Messaggi del 08/05/2014

ANNAMARIA ...E LE BELLEZZE DI MILANO

Post n°13558 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE BELLEZZE DI MILANO

annamariamennitti
annamariamennitti il 08/05/14 alle 18:00 via WEB
Si lo so Dino, Milano una città bellissima ed è vero si corre anche quando si sta fermi ,lo so si corre un po troppo a tutte le ore, ma non c'è partecipazione tra la gente Ci sono delle città che pure essendo affollate partecipi senza parlare con loro e ti senti in compagnia Alfonso doveva per forza rimpiangere la "lomellina" anche là ha avuto delusione meno male che tutti abbiamo un Angelo Custode .... per Alfonso c'è Flavia va tutto bene ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/05/14 alle 19:38 via WEB
Ciao Annamaria - Milano non è diversa dalle altre città. Ogni persona sceglie l'ora e il giorno in cui viverla... e la partecipazione è immediata. Dino
(Rispondi)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ANNAMARIA ...E LA CREATIVITA'

Post n°13557 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA CREATIVITA'

annamariamennitti
annamariamennitti il 08/05/14 alle 14:05 via WEB
E proprio vero l'uomo propone e Dio dispone..... Da molto tempo che non so cosa vuol dire proponimento forse perchè sono sempre negativi ....però a molte persone si avverano..a me no ,,,sai cosa ti dico " gli imprevisti sono i più graditi cioè cose che decidi all'istante in questo caso è necessario non rimandare a domani divertiti oggi ...prima che passa l'angelo e ti dice Amen ciao dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/05/14 alle 19:32 via WEB
Ciao Annamaria - proprio come dici tu. Noi dobbiamo fare di tutto per essere positivi, creativi ... sognatori. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

MENEGI53...E LA MANO DEL DESTINO

Post n°13556 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

LA MANO DEL DESTINO

menegi53
menegi53 il 08/05/14 alle 09:41 via WEB
Buongiorno Dino! A volte il tempo è lì che aspetta di farci un regalo come cavandolo dal cappello di un prestigiatore per rendere reale un ricordo che da sempre dolce ci ha accompagnato. Davvero un bel racconto a lieto fine quello di Flavia e Alfonso! Un abbraccio con l' augurio di una buona giornata! Ciao. Giovanni
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/05/14 alle 19:28 via WEB
Ciao Giovanni - Ogni momento è quello ... che il Destino vuole. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ANNAMARIA ...E IL TEMPO CHE VOLA VIA

Post n°13555 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL TEMPO CHE VOLA VIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 08/05/14 alle 08:33 via WEB
Dino ti lascio un mio pensierino Ho la vaga impressione che sei nato frettoloso cioè in fretta e furia ,perchè tutte le cose le vuoi "cotte e mangiate2 attenendomi alla risposta del mio commento DI NON PERDERE TEMPO CIAO CIAO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/05/14 alle 19:24 via WEB
Ciao Annamaria - non sono frettoloso. Però, il tempo vola. Non si può e non si deve rimandare a domani ciò che può e deve fare oggi. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13554 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Aiutati…

che Dio ti aiuta”

Dino

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

MICHELE racconto (401) di Dino Secondo Barili

Post n°13553 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

Michele (401)

