Messaggi di Aprile 2014

ANNAMARIA...E L'ARTE DI CANTARE IN DUE

Post n°13465 pubblicato il 30 Aprile 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

L'ARTE DI CANTARE IN DUE

annamariamennitti
annamariamennitti il 30/04/14 alle 18:08 via WEB
Si canta in due ,perchè ogni canzone si riferisce all'amore La canzone viene memorizzata nel nostro cervello,attraverso la canzone ricordiamo periodi della nostra vita , Il ritornello tramonta, ma restano i periodi e, non solo quelli della giovinezza anche più su con gli anni,,,Si canta in due ( anche se stonati ),ma non serve , si canta in due ,ma con il cuore ciao Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 30/04/14 alle 19:44 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Hai ragione. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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AN520... IN DUE SI CANTA MEGLIO

Post n°13464 pubblicato il 30 Aprile 2014 da dinobarili
 
Tag: an520

AN520...

IN DUE SI CANTA MEGLIO

an520
an520 il 30/04/14 alle 14:44 via WEB
a volte è una canzone felice a volte è stonata ma è sempre in 2!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/04/14 alle 19:40 via WEB
Ciao Anna - anche se stonata... in due si canta meglio. Dino
(Rispondi)

 
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IL PALAZZO DELL'ACQUEDOTTO PUGLIE DI FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°13463 pubblicato il 30 Aprile 2014 da dinobarili
 

IL PALAZZO DELL'ACQUEDOTTO PUGLIESE

DI

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 30/04/14 alle 15:58 via WEB
Il Palazzo dell'Acquedotto Pugliese di Foggia, o più comunemente chiamato il Palazzo dell'acquedotto, è stato costruito nel 1926 dall'ingegnere Cesare Brunetti seguendo uno stile liberty. Prende il suo nome poiché è la sede di Foggia dell'Acquedotto pugliese. Esso ha due ingressi, uno a via Scillitani, dove c'è il primo palazzo e poi uno a via Isonzo, dove c'è il secondo palazzo. Essi si uniscono formando un triangolo, all'interno del quale vi è un cortile. Il palazzo, oltre ad affacciarsi sulle vie dove è costruito, si affaccia su viale XXIV Maggio. Il palazzo dell'acquedotto è composto da sei piani (quelli più in basso appartengono agli uffici, mentre quelli più in alto appartengono alle famiglie) oltre al piano terra, al terrazzo comune ai due palazzi e al piano sotterraneo, che però si trova nel cortile. Il palazzo, bianco, è impostato a cortine ed ha numerose decorazioni costruite con il cemento. Ci sono due cupole, sopra il terrazzo, a caratterizzare il palazzo, che si levano dall'incrocio tra via Scillitani e via XXIV Maggio, e dall'incrocio tra via XXIV Maggio e via Isonzo. Esso è sicuramente, insieme alla Cattedrale, alla Chiesa delle Croci, a Piazza Giordano e alla Fontana del Sele, uno dei simboli di Foggia.

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13462 pubblicato il 30 Aprile 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Futuro vuol dire …

cambiare in continuazione”

Dino

 

 

 
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ELISA racconto (393) di Dino Secondo Barili

Post n°13461 pubblicato il 30 Aprile 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

Elisa (393)

La vita non è sempre facile e prodiga di soddisfazioni. Un anno fa, per Elisa è stato un periodo difficile. Era stata assunta per un lavoro a tempo determinato e alla scadenza del contratto era rimasta senza lavoro. Inoltre, la sua amica del cuore, Amalia, aveva ottenuto un incarico a Valencia in Spagna e aveva preso la palla al balzo… ed era partita per nuovi lidi. Del resto cosa poteva fare, l’amica? Oggi, come oggi, le proposte di lavoro sono rare come le mosche bianche. Elisa, si era laureata in scienza della comunicazione… Amalia, pure… ma si erano adattate a qualsiasi lavoro pur di portare a casa il “pane quotidiano”. Elisa, inoltre, aveva appena compiuto trentatre anni, e il “compleanno” aveva avuto il suo peso. Per fortuna che c’era sua mamma che la sosteneva in ogni momento… anche in questa occasione. Infatti, Elisa aveva la tendenza ad isolarsi, a chiudersi… Sua madre intervenne. “Elisa, non devi isolarti. Non devi chiuderti e limitare le conoscenze a quei pochi amici che già conosci. La vita è fatta per essere vissuta. Stare in guardia, va bene. Non dare confidenza a coloro che non lo meritano, pure… ma.” – La trentatreenne replicava. “E, cosa dovrei fare? Questa crisi economica crea stress e ansia a non finire. E’ anche troppo che non diventa panico.” La mamma di Elisa era molto riflessiva e capiva il disagio della figlia, la quale aveva anche un altro problema… “non aveva il moroso”. Cercò di darle una mano. “Elisa perché non ti iscrivi ad un corso per “guida turistica”? E’ sempre utile tenere in allenamento la mente. Ho visto sul giornale questo annuncio…” Elisa, capì che doveva osare… e sperare. Prese l’annuncio. Lo lesse e si iscrisse al corso. Il Direttore del corso era un bell’uomo sui quarantacinque anni dalla parlantina facile. Elisa era la prima persona a prendere parte al corso. Il Direttore (che si chiamava Dott. Flavio) ne approfittò per fare una proposta. “Signorina… se la sentirebbe di assumere l’incarico di “segretaria” del corso?” Elisa non aspettava altro. Colse subito la “palla al balzo” e si mise all’opera. Le iscrizioni cominciarono ad affluire sino a completare il numero di posti disponibili. Il Dott. Falvio capì di avere un valido aiuto, preciso, puntuale e motivato. Capì che, per Elisa, doveva (e poteva) fare qualcosa in più. “Dott. Elisa, sarebbe disposta ad assumere altri incarichi nell’ambito della struttura scolastica di cui sono a capo?” La trentatreenne si trovò, così, a lavorare a tempo pieno. Inoltre, al corso di “guida turistica” si era iscritto pure, Davide, il suo compagno di classe al Liceo. Un ragazzo della sua stessa età che aveva già un lavoro, ma voleva migliore la propria posizione. Davide ed Elisa cominciarono ad uscire per delle passeggiate lungo le rive del fiume Ticino. Dopo qualche mese, Elisa e Davide facevano coppia fissa ed erano diventati del “camminatori” che puntavano a entrare nel “gruppo dilettantistico locale”. Ma il richiamo delle camminate lungo la riva del fiume Ticino avevano sempre il sopravvento. Un sabato mattina, Elisa e Davide stavano camminando lungo un sentiero ai margini della corrente del fiume. Elisa vide brillare qualcosa a pelo d’acqua. Osservò attentamente. Erano due anelli d’oro riemersi… dopo chissà quanto tempo. Per Elisa e Davide era il segnale che qualcosa era avvenuto nel loro comune destino. …(393)

 
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