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EMILIANA racconto (553) di Dino Secondo Barili

Post n°22960 pubblicato il 18 Aprile 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

553

Emiliana e le scarpette rosse

Non sempre le persone sono contente del proprio stato, sia fisico che mentale. Anche a Milano. Una di questa era la Dott. Emiliana, una quarantenne, bellissima …e insoddisfatta. Emiliana non era insoddisfatta del lavoro. Anzi, il lavoro era quello per il quale aveva studiato e si era impegnata fino allo spasimo. L’insoddisfazione era tutta di carattere sentimentale. Tre convivenze… tre fallimenti. Dopo qualche anno di fidanzamento, lei, Emiliana, aveva spinto per la convivenza… e lì, dopo qualche mese, iniziava il dramma. La quarantenne cercava di non pensarci… ma era il meccanismo che non funzionava. Finché due persone si cercano… si desiderano…tutto funziona. Quando due persone stanno insieme… Vivono a contatto di gomito… Cominciano i dissapori. Prima, semplici parole. Poi, “io non so come fai a sopportare il tale o la tal’altra persona (amici o conoscenti)”… E cominciavano i guai. Così erano passati anni. C’erano state discese …e poi invitabili risalite. Non erano risalite vere e proprie… ma… “un film già visto”. Emiliana cercava di evitare trabocchetti (con gli uomini), situazioni già vissute, ma, inevitabilmente … c’era sempre la buccia di banana su cui scivolare. Un anno fa, Emiliana, single per la terza volta, ne aveva parlato con la sua amica e coetanea, Dott. Lucia, la quale, dopo aver ascoltato le lamentele… si era riconosciuta nella stessa identica situazione. Alla fine Lucia comprese che bisognava fare qualcosa. “Emiliana, visto che abbiamo avuto le stesse esperienze, perché non ne parliamo con un Esperto? Mi hanno detto che a Milano c’è un bravo Psicologo, il Dott. Felice, che risolve tutti i casi… o quasi” Emiliana trasse un lungo sospiro. “Speriamo bene. Sono proprio curiosa di conoscerlo e vedere quale soluzione propone.” Detto fatto, la Dott. Lucia, pensò bene di fissare un appuntamento per telefono. Era il periodo di Carnevale di un anno fa. Il tempo era né bello né brutto. Come solitamente capita durante il Carnevale… qualche ventata di freddo pungente e qualche spicchio di sole. L’incontro con lo Psicologo Dott. Felice, avvenne un sabato mattina. Emiliana e Lucia si presentarono puntuali. Nello Studio non c’erano persone. Il Dott. Felice, un sessantenne molto cordiale, accolse le due quarantenni con una ampio sorriso. Si vedeva che non aveva fretta. Dopo aver ascoltato Emiliana e Lucia espresse la sua opinione. “Gentili amiche… Posso chiamarvi amiche? Non riesco a vedervi nelle vesti di pazienti. Preferisco parlarvi da amico. Oggi, stiamo vivendo un periodo difficile in quanto a rapporti umani, uomo – donna. Potrei farvi dei bei discorsi complicati, ma la situazione non cambierebbe di un millimetro. Posso solo dirvi in via confidenziale (e perché siamo amici) che… meno male che c’è il “Carnevale”, anzi, il “Carnevale Ambrosiano” che ci regala quattro giorni di festa in più. Si dice che per i Milanesi, il Carnevale è un manna. Specialmente il Sabato… l’ultimo Sabato di Carnevale. E’ proprio, il Sabato che si verificano fenomeni strani … dai risultati sorprendenti. Vi parlo in veste di amico. Provate ad iscrivervi al “Gruppo … della Scarpetta Rossa”. Il Gruppo si incontra solo l’ultimo Sabato del Carnevale Ambrosiano. Ecco il numero della Presidente.” Emiliana e Lucia non sapevano se il Dott. Felice avesse detto sul serio oppure avesse scherzato. Il fatto è che le due quarantenni si trovarono tra le mani un numero di cellulare. Cosa fare? Decisero di tentare. Il numero era sempre occupato. Verso sera rispose una voce registrata. Diceva: “Per gli appuntamenti con la Presidente del Gruppo digitare il seguente numero…” Dopo un pomeriggio intero finalmente l’appuntamento era stato fissato. Mancava una settimana esatta al Sabato del Carnevale Ambrosiano… di un anno fa. Emiliana e Lucia si presentarono al Presidente (donna) del Gruppo ed esposero il loro problema. Questa sembrava sapesse già tutto. Parlò. “Gentili Emiliana e Lucia. Per risolvere il vostro problema non dovete fare altro… che partecipare alla Festa dell’Ultimo Sabato del Carnevale Ambrosiano nel Castello dei Sortilegi nell’Oltrepò Pavese. E’ d’obbligo il vestito rosso… e scarpette rosse. Anche le labbra devono essere di un rosso vermiglio. Ecco il “il biglietto d’accesso alla Festa”. Quando Emiliana e Lucia entrarono nel Salone delle Feste del “Castello dei Sortilegi” dell’Oltrepò Pavese rimasero di stucco. Un Salone enorme, lampadari enormi, finestre enormi. C’era un’enorme pista da ballo, un palco sul quale suonava un’orchestra i cui musicisti erano vestiti di rosso, rosso fiammante. Su una apposita pedana c’erano schierati sette cinquantenni bellissimi… che sembravano attori del cinema… e cinque quarantenni. Emiliana e Lucia si unirono alle quarantenni. Si formarono sette coppie di ballerini e la musica diede inizio al ballo d’onore. Ormai… più che un ballo, sembrava un sogno. Emiliana e Lucia si sentirono cullate… tra le braccia di due uomini splendidi, eleganti, raffinati, leggeri come l’aria. Si spensero le luci. Quando le luci si riaccesero le due quarantenni stavano vivendo il loro più bel sogno d’amore. Un sogno che mai avrebbero immaginato. - (553)

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Commenti al Post:
licsi35pe
licsi35pe il 18/04/16 alle 11:43 via WEB
Ti dirò, Dino...si legge il racconto di queste due quarantenni chiedendosi come mai...anche se al giorno d'oggi separazioni e simili non sono certo una novità. Dicevo...come mai dover rivolgersi ad uno psicologo per risolvere problemi d'amore e ci si sente curiosi. Poi, d'improvviso, il racconto si trasforma in fiaba e tutto distoglie...da adulto diventi bambino, perchè quest"finale" , non potrà mai divenire realtà. Ci sono rimasta male...uffa!. un caro saluto, Dino...licia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/16 alle 15:39 via WEB
Licia non temere. Il racconto e' fatto apposta per pensare. Amare è' vivere. La fine di una storia non è altro che l'inizio di un'altra. Per una finestra che chiude, si apre una porta. Vivere è' continuare. Il racconto e' reale, molto reale. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/16 alle 15:40 via WEB
Ciao. Licia. Mai chiudersi in se stessi. Bisogna accettare i cambiamenti altrimenti si è finiti. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/16 alle 04:08 via WEB
Ciao. Buona e felicissima giornata. Oggi, e' martedì. Il giorno delle sorprese. Dino
(Rispondi)
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