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IL PIRELLONE DI MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°25312 pubblicato il 24 Agosto 2016 da dinobarili
 

IL PIRELLONE DI MILANO  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/08/16 alle 17:47 via WEB
IL PIRELLONE --MILANO---Il grattacielo Pirelli ideato da Gio Ponti nel 1950, simbolo del razionalismo italiano, è considerato uno dei più importanti esempi dell’architettura contemporanea. Iniziato nel 1953 fu ultimato nel 1960 e raggiunge l’altezza di 127 metri. La tradizione voleva che nessun edificio di Milano potesse superare la Madonnina del Duomo (situata a 109 metri di altezza). La regola era diventata addirittura norma comunale negli anni ’30 del secolo scorso. Allora, in segno di rispetto per la tradizione non rispettata, fu realizzata e posata sulla sommità del grattacielo una copia in oro, in miniatura della Madonnina, 85 cm contro i 4,16 metri della statua originale. Il progetto del Grattacielo Pirelli rispetta gli ideali architettonici di Gio Ponti, secondo il quale “l’architettura è un cristallo”. La struttura di cemento armato, formata da quattro grandi piloni visibili anche all’esterno, contiene le facciate in vetro e acciaio e conferisce all’edificio un rigore geometrico, trasparente e essenziale. Il Pirellone svetta sul lato sud ovest di piazza Duca d’Aosta, appena fuori della Stazione Centrale. Il 26° piano, detto "Piano della memoria"è lasciato vuoto nella sua parte centrale per ricordare le due vittime causate dallo schianto di un aereo da turismo contro l'edificio, avvenuto il 18 aprile 2002. Il 31° e ultimo piano, detto il "Belvedere, con le sue pareti interamente di vetro , offre una spettacolare vista a 360°che permette di abbracciare l'intera città e il panorama circostante fino ad arrivare, nelle giornate limpide, al profilo delle Alpi. Buona passeggiata a Milano, ciao Teresa Ramaioli
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dinobarili
dinobarili il 24/08/16 alle 08:17 via WEB
Chi è che non ha visto IL PIRELLONE? Eppure molte persone non immaginano quanta storia esso racchiuda. Brava Teresa. Dino
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dinobarili
dinobarili il 24/08/16 alle 08:18 via WEB
La lingua italiana ... non è solo la lingua, ma l'immenso patrimonio che l'Italia racchiude. Brava Teresa. Dino
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Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/08/16 alle 15:48 via WEB
Il primo CRUCIVERBA comparve il 21 dicembre 1913 nel supplemento domenicale Fun del New York World. L’aveva inventata l’inglese, Arthur Wynne, che adottò uno schema a losanga, o a diamante. Ancora non c’erano le caselle nere per separare le parole della stessa riga o colonna, ma lo stesso Wynne creò questa convenzione, che decretò il successo del gioco ampliandone enormemente le possibilità e le dimensioni. Il sistema delle caselle nere impose schemi quadrati o rettangolari, che sono oggi praticamente universali. Il gioco si diffuse nel giro di un decennio in tutte le parti del mondo e in molte lingue Il primo cruciverba inglese è del novembre 1924, mese in cui fu pubblicato anche il primo schema francese. In Italia il primo “Indovinello delle parole crociate” comparve l’8 febbraio 1925 sulla Domenica del Corriere e nel 1929 è attestata per la prima volta la parola “Cruciverba”, forse inventata dall’editore e scrittore Valentino Bompiani. Il nostro paese vanta un precedente poco conosciuto: il lecchese Giuseppe Airoldi aveva pubblicato un primo piccolo schema di "Parole incrociate" il 14 settembre 1890 su Il Secolo Illustrato della Domenica, rivista edita da Edoardo Sonzogno. Il gioco consisteva in una griglia di dimensioni 4×4 nel quale ogni riga e colonna aveva una propria definizione. La paternità di Airoldi non viene riconosciuta perché nel gioco mancavano le caselle nere e, soprattutto, perché il suo schema non ebbe seguito. Buona giornata Teresa Ramaioli
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dinobarili
dinobarili il 25/08/16 alle 07:35 via WEB
Che cos'è un cruciverba? A volte è una sfida con noi stessi per controllare le nostre capacità. Quindi non è un passatempo, tanto per ingannare il tempo, ma molto di più. Dino
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/08/16 alle 15:54 via WEB
LEGGENDA IRLANDESE IL QUADRIFOGLIO--A Dingle, tanto tempo fa, si teneva ogni anno una grande fiera frequentata da gente proveniente da tutti i paesi. Tra gli altri vi era anche un imbonitore che faceva camminare un gallo per una strada in salita. Il gallo trascinava dietro di sé una pesante trave legata alla sua zampa; o almeno, tutti pensavano che fosse una trave, accorrevano da tutte le parti e pagavano un penny per poter assistere a questo miracolo. Un giorno un vecchierello arrivò in città portando sulle spalle un carico di giunchi. Si meravigliò nel vedere tutta la gente attirata da quest'uomo e dal suo gallo; infatti lui riusciva a vedere soltanto un gallo che trascinava una pagliuzza. Pensò che quegli uomini fossero impazziti e cominciò a parlare con alcuni di loro per accertarsi di essere ancora sano di mente. Essi risposero; «Non vedi che meraviglia? Non vedi che il gallo sta trascinando dietro dì sé un'enorme e pesante trave?». «Ma no» disse il vecchio in tono burbero. «Sta trascinando solo una pagliuzza. Che cosa c'è di tanto meraviglioso?» Ben presto nacque una lite. L'imbonitore li udì e andò dal vecchio. Lo prese in disparte e gli chiese quanto voleva per il carico di giunchi che portava sulle spalle. il vecchio lanciò una cifra. A dire il vero non so se fosse elevata e a quanto ammontasse, ma qualunque cifra fosse l'imbonitore la pagò, anzi, pagò di più, il doppio di quanto il vecchio aveva chiesto. Non appena l'imbonitore gli tolse il carico di giunchi dalle spalle, il vecchio cominciò a dubitare dei propri sensi; adesso vedeva anche lui, legata a una zampa del gallo, una pesante trave. Si passò una mano davanti agli occhi, ma la trave rimase sempre lì. Il vecchio se ne andò dalla città e non riuscì più a comprendere la realtà. Egli non seppe mai che nel carico di giunchi portato sulle spalle c'era un quadrifoglio. Finché lo aveva avuto con sé, era riuscito a vedere la verità.Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 25/08/16 alle 07:39 via WEB
Che cos'è un quadrifoglio? Una foglia anomala del trifoglio composta da quattro foglioline. Trovare un quadrifoglio non è facile ... e quando si trova, si dice, porta Fortuna. Dino
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