Messaggi del 10/06/2014

ANNAMARIA ...E L'INDISPENSABILITA' DELL'AMORE

Post n°13930 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'INDISPENSABILITA' DELL'AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 10/06/14 alle 14:44 via WEB
L'Amore è la ricchezza dell'anima più ne ricevi e più ti senti ricca , l'amore scende giù nell'anima e ti fa essere più buona....ti cambia l'umore ti fa essere più allegra ,più comprensiva e ti rendi conto da sola che l'amore non finisce mai di stupirti e abbiamo bisogno di essere alimentato ogni giorno ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/06/14 alle 18:20 via WEB
Ciao Annamaria - Vero. Verissimo. L'amore è indispensabile ogni giorno, in ogni momento. Sempre. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E "CHI NON RISICA, NON ROSICA"

Post n°13929 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

"CHI NON RISICA, NON ROSICA"

annamariamennitti
annamariamennitti il 10/06/14 alle 14:35 via WEB
Rachele all'improvviso decide di cambiare vita Non bisogna essere così frettolosi..sognare è bello fino quando?è necessario avere i piedi a terra C'è n detto "chi lascia la via vecchia per la nuova, sa cosa lascia ,ma non sa cosa trova,,,,,Rachele e Fabrizia dovevano godersi solo le vacanze incontrare anche l'amore , l'amore è bello in qualsiasi posto e no solo a Lugano...ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/06/14 alle 18:16 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Bel commento. Eppure, quante persone, una volta nella vita... decidono di fare "libro nuovo". Lo so che è un rischio... ma "chi non risica, non rosica"... con tutto quello che ne consegue. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13928 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Nella vita ci sono cose

 di cui non si può fare a meno:

il vitto,

il sonno e… l’amore”

Dino

 

 

 
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RENATA racconto (434) di Dino Secondo Barili

Post n°13927 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

Renata (434)

La Signora Renata, un anno fa, ha raggiunto l’età della pensione. Sola da qualche anno… il giorno in cui ha ricevuto il certificato di pensione si è messa a piangere. A sessantacinque anni, una persona ha il diritto di piangere quando e come vuole. I motivi possono essere infiniti… o nessuno. Ma una persona come la Signora Renata, la quale ha iniziato a lavorare a quattordici anni, sapeva che doveva contare sempre e solo sulle proprie forze. Dopo la “caragnata” (il pianto) del giorno in cui ha ricevuto il libretto di pensione… si è lavata la faccia. Si è guardata allo specchio…e si è detta: “Renata svegliati… la vita non è una passeggiata.” Siccome erano le dieci del mattino, la sessantacinquenne tolse tutte le tende delle finestre del suo appartamento in Pavia e si è messa a lavarle. Lo aveva fatto quasi con rabbia… per sfogare tutte le contraddizioni che aveva dentro la testa… per dimenticare tutto ciò che, nella vita, le era andato