In epoca di grandi crisi, le persone fanno la corsa per trovare la strada per uscirne. Ne parlava, ieri mattina (domenica), in un Supermercato di Pavia, Michele, 80 anni, con una ricca esperienza ed un acume da smaliziato osservatore. Diceva all’amico Francesco, 78 anni. “Oggi, la vita è diventata difficile per tutti… giovani e non più giovani. I giovani cominciano dalle scuole elementari a “correre” e, grazie anche all’ansia dei genitori, arrivano alla fine della settimana che sono stressati come non mai. La mia nipotina Cecilia, di otto anni, ha appena iniziato la scuola (elementare) e già parla delle “prove Invalsi”. Non parliamo poi del nipotino Davide, che frequenta la prima media inferiore. Anche lui alle prese con le “novità” dei Professori. Mi immagino quando arriveremo a giugno in quali condizioni saranno (tutti!). Il figlio di mio fratello, Beppe, quarant’anni, ha avuto la proposta dal suo Datore di Lavoro di trasferirsi a lavorare in Svizzera, nel Canton Ticino, dove ha aperto una succursale. Beppe non ha ancora deciso. In famiglia sono nate molte discussioni… Al momento, per il trasferimento in Svizzera, sono casi “limitati”, ma quando si comincia…. è come “mangiare le ciliegie”… una tira l’altra. I flussi migratori lungo la linea del fiume Ticino si sono sempre alternati nel corso dei secoli e dei millenni. Ci fu un tempo in cui, dalla sorgente del fiume (in Svizzera) la gente scendeva lungo “l’autostrada rappresentata dal fiume Ticino” fino a raggiungere Pavia… Ora, la gente tende a salire. A ritornare in Svizzera, da sempre luogo di “rifugio”. Basti pensare all’ultima Seconda Guerra Mondiale (1940-1945). La crisi produce effetti di ogni genere. Non parliamo del “ricompattamento sociale”. Famiglie (nonni… nipoti) che si aiutano a vicenda creando al loro interno “solidarietà generazionali” di cui andare orgogliosi. Si tratta di ricostituire specie di “clan” legati da parentele maschili e femminili. Non essendoci più le grandi famiglie “patriarcali” con fratelli e sorelle in quantità… nascono i “gruppi spontanei per condividere momenti di difficoltà e di aggregazione (compleanni, anniversari, ecc.). Un movimento accelerato per ridurre drasticamente i costi. Quello che più impressiona è la notizia di qualche mese fa. Alcuni pensionati di un paese vicino a Pavia, ha deciso di aiutare i pensionati soli, invitandoli a fare lunghe passeggiate lungo le strade del paese. Naturalmente, passeggiando, i pensionati non si sentono più soli, e ritrovano il gusto e il calore dell’amicizia (di una volta). Non sarà più come prima… ma intanto è sempre un passo avanti rispetto all’isolamento, alle depressioni, al disagio sociale. Un altro passo avanti è il fatto che i Supermercati sono aperti anche alla Domenica. Ora, si può avere un punto di aggregazione… dove, con la scusa di acquistare un pomodoro, si possono incontrare amici e conoscenti e ricreare quella “rete umana” necessaria al vivere civile.”. Francesco, 78 anni, ha voluto dire la sua. “Aiutati che Dio ti aiuta”. (401)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13552 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

9 maggio 2014

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERI SPARSI DEL 8 MAGGIO 2014

Post n°13551 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 8 MAGGIO 2014

“L’uomo propone …

e Dio dispone”

Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ALFONSO E L'APPUNTAMENTO CON IL DESTINO racconto (614) di Dino Secondo Barili

Post n°13550 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

8 MAGGIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 8 maggio 2014 – Giovedì - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

