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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18626 pubblicato il 27 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/03/15 alle 20:33 via WEB
DUOMO DI MILANO---Tra le statue più strane c’è quella a opera di Marco d’Agrate, raffigurante San Bartolomeo scorticato, con la pelle gettata sulle spalle come un mantello. La statua si trovava all’esterno, ora si trova, entrando dalla porta laterale, sulla sinistra. Tra le decorazioni esterne ci sono teste di esseri mostruosi, talvolta demoni. Queste decorazioni venivano lasciate alla fantasia dei singoli scalpellini e sono tutte diverse tra loro. Secondo una leggenda il demonio comparve in sogno a Gian Galeazzo Visconti, ordinandogli di edificare un tempio al diavolo. Nel 1386, , il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti decide di voler costruire una cattedrale a Milano. Inizia a prendere accordi con l’arcivescovo Antonio da Saluzzo, si offre di regalare alla nascente Fabbrica del Duomo le sue cave di Candoglia, vicino a Verbania, da cui si estrae il marmo rosato che caratterizza il simbolo di Milano; seleziona gli architetti capo: Simone da Orsenigo prima e Nicola Bonaventura poi. La leggenda racconta che pochi giorni prima che Visconti si buttasse nella costruzione del Duomo, Satana aveva fatto visita al signore di Milano, svegliandolo con rumore di zoccoli e odore di zolfo. “Voglio portarmi la tua anima all’inferno. A meno che tu non costruisca una chiesa piena di immagini del signore del male“. Di qui la decisione di inserire le figure demoniache. In realtà erano comuni nella tradizione del “bestiario” medievale; si raffiguravano mostri per spaventare le forze del male. Le guglie sono 145, e sono state erette tra il XVIII secolo e il 1858 la più alta è stata costruita nel 1774 e ospita la celeberrima Madonnina che non è d’oro, ma ricoperta di fogli d’oro ed è alta 4 metri. Se non soffrite di vertigini salite sopra il Duomo di Milano c’è un ascensore a disposizione, oppure, per i più atletici tanti, tanti scalini. A voi la scelta! E’ bellissimo. Ciao Teresa.Ramaioli

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/03/15 alle 19:15 via WEB
MILANO----La Pietà Rondanini è l’ultimo capolavoro di Michelangelo.(quasi novantenne) Il tema della Pietà, diverse volte affrontato dall’artista, trova in quest’opera un’interpretazione commovente a cui lo scultore lavorò per moltissimi anni senza portarla a termine. L’opera, così come la vediamo oggi, è l’ultima rielaborazione di un’idea iniziata nel 1552 Intorno al 1555 il maestro rivide questo progetto modificando profondamente la composizione: le figure assunsero così l’attuale forma allungata in cui Cristo e la Vergine sembrano compenetrarsi in un doloroso abbraccio. Il gruppo marmoreo poggia su un’ara romana; la stessa su cui la scultura si trovava quando era nella collezione della Famiglia Rondanini. La statua venne acquistata dalla Città di Milano nel 1952 ,oggi conservata presso i Musei Civici del Castello Sforzesco di Milano. La Pietà Rondanini è collocata nella Sala degli Scarlioni, ultimo ambiente del percorso del Museo d’Arte Antica del Castello. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/03/15 alle 19:16 via WEB
PASQUA - La più antica ed importante delle feste cristiane, cade nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Gli ebrei, la celebrano ,tuttora ,per ricordare l’esodo del popolo d’Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè, con la scelta e la preparazione degli alimenti. L’agnello maschio (d’età inferiore all’anno) arrostito intero, il pane senza lievito e le erbe amare. Per i cristiani, invece a Pasqua si festeggia la Resurrezione di Cristo tre giorni dopo la morte per crocifissione, vengono conservati come simboli l’agnello e il pane, aggiungendovi il lievito nella farina. Le due tradizioni coincidono nel ricordo dell’ultima cena. Era la cena pasquale ebraica quella durante la quale, desinando con i dodici apostoli, Gesù preannunciò il tradimento di Giuda e istituì l’Eucarestia. Anche la natura, in questo periodo, manifesta i segni della propria “resurrezione”. In cucina nella preparazione delle tavole si usa la tinta gialla, perchè come il colore del tuorlo dell' uovo ,è simbolo della resurrezione della natura. Il pane identifica il corpo di Cristo; a Roma si mangia la focaccia con semi di finocchio, in Toscana è tipico il pane di ramerino, impastato con farina, olio, rosmarino e uva passa(finocchio e rosmarino ricordano gli oli aromatici con i quali le donne unsero il corpo del Cristo deposto dalla croce. ) PASQUETTA -Lunedì dell'Angelo-- Secondo la tradizione, la giornata si dovrebbe trascorre in compagnia di parenti o amici, facendo una scampagnata all'aperto e un picnic sull'erba. La giornata fuori porta nasce per rievocare il viaggio dei due discepoli di Cristo diretti a Emmaus, a circa undici chilometri da Gerusalemme, durante il quale il Messia risorto apparve loro. Per rendere speciale Pasquetta con la famiglia o con gli amici, il segreto è preparare un menu: colorato, gustoso e… leggero, dove l’ ingrediente principale sono le uova. Ciao, a tutti gli amici del blog….. riempite i cestini di vimini con , frittate, torte, insalate, salumi , formaggi e non dimenticate un buon vino e ….tanto tanto tanto cioccolato. Ciao Teresa Ramaioli
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