dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 11/04/2014
ANNAMARIA ...
E
LA VOLONTA'
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ANNAMARIA ...
E
UN COMMENTO SERIO
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CARLO VERGANI ...
RACCONTARE
E
FAR MUOVERE LA FANTASIA DI CHI LEGGE
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
“I vecchi” (374)
I pensionati sono un “esercito”…e non sono tutti acciaccati o da “casa di riposo” (strutture protette). Ci sono anche anziani in buona salute, che hanno capacità e volontà da dedicare alla “società”. Basta pensare a tutte quelle persone, avanti negli anni (non si dice “vecchio” perché molti dei così detti “vecchi” sono più giovani … di molti cosi detti giovani) coltivano l’orto, accompagnano i nipotini a scuola, e fanno attività di volontariato. Tuttavia, non tutti i pensionati (e pensionate) sono soddisfatti di come vanno le cose. Uno dei luoghi di incontro dei pensionati a Pavia è Piazza della Vittoria. Luogo mitico… spazio libero dove liberamente (i pensionati) si sfogano (a parole). Ieri mattina, un gruppetto di pensionati stazionava intorno ad una panchina di granito. Alcuni seduti, altri in piedi… Tra essi c’erano i soliti Alfredo (80 anni), Giovanni (79 anni), Giansiro (69 anni) e Michele (72 anni)… Tutti quanti avevano qualcosa da dire sulla situazione attuale. Ad attaccare discorso è stato come sempre la “lingua biforcuta” di Alfredo. “Secondo me, la condizione dell’anziano, oggi, è sottovalutata oppure non capita. Gli anziani (volenti o nolenti) sono persone a rischio come lo sono le donne (di tutte le età) ed i bambini. In una società violenta come l’attuale… il malessere aumenta e non basta essere previdenti. Ci vuole qualcosa di più. Già ora si vede il “fai da te”. Molti anziani girano con il telefonino a portata di mano per segnalare alla propria persona di fiducia (coniuge, figli, parenti) dove si trova e cosa sta facendo. Non è solo una precauzione, ma anche un modo per non sentirsi soli e isolati…” Giovanni (79 anni) è subito intervenuto. “Hai ragione. E’ proprio così. Anch’io, che ero restio ad usare il telefonino …adesso lo porto sempre con me. E sono sempre in contatto con mia figlia in ogni momento, in caso di necessità. In una società come la nostra dove puoi incontrare chiunque (e non sempre persone rispettabili)… è importantissimo “non rimanere soli”. Una delle cause del malessere attuale degli anziani è quello di essere o di sentirsi soli o isolati. Questo, però, vale anche per le donne di ogni età ed i bambini. Meglio una precauzione in più che una in meno. Anche sull’Autobus.” Michele, 72 anni, non ci ha visto più. E’ scattato come una vipera… quasi arrabbiato. “Si. Si. Proprio sull’Autobus… A me sono capitati due fatti particolari che mi fanno ancora rabbia. Una ragazza che avrà avuto si e no diciotto anni (io… ne ho 72) mi si è avvicinata e mi ha chiesto se volevo compagnia. Ho risposto… di sparire al volo altrimenti avrei chiamato il 113. Un’altra volta Una donna sui quarant’anni mi ha chiesto se potevo cambiarle venti euro… un modo per attaccare il discorso e finire fin chissà dove. E’ dalle piccole cose che bisogna stare in guardia… Poi dicono che gli uomini anziani sono dei “fuori di testa”… guardano solo le donne giovani. Sarebbe meglio guardare e osservare la realtà e guardare bene ciò che c’è in giro.” (374)
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11 APRILE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 11 aprile 2014 – Venerdì - ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Venerdì
587
I racconti di Primavera
Barbara e i colori della Primavera
Il benessere si conquista soprattutto in Primavera…quando le giornate buie e fredde sono ormai lontane. Il sole splende alto nel cielo. La natura è illuminata da mille colori… Sono i colori della Primavera. Sono i colori che le persone cercano di ricreare nella propria mente per il proprio benessere. Per farlo, però, ci vogliono le condizioni. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la quarantenne Barbara alla quale, nella vita, le cose non erano andate sempre bene. Anzi, il più delle volte erano andate “al contrario” di ciò che avrebbe desiderato. Per esempio. In amore. Anzi, quello era un tasto dolente. Quando una persona passa la giornata in un Ufficio con molti Colleghi… il confronto tra la propria vita e quella degli altri diventa un termine di paragone determinante. Un modo per avere sempre sotto gli occhi un confronto. Un anno fa, Barbara ne parlava con la sua collega Ludovica, stessa età, stessa situazione. Anche Ludovica… era po’ sfigata in fatto di amore. “Cara Barbara bisogna avere pazienza … finché non suona la campana giusta… nulla può accadere…neppure in amore…” Barbara mosse la testa in segno di approvazione. Dentro di