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BENESSERE E AMORE racconto (436) di Dino Secondo Barili

Post n°21526 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

436

Benessere e amore

Negli Uffici dei commercialisti di Pavia ci sono argomenti che sono sempre all’ordine del giorno: il benessere. Anche nell’Ufficio del Dott. Rinaldo, un sessantenne che aveva dato (e da) la sua vita per il lavoro… il “suo” lavoro. Quando una persona è innamorata del proprio lavoro… non ha orari e ogni occasione è buona per migliore le condizioni di vita del proprio Ufficio. Per esempio. Se in un Ufficio c’è un’impiegata che ha dei problemi … il lavoro è a rischio errore… errori che alla fine si pagano cari. Ecco perché il Dott. Rinaldo voleva, desiderava, sperava che le proprie dieci impiegate stessero sempre in buona salute ed avessero soddisfazione in ciò che facevano (compreso la vita sentimentale). Purtroppo, gli alti e bassi nelle persone sono le condizioni normali della vita. Un anno fa, il Dott. Rinaldo aveva notato un cambiamento (in peggio) dell’impiegata Alessandra… una ventiseienne, alta, bionda, fisico mozzafiato. Era l’impiegata più invidiata dell’Ufficio. I clienti si auguravano che fosse Alessandra a seguire le loro pratiche. Purtroppo non era così perché il lavoro era complesso, vario e pesante. Così, Alessandra aveva un sorriso per tutti… anche per coloro che erano seguiti dalle colleghe. Un anno fa, però, Alessandra andò in crisi. Una crisi complessa, difficile da capire. Il Dott. Rinaldo se ne preoccupò. In un primo tempo chiese informazioni alle colleghe della ventiseienne… poi si interessò in prima persona. Con una scusa, invitò Alessandra nel suo studio e prendendo il discorso alla larga arrivò al sodo. “Alessandra, da qualche tempo ti vedo un po’ giù. Come mai? Dal primo giorno in cui sei entrata in questo Ufficio (tre anni fa) sei sempre stata la più ammirata… Adesso, anche i clienti sentono la mancanza del tuo sorriso, del tuo sguardo affascinante… Come mai? Posso aiutarti? Ho una figlia della tua stessa età e come genitore sono sempre in apprensione.” Alessandra sapeva che il Dott. Rinaldo era una persona seria, corretta, un Dirigente perfetto. Alle parole seguivano sempre i fatti. Prima di rispondere ci pensò. “Forse, ha ragione. Non sono in perfetta forma… “ Poi dopo qualche istante proseguì. “Vede, Dottore, capisco di essere un po’ stupida, ma mi sono innamorato di cantante. Lui ha dieci anni più di me ed è sposato. Lo seguo in tutte le sue trasferte. Passo le notti seguendo Lui… e pensando a Lui…” Il Dott. Rinaldo guardò Alessandra come fosse sua figlia… Non sapeva se dare in escandescenze o mantenersi calmo. Preferì mantenersi calmo. Usò un tono di voce basso, quasi parlasse a sé stesso. “Alessandra, capisco che oggi accade di tutto e di più…e nel “peggiore dei modi”. Capisco… l’amore. Ma, a ventisei anni, ci si butta via così? Per inseguire cosa? Un fantasma? Un’illusione? Quello non è amore!!! Amore è attendere. E’ mantenere un ritmo di vita regolare. Mangiare, bere … e dormire… soprattutto dormire quanto basta. Voi giovani dormite troppo poco! Siete convinti che stando svegli… si vive di più. No. Anche il sonno è vita… vita del cuore, vita della mente, vita del corpo. Anche l’attesa è vita. Anzi, visto che ci siamo ho un incarico importante per te. Da domani, per tre giorni alla settimana, sarai la Segretaria di un Corso di Aggiornamento a Milano e sarai l’Assistente particolare del Prof. Gianfilippo. Ti ho raccomandata io per tenere alto il buon nome di questo Ufficio.” Alessandra si immaginò subito il Professore… come un “vecchio”. un po’ intronato che si beava nel ripetere sempre le stesse cose. In quell’istante l’inter-telefono del Dott. Rinaldo si mise a suonare. Era l’impiegata della Segreteria. “Dott. Rinaldo… è arrivato Prof. Gianfilippo. Posso accompagnarlo nel suo Ufficio?” – “Certo” Alessandra si sentì mancare… come in un vortice di forze contrapposte. Il Prof. Gianfilippo, oltre ad essere una “mente” in tutti i sensi, aveva la figura da attore del cinema. Alto, biondo, capelli lunghi, occhi chiari e penetranti, un fisico da atleta…scapolo. Alessandra per poco non svenne… Non aveva ancora iniziato l’incarico da Segretaria e già sapeva come sarebbe andata a finire. - (436)

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