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LA LATTUGA di Teresa Ramaioli

Post n°22374 pubblicato il 10 Marzo 2016 da dinobarili
 

LA LATTUDA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/03/16 alle 18:54 via WEB
LATTUGA---Orti e giardini erano molto diffusi dell’antico Egitto, anche di piccole dimensioni, sia presso le case dei contadini che nelle grandi ville dei ricchi dignitari. Nei frutteti venivano coltivati cocomeri, meloni, fichi, palme da dattero . Negli orti abbondavano numerose varietà di verdure, tra cui cipolle, porri, aglio, sedano, cetrioli e soprattutto ceci, fave e lenticchie, che erano elemento quotidiano dell’alimentazione degli antichi egiziani. Particolarmente coltivata era la lattuga, i cui cespi raggiungevano grandi dimensioni: forse per questo motivo la lattuga era sacra al dio Min, protettore della fecondità.e rendeva feconde le donne, gli egiziani ne facevano largo uso, probabilmente mangiandola cruda condita con olio e sale. Di tutt’altra opinione erano i Greci e i Romani d’età repubblicana che giudicavano la lattuga un cibo addormenta passioni. Nella mitologia, una storia racconta che Adone sarebbe stato ucciso mentre era in un campo di lattuga, nella seconda storia Venere avrebbe deposto il corpo dell’amato su un letto di lattuga. Il racconto narra che il giovane, amato da Afrodite, venne ucciso per gelosia dal Dio Ares, che aveva assunto le fattezze di un cinghiale. Adone divenne il simbolo della bellezza maschile e della vita breve, tanto che già nell'antichità ad Atene esistevano i “Giardini di Adone”, vasi di coccio in cui si seminavano piante erbacee a rapida crescita, come lattuga e finocchio, che altrettanto rapidamente avvizzivano e morivano. In epoca imperiale Augusto, gravemente ammalato, venne salvato da un medico che lo curò con la lattuga. Da allora in poi questo cibo non mancò mai sulla mensa dell’imperatore, diventando di moda tra i Romani. All’inizio l’usanza era di servirlo in chiusura di pasto, come conciliatore del sonno, poi divenne antipasto, perché gli fu riconosciuta la proprietà di aprire lo stomaco e stimolare l’appetito. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

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Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/03/16 alle 17:24 via WEB
La Fontana dell'Acqua Felice-- Ognuna delle fontane che costellano la città di Roma ha la sua storia, interessante è quella della Fontana dell’Acqua Felice. Questo monumento si chiama così non perché ne sgorghi la fonte della felicità, difficile da realizzare, ma perché a volerla fu papa Sisto V, al secolo Felice Paretti. Fu lui, infatti che nel 1585 diede inizio ai lavori. A dirigerli fu chiamato un architetto dal nome inequivocabile: Giovanni Fontana che, per esaudire il papale desiderio, rimise in funzione un acquedotto fatto costruire dall’imperatore Alessandro Severo. Così, nell’agosto 1586 fu portata al papa la prima bottiglia di acqua Felice, giudicata dal suo medico personale la miglior acqua di Roma. Intanto i lavori per decorare la fontana dell’Acqua Felice continuavano, saccheggiando, di fatto, mezza Roma, dato che le pietre vengono in parte dalle Terme di Caracalla e in parte del Pantheon. Purtroppo, tali ricchi materiali, non furono certo utilizzati al meglio se la statua di Mosè che orna la fontana fu soprannominato il "mosè ridicolo". A questa statua sono infatti dedicati i versi: Guarda con occhio torvo/ l’acqua che sgorga ai pié/ pensando inorridito/ al danno che lui fé/ lo scultor stordito. Felice è forse l’acqua che sgorga, ma non la fontana! Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/03/16 alle 17:40 via WEB
I MARI DELLA LUNA----La Luna è l'unico satellite naturale della Terra. Ha un diametro di 3.476 km (poco meno di un terzo di quello della Terra); si muove attorno al nostro pianeta a una distanza media di 384.000 km.La Luna è praticamente priva di un'atmosfera e questo fatto causa l' escursione termica che esiste sul nostro satellite naturale fra le parti esposte al Sole e quelle in ombra. Le prime raggiungono temperature di ebollizione dell'acqua, circa 105°C; le seconde scendono molto al di sotto del punto di congelamento, circa -155°C. La prima particolarità che si nota guardando la superficie del nostro satellite naturale a occhio nudo è l'esistenza di regioni più scure e regioni più chiare: gli antichi astronomi le chiamarono, rispettivamente, "mari" e "terre" pensando che, come sulla Terra, si trattasse di ampie distese di acque e di terraferma. Oggi sappiamo che sulla Luna non c'è traccia di acqua ( almeno sotto forma di mari), ma quell'antica terminologia è rimasta. I mari lunari hanno nomi romantici come Oceanus Procellarum (Oceano delle Tempeste), Mare Tranquillitatis (Mare della Tranquillità e Mare Imbrium (Mare delle Piogge). Alcuni piccoli mari sono indicati col nome di laghi, paludi o baie : Lacus Somniorum (Lago dei Sogni), Palus Putredinis (Palude della Putredine) e Sinus Roris (Baia della Rugiada). Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
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