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BOLLE DI SAPONE di Teresa Ramaioli

Post n°17757 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da dinobarili
 

BOLLE DI SAPONE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 02/02/15 alle 11:07 via WEB
Bolle di sapone--Che cosa hanno in comune un ciclone tropicale e una bolla di sapone? Niente? Be', gli scienziati - che hanno la vista lunga - hanno scoperto che in realtà i vortici che si formano sulla superficie delle bolle hanno un comportamento simile a quello dei vortici degli uragani. Un gruppo di ricercatori crea in laboratorio bolle di sapone che per le caratteristiche fisiche e strutturali - come la superficie molto sottile in relazione al diametro - possono rappresentare un modello della nostra atmosfera. Riscaldando l'equatore della bolla e raffreddandone i poli, sulla pellicola si creano vortici dai movimenti a prima vista casuali, che però, spiegano gli scienziati, sono descritti da una legge fisica (la superdiffusione). Dal confronto delle traiettorie di molti "celebri" uragani e dei vortici sulle bolle sono emerse somiglianze tali che, grazie al nuovo modello fisico, gli esperti hanno adesso fiducia di potere capire meglio come si sviluppa il moto di una delle più pericolose e spaventose forze della natura. Ciao Teresa

 

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/02/15 alle 17:55 via WEB
CAROSELLO 3 Febbraio 1957----:Il 3 febbraio 1957 nasce uno dei programmi televisivi più amati dai bambini italiani degli anni ’60: Carosello. Tra Carmencita e Caballero testimonial della Lavazza, spiccava l’Omino con i baffi della Caffettiera Bialetti, l’indimenticabile Calimero, il pulcino "piccolo e nero" che finisce distrattamente in una pozzanghera, si sporca e ritrova il suo colore naturale solo grazie al sapone da lui stesso pubblicizzato con il famoso slogan:"Ava come lava"; amici di Carosello, dei bimbi, ma anche dei più grandi. Carosello era l’Appuntamento serale, un momento immancabile per la famiglia italiana che si riuniva: nonni, genitori e figli, tutti insieme per questi pochi minuti di ilarità. Poi i bambini andavano a letto senza protestare. Carosello è un programma televisivo dalla sceneggiatura teatrale che ad ogni puntata, come un teatro, vede aprirsi un piccolo sipario. Al pubblico vengono presentate una serie di storielle costruite sulla formula del racconto breve. Si tratta di sketch comici e divertenti, recitati da artisti con nomi noti e realizzati da affermati registi che hanno unito musica,cinema,teatro e animazione, dando vita ad un programma innovativo . Dopo aver dato colore alle serate degli italiani per vent’anni, Carosello andò in pensione il 1° gennaio 1977, con il saluto di addio affidato a Raffaella Carrà. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/02/15 alle 17:57 via WEB
Palazzo Mezzabarba Pavia---Eretto nel periodo 1728-30 su disegno dell'architetto pavese G. A. Veneroni, costituisce forse il più bel palazzo rococò di Lombardia.Al piano terreno sono due maestosi portali simmetrici, sovrastati da graziose balconate. Al piano superiore sono notevoli le ampie finestre coi capricciosi cappelli e i civettuoli balconcini. Attraverso il solenne atrio porticato e il nobile vestibolo si accede allo scalone, che da subito accesso al gran salone da ballo, oggi aula consigliare del Comune. Il salone, ricchissimo di stucchi e dorature, presenta nelle pareti laterali due pregevoli affreschi, del crernonese G. A. Borroni, rappresentanti Diana cacciatrice e Atteone trasformato in cervo. Il soffitto è occupato da un altro grandioso affresco del Borroni rappresentante la Virtù che trionfa sul Vizio. Dello stesso artista sono gli altri affreschi a monocromo sulle pareti. Le volte e le pareti laterali delle altre sale del palazzo sono decorate da stucchi, dorature, quadrature e affreschi di grande prestigio. Questi ultimi sono opera, in parte, del varesino Magatti e della sua scuola, mentre gli altri appartengono a mani diverse. Notevole interesse riveste pure la cappella domestica dedicata ai SS. Quirico e Giulitta, eretta dai conti Mezzabarba nel 1734. L'organismo architettonico della facciata, con le due torrette campanarie legate da una balaustra, è una delle più felici invenzioni del Generoni. L'interno, a pianta ellittica, conserva due pregevoli affreschi laterali del Magatti: l'Immacolata Concezione (a destra) e S. Carlo Borromeo (a sinistra). L'affresco della volta, coi santi titolari, è del milanese Bianchi. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa
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