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SESSANT'ANNI ... SENZA DUBBI racconto (571) di Dino Secondo Barili

Post n°23336 pubblicato il 06 Maggio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

571

Sessant’anni… senza dubbi

La Primavera è la stagione degli eccessi. Un giorno fa freddo come fosse inverno… un altro fa caldo da rimanere in maniche di camicia. Quello è il problema. Non si sa mai come comportarsi. Vestirsi? Non vestirsi? Il problema non sono gli sbalzi di temperatura… sono i raffreddori improvvisi, le tossi insistenti e recidive. E’ un po’ come nella vita. Tenere sempre presente l’età (cioè, primavera = età). Non si può fare a sessant’anni… quello che si può fare a quaranta. Ecco il problema. Un anno fa, ne parlava  la Signora Maddalena con Lorenza, sua amica e coetanea… due sessantenni in Piazza della Vittoria a Pavia. Era Maddalena a condurre il gioco. “Lorenza, a sessant’anni bisogna darsi da fare…e non abbassare le ali come se la battaglia della vita fosse finita. Sessant’anni è una età di mezzo… ci sono ancora molte frecce nell’arco… e non bisogna sprecarle.” Lorenza fece una smorfia. “Cosa vorresti dire che ci si può ancora innamorare?” Per Maddalena è stato come appiccare un incendio. “Ma certo. Io, sono rimasta vedova due anni fa. In un primo momento mi sono lasciata cogliere dalla depressione. Dopo qualche mese, mi sono data una bella scrollata di spalle… e sono ripartita alla grande. Certo. Mi sono guardata allo specchio ed ho notato molte cose che non andavano. Adagio adagio, ho ripreso il controllo della mia vita. Mi sono informata da persone qualificate e di assoluta fiducia. Ho tenuto sotto controllo il corpo. Il corpo in una donna è fondamentale… ma non bisogna esagerare. Fare le cose possibili… non quelle per illudersi di riavere vent’anni. Quel che conta è la testa. Deve sempre funzionare al meglio e in positivo. Linguaggio appropriato, atteggiamenti capaci di attirare l’attenzione … dell’uomo, naturalmente. Inutile, nascondersi dietro ad un dito. Finché hai un uomo…tutto passa in secondo piano. Il problema inizia quando un uomo non c’è… e bisogna conquistarlo. Allora la sfida diventa interessante. Un anno fa, ho messo gli occhi su un mio ex- collega d’Ufficio, Massimiliano, che aveva perso di vista. Dopo aver saputo che era single ho fatto in modo di prendere contatto. Tutto sembrava che avvenisse per caso. Invece, no. Ero io che studiavo ogni mossa per avvicinarlo. Sapevo che aveva la mania delle fotografie. Girava per Pavia con la macchina fotografica per ritrarre i vari “momenti” della città. Allora mi sono dotato anch’io di una macchina fotografica. Ho chiesto a Massimiliano di farmi da maestro. In un primo tempo ha tergiversato… ha fatto un po’ il “prezioso”. Poi, vista la mia insistenza, ha accettato di darmi qualche lezione pratica. Insieme abbiamo “esplorato Pavia” facendo le fotografie più strane. Quel che contava, però, era il fatto che… al “mio” Massimiliano… avevo fatto girare la testa. Un giorno gli ho chiesto se potevo organizzare una mostra delle sue fotografie. Subito ha risposto di no. Poi, vista la mia insistenza, ha ceduto. Mi ha lasciato fare. La Mostra è andata benissimo. Massimiliano ha avuto parecchi qualificati elogi. Da quel momento ha cominciato a guardarmi in altro modo…come una donna attraente. Anche Massimiliano ha sessant’anni ed io devo tenerne conto. Devo conservarlo nelle condizioni migliori.” Lorenza, anche lei vedova da un paio d’anni, non ha perso l’occasione per dire la sua. “Maddalena un anno fa, proprio in questa Piazza Vittoria, ho incontrato l’uomo del cuore, Federico. E’ stato un colpo di fulmine. Avevo preso una storta e non riuscivo più a muovermi. Federico stava passando accanto a me. Come mi ha vista dolorante, è venuto in mio soccorso. Mi ha accompagnato al suo Centro Benessere che è da queste parti. E’ intervenuto con la sua esperienza e mi ha rimessa in piedi. Anzi, da quel momento non ci siamo più lasciati. Federico ha studiato un programma di massaggi apposta per me. Adatti alla mia persona e alla mia età con oli e essenze profumate di ogni genere. Non ti dico il “benessere”. Non sono mai stata così bene… neanche a trent’anni. Adesso si che è vita. Non tornerei indietro per nessuna cosa al mondo.” Le due sessantenni si guardarono negli occhi e si compresero benissimo. Come dire. “A sessant’anni niente dubbi… è sempre Primavera”. - (571)

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