storto. Quel giorno, a notte fonda, la sessantacinquenne era ancora alle prese con le tende. Era “stanca morta”, ma non voleva fermarsi… O, meglio, voleva fermarsi… ma solo dopo aver scaricato tutto il suo disagio. All’una di notte, Renata, decise di andare a letto. Si sentì uno straccio… Aveva le ossa rotte…dolevano da tutte le parti e per ogni movimento che facesse. La mattina successiva, però, Renata si alzò sollevata, quasi serena. Si disse: “Oggi è un giorno nuovo… voglio fare tutto ciò che per tanti anni non ho potuto fare.” Si mise in ordine. Mise il vestito rosso e si recò in Piazza della Vittoria per guastare un buon caffè. La Piazza era piena di gente… persone di ogni età. Naturalmente, gli occhi della neo pensionata, andavano a finire sulle persone della sua età o qualche anno in più. Non c’era una persona che conoscesse… con la quale avesse scambiato una parola… incontrato in qualche luogo, per un qualche motivo. Le venne un nodo alla gola. “Possibile che di tutte le persone che conoscevo … sono rimasta io sola?” Preferì non darsi la risposta. Però, aveva bisogno di parlare con qualcuno… uomo o donna non aveva importanza. Dopo aver preso il caffè, lasciò Piazza della Vittoria e adagio, adagio cominciò a camminare per Corso Cavour, Strada Nuova e vie adiacenti. Anche in quel caso “non” incontrò una persona con cui scambiare una parola. Renata si ricordò che era sabato, giorno di mercato. Fece quattro passi veloci e raggiunse Piazza Petrarca. Il mercato cittadino era una “testa” unica. A fatica era possibile crearsi un varco tra la folla. Renata si sentì rinascere… In mezzo a tutto quel vociare, quei discorsi indecifrabili fatti di lingue sconosciute, si sentì meglio… come a casa propria. Tra le innumerevoli facce ne individuò una. Era Gianna, la sua compagna di scuola. Quella con cui aveva passato gli anni delle scuole elementari. Finalmente una persona con cui poteva parlare, scambiare qualche parola. Erano anni che Renata e Gianna non si vedevano. L’incontro tra le due “antiche” amiche sembrava fatto apposta per “far correre il treno della vita”. Dopo i soliti convenevoli, Gianna presentò Renata a suo fratello Goffredo. Sessantasei anni, scapolo, un fisico da atleta, una vivacità che non aveva uguali. Gianna passò subito al sodo. “Renata, mio fratello Goffredo ha un problema. Vuole andare a passare una settimana a Parigi … ma non vuole andarci da solo. Dice che a Parigi bisogna andarci in due. Possibilmente un uomo e una donna… che non si sono mai visti… e che si incontrano per la prima volta.”… Sembrava “un gioco” combinato dal Destino. Renata e Goffredo si guardarono in viso. Renata ruppe il ghiaccio. “Io, sono disponibile anche subito. Ho sempre sognato di andare a Parigi…” Goffredo guardò Renata. Era proprio il tipo di donna con la quale avrebbe voluto vivere… giorni da favola e notti di fuoco…- (434)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13926 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Mercoledì...a tutti"

