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IL DRAGO TARANTASIO di Teresa Ramaioli

Post n°23905 pubblicato il 04 Giugno 2016 da dinobarili
 

IL DRAGO TARANTASIO  di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/06/16 alle 15:29 via WEB
Il drago Tarantasio La leggenda narra che nella metà del IV sec., situato nell’area compresa tra Brembate e Cremona, vi era un lago conosciuto da tutti col nome di Gerundo. Questo vasto lago ospitava una possente e spaventosa creatura: il drago Tarantasio. Si narra che il mostro divorasse i bambini e che col suo pesante e pestilenziale fiato avvelenasse l’aria causando la febbre gialla. La gente reclamava a gran voce un eroe, qualcuno che potesse liberarli da quella angosciante e temibile presenza. Numerosi furono i tentativi di uccisione da parte di cavalieri e guerrieri, ma tutti si rivelarono vani. La svolta decisiva ci fu quando giunse in città Uberto Visconti che con coraggio affrontò e sconfisse il drago Tarantasio prima che quest’ultimo potesse ingoiare un fanciullo che aveva già bloccato tra le sue fauci. Uberto volle immortale la disfatta della creatura facendo riprodurre sul proprio scudo il noto biscione. IL LAGO GERUNDO------Il lago Gerundo era una grande distesa d’acqua la cui portata variava nei secoli a seconda delle opere di canalizzazione e di bonifica probabilmente effettuate già al tempo dei romani e nel medioevo, soprattutto dai monaci benedettini. Alimentato dalle piene dei fiumi Adda, Oglio, Lambro e Serio, era in parte una immensa palude inospitale e malsana ma, in alcune zone, ed in alcune epoche, era anche navigabile e pescoso. In seguito però alle invasioni barbariche ed alla caduta dell’impero romano, la zona diventò nuovamente soggetta a frequenti alluvioni causate dall’abbandono delle opere di bonifica. Il famoso Lago Gerundo si estendeva fin quasi ai confini della provincia di Milano. Cominciava a nord nei pressi di Brembate, scendeva a Vaprio, Cassano, Rivolta d’Adda, Lodi e giù fin quasi al Po tra Piacenza e Cremona.. Risalendo sulla riva destra cremonese e bergamasca, lambiva i territori di Soresina, Soncino, Romano e Caravaggio, poi su fino a Gera d’Adda per poi ritornare a Brembate. Nel bel mezzo della palude c’era l’isola Fulcheria (da Fulcherio capitano longobardo) con la città di Crema. Si hanno notizie del lago fin dall’epoca romana e, tra l’altro sulle sue rive, nel 218 a.c. ci passò pure Annibale Barca, il cartaginese che sconfisse i romani di Publio Cornellio Scipione nella battaglia del Trebbia a pochi chilometri da Piacenza. Per la cronaca Scipione, si prese poi la rivincita finale nel 202 a.c. nella battaglia di Zama, guadagnandosi l’appellativo di Africano, ma questa è un’altra storia… .Ciao Teresa Ramaioli

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 04/06/16 alle 18:45 via WEB
Teatro Fraschini di Pavia---Il Teatro dei Quattro Nobili Cavalieri - nome originario del Fraschini - venne pensato per contrastare i capricci del nobile Giacomo Omodei, unico proprietario a Pavia di un teatro, signore abituato a imporre i propri privilegi anche al pubblico, costretto a sottostare a inutili imposizioni, come l’attesa dell’inizio dello spettacolo fino al suo arrivo. Uniti nel 1772 nella Società dei Cavalieri, quattro nobili (il Conte Francesco Gamberana Beccarla, il Marchese Pio Bellisomi, il Marchese Luigi Bellingeri Provera e il Conte Giuseppe de’ Giorgi Vistarino) che condividevano l'amministrazione e la direzione del teatro, affidarono il progetto ad Antonio Galli da Bibbiena, rappresentante di un’antica e prestigiosa famiglia di scenografi-architetti. Il teatro dei Quattro Cavalieri inaugurò la sua prima stagione nel 1773, alla presenza dell'Arciduca Ferdinando d'Austria. Il teatro fu solennemente inaugurato il 24 maggio 1773 con l'opera Il Demetrio, composta dal compositore ceco Josef Mysliveček su versi di Pietro Metastasio. Dopo un secolo, tuttavia, a causa di spese troppo ingenti ed esigui ricavi, la Società rischiò il fallimento e conseguentemente la chiusura del teatro. Per evitare ciò, nel 1869 il Comune di Pavia entrò anche in proprietà materiale dell'edificio, che di lì a poco sarebbe stato rinominato Fraschini, in onore del tenore pavese Gaetano Fraschini. Simbolo della cultura e dell'aggregazione sociale pavese, il Teatro Fraschini è dal 1869 lo spazio comunale deputato alla produzione e fruizione di arte drammatica e musicale della città. Il Teatro, per il suo valore architettonico e artistico, è uno dei monumenti cittadini più prestigiosi Ciao a tutti gli amici del blog,Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 04/06/16 alle 18:47 via WEB
Milano----Milano anticamente era una città con ampie zone boschive ricche di verde. Ed è proprio in un ampio prato che nel 1228 prende origine Piazza Mercanti con la costruzione del nuovo Broletto, che sostituiva il vecchio Broletto che risiedeva dove attualmente è Palazzo Reale. Broletto deriva da Brolo, che nel medioevo indicava un grande prato dove si affrontavano anche le questioni di giustizia. La nascita del nuovo Broletto segna per Milano un nuovo periodo storico: si assiste al crollo del comune aristocratico retto dai poteri feudali e vescovili e conquistano il potere le classi del ceto medio. Nascono le corporazioni con propri statuti e santi protettori a difesa di arti e mestieri. Piazza Mercanti diviene luogo di ritrovo dei commercianti, dei bottegai e dei mercanti, dove si riunisce il Consiglio Generale dei Cittadini, dove si raduna il popolo, dove viene amministrata la giustizia. Nella piazza vi era anche il carcere. Ciao Teresa Ramaioli
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