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CIPOLLE di Teresa Ramaioli

Post n°24681 pubblicato il 14 Luglio 2016 da dinobarili
 

CIPOLLE  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/07/16 alle 17:40 via WEB
CIPOLLE--Le cipolle sono state inizialmente coltivate in Egitto, prima come cibo per gli schiavi che venivano costretti a lavorare nella costruzione delle grandi piramidi, e in seguito quasi adorate per via della forma circolare e per i cerchi concentrici, il cui significato era rappresentato dalla vita eterna. A riprova della grande importanza riservata alle cipolle nell’antico Egitto, sappiamo che nelle orbite oculari della mummia di Ramses IV sono state trovate tracce di cipolla. Le cipolle erano anche uno degli elementi introdotti all’interno del corpo mummificato dei Faraoni, e servivano a tenere lontani i batteri e a conservare la mummia. Furono invece i Romani ad introdurre le cipolle nel Vecchio Continente, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove la cipolla è presente quasi ovunque. Ciao Teresa Ramaioli

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/07/16 alle 18:08 via WEB
CHIESA DELL'AUTOSTRADA---L’idea di costruire una Chiesa tra i campi, ma visibile ed accessibile dall’autostrada, venne all’Ing. Fedele Cova, fondatore della Società Autostrade e la localizzazione praticamente a metà strada tra Milano e Napoli, dunque a Firenze; e nel 1964, ad Aprile e ad Ottobre vennero inaugurate rispettivamente la Chiesa e l’Autostrada. La Chiesa è dedicata a S. Giovanni Battista, è stata costruita tra il 1960 e il 1963 su un progetto dell'architetto pistoiese Giovanni Michelucci. I materiali utilizzati sono pietra e cemento per le pareti ed il rame ossidato per il tetto. Marmo, vetro e bronzo sono stati usati per gli elementi interni. Questa chiesa è chiamata anche la Chiesa della Autostrada del Sole per la sua posizione tra l'Autostrada del Sole A1 e la A11 (autostrada Firenze-Mare). La Chiesa presenta elementi tradizionali e moderni: i primi sono la pianta a croce ed il rivestimento in pietra, i secondi sono il tetto concepito come una tenda e il rame usato per coprirlo.La forma è a tenda per evocare il passaggio dei pellegrini, e l’Autostrada diventava il simbolo dell’abbattimento delle barriere Nord-Sud. Sul sagrato si trova una lapide, in un unico blocco di marmo, con un’iscrizione commemorativa dei Caduti sul lavoro durante la realizzazione dell’opera.La chiesa è ideata come la tappa di un cammino umano che, suggerito dalla "strada", possa continuare anche all'interno della chiesa. "Mi sono reso conto che una tale costruzione- dice l'architetto Michelucci, quando accetta dalla Società Autostrade l'incarico - avrebbe potuto costruire , per se stessa, un luogo d'incontro tra uomini di ogni paese quando, provenienti da ogni parte del continente, percorse le nuove autostrade, sostano per una tappa quasi sempre inevitabile e necessaria a Firenze". Un luogo in cui ognuno possa fare una sosta per guardare dentro di sè , restare in solitudine, oppure unirsi nella preghiera con gli altri fedeli. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/07/16 alle 18:10 via WEB
SANT’ ALBERTO DI BUTRIO-- L'eremo di Sant'Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell'Appennino Ligure, nella Valle Staffora dell'Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia, in frazione Butrio del comune di Ponte Nizza, a 687 metri s.l.m., isolato in una chiostra di monti, tra verdi pascoli, castagni, querce e abeti. L'eremo di Sant'Alberto ha origini molto antiche. L’aspetto esteriore rivela le ristrutturazioni che si sono succedute nel tempo, l'interno invece ci porta indietro nel tempo e ci sentiamo pervasi da una sensazione di misticismo Considerata la perla dell'Oltrepò Pavese, l'abbazia fu fondata nell'XI secolo sui ruderi di una fortificazione romana dall'eremita sant'Alberto. Frate Ave Maria nasce a Pogli di Ortovero in provincia di Savona, il suo vero nome è Cesare Pisano, da ragazzo la sua vita cambia radicalmente quando giocando in paese con alcuni amici viene colpito involontariamente da un colpo di fucile ritenuto scarico perdendo la vista. Don Luigi Orione di Tortona lo ospita in un suo istituto assistito da una suora missionaria della Carità. Cesare Pisano attraversa un periodo molto difficile, ma sente crescere una particolare venerazione per la Madonna. E' l'anno 1923 quando entra a fare parte degli eremiti ciechi della Divina Provvidenza (fondato da don Orione), poi viene destinato in una isolata località allora poco conosciuta: l'eremo di Sant'Alberto nel comune di Ponte Nizza in valle Staffora (PV). In questo luogo Cesare Pisano, indossa la veste e prende il noma di frate Ave Maria datogli da don Orione. La sua grande umiltà, saggezza e disponibilità attira la venerazione di tantissime persone che desiderano incontrarlo per essere confortati, consigliati spiritualmente. Il 21 gennaio 1964 frate Ave Maria muore; un'immensa folla accorre ai funerali proclamandolo santo Le sue spoglie, venerate nell'eremo sono meta ogni giorno di pellegrinaggi Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
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angelheart_2014
angelheart_2014 il 14/07/16 alle 21:23 via WEB

Il bene si fa in silenzio , tutto resto è solo palcoscenico , il cuore non vede ma sente cio che è invisibile @il tocco della farfalla ..Buon fine settimana clikka ...Farfy

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dinobarili
dinobarili il 15/07/16 alle 08:01 via WEB
Bellissimo commento. Dino
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dinobarili
dinobarili il 15/07/16 alle 08:01 via WEB
Bellissimo clicca. Dino
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dinobarili
dinobarili il 15/07/16 alle 08:01 via WEB
Felicissimo venerdì. Dino
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