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GIOVANNI, PIERA E I MISTERI DI CORSO GARIBALDI racconto (964) di Dino Secondo Barili

23 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 22 aprile 2015 – Giovedì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

964

Giovanni, Piera e i misteri di Corso Garibaldi

Quando una città ha duemila anni di storia … i misteri non mancano mai. Basta vedere Pavia e fare quattro passi in Corso Garibaldi … una lunga via piena di lussureggianti, Negozi, botteghe e interessanti vestigia del passato. Naturalmente i misteri non mancano. Secondo un’antica leggenda, a metà di Corso Garibaldi a Pavia, si fermò Alboino, Primo Re dei Longobardi … proprio all’inizio della Via che porta, oggi, il suo nome: Via Alboino. Lì, in quel punto (nell’aprile del 572) il cavallo bianco di Albino si fermò e non ci fu verso farlo muovere. Racconta la leggenda che, quel giorno, Alboino era incazzato nero e voleva distruggere Pavia. Solo quando il Primo Re Longobardo si è calmato ed ha ripreso il controllo delle proprie azioni, il cavallo bianco si è alzato … e Alboino ha potuto raggiungere la Reggia che i pavesi gli avevano regalato … e che si trova a pochi passi. Che cosa sono le leggende? Racconti di fantasia? … passati di bocca in bocca? Sarà proprio così? Oppure, la fantasia ha avuto solo una minima parte? Nel caso di Alboino … la sua antica Reggia è ancora lì a testimoniarlo e, Corso Garibaldi, in quel punto, lascia perplessi. Un anno fa, Giovanni e Piera, due arzilli settantenni appassionati di leggende erano alle prese con “una leggenda longobarda” secondo la quale, i grandi Personaggi della Storia (solo loro?), una volta l’anno, ritornano sulla Terra per rivedere i luoghi della loro “giornata terrena” … e i luoghi dei loro ricordi. I settantenni Giovanni e Piera, curiosi fino all’eccesso, hanno cominciato a pensarci. A studiare. A fare ricerche. Alla fine si sono convinti che Alboino, Primo Re dei Longobardi … un anno fa … sarebbe ritornato sulla Terra … con il suo cavallo bianco … nel mese di aprile … e si sarebbe fermato proprio in Corso Garibaldi, all’inizio di Via Alboino a Pavia. A questo Mondo non bisogna mai meravigliarsi di niente. Tutto è possibile. I settantenni Giovanni e Piera ne erano più che certi … Il fatto sarebbe avvenuto a mezzanotte del 24 aprile. Non solo. Giovanni e Piera ne hanno parlato con il loro amico Dino il quale, non solo li ha spronati negli studi, ma ha offerto loro un paio di occhiali speciali indicati per l’occasione. Infatti, per vedere i Personaggi del passato, sono necessari degli “occhiali speciali che vedono attraverso il tempo”. Ormai era fatta. Giovanni e Piera erano pronti all’avventura. La notte del 24 aprile di un anno fa, i due settantenni, erano in Corso Garibaldi, all’inizio di Via Alboino, con gli occhiali speciali. A mezzanotte precise, i due Ricercatori, hanno visto avvicinarsi una grandiosa figura d’uomo barbuto, su uno splendido cavallo bianco. Aveva in testa il caratteristico copricapo dei Longobardi. Non poteva essere che Lui, Alboino. Alboino in persona, il quale, appena vide Giovanni e Piera, fermò il cavallo. Scese dalla magnifica cavalcatura e parlò con i due allibiti settantenni. “Giovanni, Piera sono proprio contento che siete venuti ad accogliermi. In genere non ci viene mai nessuno. Si sono dimenticati di me. Quando è finita l’avventura della vita non se ne ricorda più nessuno. Amici e nemici corrono a ossequiare (solo, ossequiare?) il nuovo “padrone” di turno. Pavia non è più la Pavia del 572. Allora, tutti avevano paura di me … di Alboino. Ho commesso un errore. Pensavo che tutti coloro che mi temevano erano miei amici. No. Non lo erano e non lo sono mai stati. Neppure le donne che mi hanno fatto la corte. Non era il sottoscritto che volevano … ma il mio Potere. Giovanni e Piera, quante cose si imparano … soprattutto dopo che si è morti. Perché, solo allora, ci si rende conto di quanto sia fugace la vita … e quante cose si sarebbe potuto fare … e non si è fatto. Ecco, perché … ogni giorno di vita va speso bene. Quando nell’aprile del 572 ho conquistato Pavia mi sono illuso di conquistare il Mondo. La mia parabola, invece, si è conclusa il 28 giugno di quello stesso anno a Verona. Ha ragione il Poeta Alessandro Manzoni (nella poesia il “5 maggio”) con il quale mi trovo quasi ogni giorno al Bar del Paradiso per il solito caffè” Alboino, Primo Re dei Longobardi, strinse la mano a Giovanni e Piera. Risalì sul cavallo bianco e … spari nella nebbia del tempo.  - Questo è il racconto 964 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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alba.estate2012
alba.estate2012 il 24/04/15 alle 13:55 via WEB
Carissimo Dino, quanto è bella questa leggenda di Re Alboino.. Solo da lassù ha capito che la vita va vissuta intensamente e con amore.. il potere non vale nulla senza l'amore. Un abbraccio e buon pomeriggio. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/04/15 alle 19:55 via WEB
Ciao Antonella - Bel commento. Quante volte nella storia si vedono cose che meritano una riflessione. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 24/04/15 alle 20:57 via WEB
Hai ragione Dino, la storia passata ci insegna molto.
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/04/15 alle 18:49 via WEB
Ciao Dino, giorni fa ho rivisto , “Duma”(regia di Carroll Ballard) , il film aiuta a capire i misteri e le tragedie della vita attraverso una vicenda che permette di mettere in luce emozioni, sentimenti, comportamenti riferiti a situazioni esistenziali con le quali prima o poi ci troviamo tutti a fare i conti: la tenerezza, la serenità, la gioia della vita in famiglia ; l’amicizia verso gli altri (anche quando sono animali); l’abbandono e il dolore legati alla morte e alla perdita di legami affettivi; la necessità di accettare anche decisioni che non ci piacciono , di scegliere il bene delle persone (o degl’animali) che amiamo anche quando ci fanno soffrire . La mia conclusione :la famiglia è una realtà importante nella vita di un ragazzo/a , soprattutto se in essa regnano simpatia e affetto reciproci. Per il bene di qualcuno a cui si è sinceramente legati si è disposti ad affrontare anche situazioni difficili. Condividere con qualcuno situazioni difficili porta di norma a capirsi e crea spesso legami di stima e amicizia. Buona giornata Teresa
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