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FILIPPO E FRANCESCO racconto (364) di Dino Secondo Barili

Post n°21054 pubblicato il 25 Ottobre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …       

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

364

Filippo e Francesco

Piazza della Vittoria a Pavia è un “salotto” in continuo movimento e cambiamento. Persone che vanno… persone che vengono. Un “catino” di vite… ognuna delle quali segue il proprio destino… Come si fa a dire che il destino non esiste? Un mese fa, un sabato mattina, Il Dott. Filippo e il Dott. Francesco, cinquantacinquenni, Commercialisti con proprio Studio nel pavese, erano seduti al tavolino di un Bar della Piazza… Nel gustare il caffè, parlavano del più e del meno… Si vedeva, però, che il Dott. Filippo era “disturbato”. Doveva avere dei problemi… Il Collega Francesco se ne accorse e …”Filippo cos’hai? Ti vedo pensieroso…” L’interpellato non rispose. Si vedeva lontano un miglio, che aveva una gran voglia di liberarsi il “gozzo”. Non era passato un minuto e Filippo diede la stura. “Caro Francesco, da una settimana in casa mia non si vive più. Come tu sai ho un’unica figlia. Ha venticinque anni e si è da poco Laureata in Economia con il massimo dei voti. Essendo una bellissima ragazza (non sono io a dirlo) una settimana fa ha ricevuto una proposta ufficiale di matrimonio… Tu dirai che certe cose non si usano più… invece no. Si usano e come. Anzi… oggi più che mai. A mettere gli occhi addosso a mia figlia è il figlio trentacinquenne di una ricca famiglia milanese…E qui sono cominciati i guai…” – Il Dott. Francesco è intervenuto come un ariete …”E dove sta il problema? Una volta che tua figlia ha preso visione del pretendente alla sua mano…fa le sue valutazioni.” – Il Dott. Francesco scrollò la testa… “E, no. Troppo facile. Non conosci tutta la storia. La proposta di matrimonio è venuta direttamente da un Notaio il quale ha consegnato a mia figlia anche la copia di “di un preliminare di matrimonio” …con tutte le clausole descritte per filo e per segno”. E’ lì che sono cominciate le discussioni. Mia moglie, in un primo tempo, è andata in bestia. E’ uscita con la “sparata” che l’amore non si può comprare… Mia figlia… dopo aver letto con attenzione il preliminare di matrimonio si è messa piangere.… Discussioni a non finire. Mia moglie ha cominciato a riflettere e… mia figlia a piangere… Quando, una persona si trova tra le mani una proposta di matrimonio… pensa alla sua vita, a quello che può fare… e quello che, forse, non gli riuscirà mai. Io… sono stato additato, essendo uomo, ad “ago della bilancia”. Ho dovuto dire la mia. Senza giri di parole sono andato al sodo. Per me, il matrimonio è un contratto tra due persone…con alcune caratteristiche speciali… Come tale servono delle clausole. La vita “non” è un gioco… e “non” si gioca con la vita dei figli che rappresentano il futuro di una Famiglia e del suo patrimonio economico e storico. O il matrimonio è una cosa seria e si prende seriamente … oppure… “non” se ne parla affatto. Giusto quindi, per me, il “preliminare di matrimonio”… Comunque, a mia figlia, ho voluto dire una cosa. “Tu puoi fare quel che vuoi… ma di fronte ad una proposta di matrimonio con quelle caratteristiche puoi prendere o lasciare… Se lasci, però, ricordati… che un “altro treno così” non passerà più… e potresti pentirti per il resto dei tuoi giorni. Qualunque sia la tua decisone … ricordati che nella vita… è meglio vivere di ricordi che si rimpianti”(364)

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/10/15 alle 17:53 via WEB
FERROVIA NAPOLI - PORTICI La Napoli-Portici fu la prima linea ferroviaria costruita in Italia. Il giorno della sua inaugurazione, il 3 ottobre 1839, era costituita da un unico binario che si snodava per 7,250 chilometri. La costruzione venne voluta da Ferdinando II di Borbone per dimostrare l'importanza del Regno delle Due Sicilie e per apparire, allo stesso tempo, un sovrano aperto al progresso. Nel 1836 venne firmata una Convenzione con cui si concedeva all'ingegner Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, la concessione per la costruzione in quattro anni di una linea ferroviaria da Napoli a Nocera Inferiore con la priorità per il tratto fino a Granatello di Portici. Al momento fatidico, alle ore 10 del 3 ottobre del 1839, alla presenza del re Ferdinando e delle più alte cariche dello Stato, la partenza del primo treno composto da una locomotiva di costruzione Longridge e da otto vagoni. Il percorso venne compiuto in nove minuti e mezzo tra ali di gente stupita e festante. La locomotiva che trainava il treno era stata battezzata "Vesuvio". Nei successivi quaranta giorni ben 85759 passeggeri usufruirono della ferrovia. Il pittore di corte Salvatore Fergola immortalò gli avvenimenti nei suoi dipinti. Il 1 agosto 1842 veniva inaugurato il tronco successivo fino a Castellammare e due anni dopo, nel 1844, la diramazione per Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore. Illustri ospiti provarono la nuova invenzione tra cui il Papa Pio IX che l'8 settembre 1849 salì per la prima volta a Napoli su di un treno insieme al Re di Napoli Ferdinando. Il convoglio reale fu condotto personalmente dall'ing. Bayard. Pio IX scese entusiasta dal treno esprimendo ai presenti la volontà di realizzarne anche nello Stato Pontificio. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/10/15 alle 17:55 via WEB
CAROSELLO 3 Febbraio 1957----:Il 3 febbraio 1957 nasce uno dei programmi televisivi più amati dai bambini italiani degli anni ’60: Carosello. Tra Carmencita e Caballero testimonial della Lavazza, spiccava l’Omino con i baffi della Caffettiera Bialetti, l’indimenticabile Calimero, il pulcino "piccolo e nero" che finisce distrattamente in una pozzanghera, si sporca e ritrova il suo colore naturale solo grazie al sapone da lui stesso pubblicizzato con il famoso slogan:"Ava come lava"; amici di Carosello, dei bimbi, ma anche dei più grandi. Carosello era l’Appuntamento serale, un momento immancabile per la famiglia italiana che si riuniva: nonni, genitori e figli, tutti insieme per questi pochi minuti di ilarità. Poi i bambini andavano a letto senza protestare. Carosello è un programma televisivo dalla sceneggiatura teatrale che ad ogni puntata, come un teatro, vede aprirsi un piccolo sipario. Al pubblico vengono presentate una serie di storielle costruite sulla formula del racconto breve. Si tratta di sketch comici e divertenti, recitati da artisti con nomi noti e realizzati da affermati registi che hanno unito musica,cinema,teatro e animazione, dando vita ad un programma innovativo . Dopo aver dato colore alle serate degli italiani per vent’anni, Carosello andò in pensione il 1° gennaio 1977, con il saluto di addio affidato a Raffaella Carrà. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
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