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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°22573 pubblicato il 25 Marzo 2016 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/03/16 alle 12:33 via WEB
CHIESA S. AGATA AL MONTE PAVIA----Chiesa e monastero furono edificati da re Pertarito nel 672. La chiesa all'origine era di stile paleocristiano e fu costruita sopra una altura con buona vista del fiume Ticino, da cui l'appellativo di S. Agata in monte. Prima Badessa del Monastero è stata la nobile Cuniperga, figlia di re Cuniperto e nipote di re Pertarito. Nel secolo IX il Vescovo Litifredo vi trasportò dalla chiesa di S. Epifanio, le spoglie di S. Onorata. Più tardi, re Cuniperto, in segno di riconoscenza per uno scampato pericolo di morte, fece porre nel Monastero i corpi di S. Primo e S. Feliciano, entrambi martirizzati sotto l'impero di Diocleziano. La chiesa fu ricostruita in forme romaniche-lombarde nel secolo XII e nello stesso periodo le monache Clarisse subentrarono nella gestione del Convento. Nell'anno 1782 la Chiesa viene sconsacrata e unitamente al monastero subisce manomissioni, nel 1793 fu anche sede del Pio Albergo Pertusati.Per quasi tutto l'Ottocento la struttura è utilizzata per ospitare gli alienati mentali ed anziani bisognosi, nel 1898 fu creata la Casa di Salute "Angela Scarenzio" (1898) Agli inizi del Novecento il complesso viene demolito per lasciare spazio a costruzioni civili. Si arriva cosi a metà secolo con la struttura come l'attuale che ospita la Casa di Cura Morelli ("La Cà dla salut").fondata dal Prof. Eugenio Morelli.Questi allievo di Golgi e Forlanini, lavorò all'Università di Pavia tra il 1908 e 1928, prima di passare a Roma per ricoprirvi la prima Cattedra italiana di tisiologia, Egli riorganizzò la Clinica Angela Scarenzio e le diede il suo nome. Nel giardino, attualmente, sono visibili frammenti di iscrizioni longobarde e di sculture romaniche. L'abside della Chiesa era decorata da un affresco del XV secolo attribuito allo Zenale e raffigurante SS. Primo e Feliciano. Le possenti mura del Monastero e della sua cinta, visibili tutt'ora sul lato sud verso il Ticino, erano chiamate a suo tempo "Baluardo della Mollazza", successivamente Porta Calcinara. Da Pavia, ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli.

 

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/03/16 alle 17:37 via WEB
Il riso - storia del canale Cavour- Le province di Novara e Vercelli, in Piemonte, sono oggi famose per la loro produzione di riso, tra le più importanti d’Europa. Questo è stato reso possibile tramite un’opera di canalizzazione che ha permesso di portare nei campi grandi quantità d’acqua necessaria a questa coltura. L’opera importante di questa rete di canali è costituita dal Canale Cavour, in onore del suo più importante promotore, il conte Camillo Benso di Cavour. L’opera era stata ideata da un agrimensore vercellese, Francesco Rossi, nel 1842, ma in seguito il conte di Cavour, al tempo Presidente del Consiglio del Ministri del Governo Piemontese, affidò il progetto all’ingegnere Carlo Noè. Realizzato tra 1863 e 1866, il canale è una straordinaria opera di idraulica. Negli 85 chilometri percorsi, da Chivasso, dove le acque escono dal Po, fino al Ticino, nei pressi di Galliate, si incontrano 110 ponti, 210 sifoni e 62 ponti-canale. Ai tempi in cui il canale fu costruito, le paratoie si azionavano con appositi meccanismi manuali da una galleria coperta, alta oltre 4 m e situata nella parte superiore dell’edificio. Il sistema dell’imbocco è completato da due canali scaricatori, uno serve ad evitare che i materiali galleggianti, come i tronchi d’albero sradicati dalle piene, finiscano nel canale. L’altro evita che vi entri acqua in esubero. In questo modo le acque che entrano nel canale non sono mai in eccesso, annullando così il pericolo di una piena, e non trasportano materiali che potrebbero risultare pericolosi. E’ grazie a questa imponente opera, e alla lungimiranza dei suoi ideatori, se l’agricoltura di queste due province è tanto fiorente. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/03/16 alle 17:39 via WEB
IL MAGGIOLINO--La Volkswagen Typ 1, meglio conosciuta come Maggiolino in Italia è un’automobile compatta prodotta dalla Volkswagen dal 1938 al 2003. È sicuramente l’automobile tedesca più conosciuta al mondo. Detiene attualmente il record di auto più longeva del mondo, essendo stata prodotta per sessantacinque anni, e ha detenuto a lungo il primato di auto più venduta al mondo, Nel 1999 è stata nominata tra le cinque automobili più influenti del XX° Secolo. Il Maggiolino ha avuto una riedizione moderna nel New Beetle, modello retrò entrato in produzione nel 1998. Nel 2003, il 30 luglio, esce dal montaggio anche l’ultimo Maggiolino, terminando la carriera con oltre 21 milioni di esemplari prodotti e 65 anni di produzione. Questo esemplare viene successivamente donato a papa Giovanni Paolo II ed è attualmente esposto presso il Padiglione delle Carrozze, all’interno dei Musei Vaticani.-Bellissimo il Maggiolino-Ciao Teresa Ramaioli
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