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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18486 pubblicato il 18 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/03/15 alle 11:27 via WEB
MILANO----PARCO SEMPIONE è quel che rimane del Grande Parco Ducale della corte viscontea e sforzesca. L'attuale Parco Sempione risale al 1894 ad opera dell''architetto Emilio Alemagna.Una giornata al Parco Sempione: le cose da fare e da vedere sono molte.. Si può semplicemente sedersi tra i tavolini dei bar,o sulle panchine del parco e cercare le opere d'arte nascoste nel verde. Chi è alla ricerca di notizie storiche ed emozioni può sentirsi un po’ più piccolo davanti all'Arco della Pace. I giovani possono fare una corsa, girare nel parco in bicicletta o giocare a pallone. I piccoli hanno a disposizione un’area attrezzata, con scivoli, altalene , giostre, un trenino. Romantico è il piccolo ponte delle Sirenette, inaugurato il 23 giugno 1842 alla presenza dell’Arciduca d’Austria Ranieri, si presenta ad arco ribassato con quattro statue alle estremità delle spallette e collocato nel cuore del Parco Sempione. Le statue realizzate interamente in ghisa raffigurano le sirene che stringono tra le mani un remo. Da vedere anche il monumento equestre a Napoleone Bonaparte III ,iniziato da Francesco Barzaghi nel 1881 e celebra l’entrata trionfante dell’imperatore a Milano del 1859 dopo la battaglia di Magenta. La statua bronzea di Napoleone è considerata tra i massimi capolavori dello scultore e ritrae il personaggio, seduto sul suo cavallo nell’atto di salutare la folla e mentre sventola il berretto. Il gruppo scultoreo è collocato su un basamento decorato da un altorilievo dove è rappresentata la battaglia di Magenta e si erge in prossimità del Parco Sempione. Buona passeggiata , ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/03/15 alle 19:16 via WEB
1 APRILE 1925: PRIMO SEMAFORO A MILANO---A due anni dal brevetto di Garret Augustus Morgan, l'invenzione testata negli Stati Uniti, che ha rivoluzionato il transito di auto e pedoni, arriva anche nel nostro Paese.-Tra piazza del Duomo, via Orefici e via Torino, viene inaugurato il primo semaforo. La gente accorre curiosa, a contare i secondi, a controllare il rosso e le poche automobili nelle strade, poi via, con il verde, con passo veloce. Poi tutti fermi e avanti, indecisi di fronte al giallo a guardare meravigliati «una diavoleria che cambia i tempi della città». Inizialmente più utile ai pedoni per evitare, quand’era in funzione (solo dalle 15,15 alle 19,15), di essere travolti dai rari veicoli allora in circolazione "Poteva illuminarsi con un luce rossa (stop per le automobili), bianca e rossa (via con i pedoni, stop ai veicoli); gialla (via ai tram); verde (via alle automobili e motocicli), oppure gialla e verde, per dare il via a tutti i veicoli indistintamente".Il pubblico vi assiste “come ad un cinematografo incomparabile, trovandovi uno spasso che uno più bello non si saprebbe immaginare"... Il risultato? "Invece di circolare, i veicoli stavano fermi, inchiodati nelle vie di provenienza da lunghissime code su due o tre file, formate da trams, automobili, carrozze e carri, motociclette e biciclette in cordiale promiscuità frammisti, nel gioioso conforto della famosa sorte comune e nella strepitante cacofonia di clakson, trombe, campanelli d’ogni timbro e d’ogni forza, sonanti la feroce sinfonia della protesta" L' aria avvelenata dallo smog, le code ai semafori sono ancora lontane. Da Milano, ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/03/15 alle 19:17 via WEB
