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BUON CARNEVALE DA PAVIA

Post n°18000 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da dinobarili
 

BUON CARNEVALE DA PAVIA

MARTEDI'

17 FEBBRAIO 2015

 

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/02/15 alle 12:12 via WEB
18 FEBBRAIO Oggi nacque Enzo Ferrari Corridore automobilistico e imprenditore industriale Negli anni Venti corse come pilota per l'Alfa Romeo, poi, sempre per l'Alfa, lavorò in vari settori tecnici ed amministrativi. Nel 1929 fondò a Modena la "scuderia Ferrari". Poi decise di staccare la società dall'Alfa Romeo ed iniziò a costruire auto da corsa a Maranello. Restò presidente della Ferrari fino alla sua morte, nonostante, nel frattempo, avesse ceduto l'azienda alla FIAT. Enzo Ferrari, ebbe numerosi riconoscimenti per la sua dedizione allo sport ed al lavoro. Tra cui nel 1960 una laurea honoris causa in ingegneria meccanica e nel 1988 una in fisica. Scelse l'emblema della sua scuderia, il cavallino rampante perché gli fu dato in dono dalla mamma di Francesco Baracca (asso dell'aviazione durante la prima guerra mondiale. Dopo le prime vittorie in volo scelse un cavallino rampante, simile allo stemma araldico del suo ex reggimento di cavalleria, quale emblema della sua squadriglia.), contessa Paolina Biancoli che gli disse: metta nelle sue auto il cavallino rampante di mio figlio. Le porterà fortuna. Ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/02/15 alle 12:13 via WEB
Castello Visconteo di Pavia --Il complesso è costituito dal castello, dal giardino, dai resti del muro settentrionale di chiusura del castello, dai tre ponti di accesso, dal fossato e dal muro di cinta che lo contiene. Ha un impianto quadrato, con due torri d'angolo pure quadrate e suddivisione regolare dei corpi di fabbrica in campate quadrate. La costruzione è in muratura di mattoni a vista e si eleva, nei bracci, su due piani fuori terra, un sottotetto e un piano interrato a livello del fossato, mentre le torri sud e ovest hanno quattro piani fuori terra e uno interrato. Gli accessi sono protetti da ponte, un tempo levatoio. In un passo di Stefano Breventano (1570 ) riassume, due secoli dopo, con estrema chiarezza gli intenti di rimodellazione che animarono l'azione di Gian Galeazzo Visconti a Pavia: "E Giovan Galeazzo Visconte primo duca di Milano fu quello che fece fabbricare il castello di Pavia, il parco e la Certosa..., dicendo che voleva avere un palagio per sua abitazione, un giardino per suo diporto e una cappella per sua devozione". Sottomessa la città da Galeazzo II nel 1359, appena un anno dopo iniziano i lavori di costruzione del castello, in un'area a nord, in direzione di Milano, dove era già stata edificata una più antica rocca, distrutta da Luchino Visconti nel 1342. Architetto ne fu con tutta probabilità Bernardo da Venezia, autore di S. Maria del Carmine. La fabbrica procedette in modo spedito, anche grazie agli aiuti cui furono costretti vari comuni (i piacentini scavarono il fossato; i novaresi fornirono gran parte delle maestranze), e si concluse nel 1366, quando Galeazzo II chiese a Mantova i pittori per decorarla (della decorazione a fresco restano purtroppo solo esili tracce). Assunse così quell'aspetto sontuoso - più di palazzo di città che di vero e proprio castello - che indusse Pier Candido Decembrio, umanista e segretario di Filippo Maria Visconti, a definirla una "dimora che non ha eguali in Italia", nella quale, accanto alle esigenze difensive, si sviluppavano interessi artistici e culturali come la formazione della celebre biblioteca (poi in parte confluita nella Bibliothèque Nationale di Parigi) e devozionali (reliquie). Nell'ala poi distrutta si trovavano affreschi del Pisanello (1439-40), che ritraevano diversi animali "fatti d'oro" (è sempre il Breventano a descriverli). Alla dimora si collegò il vasto parco, interamente recintato, che inglobò l'antica strada romana per Milano, e un tratto della roggia Vernavola, destinato al divertimeto del duca e soprattutto alla caccia. A tal fine furono intensificate le aree boschive e venne costruito un piccolo padiglione, il Mirabello,, dove risiedeva il capitano del parco. La fauna era ricchissima e variata (stando alle stime di età sforzesca vi erano 5.000 caprioli). Furono comunque conservate le attività agricole precedenti, insieme alle abitazioni dei contadini. Le definizioni attestate nei più antichi documenti di "parchetto", "parco vecchio" e "parco nuovo" consentono di ipotizzare una progressiva crescita dall'età di Galeazzo II alla fine del XIV secolo, quando Gian Galeazzo chiamò la comunità certosina di Siena a fondare, all'estremità nord occidentale del "parco nuovo," la chiesa (Certosa) destinata a diventare il nuovo pantheon dinastico,(dopo il duomo di Monza e quello di Milano) la prima pietra venne posta il 27 agosto 1396. Buona lettura Teresa Ramaioli
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alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/02/15 alle 16:36 via WEB
Bellissimo Disegno!!! Buon martedì. Un abbraccio Antonella
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dinobarili
dinobarili il 18/02/15 alle 14:59 via WEB
Ciao Antonella - ci pensa Teresa a darti la risposta. Buona giornata. Dino
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/02/15 alle 18:36 via WEB
Grazie Antonella , per chiudere in allegria il carnevale:<<Pulcinella aveva un gallo, tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella! Pulcinella aveva un gatto, tutto il giorno saltava da matto, suonando una campanella. Viva il gattino di Pulcinella!>>. Baci Teresa
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alba.estate2012
alba.estate2012 il 19/02/15 alle 11:03 via WEB
Bellissima filastrocca carissima Teresa! La racconterò ai miei futuri nipotini.. Abbracci e baci.. Antonella
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 19/02/15 alle 17:41 via WEB
Ciao Antonella, anch'io la racconterò ai miei prossimi nipotini. Ciao Teresa
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