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LA FONTANA DELL'ACQUA FELICE di Teresa Ramaioli

Post n°21665 pubblicato il 14 Gennaio 2016 da dinobarili
 

LA FONTANA DELL'ACQUA FELICE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/01/16 alle 19:40 via WEB
La Fontana dell'Acqua Felice-- Ognuna delle fontane che costellano la città di Roma ha la sua storia, interessante è quella della Fontana dell’Acqua Felice. Questo monumento si chiama così non perché ne sgorghi la fonte della felicità, difficile da realizzare, ma perché a volerla fu papa Sisto V, al secolo Felice Paretti. Fu lui, infatti che nel 1585 diede inizio ai lavori. A dirigerli fu chiamato un architetto dal nome inequivocabile: Giovanni Fontana che, per esaudire il papale desiderio, rimise in funzione un acquedotto fatto costruire dall’imperatore Alessandro Severo. Così, nell’agosto 1586 fu portata al papa la prima bottiglia di acqua Felice, giudicata dal suo medico personale la miglior acqua di Roma. Intanto i lavori per decorare la fontana dell’Acqua Felice continuavano, saccheggiando, di fatto, mezza Roma, dato che le pietre vengono in parte dalle Terme di Caracalla e in parte del Pantheon. Purtroppo, tali ricchi materiali, non furono certo utilizzati al meglio se la statua di Mosè che orna la fontana fu soprannominato il "mosè ridicolo". A questa statua sono infatti dedicati i versi: Guarda con occhio torvo/ l’acqua che sgorga ai pié/ pensando inorridito/ al danno che lui fé/ lo scultor stordito. Felice è forse l’acqua che sgorga, ma non la fontana! Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/01/16 alle 17:18 via WEB
CHIESA S. AGATA AL MONTE PAVIA----Chiesa e monastero furono edificati da re Pertarito nel 672. La chiesa all'origine era di stile paleocristiano e fu costruita sopra una altura con buona vista del fiume Ticino, da cui l'appellativo di S. Agata in monte. Prima Badessa del Monastero è stata la nobile Cuniperga, figlia di re Cuniperto e nipote di re Pertarito. Nel secolo IX il Vescovo Litifredo vi trasportò dalla chiesa di S. Epifanio, le spoglie di S. Onorata. Più tardi, re Cuniperto, in segno di riconoscenza per uno scampato pericolo di morte, fece porre nel Monastero i corpi di S. Primo e S. Feliciano, entrambi martirizzati sotto l'impero di Diocleziano. La chiesa fu ricostruita in forme romaniche-lombarde nel secolo XII e nello stesso periodo le monache Clarisse subentrarono nella gestione del Convento. Nell'anno 1782 la Chiesa viene sconsacrata e unitamente al monastero subisce manomissioni, nel 1793 fu anche sede del Pio Albergo Pertusati.Per quasi tutto l'Ottocento la struttura è utilizzata per ospitare gli alienati mentali ed anziani bisognosi, nel 1898 fu creata la Casa di Salute "Angela Scarenzio" (1898) Agli inizi del Novecento il complesso viene demolito per lasciare spazio a costruzioni civili. Si arriva cosi a metà secolo con la struttura come l'attuale che ospita la Casa di Cura Morelli ("La Cà dla salut").fondata dal Prof. Eugenio Morelli.Questi allievo di Golgi e Forlanini, lavorò all'Università di Pavia tra il 1908 e 1928, prima di passare a Roma per ricoprirvi la prima Cattedra italiana di tisiologia, Egli riorganizzò la Clinica Angela Scarenzio e le diede il suo nome. Nel giardino, attualmente, sono visibili frammenti di iscrizioni longobarde e di sculture romaniche. L'abside della Chiesa era decorata da un affresco del XV secolo attribuito allo Zenale e raffigurante SS. Primo e Feliciano. Le possenti mura del Monastero e della sua cinta, visibili tutt'ora sul lato sud verso il Ticino, erano chiamate a suo tempo "Baluardo della Mollazza", successivamente Porta Calcinara. Da Pavia, ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli.
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/01/16 alle 17:20 via WEB
MARIA MONTESSORI---Suo padre avrebbe voluto che facesse la maestra, ma il destino aveva progetti più ambiziosi per Maria Montessori. Prima donna ammessa e laureata a una facoltà di medicina in Italia, futura genitrice di un metodo pedagogico rivoluzionario per il quale diverrà famosa in tutto il mondo e prenderà il posto dell'effige di Marco Polo sulle ultime banconote da mille lire che ricordiamo, la Montessori ha nascosto, dietro una vita pubblica di successi, un privato di grande sacrificio. . È il 1889 quando Maria Montessori, sostenuta dalla madre, si iscrive al¬la Facoltà di Medicina. Tra aule popolate da soli uomini, incontra Giuseppe Montesano, un professore di Psichiatria che la coinvolge nel recupero di bambini rin¬chiusi in manicomi. Tra i due nasce una relazione segreta e Maria, nel frattempo laureatasi, si scopre incinta. Per evitare scandali, il figlio, di nome Mario, le viene allontanato da Giuseppe, che si limita a riconoscerne la paternità. Distrutta dalla delusione affettiva, Maria si dedica senza soste ai suoi studi e al suo lavoro. Inse¬gna con ottimi risultati a bambini disagiati e nel 1907 apre la prima "Casa dei bambini", per i piccoli da 3 a 6 anni ,nel quartiere poverissimo di San Lorenzo, dove sperimenta e applica il suo rivoluzio¬nario metodo incentrato sul bambino. Ma mentre esorta il mondo a far emergere le potenzialità dell'infanzia e a regolare l'insegnamento sull'interesse spontaneo del bambino, Maria deve reprimere il suo desiderio più profondo, quello di poter vivere con il figlio che ha avuto da Montesano e che l'uomo ha poi affidato a una famiglia di campagna, spaventato da un possibile scandalo ma soprattutto dalle esigenze di una ragazza forte e libera come lei. La donna che ha educato e aiutato bambini di ogni genere non ha potuto crescere il suo stesso figlio.. Maria Montessori è stata una grande pedagoga, ma soprattutto una madre, e non solo dei suoi tanti bambini sparsi, ancor oggi, in tutto il mondo ma del suo stesso figlio. Un figlio per il quale ha dovuto combattere contro le ipocrisie, e le resistenze del suo tempo. Ciao Teresa Ramaioli
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