, aveva risolto in un sol colpo tutti i loro problemi. Pagati tutti i debiti e rimessa a nuovo la casa in modo decoroso, comprarono nuovi vestiti e nel volgere di qualche mese furono tutte in grado di trovare marito e di assicurare una serena vecchiaia al loro padre. Un altro giorno Nicola, si trovava in viaggio, sentendo nell'ora del mezzogiorno risvegliarsi l'appetito, decise di scendere da cavallo e di sostare presso una vicina taverna per rifocillarsi. Ora il nome della taverna era già di per sé di cattivo auspicio, dal momento che l'insegna riportava la scritta "La luna nera", ma l'impressione avuta da Nicola fu ancora peggiore quando vi entrò e vide il padrone. Questi era un losco individuo, dai capelli unti e dalle sporche e grasse mani, con occhi spiritati e la bocca atteggiata a un ghigno malefico. Il nostro vescovo, illuminato allora dal Santo Spirito, comprese che un orribile delitto si era compiuto nelle stalle di quella taverna. Scoprì come l'oste dall'aspetto orribile aveva ucciso, a scopo di rapina, annegandoli in un grosso tino, tre giovani ragazzi che avevano passato la notte in quella taverna. Pregando intensamente il Signore, Nicola ottenne la grazia di riportare in vita i tre giovanetti che si risollevarono dal grosso tino, festosi e riconoscenti. In Germania e anche in tanti paesi del nord dell'Europa si festeggia il San Nicola il 6 dicembre. La sera prima, quindi al 5 dicembre, i bambini puliscono bene i suoi stivali e mettono i calzini dentro o fuori in speranza che venga San Nicola per portare i dolci e piccoli regali. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/12/14 alle 19:00 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO--- SABATO 6 DICEMBRE ----BABBO NATALE----- Era la notte della vigilia di Natale e tutti, in paese, aspettavano l’arrivo di Babbo Natale. Tutti tranne una bambina di nome Valentina. Valentina si era convinta che Babbo Natale non fosse mai esistito e che fosse tutta un’invenzione. -Valentina ma cosa dici?!? Babbo Natale esiste!- le ripeteva il padre. Ma Valentina non voleva cambiare idea. La bambina si addormentò presto ma nel cuore della notte venne svegliata da un rumore fortissimo. Valentina chiamò il padre e insieme uscirono, solo col pigiama, per vedere cos’era successo. -Ahi ahi, che botta e che mal di schiena- disse un vecchio paffuto dai capelli bianchi e dalla barba lunga. Valentina spalancò gli occhi e il cuore le si gonfiò di gioia. Dietro al vecchio c’era una grande slitta trainata da renne. -Babbo Natale ma sei davvero tu?- urlò la bambina correndo incontro al vecchio -Oh oh oh, ma certo che sono io. Io esisto nel cuore dei bambini e ho sentito che il cuore di un bambino mi chiamava. Sono corso qui ma, ahimè, le luci natalizie mi hanno distratto e sono precipitato- -Babbo Natale, ma io avevo smesso di credere in te. Non sono stata io a chiamarti- -Babbo Natale, ti ho chiamato io- disse il papà -Anche se sono adulto, nel mio cuore non ho smesso di essere un bambino e avevo bisogno di te per far sì che anche il cuore di mia figlia rimanesse sempre bambino. Dopo aver sistemato slitta e renne, tutti e tre volarono felici nel cielo per distribuire regali a tutti i bambini. Dopo quella notte Valentina non smise mai di credere nel Natale. ---Buona lettura Teresa Ramaioli
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