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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°17419 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/01/15 alle 12:01 via WEB
PAVIA--- Tra l’VIII e l’XI secolo, Pavia, centro politico del Regno Italico, fu anche il maggior emporio dei prodotti d’oriente e d’occidente: la navigazione fluviale, di cui si erano esperti i pavesi, la metteva in comunicazione con l’Italia del nord, Venezia e l’Adriatico. I pavesi fin dal IX secolo attraverso il Po arrivavano a Comacchio per rifornirsi di sale, ma le navi portavano a Pavia anche calce dal Lago Maggiore (entrava in città da Porta Calcinara),canapa per le fabbriche di corda e di sacchi, stoffe pregiate, spezie provenienti dall’Oriente e grano dalla Borgogna. La più antica area del mercato quotidiano è Piazza Duomo. In Piazza San Savino,l’attuale Piazza Cavagneria, si vendevano sandali nuovi , abiti usati e ferrivecchi di ogni tipo, ma si teneva anche un ricco mercato di pesce (temole, trote, lucci, anguille).In piazza del Lino si vendevano lino,fustagni. Biada e legumi venivano venduti sotto i portici del Broletto e nella seconda metà del 1500 il comune di Pavia acquistò la Casa Rossa dei Nobili Diversi per concentrarvi tutti i macellai che vendevano al dettaglio e avere così un maggior controllo sulle vendite impedendo abusi e frodi. Nel 1958 il tradizionale mercato cittadino di Piazza Vittoria venne spostato nei sotterranei : gli scavi portarono alla luce volte di fognature romane. Buona giornata Teresa

 

 

 

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dinobarili
dinobarili il 14/01/15 alle 16:44 via WEB
Ciao Teresa - Bel ricordo di Pavia del tempo che fu. La storia di Pavia è fonte inesauribile di riflessioni. Dino
(Rispondi)
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/01/15 alle 18:31 via WEB
Ciao Dino, oggi in Piazza Cavagneria non ci sono + ferrivecchi ma bar, gallerie d'arte, librerie... Ciao a tutti gli amici del blog Teresa
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/01/15 alle 18:33 via WEB
CESARE PRIMO MORI---1 gennaio 1872-il primo bambino a venir deposto dentro la ruota del nuovo orfanotrofio di Pavia, nell'ex Monastero di San Felice, il giorno stesso della sua nascita,venne dato il nome di Primo Nerbi, secondo quanto dichiarato sui registri ritrovati. Primo visse in orfanotrofio per otto anni ,poi i suoi genitori naturali, l’ingegner Felice Mori e la moglie Rachele Pizzamiglio, dopo essersi sposati lo vollero con loro. Gli fu cambiato il nome in Cesare Mori ,studiò presso l'Accademia Militare di Torino e fu poi trasferito a Taranto dove conobbe una ragazza, Angelina Salvi, che sposò. Passò quindi in polizia, lavorò prima a Ravenna, poi, nel 1904, a Castelvetrano, in provincia di Trapani. Dopo vari incarichi presso le Prefetture delle città "più calde" dei primi trent'anni del Novecento, grazie alla sua capacità fu soprannominato il” Prefetto di ferro"! Divenuto senatore, ottenne di aggiungere il nome di Primo a quello di Cesare. Il prefetto pavese morì a Udine il 5 luglio 1942, però, volle che il suo corpo fosse sepolto a Pavia. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/01/15 alle 18:34 via WEB
Michele Mainoli era nato a Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia, il 20 gennaio 1927. Ancor giovanissimo avvertì una decisa attrazione verso il disegno, il che lo spinse a frequentare regolarmente il Liceo Artistico e l’Accademia di Brera a Milano. Suoi maestri furono: Salvatori per la pittura e Disertori per l’incisione. Gli furono però eccellenti maestri anche quelli antichi (che egli studiò appassionatamente in biblioteca, in pinacoteca e in diversi musei), senza trascurare quelli moderni, specialmente stranieri, di cui potè vedere direttamente le opere in tante mostre e musei importanti. A Milano, e particolarmente nell’ambiente di Brera, assorbì i fermenti di nuovi ideali, in un clima esaltante di libertà che stimolarono e favorirono la sua preparazione artistica. Il suo esordio pubblico avvenne con la partecipazione alla Mostra del Natale dell’Arte, tenutasi nella Villa Belgioioso a Milano, nel 1948. Per un anno, nel 1950, lavorò all’ufficio pubblicità della casa farmaceutica “Carlo Erba” di Milano. Il richiamo verso la pittura fu però così forte da indurlo ad abbandonare ogni altra forma di impiego per dedicarsi esclusivamente all’attività artistica. Nel 1953 e per la durata di un anno venne incaricato per l’insegnamento nella Civica Scuola di Pittura di Pavia. Negli anni fra il 1955 il 1959 trascorse lunghi soggiorni in Svizzera, a Zurigo e a Basilea. Ebbe altresì modo di compiere brevi viaggi in Spagna, sostando a Valencia, Barcellona. Nell’anno 1956 fu corrispondente per la RAI-TV italiana, per la rubrica “Questo nostro tempo " . Ciao Teresa
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