sé, però, aveva una domanda e la espresse come fosse un sospiro. “Allora, Ludovica, dobbiamo rimanere così? Con la mani in mano… in attesa che avvenga qualcosa?” La risposta per le due Colleghe era abbastanza ovvia… “Era necessario darsi da fare. Cercare le condizioni perché i desideri diventassero realtà.” Barbara ebbe un’idea. “Ludovica… se ci iscrivessimo al Club del Cruciverba? Mi hanno detto che ci sono parecchi uomini, sui cinquant’anni, appassionati di questo passatempo. Ho raccolto pure l’indirizzo di un certo numero di Associazioni. A Milano c’è di tutto.” Le due Colleghe esaminarono l’elenco. Scelsero l’Associazione a cui dare la precedenza… e, guarda coso, aveva sede proprio nel Palazzo in cui Barbara e Lodovica avevano l’Ufficio…. L’unica differenza era che la Sede si trovava al dodicesimo e ultimo piano. All’ultimo piano, infatti, c’era un attico bellissimo… trasformato in Bar Ristorante Sala Convegni (d’Elite) e Sede del Club del Cruciverba.. Più che un luogo di relax… sembrava un piccolo paradiso terrestre con piante nane, esotiche in habitat ad hoc … curate alla perfezione. Dall’enorme spazio dell’ultimo piano era possibile vedere Milano a trecentosessanta gradi. Una foresta di case, Palazzi, Grattacieli… e spazi verdi… In lontananza la corona delle Alpi. Non sembrava neppure di essere a Milano. Barbara e Ludovica presero appuntamento con il Presidente dell’Associazione. Si trovarono a colloquio con un affascinante Signore sui cinquant’anni in un confortevole spazio che di Bar aveva solo il nome. Infatti, sembrava un elegante salotto in miniatura con ogni confort. Barbara spiegò le ragioni dell’incontro. Il Presidente, Dott. Girolamo, si mostrò interessato, anzi entusiasta. Infatti, nell’Associazione era in corso “una sfida all’ultimo cruciverba” dove i nuovi concorrenti erano ben accetti. Barbara e Ludovica si iscrissero immediatamente. La sera stessa le due quarantenni erano in gara contro più esperti e navigati concorrenti. Tra essi primeggiava il Dott. Federico seguito a brevissima distanza dal Dott. Tancredi, due affascinati cinquantenni dagli occhi verdi e un fisico mozzafiato. Le partite erano uno contro uno. Contava il numero delle soluzioni e il tempo impiegato a cruciverba completato. Ormai Barbara e Ludovica avevano capito il gioco. Barbara, in particolare, aveva intuito qualcosa. Aveva notato che ogni cruciverba terminava con la solita parola “libertà”. Durante una pausa del gioco, Barbara fece in modo di trovarsi sola con l’amica. “Ludovica, questo non è solo un gioco…è qualcos’altro” Ne spiegò il motivo. La gara stava per volgere al termine. Il Dott. Federico risultò imbattibile. Senza volerlo, Barbara conquistò il secondo posto. Il Dott. Tancredi ci era rimasto male. Aveva sottovalutato la nuova arrivata la quale aveva messo in guardia la sua Collega Ludovica. Prima della consegna dei premi messi in palio, il Presidente, Dott. Girolamo, convocò nel suo Ufficio (Ufficio? Altro che Ufficio… una Reggia) per una comunicazione urgente… Federico, Barbara, Tancredi e Ludovica. Fece loro un discorso conciso e preciso. “E’ accaduto ciò che doveva accadere. Il Destino ha scelto voi quattro per un soggiorno in un isola greca non molto grande, ma assai importante. E’, infatti, Itaca, l’isola di Ulisse. In tale isola si nasconde un tesoro. Lo dice una leggenda antica… poco nota. Mai dimostrata. Sono certo che le vostre quattro menti saranno in grado di dimostrarlo. Avete il posto sull’aereo prenotato per domani mattina in partenza da Linate. Tutto dipende da voi.” Dei quattro nessuno fiatò. Avevano una notte per documentarsi. Barbara non dormì. Era dotata di una memoria fotografica. Riesaminò mentalmente tutto il programma della serata. Fissò i punti “chiave”. Prima del mattino aveva risolto l’enigma. Itaca non era solo l’Isola del Tesoro, ma un tesoro che ha un nome “emozione”… E qual è l’emozione più grande? L’amore. Ne parlò con Ludovica. A Linate Barbara e Federico fecero subito coppia fissa. Anche Ludovica e Tancredi. Ormai c’era solo una meta da raggiungere: l’emozione, l’emozione più grande, cioè l’amore. Non un amore qualsiasi… ma un amore superlativo, unico e assoluto. Un amore che si raggiunge solo con la “libertà… di amare”. - Questo è il racconto 587, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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BOBBIO E IL PONTE DEL DIAVOLO
di
Teresa Ramaioli
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CARLO SENNA ...
E
LE CENERI DI CRISTOFORO COLOMBO
A PAVIA
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EST.LA.BELLE.EPOQUE...
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LA VOLONTA'
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COMMENTO DI ANGELURGESE2012
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