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BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

Post n°20936 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

8 ottobre 2015

"L'Amore è fonte di ogni bene"

Dino


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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/10/15 alle 17:42 via WEB
ZUCCA---Le origini della coltivazione della zucca sono lontanissime ed incerte.. Forse furono gli Etruschi a coltivarle, o i navigatori Fenici quando approdavano alle foci dei fiumi italici. Le zucche (genere cucurbita), quelle più buone e diffuse, vennero introdotte in Europa nel XVI sec. con la scoperta dell'America. Nella tradizione contadina era uso tenere in casa una zucca come soprammobile, come auspicio di felicità ed abbondanza. La zucca i coltiva ai margini degli orti per limitare la sua invadenza. Libera nei campi, striscia, si attorciglia e dilaga ovunque. Le immagini medievali ci mostrano varietà di zucche dalla caratteristica forma a fiasco, la cui scorza, svuotata della polpa ed essiccata, veniva utilizzata come contenitore di liquidi, sale o cereali. La comunità contadina l’ha usata nei detti riferiti a persone di poco intelletto: hai la testa vuota come una zucca o sei uno zuccone. Invece, questo frutto autunnale ha molte qualità: è ricco di vitamina A, zuccheri, sali minerali, ha proprietà antiossidante, rinfrescante, emolliente, lassativo, diuretico e ricostituente (alla faccia dei detti…). In cucina la polpa della zucca è utilizzata in numerose ricette: per fare marmellate e canditi, o quale ingrediente di dolci e salati. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/10/15 alle 17:45 via WEB
IL MELOGRANO----Nell'antico Egitto il melograno era ritenuto una pianta medicinale per le sue proprietà te-rapeutiche e vermifughe, ed era inoltre utilizzata nelle cerimonie funebri. Melagrane sono raffigurate in tombe egizie del 2500 a.C., citate nelle iscrizioni di Tutmosi I (1547 a.C.) e ritrovate nella tomba di Ramses IV (1145 a.C.). Nel corso dei secoli il melograno ha ispirato numerose leggende all'interno di varie culture e tradizioni. Nell'antica Grecia il melograno era sacro a Cerere, Demetra, Giunone, Persefone e Dioniso. In un racconto mitico, Persefone fu condannata agli inferi per aver mangiato sette chicchi di melagrana. Ai tempi degli antichi Romani, le spose usavano adornarsi i capelli con rametti di melograno, come simbolo di ricchezza e di fertilità. Plinio il Vecchio lo chiamava Malum Punicum, con una chiara allusione ad una probabile origine Fenicia di questo frutto. In epoca cristiana il melograno divenne l'allegoria della Chiesa che accoglieva a sé i fedeli. I pittori rinascimentali spesso mettevano proprio una melagrana in mano a Gesù Bambino quale simbolo della nuova vita donata all'umanità. Nel corso del 1400 la melagrana è rappresentata in numerosissime opere d'arte, nella pittura, nella scultura e nelle arti decorative, come nel dipinto del Botticelli La Madonna della Melagrana, oppure La Madonna Dreyfus di Leonardo da Vinci. In India si crede che il frutto della melagrana procuri fertilità e in Turchia, ancora oggi, le novelle spose fanno cadere per terra una melagrana che, rompendosi, fa uscire tutti i suoi semi. La tradizione popolare ritiene infatti che si avranno tanti figli quanti sono i chicchi usciti dal frutto spaccato. Ciao Teresa Ramaioli
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