GUGLIELMO MARCONI---26 marzo 1930 Guglielmo Marconi dalla Cabina Radio del suo yacht Elettra, ancorato nel porto di Genova, accende attraverso un segnale radio le luci del Municipio di Sydney dall’altra parte della terra.”Erano le 11 del mattino, l' ora stabilita per l' esperimento. Marconi teneva la mano sul tasto pronto a trasmettere il segnale che avrebbe acceso le luci del Municipio di Sydney dall' altra parte della Terra. Nella sala radio dell' Elettra,regnava il silenzio. Il presidente di Sydney si dilungava nel discorso di presentazione e la gente ascoltava e attendeva con impazienza a lume di candela. Sull’Elettra ,tutti aspettavano dall' Australia un segnale radiotelegrafico di tre lettere:tre "S"per dare il via all’esperimento. Ma la solo parola che arrivava era:"Attendete".Finalmente, il desiderato segnale arrivo' . Marconi schiaccio' il tasto e da Sydney , via radio, una voce grido' : "Splendido, splendido. Migliaia di persone acclamano Marconi. Congratulazioni da tutti noi.". "Per loro era notte ma per noi italiani era mezzogiorno , una giornata da ricordare..Guglielmo Marconi era diventato famoso in ogni angolo della Terra. Marconi dovette all' inizio approfondire e realizzare i suoi esperimenti e i suoi studi in Inghilterra e in America, dove ha sempre goduto completo sostegno, cosi' dovrà' continuare per l' avvenire. Nel 1895,Marconi, autodidatta ,propone l’invenzione della Radio alla Marina lo strumento avrebbe consentito di mandare messaggi di soccorso, ma la sua proposta viene cortesemente rifiutata.Il 12 febbraio del 1896 Guglielmo e sua madre Annie partono per Londra, dove tramite un cugino di lei riescono a contattare William Preece Ingegnere Capo del Postal Office. Precee e’ affascinato dalla scoperta e da’ pieno sostegno al giovane inventore mettendo a sua disposizione ingegneri e laboratori del Postal Office.Nel 1897, a soli 23 anni fonda in Inghilterra la compagnia “Marconi’s Telegraph Compact Limited” l’anno prima aveva depositato il suo primo brevetto. Guglielmo Marconi e’ un patriota, infatti nonostante il freddo accoglimento della sua invenzione da parte della propria patria, nel 1897 concede all’Italia l’uso gratuito dei suoi brevetti.---continua ---Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/03/15 alle 19:18 via WEB
GUGLIELMO MARCONI----Marconi acquista nel 1920, dall’Ammiragliato Britannico, uno yacht il “ Rowenska” appartenuto all’Arciduca d’Austria, che trasforma in laboratorio galleggiane e ribattezza con il nome di “Elettra. Compiva esperimenti che accrescevano i meriti e il successo e, quando si fermava nei mesi invernali, spesso soggiornava in Gran Bretagna. In Italia, Marconi venne nominato senatore, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e presidente dell' Accademia d' Italia. Ma gli scienziati italiani consideravano Marconi poco piu' che un elettricista, non avendo studiato in alcuna università.Agli inizi degli anni Trenta, una propaganda maligna diffonde la notizia che lo scienziato sta preparando il "raggio della morte", stava studiando il radar. Purtroppo il tempo per lui era finito, muore il 20 luglio del 1937 a Roma, a soli 63 anni, per un attacco di angina pectoris, il giorno successivo, in segno di lutto, le stazioni radio di tutto il mondo interrompono contemporaneamente le trasmissioni per due minuti, lasciando l’etere in silenzio. Guglielmo Marconi nella sua vita collezionò, ben 16 Lauree Honoris Causa conferitegli da Università di tuitto il mondo. Nel 1905 sposò la nobile scozzese Beatrice O'Brien dalla quale ebbe quattro figli. Ottenuto il divorzio si risposò con la nobile romana Cristina Bezzi Scali dalla quale, nel 1930, ebbe un'altra figlia, Elettra. Nel 1807 istituì il primo servizio pubblico radiotelegrafico Europa-America. Nel 1909, in gennaio, il naufragio in Atlantico del piroscafo Republic, scontratosi causa nebbia con un altro piroscafo, portò al salvataggio di 2000 passeggeri da altri piroscafi accorsi essendo stati avvisati tramite il telegrafo Marconi. Questo fatto creò grande scalpore. Il 15 aprile 1912 affonda il transatlantico Titanic e nella tragedia muoiono 1000 passeggeri mentre 700 vengono salvati da piroscafi accorsi alla richieste di aiuto lanciata per radio. Molti di più sarebbero stati salvati se un piroscafo inglese passato nelle vicinanze fosse stato fornito di apparecchiatura radio. Il fatto aumentò notevolmente la popolarità dell'invenzione di Marconi. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/03/15 alle 19:43 via WEB
19 marzo FESTA DEL PAPA'--A tutti i PAPA' un augurio speciale da parte delle MAMME. Ciao Teresa
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