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SALUTI DA PAVIA

Post n°20223 pubblicato il 05 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA 

buona domenica 5 luglio 2015


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Commenti al Post:
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 05/07/15 alle 08:27 via WEB
Buona domenica Dino, un abbraccione. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/07/15 alle 19:54 via WEB
Ciao Tina - buona domenica a te. Dino
(Rispondi)
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 05/07/15 alle 15:15 via WEB
Saluti da Genova Dino ^_^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/07/15 alle 20:23 via WEB
Ciao Lulu - buona serata. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/07/15 alle 19:28 via WEB
BEREGUARDO---- Bereguardo fu possesso del Vescovo di Pavia. Nel 1300 Luchino Visconti costruì un Castello. Il suo nome risente chiaramente dell’influenza della letteratura francese, italianizzando il nome francese di «Bel-Regard» (“Bello Sguardo”) in Bereguardo. Il Castello, rimasto possesso dei Visconti, servì, più che per scopi guerreschi, come Villa Ducale, resa più attraente per annessione di una superba riserva di caccia, unitavi dal Duca Gian Galeazzo Visconti, con un decreto del 16 febbraio 1386, che estendeva a tutto il territorio del Ticino, allora ricchissimo di fitti boschi e selvaggina di ogni sorta come cinghiali, cervi, caprioli, daini Nell’anno 1447 il Conte Francesco Sforza, nell’intento di impadronirsi del Ducato di Milano, pose assedio al Castello di Bereguardo. In quell’anno era Castellano di Pavia Matteo Marcagatti di Bologna, detto il Bolognino il quale, indotto da Agnese Del Maino, consegnò Pavia al Conte Sforza e questi, per l’aiuto avuto, rimunerò il Bolognino col titolo di Conte e col soprannome di Attendolo, e gli donò il Castello di Bereguardo. Questa possessione rendeva in quel tempo alla camera Ducale 900 ducati e, dopo quella del Parco di Pavia e del Castello di Settimo, era la maggiore di tutte le possessioni ducali nel territorio pavese. Essendo in quel tempo rimasta trascurata la caccia, la selvaggina era talmente cresciuta, che fu accordata la facoltà a chiunque di ucciderla nel territorio. Il primo di aprile del 1450, essendo Francesco Sforza diventato Duca di Milano, revocò la donazione di Bereguardo al Bolognino, e la volse a favore del Conte Giovanni Tolentini della Stacciola, del Ducato di Urbino, suo capitano e consigliere ducale, al quale diede in sposa la propria figlia naturale Isotta Sforza, conservando però a sé stesso una parte dei diritti feudali. Il Conte Giovanni Mauro da Tolentino tenne il feudo di Bereguardo dal 1450 al 1470, anno di sua morte. Memorie dei Tolentini in Bereguardo sono il Canale Ticinello, poi chiamata Roggia Tolentina, e le Cascine Tolentine (Cascina Grande, Cascina Conca, etc). Nel 1374 si ha memoria documentata del Porto, o passaggio sul Ticino, consistente in un ponte di barche, o più frequentemente di una semplice nave girante dalle due rive, per trasporto dei passeggeri. Era uno degli undici porti costruiti sul Ticino, il quinto da valle a monte. Nelle vecchie carte geografiche e documenti, era chiamato di Bereguardo, di Parasacco, della Zelata, del Pissarello ed anche di Garlasco. Per la sua importanza commerciale militare, nel 1378 fu fortificato, e sostituito nel 1449 da un ponte di barche dal Duca Francesco Sforza, per transito e poi sostituito da un ponte in chiatte stabile, qui trasferito dalla Becca sul Po. (tratto dalle Memorie Storiche del Prevosto don Terzo Cerri)-Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/07/15 alle 19:32 via WEB
IL MAGGIOLINO--La Volkswagen Typ 1, meglio conosciuta come Maggiolino in Italia è un’automobile compatta prodotta dalla Volkswagen dal 1938 al 2003. È sicuramente l’automobile tedesca più conosciuta al mondo. Detiene attualmente il record di auto più longeva del mondo, essendo stata prodotta per sessantacinque anni, e ha detenuto a lungo il primato di auto più venduta al mondo, Nel 1999 è stata nominata tra le cinque automobili più influenti del XX° Secolo. Il Maggiolino ha avuto una riedizione moderna nel New Beetle, modello retrò entrato in produzione nel 1998. Nel 2003, il 30 luglio, esce dal montaggio anche l’ultimo Maggiolino, terminando la carriera con oltre 21 milioni di esemplari prodotti e 65 anni di produzione. Questo esemplare viene successivamente donato a papa Giovanni Paolo II ed è attualmente esposto presso il Padiglione delle Carrozze, all’interno dei Musei Vaticani.-Bellissimo il Maggiolino-Ciao Teresa ramaioli
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