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ALLORO di Teresa Ramaioli

Post n°23166 pubblicato il 27 Aprile 2016 da dinobarili
 

ALLORO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/04/16 alle 13:24 via WEB
ALLORO---Considerata in antichità la pianta della metamorfosi e dell’illuminazione, l'alloro è il simbolo della sapienza divina e per questo dagli antichi greci era stata consacrata al dio Apollo. I contadini romani solevano legare tre ramoscelli d’alloro con un cordoncino rosso: questo propiziava l’abbondanza del raccolto, aiutava il grano a maturare e donava benessere. Nelle Metamorfosi Ovidio racconta, nella saga di Apollo e Dafne, che il dio del sole si era perdutamente innamorato della ninfa Dafne, ma da essa non era corrisposto. Questa, esasperata dalle continue avances del dio e sfinita dalle fughe per sottrarsi alla sua insistenza, chiese implorando l’aiuto di suo padre Penèo, che impietosito decise d’aiutare la figlia trasformandola in una pianta di alloro. Gli antichi romani la coltivavano ritenendola la pianta nobile per eccellenza e ponevano sul capo dei poeti e dei generali vittoriosi un ornamento di forma circolare fatto con ramoscelli di alloro (lauro) come simbolo di gloria e di vittoria. Tale corona, chiamata 'laurea' è rimasta nelle epoche successive come iconografia nella rappresentazione pittorica di poeti ed imperatori (classiche sono le figure di Dante e di Napoleone col capo ornato da una corona d'alloro). Ciao Teresa Ramaioli

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/04/16 alle 18:32 via WEB
GUGLIELMO MARCONI----Marconi acquista nel 1920, dall’Ammiragliato Britannico, uno yacht il “ Rowenska” appartenuto all’Arciduca d’Austria, che trasforma in laboratorio galleggiane e ribattezza con il nome di “Elettra. Compiva esperimenti che accrescevano i meriti e il successo e, quando si fermava nei mesi invernali, spesso soggiornava in Gran Bretagna. In Italia, Marconi venne nominato senatore, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e presidente dell' Accademia d' Italia. Ma gli scienziati italiani consideravano Marconi poco piu' che un elettricista, non avendo studiato in alcuna università.Agli inizi degli anni Trenta, una propaganda maligna diffonde la notizia che lo scienziato sta preparando il "raggio della morte", stava studiando il radar. Purtroppo il tempo per lui era finito, muore il 20 luglio del 1937 a Roma, a soli 63 anni, per un attacco di angina pectoris, il giorno successivo, in segno di lutto, le stazioni radio di tutto il mondo interrompono contemporaneamente le trasmissioni per due minuti, lasciando l’etere in silenzio. Guglielmo Marconi nella sua vita collezionò, ben 16 Lauree Honoris Causa conferitegli da Università di tuitto il mondo. Nel 1905 sposò la nobile scozzese Beatrice O'Brien dalla quale ebbe quattro figli. Ottenuto il divorzio si risposò con la nobile romana Cristina Bezzi Scali dalla quale, nel 1930, ebbe un'altra figlia, Elettra. Nel 1807 istituì il primo servizio pubblico radiotelegrafico Europa-America. Nel 1909, in gennaio, il naufragio in Atlantico del piroscafo Republic, scontratosi causa nebbia con un altro piroscafo, portò al salvataggio di 2000 passeggeri da altri piroscafi accorsi essendo stati avvisati tramite il telegrafo Marconi. Questo fatto creò grande scalpore. Il 15 aprile 1912 affonda il transatlantico Titanic e nella tragedia muoiono 1000 passeggeri mentre 700 vengono salvati da piroscafi accorsi alla richieste di aiuto lanciata per radio. Molti di più sarebbero stati salvati se un piroscafo inglese passato nelle vicinanze fosse stato fornito di apparecchiatura radio. Il fatto aumentò notevolmente la popolarità dell'invenzione di Marconi. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/04/16 alle 18:34 via WEB
"Non è mai troppo tardi" è il programma che rese celebre Alberto Manzi, il maestro teneva in tv delle vere e proprie lezioni di scuola primaria, che usavano metodologie didattiche innovative per quegli anni. Il suo pubblico e la sua immensa classe di alunni, era composta da persone adulte, il cui grado di analfabetismo era totale o comunque molto grave. Pare che Manzi durante il suo provino rifiutò il copione che gli era stato dato,, per improvvisare una lezione a modo suo. La trasmissione tv andò in onda per quasi un decennio (dal 15 novembre 1960), suscitò un importante interesse ma soprattutto ebbe grande rilevanza a livello sociale: si stimò che poco meno di un milione e mezzo di persone abbia conseguito la licenza elementare grazie alle sue lezioni a distanza. Si trattava praticamente di un corso di scuola serale. Le trasmissioni di Alberto Manzi avvenivano durante il tardo pomeriggio, prima dell'ora della cena; Manzi utilizzava un grosso blocco di carta montato su cavalletto sul quale, con l'ausilio di un carboncino, scriveva lettere e parole semplici, accompagnate da un disegno di riferimento dalla grafica semplice e accattivante. Il maestro Manzi aveva anche in dotazione una lavagna luminosa, dispositivo molto suggestivo ed affascinante.. Ciao Teresa Ramaioli
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