614

I racconti di Primavera

Alfonso e l’appuntamento del Destino

Dice un vecchio detto che “a Milano si corre … anche quando si sta fermi”. Non è solo un detto … ma una verità. E si corre in ogni stagione… Primavera compresa. Ne era perfettamente convinto il Dott. Alfonso, cinquant’anni, Dirigente di una Agenzia Commerciale milanese, residente a Pavia. Dal suo Ufficio al dodicesimo piano di un Palazzo del centro, ogni tanto, osservava il panorama di Milano. In quei rari momenti, i pensieri erano contrastanti. Se da una parte il Dott. Alfonso era soddisfatto del posto raggiunto… dall’altra rimpiangeva il paese dove era nato. Un paesino sperduto della Lomellina dove, il tempo, sembra non passare mai. Il cinquantenne, ogni tanto si faceva l’esame di coscienza e, nonostante il successo, non si sentiva soddisfatto. A turbare i pensieri di Alfonso era il fallimento del suo matrimonio con Katy. La sua ex- moglie era una Dirigente in carriera. Entrambi avevano responsabilità dirigenziali e non potevano dedicare tempo alla famiglia. La “sua” famiglia non è mai esistita. Esistevano gli Uffici nei quali svolgevano la loro attività… ma la casa è stata sempre e solo “uno spazio comune” …per il tempo strettamente necessario. Un anno fa, il Dott. Alfonso era in crisi. Non una crisi vera e propria perché il cinquantenne era una persona forte, concentrata sulle sue responsabilità. Più di crisi vera e propria… si trattava di un disagio, un desiderio di trovare nuovi sbocchi ai suoi desideri più nascosti. Alcuni colleghi di Alfonso, sfogavano il loro disagio, con sporadici viaggi all’estero in compagnia di giovani donne … disponibili. Per Alfonso, invece, c’era un’esigenza più circoscritta: ritornare al suo paese. Rivedere il Torrente nel quale andava a pescare quando era un ragazzino di dieci anni. Veramente non era solo quello. A dieci anni, Alfonso si era innamorato di Flavia, la sua compagna di banco alla Scuola Elementare. Dopo le scuole elementari, Flavia aveva lasciato il paese con i genitori i quali si erano trasferiti per lavoro a Roma. Erano passati quarant’anni e Flavia e Alfonso non si erano più incontrati. Di Flavia era rimasto il ricordo e una passeggiata in riva al Torrente Terdoppio. Soli, Flavia e Alfonso si erano avventurati lungo la riva. Coloro che non conoscono le rive un torrente non sanno che può accadere di tutto. Ai romantici boschetti si alternano alberi divelti, affossamenti scoscesi e tortuosi del terreno. E’ lì che si annidano i pericoli maggiori. Facile finirci dentro … difficoltoso uscirne. E’ stato proprio durante quella passeggiata, che Flavia era finita in uno di quegli affossamenti scoscesi. “Aiuto. Aiuto… Alfonso aiutami”. In quell’istante il ragazzino era diventato un leone. Senza badare ai rovi che l’attanagliavano aiutò Flavia ad uscire dall’anfratto. Lui, invece, Alfonso era un “graffio” dalla testa ai piedi. Alcuni graffi sanguinavano. In certi casi l’acqua del torrente è l’unico rimedio. Flavia si prodigò in tutti i modi… Alla fine per dimostrare tutto il suo riconoscimento, Flavia aveva dato un bacio a Alfonso. Un anno fa, quel bacio ritornava come un boomerang nella testa del cinquantenne. Al dodicesimo piano di un Palazzo di Milano, il Dott. Alfonso, ricordava quel momento…quel bacio…e Flavia, la sua compagna di banco alla Scuola Elementare… Ormai aveva deciso… La Lomellina è a un paio d’ore di auto da Milano. Perché non andarci? Perché non ritornare al paese e fare quattro passi in riva al Torrente Terdoppio? Il sabato mattina di quella stessa settimana, il Dott. Alfonso, ritornò al suo paese. A metà mattina era già sulle rive del Torrente. Cosa pensava di ritrovare il cinquantenne? Non lo sapeva nemmeno lui. Il mondo che aveva lasciato quarant’anni prima, non c’era più. I campi, ben livellati, erano deserti… In giro non c’era anima viva. Anche in lontananza … nemmeno una persona. Il Dott. Alfonso volle rivedere l’anfratto in cui era scivolata Flavia. Non c’era più . La riva del Torrente era stata rinforzata con blocchi di cemento. Il romantico luogo dove Flavia aveva dato un bacio ad Alfonso aveva perduto il suo fascino misterioso e nostalgico. Ora c’erano solo cespugli che digradavano in una piccola, deserta spiaggetta solitaria. Alfonso, preso da nostalgia, stava per chiudere gli occhi per rivedere con la memoria un lontano passato… quando… sentì una voce. “Alfonso. Alfonso… cosa fai da queste parti?” Il cinquantenne gli parve di sognare. …non poteva essere. …non era possibile. Nessuno sapeva che sarebbe giunto in quel luogo … quel sabato mattina. Eppure… “Alfonso. Alfonso… sei diventato sordo? Non riconosci più la mia voce?” Era Flavia … ormai donna fatta… dal fascino superlativo. Flavia e Alfonso si abbracciarono. Si baciarono. Entrambi, all’insaputa l’un dell’altro, avevano deciso di rivedere quel luogo… in quello stesso momento. ”. - Questo è il racconto 614, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

LA STATUA DI LEONARDO DA VINCI A MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°13549 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

