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CIAO TANMIK

Post n°22493 pubblicato il 19 Marzo 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 18/03/16 alle 08:13 via WEB
Quando il destino fa incontrare due persone…..A me a voluto regalare te…. Una persona SPECIALE............... A cui voglio un mondo di bene. Un dolce sorriso con un abbraccio di luce augurandoti una serena giornata ed felice domani di sole.......MIK..
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dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 18:05 via WEB
Ciao. Mik. Bel commento. Bravo. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 18:05 via WEB
Ciao. Mik. Buona e felice serata. Dino
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qmr
qmr il 19/03/16 alle 08:08 via WEB
PADRE, ANCHE SE... di Camillo Sbarbaro da Pianissimo, 1914 Edizione del 1914 Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, per te stesso, egualmente t'amerei. Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno che la prima viola sull'opposto muro scopristi dalla tua finestra e ce ne desti la novella allegro. Poi la scala di legno tolta in spalla di casa uscisti e l'appoggiasti al muro. Noi piccoli stavamo alla finestra. E di quell'altra volta mi ricordo che la sorella, mia piccola ancora, per la casa inseguivi minacciando. (la caparbia avea fatto non so che) Ma raggiuntala che strillava forte dalla paura, ti mancava il cuore: chè avevi visto te inseguir la tua piccola figlia e, tutta spaventata, tu vacillante l'attiravi al petto e con carezze dentro le tue braccia avviluppavi come per difenderla da quel cattivo ch'era il tu di prima. Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, fra tutti quanti gli uomini già tanto pel tuo cuore fanciullo t’amerei.
(Rispondi)
qmr
qmr il 19/03/16 alle 08:09 via WEB
PADRE, ANCHE SE... di Camillo Sbarbaro da Pianissimo, 1914 Edizione del 1914 Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, per te stesso, egualmente t'amerei. Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno che la prima viola sull'opposto muro scopristi dalla tua finestra e ce ne desti la novella allegro. Poi la scala di legno tolta in spalla di casa uscisti e l'appoggiasti al muro. Noi piccoli stavamo alla finestra. E di quell'altra volta mi ricordo che la sorella, mia piccola ancora, per la casa inseguivi minacciando. (la caparbia avea fatto non so che) Ma raggiuntala che strillava forte dalla paura, ti mancava il cuore: chè avevi visto te inseguir la tua piccola figlia e, tutta spaventata, tu vacillante l'attiravi al petto e con carezze dentro le tue braccia avviluppavi come per difenderla da quel cattivo ch'era il tu di prima. Padre, se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, fra tutti quanti gli uomini già tanto pel tuo cuore fanciullo t’amerei.
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