« CIAO ANNAMARIAMENNITTIFICHI E FICHI SECCHI di... »

SICOMORO FICO di Teresa Ramaioli

Post n°24411 pubblicato il 30 Giugno 2016 da dinobarili
 

SICOMORO FICO  di Teresa Ramaioli
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/06/16 alle 13:43 via WEB
SICOMORO-FICO--L’albero divenuto famoso nella nostra storia cristiana per il racconto dell’incontro di Gesù con Zaccheo, che per vederlo salì su un sicomoro, risulta presente in quei luoghi da epoca remota. Apprezzato dagli Egizi, nella loro mitologia il sicomoro era l’albero consacrato alla dea Hathor, detta anche la "Signora del sicomoro”. Albero ritenuto sacro era considerato simbolo di immortalità . Nella civiltà egizia il fico sicomoro era “l'Albero della Vita”. Il suo succo, era prezioso perché si riteneva donasse poteri occulti e il suo legno era usato per la fabbricazione dei sarcofagi: seppellire un morto in una cassa di sicomoro significava reintrodurre la persona nel grembo della dea madre dell'albero, facilitando così il viaggio nell'aldilà. Nel "Libro dei Morti" il sicomoro era ritenuto l'albero che stava fuori dalla porta del Cielo, da cui ogni giorno sorge il dio sole Ra. Esso era consacrato alla dea Hathor, chiamata anche la "dea del sicomoro". La dea Hathor si presentava sotto forme diverse. Dea madre, feconda e nutrice, Hathor abita gli alberi ed era la "signora del sicomoro del sud", a Menfi; ma era anche la "signora dell'occidente", ossia la signora del regno dei morti. Nella numerologia il sicomoro è legato al numero 9, il numero tre volte sacro (3x3=9), il numero dell'Amore Universale. Nel Libro di Amos, redatto ai tempi del Regno di Giuda attorno al 775-750 a.C., il profeta omonimo asserisce di essere stato "un pastore e raccoglitore di sicomori": il che testimonia che in quell'epoca l'albero era già presente in Palestina e usato dall'uomo. Una leggenda ( riferita al Nuovo Testamento) racconta che Giuda Iscariota, il traditore di Gesù, si sia impiccato su un albero di sicomoro. A Roma era sacro a Marte, vero fondatore della città eterna in quanto si sostiene che Romolo e Remo siano nati proprio dalla sua unione con Rea Silvia, dopo che il dio della guerra aveva posseduto con la forza la giovane vestale di Alba Longa. Essendo prole illegittima, i gemelli vennero quindi strappati alla madre per essere uccisi. Ma un servo li sottrasse a morte sicura adagiandoli in una cesta e affidata alle acque del Tevere. Trasportata dal fiume, la cesta si fermò in una pozza sotto un fico selvatico, all'ombra del quale Romolo e Remo furono allattati dalla lupa. Secondo alcune fonti, il fico che si ergeva alle pendici del colle Palatino era proprio un sicomoro. Nella civiltà romana il fico fu sempre considerato un albero “fausto”, collegato alla fondazione di Roma. L’albero era venerato dai pastori, che vi si recavano con offerte di latte. Il sicomoro, albero di “congiunzione” tra la vita terrena e quella ultra-terrena. Se la civiltà egizia seppelliva i suoi morti in bare di sicomoro, considerava questa pianta proprio una necessità per il viaggio nell’aldilà: bara di sicomoro come un rinnovato ventre materno, che accompagnava il defunto nel suo viaggio. Ciao Teresa Ramaioli

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=13423442

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/06/16 alle 12:59 via WEB
Il riso - storia del canale Cavour- Le province di Novara e Vercelli, in Piemonte, sono oggi famose per la loro produzione di riso, tra le più importanti d’Europa. Questo è stato reso possibile tramite un’opera di canalizzazione che ha permesso di portare nei campi grandi quantità d’acqua necessaria a questa coltura. L’opera importante di questa rete di canali è costituita dal Canale Cavour, in onore del suo più importante promotore, il conte Camillo Benso di Cavour. L’opera era stata ideata da un agrimensore vercellese, Francesco Rossi, nel 1842, ma in seguito il conte di Cavour, al tempo Presidente del Consiglio del Ministri del Governo Piemontese, affidò il progetto all’ingegnere Carlo Noè. Realizzato tra 1863 e 1866, il canale è una straordinaria opera di idraulica. Negli 85 chilometri percorsi, da Chivasso, dove le acque escono dal Po, fino al Ticino, nei pressi di Galliate, si incontrano 110 ponti, 210 sifoni e 62 ponti-canale. Ai tempi in cui il canale fu costruito, le paratoie si azionavano con appositi meccanismi manuali da una galleria coperta, alta oltre 4 m e situata nella parte superiore dell’edificio. Il sistema dell’imbocco è completato da due canali scaricatori, uno serve ad evitare che i materiali galleggianti, come i tronchi d’albero sradicati dalle piene, finiscano nel canale. L’altro evita che vi entri acqua in esubero. In questo modo le acque che entrano nel canale non sono mai in eccesso, annullando così il pericolo di una piena, e non trasportano materiali che potrebbero risultare pericolosi. E’ grazie a questa imponente opera, e alla lungimiranza dei suoi ideatori, se l’agricoltura di queste due province è tanto fiorente. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/06/16 alle 13:01 via WEB
CALIMERO IL PULCINO NERO ---Calimero, il pulcino nero, è stato uno dei protagonisti del Carosello anni ’60.Calimero nasce ufficialmente il 14 luglio del 1963, riprendendo la storia del brutto anatroccolo: sedicesimo uovo della chioccia Cesira, non riesce a nascere assieme agli altri pulcini, così si ritrova dentro l'uovo e quando riuscirà ad uscire un pezzetto di guscio gli rimarrà per sempre sulla testa. La mamma non lo riconosce e Calimero la cerca finendo in una pozza di fango e diventando tutto nero, al punto che Cesira, alla domanda del pulcino, "Sei tu la mia mamma?" gli risponde "Io la tua mamma? Ti sbagli carino. Io pulcini neri non ne ho mai avuti. Vedi, i miei sono tutti bianchi". Calimero però insiste e chiede : "Ma se fossi bianco vorresti essere la mia mamma?" Cesira, impassibile, risponde "Certamente, carino". Calimero è sempre sincero e a fronte di ogni sopruso subito, Calimero esclama la famosa frase che risuona all'orecchio di tutti : "Fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero: ma è un'ingiustizia però!" Gli autori, Nino, Toni Pagot e Ignazio Colnaghi, lo crearono per un marchio di detersivi. Sul piccolo pulcino nero, che non perde mai il suo guscio portato come cappello, gli autori costruirono una serie di avventure che terminavano con l’Olandesina che lava Calimero, dopo sue vicissitudini, facendolo tonare bianco come i tutti gli altri pulcini. Storie che racchiudono un messaggio di speranza: un futuro migliore anche per chi è vittima di ingiustizie. Il nome di Calimero deriva dalla chiesa milanese di San Calimero, dove si sposò Nino Pagot. Antonio Pagotto, in arte Toni Pagot, appassionato fin da piccolo al mondo dell’animazione, ha collaborato con grandi nomi dell’animazione come Hanna & Barbera e Sergio Toppi e negli anni ’70 con il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi e dal 1977 con Il Giornalino. Con il fumettista Sergio Toppi ha raccontato a fumetti la vita di Karol Wojtyla. Ciao A tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

kevinkartenzodgt60Arianna1921cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963