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IL DOTT. LORENZO E LA BATTERIA racconto (514) di Dino Secondo Barili

Post n°22376 pubblicato il 10 Marzo 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

514

Il Dott Lorenzo e la batteria

Un anno fa, il Dott. Lorenzo, quarantacinque anni, single, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante in paesino vicino a Pavia… era in crisi. Siccome viveva in una bella villetta con giardino … si sentiva solo. Aveva tutto ciò che potesse desiderare…libertà, disponibilità di denaro. Poteva andare e tornare a casa quando e come voleva… eppure non era contento. Siccome il Dott. Lorenzo era un appassionato di musica, aveva fatto attrezzare una apposita camera insonorizzata per poter dare sfogo alla propria passione: la batteria. Un anno fa, ogni volta che tornava dal lavoro, cercava di scaricare le sue tensioni e insoddisfazioni, ma peggiorava la situazione. Un sabato mattina decise di andare dal suo Medico di Fiducia, il Dott. Callisto, un sessantenne senza peli sulla lingua. “Dottore, sto passando un brutto momento. Faccio fatica a mangiare, a digerire, a dormire. Da qualche notte conto le pecore… ma non riesco a prendere sonno.” Il Dott. Callisto, dopo alcune domande, prescrisse alcuni esami. Per fare in fretta, il Dott. Lorenzo si affidò ad una struttura privata. In pochi giorni ebbe l’esito che portò subito dal Dott. Callisto. Intanto la situazione non cambiava. Anzi, peggiorava. Quando il Medico di Fiducia osservò il Dirigente dell’Agenzia Commerciale milanese ne fu impressionato. “Dott. Lorenzo… gli esami vanno benissimo… ma la sua faccia non mi piace. Farle fare degli altri esami mi sembra inutile. Le do l’indirizzo di un mio Collega che oltre a Medico è anche Psicologo. Ecco, l’indirizzo del Dott. Giuseppe.” Il quarantacinquenne, Dirigente della Agenzia Commerciale prese subito contatto con il Dott. Giuseppe il quale lo ricevette in brevissimo tempo. Durante il primo colloquio il Medico Psicologo fece alcune domande. “Dott. Lorenzo vive solo? Ha la fidanzata?” Il quarantacinquenne non si aspetta la domanda. Rispose ciò che riteneva utile. “Di fidanzate ne ho avute due. La prima… siamo stati insieme tre anni e poi, lei, mi ha piantato. La seconda è stata una relazione durata due anni … tra alti e bassi… fino a quando entrambi abbiamo deciso di chiudere.” Il Medico Psicologo non si fermò. “Ed ora? Ha in vista qualche nuova fiamma?” Lorenzo non si aspettava la domanda che toccava un nervo scoperto. Rispose quasi balbettando. “No, no… forse, ma… Non è una nuova fiamma. Però, visto che me lo ha chiesto devo dirle tutta la verità. Alcuni mesi fa è stata assunta nel mio Ufficio una nuova impiegata, Clorinda, trent’anni, bellissima… Una donna che tutte le volte che la vedo mi manda in estasi. Anzi, è proprio da quel momento che ho cominciato ad avere tutti i disturbi che le ho elencato. Pensi che sono un appassionato suonatore di batteria. Anni fa mi sono fatto insonorizzare una camera apposta nella mia villetta dove abito. Suonare mi ha aiutato a scaricare le tensioni ogni volta che tornavo a casa stanco dal lavoro. Da quando, però, è entrata Clorinda nel mio Ufficio non dormo più di notte. Per dimenticarla … suono la batteria… ma non serve a nulla. Più suono e più lei, Clorinda, mi entra in testa…” Il Dott. Giuseppe si passò una mano sulla fronte. Si rese conto che si trattava di un caso grave. Era necessario intervenire subito. “Dott. Lorenzo, io le posso dare un suggerimento. Offra un pranzo a Clorinda e le parli francamente. Le dica che si è innamorato di lei. Perché il suo è proprio innamoramento puro e semplice. In questi casi … bisogna dire la verità … prendere il toro per le corna.” Il quarantacinquenne si sentì impacciato. “Se mi dice di no?” Il Dott. Giuseppe quasi si arrabbiò. “Insomma, qualcuno deve fare il primo passo… Tocca a lei lanciare la freccia.” Il giorno successivo alla chiacchierata con il Medico Psicologo, il Dirigente dell’Agenzia Commerciale entrò in Ufficio deciso a risolvere il “suo” problema. Chiamò Clorinda con la scusa di una pratica e andò subito al sodo. “Clorinda, da quando sei arrivata in questo Ufficio non riesco più a dormire. Non faccio altro che pensare a te…” La trentenne si illuminò. “Anch’io non dormo più. Non vedevo l’ora che mi chiedesse di uscire per andare a pranzo… Ho una fame di tutto che mi sembra di impazzire… Di baci, abbracci, notti infuocate… “ Il Dott. Lorenzo rimase allibito… E, pensare che ingannava sé stesso suonando la batteria… -(514)

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