DIARIO CORALE

del

11 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 10 GIUGNO 2014

Post n°13925 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 10 GIUGNO 2014

“L’Amore non finisce mai di stupire”

Dino

 
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RACHELE E FABRIZIA racconto (647) di Dino Secondo Barili

Post n°13924 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

10 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 10 giugno 2014 – Martedì 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

647

I racconti di Pavia / Lugano (Svizzera)

Rachele e Fabrizia

Le vacanze iniziano per tutti… ma non per tutti sono uguali. Anzi, per alcune persone sono sempre le stesse. Senza bassi ne alti. Per anni è stato così anche per la Prof. Rachele, quarant’anni, bellissima, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia. Un anno fa, però, ha deciso. “Basta. Voglio cambiare vita. Senza accorgermene vedo la vita sfuggirmi di mano senza aver concluso nulla di piacevole per me” Detto fatto, telefonò alla sua amica Fabrizia, impiegata presso un Ufficio di Milano. “Fabrizia devo parlarti. Puoi passare da casa mia per una pizza? Ci penso io a tutto” Quando una persona prende una decisione sembra che tutto sia facile, mentre, di facile, a questo mondo non c’è nulla. Specialmente quando una persona si mette in mente certe cosa. Alla sera, dopo l’Ufficio, Fabrizia passò dalla casa della Docente di Lettere per la pizza. Quando due amiche e coetanee si incontrano hanno sempre un’infinità di cose da dirsi. Rachele, però, voleva dare priorità al suo caso. “Fabrizia, questa estate mi voglio godere le vacanze come voglio io. In assoluta libertà e dando un là alla mia vita” L’amica non si stupì. La Docente era fantasiosa. “Rachele, anch’io vorrei fare quello che dici tu… solo che mi mancano le idee” Era quello che la Docente di Lettere si aspettava di sentire. “Fabrizia, le idee le ho io. Ecco il mio piano. Come tu sai, quando ero giovane ho seguito un corso di chitarra. Poi, ho sempre continuato per conto mio a tenermi allenata. Anzi, mi sono fatto un programma di canzoni da presentare ad eventuali serate… che, però, non ho mai messo in atto. Ora è giunto il momento di farlo. Siccome so che hai una bella voce… insieme possiamo fare tantissime cose… Dare una svolta alla nostra vita” In quel momento, Fabrizia si sentì rinascere. Da sole, a volte, non si riesce a trovare il coraggio… in due, invece… l’appetito vien mangiando. L’impiegata milanese si fece dare da Rachele l’elenco della canzoni e trovò subito quelle che facevano al caso suo. Era fatta. Dopo aver gustato una stupenda pizza, Rachele prese la chitarra e cominciò a suonare…e Fabrizia a cantare. E’ stata una serata memorabile. Rachele continuava a prendere appunti. Da quel momento, un anno fa, la vita dei Rachele e Fabrizia non è stata più la stessa di prima. Ora, entrambe volevano vivere. Adagio, adagio le serate cominciarono ad aumentare di numero. Da tre serate al mese … sono passate a dieci. Anche lo spirito di Rachele cominciò prendere un’altra piega. Voleva qualcosa di più. Un amore, per esempio… una amore speciale. L’uomo che si incontra una sola volta nella vita. Ne parlò con l’amica. “Fabrizia, ora che abbiamo trovato la nostra strada… sento il desiderio di avere un uomo accanto a me… un uomo speciale. Di quelli che si incontrano una sola volta nella vita” Anche Fabrizia, che fino ad allora non aveva avuto molte occasioni, sentiva che stava per scoccare qualcosa di importante. Una sera di sette mesi fa, mentre Fabrizia era a casa dell’amica per provare delle nuove canzoni… Rachele ricevette una telefonata. Diceva.”Sono Francesco da Lugano in Svizzera. Ho assistito ad una vostra esibizione all’Osteria del Rio Grande sul lago Maggiore. Cosa ne dice se ci vedessimo per parlare di un programma comune?” L’accordo venne subito trovato. L’incontro si sarebbe svolto a Milano. Così è avvenuto. Quando Rachele ha visto Francesco in carne ed ossa se ne innamorò subito. Più che un uomo sembrava un Dio greco, di quelli che si vedono riprodotti in certe statue esposte nei Musei. Inoltre Francesco aveva un fratello gemello, Giansiro, che era la sua fotocopia. Anche Fabrizia andò in estasi. Quando la fortuna arriva…arriva tutt’intera. Infatti, Francesco era un Regista e Produttore e Giansiro uno sceneggiatore. Ormai il quartetto era al completo. Non mancava più nulla… anzi, mancava la parte più importante e interessante: i contenuti, i programmi… Problema? No! Con la fantasia e la volontà si può arrivare a tutto. Giansiro si è messo subito all’opera. Titolo: “Un amore a Lugano” Prima un mix di canzoni sulla cittadina svizzera del Canton Ticino suonate alla chitarra da Rachele e cantate da Fabrizia… poi, via, via, una storia d’amore, con intreccio sentimentale vero e proprio. Intanto, gli occhi di Rachele si perdevano in quelli di Francesco… e gli occhi di Fabrizia in quelli di Giansiro… A volte Le due coppie passeggiavano sul lungolago di Lugano… e si tenevano per mano… La gente guardava, sorrideva… e diceva. “Visto come è bello vivere … quando si è innamorati?” Dove? … a Lugano, naturalmente… c’è da chiederselo? - Questo è il racconto 647, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA CHIESA DELL'AUTOSTRADA di Teresa Ramaioli

