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BUONA DOMENICA ... DA PAVIA

Post n°20860 pubblicato il 27 Settembre 2015 da dinobarili
 

BUONA DOMENICA ... DA PAVIA

27 settembre 2015

"La fame d'amore ... non si sazia mai"

Dino

 

"meglio un uovo oggi ...

che una gallina domani"

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Commenti al Post:
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 27/09/15 alle 07:48 via WEB
Ciao Teresa sai chi mi ricorda questo disegno? la cantante Milva. Buona domenica
(Rispondi)
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/09/15 alle 19:23 via WEB
Ciao Tina, è vero ricorda Milva, ma io mi sono ispirata a Rita Hayworth nel suo film "Gilda". Ciao Teresa
(Rispondi)
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 27/09/15 alle 07:50 via WEB
Ciao Dino, aver fame d'amore significa aver sempre voglia di vivere la propria vita, non lasciarsi sopraffare da essa ma assaporarla in ogni istante. Buona domenica. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/15 alle 14:42 via WEB
Ciao Tina - hai proprio ragione. La fame è fondamentale ... fame d'amore, fame di sapere, fame di tutto. Solo così la vita diventa una meravigliosa avventura. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/15 alle 06:30 via WEB
... Inoltre la vita va vissuta ogni giorno, perché ... ogni giorno è un "messaggio di vita". Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/09/15 alle 19:24 via WEB
INSALATA-LATTUGA--Lattuga: ma chi si nasconde in mezzo alle sue foglie verdi? Una leggenda vuole vi abbia cercato rifugio Adone, trafitto a morte da un cinghiale: insalata simbolo dunque di morte, ma non per Pitagora. Così narra la leggenda di Adone che, fattosi giovanotto, divenne talmente bello da essere conteso tra Afrodite e Persefone. Una disputa che gli costò la vita: Ares, geloso delle attenzioni rivolte dalle dee al ragazzo, si trasformò in cinghiale e lo colpì a morte mentre Adone cercava rifugio proprio in una pianta di lattuga. Insalata simbolo dunque di morte per gli antichi greci: ma non per tutti. C’era chi credeva che vedere in sogno una lattuga fosse il preannuncio di una disgrazia, ma non Pitagora e i suoi discepoli che l’utilizzavano nella propria dieta per le sue virtù. Ritenevano infatti che la lattuga favorisse la contemplazione e la concentrazione nei riti religiosi. In epoca imperiale Augusto, gravemente ammalato, senza la possibilità di terapie curative, venne salvato da un medico che lo curò con la lattuga. Da allora in poi questo cibo non mancò mai sulla mensa dell’imperatore, diventando di moda tra i Romani. All’inizio l’usanza era di servirlo in chiusura di pasto, come conciliatore del sonno, poi divenne antipasto, perché gli fu riconosciuta la proprietà di aprire lo stomaco e stimolare l’appetito. Buon appetito, ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/15 alle 06:56 via WEB
Ciao Teresa - sempre bello leggere i tuoi scritti. Allargano l'orizzonte del sapere. Dino
(Rispondi)
 
 
chiarasany
chiarasany il 28/09/15 alle 23:36 via WEB
.. Hum !! queste righe interessanti fanno pensare a lungo !!! da oggi in poi, mangerò le lattughe gustandole con più piacere...aspettando silenziosamente e con nascosta illusione... ad avere la sorte di trovar qualcun deo nascosto tra le foglie...ma con mia " nera " sorte soltantro trovero qualche vermetta che mi guarderà con gli occhi spaventati mia immensa boccaccia nera aperta sopra sua testina piccolina ed innocente...Miei auguri ai due Con affetto ed allegria, Abbracci .-Chi.-
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 29/09/15 alle 06:22 via WEB
Ciao Chiarasany - bella descrizione. Attenzione, però. Il "Dio che cerchi" è veramente nell'insalata. E non è un'illusione. Dino
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 29/09/15 alle 06:23 via WEB
Ciao Chiarasany - quando una cosa si desidera veramente ... accade. Accade sul serio. Provare per credere. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/09/15 alle 19:26 via WEB
----La casa di Ugo Foscolo a Pavia ---- ……”Da cronisti fedeli, dobbiamo registrare, a lettura finita, altri fitti e strenui applausi, col voto di tutti che l’Orazione fosse data alla stampa. Il Monti, che secondo una sua facile commozione aveva gli occhi molli, un po’ teatralmente lo baciò. Volta gli strinse la mano. Le signore lo inchinarono; ed egli inchinò le signore. Poi, le varie centinaia di studenti s’incolonnarono e, in corteo, lo accompagnarono a casa. In fianco al Foscolo, il Monti gongolava. L’aria di Pavia e il trionfo dell’amico lo facevano tornare indietro di dieci anni. E quando gli studenti rinnovavano le acclamazioni, il Monti si tirava in disparte, perché l’onore fosse tutto per lui. Lasciata Strada Nuova, il corteo passò davanti alla locanda della Croce bianca, al palazzo ricamato dei Mezzabarba; toccò la Contrada dell’acqua, dove abitava il Volta; rasentò l’Orto botanico che mostrava con orgoglio la prima magnolia portata in Italia cinquant’anni addietro; poi sboccò in Borgo Oleario, davanti a casa Bonfico, dove più fragorose si ripeterono le acclamazioni degli studenti, quasi a dirgli che tra loro s’era già creata un’intesa, un impegno. E il corteo si sciolse. Il Foscolo, che amava l’ilarità dei conviti ospitali e «il giòlito dei bicchieri», quella sera trattenne a cena i più intimi. C’era, naturalmente, il Brunetti, il caro Brunetti sempre pieno di affettuose sorprese; e il Monti, più rumoroso che mai. La cena, nella quale si fece la festa a due tacchini offerti al poeta dalla contessa di Belgioioso «trinciati secondo il rito degli avi» e si bevve nel bicchiere dal motto augurale «Felicitati» che il Brunetti aveva portato da Milano per l’occasione, si protrasse fin dopo mezzanotte, tra uno sfarfallìo di neve, che ne rende più fantastico ora il ricordo. Il Foscolo e il Monti, a cena insieme, nella casetta di Borgo Oleario... Come a dire un soffermarsi della poesia in una viuzza che contava dodici «focolari». Chi sa, non può mai passare vicino a questa casa senza essere preso da un timor riverenziale, sacro. Quasi un appressarsi al tempio delle Grazie, e n’oda il ventilare delle angeliche vesti”. …( da “I giorni del Foscolo a Pavia di Cesare Angelini) Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/15 alle 06:25 via WEB
Ciao Teresa. Tutto attuale ...come ora. La Casa del Foscolo è ancora la in quella quieta via dove il tempo essersi fermato. Dino
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