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I DUBBI DEL DOTT. ANDREA racconto (601) di Dino Secondo Barili

Post n°23924 pubblicato il 05 Giugno 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

601

I dubbi del Dott. Andrea

La Primavera è anche la stagione deidubbi. Non dubbi veri e propri, ma riflessioni molto importanti. Un anno fa, ilDott. Andrea, quarantacinque anni, bell’uomo, fisico atletico, stavaattraversando un periodo poco piacevole. La sua compagna da cinque anni,Cecilia, se ne era andata. Aveva lasciato il tetto sotto il quale avevanovissuto. Quando due persone si lasciano i torti e le ragioni vanno sempredivise a metà. Le colpe, se così si possono chiamare, non sono mai tuttedell’uno o tutte dell’altra. Cecilia, voleva regolarizzare la sua posizione esposarsi in Chiesa o in Municipio. Soprattutto voleva dei figli… almeno due.Andrea, invece, voleva aspettare… la mente incasinata. “Aspettare cosa?” –diceva Cecilia – “Hai quarantacinque anni… Parecchi tuoi coetanei hanno i figliall’Università… e tu chiedi a me di aspettare… aspettare cosa? Basta! Se ledecisioni non le prendi tu … le prendo io” Così Cecilia aveva raccolto “la suaroba” e se ne era andata. Un anno fa, Andrea, guardava fuori delle vetrate delsuo Ufficio al decimo piano di un Palazzo di Milano. Guardava, ma non vedevaniente. Non vedeva gli altri Palazzi e la vita che in essi si svolgeva… Siccomeil Dott. Andrea disponeva di un Ufficio tutto suo, aveva a disposizione unaSegretaria fissa, Jenny. Quel giorno era lunedì e Jenny non c’era. Avevachiesto una giornata di ferie. Ora, il Dott. Andrea poteva pensare, riflettere,ragionare. Aveva persino chiesto al centralino di non passare telefonate.Andrea stava per prendere delle decisioni. Quali? Da giorni ilquarantacinquenne sentiva la nostalgia della sua Cascina fuori Pavia nellaquale aveva vissuto gli anni della sua giovinezza. Poi era andato in città astudiare. Si era laureato ed aveva avuto un bel posto a Milano. Un anno fa, ilDott. Andrea aveva la mente incasinata. Sentiva la nostalgia della sua Cascina…quattro case, portici e stalle ormai abbandonate… immerse in un mare di verde.Suo padre e sua madre, per ragioni di salute e di età, l’avevano abbandonata esi erano ritirati a Pavia. Ora, bisognava decidere. Cedere… vendere oppureaffittare la Cascina. Ladecisione spettava a Andrea. Suo padre aveva lasciato a lui la decisione. Ledecisioni sono sempre motivo di dubbi, di “farò bene?” “farò male?”. Il tempopassa in fretta… specialmente quando non dovrebbe passare. Il dubbio del Dott.Andrea era complesso. Il quarantacinquenne sapeva che con la Cascina “non si mangiava”…Erano troppo poche le pertiche di terreno a disposizione. La Cascina non garantiva unreddito sufficiente e dignitoso… eppure... Da una settimana, il Dott. Andrea,aveva ricevuto l’offerta di trasferirsi a Londra dove avrebbe svolto “servizidi consulenza informatica”. Un incarico basato sui risultati dove il compensoera allettante (anzi, decisamente eccellente), anche se legato ai risultati.Per poterlo svolgere non era necessaria la presenza continua del Dott. Andrea aLondra. Il lavoro poteva essere svolto da qualsiasi località, anche in Italia.Ormai, il Dott. Andrea aveva messo a fuoco il problema... Assumere l’incarico aLondra…e trasferirsi nella sua Cascina… nella quale avrebbe allestito un vero eproprio Ufficio ad alta tecnologia. Aveva solo bisogno di una Segretaria… Perchénon chiedere a Jenny se era disposta a lavorare lontano da Milano?… in unaCascina in mezzo al verde della campagna? Il Dott. Andrea sapeva che, i primimomenti, sarebbero stati duri. Però, non avrebbe lasciato la Cascina. Ad essa avrebbededicato parte del tempo necessario. Avrebbe rimesso a nuovo Case, stalle eportici. Nello stesso tempo avrebbe svolto il suo lavoro con Londra. Il Dott.Andrea digitò il numero del cellulare della sua Segretaria. “Jenny, seidisposta a venire a lavorare con me in campagna? I tuoi diritti saranno pari aquelli attuali…” Dall’altra parte… Jenny aveva già preso la sue decisioni…“Certo, Dott. Andrea… anzi, se vuoi che accetti totalmente, permettimi dichiamarti, Andrea, solo Andrea e basta… i titoli mi danno sui nervi” Ilquarantacinquenne comprese che le decisioni più sofferte sono le migliori. Comunicòla notizia al suo Superiore, Il Dott. Pasquale, il quale andò su tutte lefurie. “Andrea, dimmi quale Ufficio vuoi e quante Segretarie… ti do tutto”Andrea guardò negli occhi il Dott. Pasquale. Ringraziò e completò ilringraziamento con una frase: “Certe decisioni le detta il cuore”. -(601)

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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 05/06/16 alle 08:34 via WEB
Alla fine sposerà Jenny. Una non lascia tutto per seguire solo un buon datore di lavoro, Ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/06/16 alle 09:47 via WEB
I racconti sono pagine di vita. Impossibile resistere. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 05/06/16 alle 09:48 via WEB
Dopo uno, ne aspetti un altro. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 05/06/16 alle 09:49 via WEB
Il blog e' bello anche per quello. Una finestra aperta 24 ore, 365 giorni l'anno. Dino
(Rispondi)
qmr
qmr il 05/06/16 alle 08:47 via WEB
E come dice il Piccolo Principe "non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/06/16 alle 09:50 via WEB
Verissimo. Al cuore non si comanda. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 05/06/16 alle 09:50 via WEB
Senza amore non si vive. Si vegeta. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 05/06/16 alle 09:51 via WEB
A domani il prossimo racconto di vita. Felicissima domenica. Dino
(Rispondi)
laviniaodidone
laviniaodidone il 06/06/16 alle 00:26 via WEB
... buonanotte Dino, vivace racconto... spero che parlerai ancora di questa Cascina e dell'avventura del Dott.Andrea...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/16 alle 05:32 via WEB
Grazie del bellissimo commento. In Lomellina ci sono centinaia di cascine di cui ho già scritto parecchio. Troverai altre storie nei prossimi racconti. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/16 alle 05:33 via WEB
Un saluto da magico fiume Ticino. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/16 alle 05:33 via WEB
Felicissima giornata. Dino
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/16 alle 06:48 via WEB
Ogni giorno è un giorno nuovo. Dino
(Rispondi)
andrix110367
andrix110367 il 06/06/16 alle 21:35 via WEB
Come si dice: al cuor non si comanda.. Queste belle storie sono come le ciliegie...Buona serata Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/06/16 alle 08:40 via WEB
Ciao. Hai ragione. I racconto sono in funzione del benessere. Devono aiutare a vivere bene. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 07/06/16 alle 08:41 via WEB
Racconti ... come ciliege. Uno tira l'altro. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 07/06/16 alle 08:41 via WEB
Felicissima giornata. Dino
(Rispondi)
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