Post n°13923 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

LA CHIESA DELL'AUTOSTRADA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/06/14 alle 18:40 via WEB
CHIESA DELL'AUTOSTRADA---L’idea di costruire una Chiesa tra i campi, ma visibile ed accessibile dall’autostrada, venne all’Ing. Fedele Cova, fondatore della Società Autostrade e la localizzazione praticamente a metà strada tra Milano e Napoli, dunque a Firenze; e nel 1964, ad Aprile e ad Ottobre vennero inaugurate rispettivamente la Chiesa e l’Autostrada. La Chiesa è dedicata a S. Giovanni Battista, è stata costruita tra il 1960 e il 1963 su un progetto dell'architetto pistoiese Giovanni Michelucci. I materiali utilizzati sono pietra e cemento per le pareti ed il rame ossidato per il tetto. Marmo, vetro e bronzo sono stati usati per gli elementi interni. Questa chiesa è chiamata anche la Chiesa della Autostrada del Sole per la sua posizione tra l'Autostrada del Sole A1 e la A11 (autostrada Firenze-Mare). La Chiesa presenta elementi tradizionali e moderni: i primi sono la pianta a croce ed il rivestimento in pietra, i secondi sono il tetto concepito come una tenda e il rame usato per coprirlo.La forma è a tenda per evocare il passaggio dei pellegrini, e l’Autostrada diventava il simbolo dell’abbattimento delle barriere Nord-Sud. Sul sagrato si trova una lapide, in un unico blocco di marmo, con un’iscrizione commemorativa dei Caduti sul lavoro durante la realizzazione dell’opera.La chiesa è ideata come la tappa di un cammino umano che, suggerito dalla "strada", possa continuare anche all'interno della chiesa. "Mi sono reso conto che una tale costruzione- dice l'architetto Michelucci, quando accetta dalla Società Autostrade l'incarico - avrebbe potuto costruire , per se stessa, un luogo d'incontro tra uomini di ogni paese quando, provenienti da ogni parte del continente, percorse le nuove autostrade, sostano per una tappa quasi sempre inevitabile e necessaria a Firenze". Un luogo in cui ognuno possa fare una sosta per guardare dentro di sè , restare in solitudine, oppure unirsi nella preghiera con gli altri fedeli. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ... E LE SORPRESE

Post n°13922 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE SORPRESE

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/06/14 alle 21:27 via WEB
NO,non esiste un giorno senza sorprese, non c'è bisogno di sognarle arrivano e come sono puntuali di ogni specie , belle mica tante si possono contare ,anzi per niente .... brutte me non direi ,ma noiose un infinità .....ti assicuro che non sono come quelle di Valentino notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/06/14 alle 08:15 via WEB
Ciao Annamaria - le sorprese non mancano, è vero. Sta a noi coglierne il lato positivo. Per farlo bisogna avere lo spirito giusto. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA...E LE LIBERTA'

Post n°13921 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE LIBERTA'

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/06/14 alle 18:44 via WEB
ma quale crisi è solo comodità ,siamo stati abituati a star bene , abbiamo avuto la nostra libertà ,c'era il benessere Per sposare non ci vogliono mica tanti soldi , c'è bisogno della festa? Igenitori per risparmiare accettano la che le figlie vadano a convivere ed è sbagliato Dino Un tempo raccontava mia madre il fidanzato chiedeva di portare a far conoscere la futura moglie ai futuri suoceri Il padre sai come rispondeva "E un insulto in casa mia" ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/06/14 alle 08:11 via WEB
Ciao Annamaria - hai fatto bene a ricordare il "tempo che fu". Oggi, è un inno alla libertà ... anzi, alle libertà di ogni genere. Giusto? Sbagliato? Chi vivrà... vedrà. Dino
(Rispondi)

 
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TORRE MILETO di Annamaria Mennitti

Post n°13920 pubblicato il 10 Giugno 2014 da dinobarili
 

TORRE MILETO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/06/14 alle 21:30 via WEB
TORRE MILETO....è balneare di Sannicandro Garganico,in provincia di Foggia situata sulla fascia costiera tra il lago di Lesina e Varano.La torre sorge su una breve penisola, al largo della quale i fandali e marini aspettano il relitto di una marsiliana la Pama Santa Maria abbandonata in circostanze misteriose nel 1607...... sospettata e trasportata un carico illecito di armi che furono recuperati nel 1975 dalla Sopraintendenza Archeologica della Puglia in collaborazione dei..carabinieri sommozzatori di Taranto,conservati nell'interno della Torre..TORRE MILETO ha come orizzonte le ISOLE TREMITI

 
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