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SALUTI DA PAVIA

Post n°18671 pubblicato il 30 Marzo 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon lunedì 30 marzo 2015


 

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Commenti al Post:
Marion20
Marion20 il 30/03/15 alle 10:28 via WEB
Saluti anche dall'Umbria! Un grande abbraccio Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/03/15 alle 13:42 via WEB
Ciao Marion - grazie dei "Saluti dall'Umbria". Buona Pasqua. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
alba.estate2012
alba.estate2012 il 30/03/15 alle 10:30 via WEB
Salutissimi da Cremona!!! Un abbraccio, felice giornata! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/03/15 alle 13:43 via WEB
Ciao Antonella - Grazie dei "Salutissimi da Cremona" Buona Pasqua. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/03/15 alle 12:55 via WEB
LABIRINTO---Duomo di Lucca dedicato a San Martino. Al suo interno è possibile ammirare un bellissimo monumento funebre dello scultore Jacopo della Quercia. Il monumento raffigura la nobildonna lucchese Ilaria del Carretto, morta di parto giovanissima, alla quale il marito Paolo Guinigi dedicò il sarcofago di marmo. Il sarcofago raffigura la giovane donna in posa dormiente e ai suoi piedi giace un cagnolino, simbolo della fedeltà coniugale. All’esterno del Duomo, alla base del campanile, su uno dei pilastri del portico vi è scolpito un labirinto con un’iscrizione che ricorda il mito di Teseo e Arianna: “Questo è il labirinto che il cretese Dedalo costruì e dal quale nessuno, entratovi, poté uscirne; all’infuori di Teseo aiutato, per amore, dal filo di Arianna.”Ciao Teresa ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/03/15 alle 13:11 via WEB
MILANO----Monte Napoleone, è la via più elegante della città. Passeggiare in "Montenapo" ,come viene chiamata a Milano, significa immergersi in un'atmosfera da shopping esclusivo. Il nome della Via risale al 1804, all'apice dell'era napoleonica. A quei tempi Milano brulicava di stranieri, che si affollavano non soltanto per affari ma soprattutto perché , come sottolineava un amante di Milano come Stendhal,la città era una “ricca repubblica dedita all'arte e al piacere”. L’atmosfera stravagante di quei tempi continua a riflettersi in quello che viene chiamato il "Quadrilatero", formato dalle vie Monte Napoleone, Sant'Andrea, Spiga e Borgospesso. In queste strade e nei dintorni si trova la maggiore concentrazione di negozi famosi sia italiani che stranieri, oltre che di botteghe di gioiellieri, pellicciai e antiquari. Questa via prende nome dalla fusione di due banche: la Banca del Monte Camerale e quella di Santa Teresa che a sua volta nel 1796 si unì al Banco di S.Ambrogio. Nel 1804 in onore al giovane generale Napoleone le tre banche unite cambiarono denominazione, ribattezzandosì appunto in Monte Napoleone. In tempi precedenti la via si chiamava Marliani, in onore ai patrizi Marliani che vi abitavano. Nel Medioevo e fino al 1700, la strada si chiamava Contrada di Sant'Andrea. Nel Settecento, l’attuale Montenapoleone, con il suo tracciato che segue quello delle antiche mura romane, era una specie di confine urbano. Nella Contrada Sant’Andrea si dipanava una zona di conventi e chiostri con i relativi orti: quelli delle Francescane Zoccolanti, delle Orsoline, delle Agostiniane, delle Benedettine che si estendeva fino alla cinta del Naviglio. Erano i Borghi di Sant'Andrea, del Gesù, del Santo Spirito e di Borgospesso Sul finire del Settecento e ai primi dell’Ottocento, gli aristocratici, invasero quel territorio, e Contrada di Sant’Andrea cambiò nome in via di Monte di Santa Teresa o Contrada del Monte.Nel 1872, Maria Teresa d' Austria vi fece aprire al n° 12, un Monte, un banco dei pegni per i cittadini bisognosi. Il Monte, chiuso una dozzina di anni più tardi, fu fatto riaprire da Napoleone Bonaparte, allora primo Console, durante la Repubblica Cisalpina e, in suo onore, banco di pegni e strada cambiarono di nuovo nome. Caduto il napoleonico Regno d'Italia (con Milano capitale) la gestione del banco dei pegni ritornò agli austriaci, ma la via continuò a chiamarsi Montenapoleone e, durante le Cinque Giornate di Milano, fu teatro dell'insurrezione dei patrioti contro gli Austriaci: Via Monte Napoleone segue l'antico tracciato delle mura romane, che a loro volta seguivano il corso del Seveso, che tutt'ora scorre come Grande Seveso tombinato sotto il manto stradale, sul lato dispari della via. Ai primi del Novecento Via Montenapoleone era chiamata “el quartier de riverissi”, perché tutti gli uomini, per salutare una signora, la riverivano togliendosi il cappello. Da Milano ciao Teresa Ramaioli
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