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TRE AMICHE SESSANTENNI racconto (524) di Dino Secondo Barili

Post n°22518 pubblicato il 20 Marzo 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

524

Tre amiche sessantenni al Bar…

“Basta!... mi cerco l’amico”

Ieri mattina, in una Bar di Piazza della Vittoria a Pavia tre amiche sessantenni, Giovanna, Desideria e Anna, erano sedute al tavolino e parlavano del più e del meno. Ad un tratto Giovanna è uscita con una frase: “Basta!... mi cerco un amico.” Anna rimase sorpresa. “Ma cosa dici?” – “Perché? Ho sessant’anni. Sono vedova da un anno … senza figli. Cosa ci sarebbe di male?” Anna continuò ad osservarla. “Tu vai in cerca di guai. Cosa credi di trovare. L’amore? La gioventù che una volta passata non torna più? Un anno fa, mi sono detta la tua stessa cosa. “Basta… mi cerco un amico” L’amico l’ho trovato. Era un sessantacinquenne col fisico da atleta. Pensa che metteva in bella vista la sua evidente muscolatura come fosse un quarantenne. Sono rimasta affascinata dal suo fisico, dalla sua parlantina, dal suo modo di esprimersi che faceva intravedere … notti di fuoco. Così sono cascata tra le sue braccia come una pera cotta… Tutto bello. Tutto promettente. Dopo una settimana, gli “scheletri sono usciti dall’armadio”… Ad uno ad uno… quasi avessero il senso del ritmo. Il sessantacinquenne usciva di casa solo tre volte alla settimana con me… perché gli altri giorni doveva tenersi in forma con la bicicletta. Salto, per carità di patria, le fisime e le paturnie. Non parliamo, poi, dell’amore. Una volta alla settimana … con preavviso. Ad un certo punto mi sono ricordato del mio povero marito Battista. Almeno lui parlava chiaro: “Anna … per fare all’amore ci vuole lo spirito giusto… e un po’ di fantasia.” Sembrava che il dialogo tra Giovanna e Anna avesse chiuso l’argomento. A mettere la ciliegina sulla torta ci pensò Desideria, una sessantenne, alta, bionda, linea perfetta… e gli occhi da cerbiatta in calore. Parlò. “Care amiche, voi non sapete cosa dite …e cosa vi perdete. Anch’io un anno fa, sono rimasta vedova del mio povero marito Giulivo. Mi sono detta. La vita non può finire così. Di carte ne ho ancora tante …e le voglio giocare tutte. La vita non va sprecata… va vissuta…al meglio che si può. Per esempio, i miei occhi “non” hanno guardato gli uomini oltre i sessant’anni…ma quelli più giovani. Un giorno ero in Piazza del Duomo a Milano. Ho adocchiato un cinquantenne originale. Proprio il tipo che faceva per me. Attuai la strategia necessaria e in men che non si dica ci ritrovammo in due seduti al tavolino del Bar a gustare un favoloso caffè. Le sue prime parole sono state chiare. “Non chiedermi chi sono, né da dove vengo. Nemmeno io chiederò a te chi sei e da dove vieni. A me basta sapere il tuo nome. Glielo dissi. Desideria. Il cinquantenne mi guardò con interesse. “Desideria, mi chiamo Paolo e ti faccio una proposta. Hai voglia di passare una settimana a Parigi con me?” Cosa potevo rispondere? Ho risposto di si. Partimmo in quell’istante stesso… E’ stata una settimana di fuoco. Di quelle da incorniciare. Non vi dico i particolari perché li potete immaginare. Al ritorno ci siamo dati appuntamento per la settimana successiva allo stesso Bar dove avevamo gustato il nostro primo caffè. Il secondo appuntamento è stato più esaltante del primo. Paolo si presentò con un nuovo look. Era sempre lui, brillante e galante, ma dopo il caffè, mi ha fatto la seconda proposta. “Desideria cosa ne dici se passassimo una settimana a New York? Ho già pronto i biglietti dell’aereo… possiamo partire anche subito.” Cosa dovevo fare? Ho risposto di si. Quando mai avrei incontrato un altro Paolo che mi avesse offerto una vacanza a New York? La sorpresa l’ebbi sull’aereo… Paolo mi ha guardato negli occhi e mi ha detto… “da questo momento, chiamami Giovanni. Non mi piace avere sempre lo stesso nome. Mi limita troppo… preferisco cambiare. Anche tu dovresti chiamarti Arianna.” Da quel momento ho cambiato nome. Sono diventata Arianna. Mi sono sentita un’altra donna… completamente nuova. Vi evito le notti di fuoco…che soltanto un cinquantenne può offrire. Anch’io mi sono dimenticata di avere sessant’anni e ho reso indimenticabile la vacanza. Giovanni ed io eravamo sull’aereo di ritorno da New York, quando il cinquantenne mi ha proposto una vacanza a Londra… Cosa dovevo rispondere? Non avevo mai visto Londra. Ho risposto di si. Ora, care amiche sessantenni pavesi, Anna e Giovanna, vi devo lasciare. Tra un po’ passerà a prendermi il mio amico cinquantenne… con la sua rossa Ferrari ultimo modello. Anna e Giovanna si guardarono in faccia sbigottite. “Scusa Desideria… come si chiama adesso?” Desideria avanzò un sorriso malizioso… “Si chiama … amore”. -(524)

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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 20/03/16 alle 15:44 via WEB
nome universalmente conosciuto..ma a volte abusato..*___^..
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/03/16 alle 06:54 via WEB
Ciao. Hai ragione ... però è bellissimo. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/03/16 alle 06:55 via WEB
Ciao Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
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