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VALENTINO racconto (433) di Dino Secondo Barili

Post n°21497 pubblicato il 28 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

433

 Valentino

Ogni età hai suoi problemi. Coloro che “non” hanno un lavoro … lo  cercano. E, qualche volta, coloro che il lavoro l’hanno… desiderano cambiarlo. Un anno fa, Valentino, cinquant’anni, scapolo, impiegato presso un negozio di Abbigliamento di Milano, ma abitante a Pavia, si era stancato di fare il commesso. Non era “un commesso”… era un qualificato “Operatore Commerciale” presso uno dei Negozi più alla moda di Milano con una clientela (femminile) ai massimi livelli… Tuttavia, si era stancato. Voleva cambiare… cambiare lavoro. Ne aveva parlato con il Proprietario del negozio, il Signor Cesare, il quale era rimasto allibito. “Proprio tu vorresti cambiare mestiere? Con lo stipendio che prendi e le belle donne che vedi ogni giorno? Ma a te è proprio dato di volta il cervello…” Lo scambio di opinioni tra i due si era fermato perché Valentino cercava comprensione…mentre il signor Cesare “non” voleva perdere un Operatore come Valentino. Il giorno successivo era stato ancora il Signor Cesare a parlare con Valentino. “Dimmi quello che vuoi e ti aumento lo stipendio …subito.” Valentino si sentì disarmato. “Ma, non è lo stipendio il mio vero problema… E’ che da qualche tempo, mi sento solo… Ho bisogno di pensare.” Il Proprietario del negozio capì che Valentino stava passando un momento particolare, e certi momenti hanno bisogno di tempo. Un anno fa, dopo lo scambio di opinioni con il Signor Cesare, il cinquantenne aveva ritrovato una certa “tranquillità mentale”. La notte stessa, successiva alla proposta di aumento dello stipendio, però, ebbe un sogno. Stava dormendo tranquillamente nel suo letto quando, in sogno, sentì suonare il citofono del suo appartamento. Valentino, sempre in sogno, si precipita al citofono. Lo alza. Una voce femminile dice: “Sono Paola… nella tua cassetta delle lettere c’è un messaggio.” A quel punto Valentino si sveglia deluso. Il sogno si ripete sempre uguale... per sette notti. Passata una settimana, Valentino, cominciò a preoccuparsi. Ne parlò con il Signor Cesare del quale aveva una certa stima e confidenza. Il Proprietario del Negozio era un uomo sulla settantina, intelligente, con una lunga esperienza. Vista la situazione, il Signor Cesare, cercò di trovare una spiegazione logica al sogno ricorrente del suo migliore Operatore Commerciale. “Valentino, secondo me, tu hai preso “una sbandata” con qualcuna delle nostre clienti “alto locate”. Una di quelle che ritieni inavvicinabile e quindi… “un frutto proibito”. Non fartene un problema. Vedrai che passerà.” Valentino, si fece l’esame di coscienza. Nonostante le belle donne che frequentavano il negozio, non c’era “la donna proibita”. Cosa poteva essere? La notte stessa, Valentino ebbe nuovamente il sogno. La voce e le parole di Paola (la donna del sogno) erano cambiate. Diceva. “Valentino, questa mattina, prima di andare in Negozio… apri la cassetta delle lettere. Troverai un messaggio”. Il risveglio fu immediato. Il mattino successivo, Valentino aprì la “sua” cassetta delle lettere. Effettivamente c’era una lettera. Era del suo compagno di classe, Domenico, abitante sulla Riviera Ligure. La lettera diceva. “In occasione del mio compleanno, ti invito domenica prossima a pranzo a casa mia. Attendo conferma telefonica.” Come poteva Valentino non confermare? Erano anni che non vedeva l’amico Domenico. La domenica, Valentino, prese l’automobile e partì presto da Pavia per fare il viaggio con calma. Alle dieci del mattino, il cinquantenne, era già a casa di Domenico. Suonò il campanello. Quando la porta si aprì, comparve una splendida ragazza, alta, mora con gli occhi neri, fisco da far venire le vertigini. Valentino, rimase frastornato. Pensò che Domenico avesse “cambiato moglie”… Invece, no. Domenico e sua moglie avevano ricevuto in visita dal Brasile una lontana parente. Si chiamava Paola, quarant’anni. Era venuta in Italia per un breve soggiorno. Per Valentino fu come il sole a primavera… Prese immediatamente una “cotta spaventosa” e convinse Paola a rimanere in Italia. Anzi, il Signor Cesare, dopo aver visto la stupenda brasiliana, l’assunse immediatamente nel suo Negozio in Milano… per la felicità di Valentino. (433)

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