LA STATUA DI LEONARDO DA VINCI

A MILANO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/05/14 alle 18:45 via WEB
MILANO----Il monumento a Leonardo da Vinci e a quattro dei suoi allievi milanesi, Marco d’Oggiono, Gian Giacomo Caprotti, Cesare da Sesto e Giovanni Antonio Boltraffio, si trova in piazza della Scala, alle spalle c’è Palazzo Marino (sede dell’amministrazione comunale). La statua di Leonardo è in marmo bianco che poggia su un piedestallo ottagonale in granito rosso. Su quattro degli otto lati si possono ammirare dei bassorilievi che hanno per tema Leonardo pittore,scultore, architetto e stratega, genio idraulico. Leonardo quindi che dipinge il Cenacolo, che scolpisce la statua di Francesco Sforza, che dirige le fortificazioni, che si occupa dei canali navigabili in Lombardia. Il monumento realizzato da Pietro Magni è stato inaugurato il 12 settembre 1872. Ciao Teresa

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ANNAMARIA...E L'IPOTETICO DOMANI

Post n°13548 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

L'IPOTETICO DOMANI

annamariamennitti
annamariamennitti il 07/05/14 alle 14:27 via WEB
l'Amore è un sentimento dilicatissimo ,non distruggiamelo trasformandelo in CARPEDIEM ,a me pare proprio cosi come se dicesse "approfitta subito non perdiamo tempo"No ,non sono daccordo bisogna dare tempo al tempo,Sono però daccordo con Corrado si è deciso molto tardi per sua volontà ,però sta svolgendo il tutto con molta calma come vedi ha cominciato dalle rose , voleva il matrimonio con TANTE ROSE...CIAO DINO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/05/14 alle 07:52 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Bene le rose. Bene tutto quello che vuoi, ma il tempo passa... e non perdona. Ciò che "non" si fa oggi... domani non è più possibile. Sarà il tarlo che ho in testa, ma è meglio vivere l'oggi... che attendere un ... ipotetico domani. Dino
(Rispondi)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°13547 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 07/05/14 alle 20:31 via WEB
Piazza Giordano a cura di Alberto Mangano www.manganofoggia.it Sorge sull’area denominata “largo o spiazzo di Gesù e Maria” che nel 1871 fu dedicata a Vincenzo Lanza con l’inaugurazione della statua a lui dedicata e sistemata al centro della piazza. Successivamente, in occasione della visita del Re a Foggia, venne rimossa la statua e sistemata nella Villa dove viene ancora ammirata; nella Piazza Lanza, viceversa, fu sistemato il Monumento ai Caduti inaugurato proprio dal Re nel 1928. Alla morte di Umberto Giordano si decise di dedicare la piazza al famoso musicista e nel 1961 venne inaugurata la statua dedicata a Giordano alla presenza del figlio dell’artista, Mario. Contemporaneamente il Monumento ai Caduti fu trasferito nella sede attuale e cioè in Piazza Italia. Il 18 ottobre 2008 la piazza è stata riconsegnata, dopo ristrutturazione, ai cittadini foggiani.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PIERLUGI VALLI ... E IL PRIMO SEMAFORO A MILANO

Post n°13546 pubblicato il 08 Maggio 2014 da dinobarili
 

PIERLUIGI VALLI ...

E

IL PRIMO SEMAFORO A MILANO

pierluigivalli1
pierluigivalli1 il 07/05/14 alle 15:23 via WEB
Come tanti Bereguardini ho lavorato una vita a Milano (46 anni) e per 20 anni in via Torino, proprio vicino al semaforo che hai descitto. Pertanto o a piedi o col tram sono passato da quell'incrocio con l'ausilio del semaforo, senza mai sapere che quello era il primo di Milano. E' una curiosità, ma leggendo, mi sono sentito "orgoglioso" solo perchè è stato utilizzato per migliaia di volte dal sottoscritto (anche se con un sistema più moderno). Ciao. GIGI
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/05/14 alle 07:39 via WEB
Ciao Gigi - Teresa ha voluto ricordare un "pezzo" di storia di Milano. A volte non ci rendiamo conto di quanta storia è passata sotto i nostri piedi. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

kevinkartenzodgt60Arianna1921cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963