Messaggi del 12/06/2014

ANNAMARIA ...E L'AMORE COME FIORE

Post n°13948 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

L'AMORE COME FIORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/06/14 alle 15:30 via WEB
Se il fiore è il simbolo dell'amore , ,,,l'amore è un fiore....Il fiore per essere sempre bello fresco deve essere curato altrimenti appassisce ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/06/14 alle 19:38 via WEB
Ciao Annamaria - l'amore è come un fiore... E' proprio un peccato lasciarlo appassire. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ... E L'ORTO SVIZZERO

Post n°13947 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'ORTO SVIZZERO

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/06/14 alle 15:22 via WEB
ciao Dino vero che per star bene devi avere un progetto da realizzare, per rilassarsi avevano bisogno di una idea che li allontanasse dalle scartoffie solo i fiori ricchi di una magia profumata in più l'amore di Amedeo e Cristoforo,occorre altro ....!!!!!! Valeria non sarà più in crisi insieme a Francesca e i due spasimanti vivranno bene ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/06/14 alle 19:35 via WEB
Ciao Annamaria - per stare bene bisogna sempre essere impegnati in qualcosa che piace. Valeria adesso ha Amedeo ... e chi meglio di loro possono ritenersi contenti? Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI GAUDENZIO

Post n°13946 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI GAUDENZIO

annamariamennitti
annamariamennitti il 12/06/14 alle 14:55 via WEB
Nei supermecati si incontra di tutto, anche quando hai fretta e ti occupano il reparto che ti occorre e loro parlano senza curarsi....di chi educatamente aspetta e sei costretta ad ascoltare...Hai sistemato Michela e Gaudenzio speriamo che ha finito di fare il malato immaginario ...li conosco questi tipi ,ti guastano la giornata al primo squillo di telefono...e nessuno di questi riesce a capire da solo che il loro male è "ZITELLAGGIO" CIAO DINO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 12/06/14 alle 19:32 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. In questo caso Gaudenzio aspettava proprio Michela. A volte bisogna credere sulla parola. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13945 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Il lieto fine…

è sempre

la soluzione migliore…

nei casi della vita”

Dino

 

 

 
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BENESSERE E AMORE racconto(436) di Dino Secondo Barili

Post n°13944 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

Benessere e amore (436)

Negli Uffici dei commercialisti di Pavia ci sono argomenti che sono sempre all’ordine del giorno: il benessere. Anche nell’Ufficio del Dott. Rinaldo, un sessantenne che aveva dato (e da) la sua vita per il lavoro… il “suo” lavoro. Quando una persona è innamorata del proprio lavoro… non ha orari e ogni occasione è buona per migliore le condizioni di vita del proprio Ufficio. Per esempio. Se in un Ufficio c’è un’impiegata che ha dei problemi … il lavoro è a rischio errore… errori che alla fine si pagano cari. Ecco perché il Dott. Rinaldo voleva, desiderava, sperava che le proprie dieci impiegate stessero sempre in buona salute ed avessero soddisfazione in ciò che facevano (compreso la vita sentimentale). Purtroppo, gli alti e bassi nelle persone sono le condizioni normali della vita. Un anno fa, il Dott. Rinaldo aveva notato un cambiamento (in peggio) dell’impiegata Alessandra… una ventiseienne, alta, bionda, fisico mozzafiato. Era l’impiegata più invidiata dell’Ufficio. I clienti si auguravano che fosse Alessandra a seguire le loro pratiche. Purtroppo non era così perché il lavoro era complesso, vario e pesante. Così, Alessandra aveva un sorriso per tutti… anche per coloro che erano seguiti dalle colleghe. Un anno fa, però. Alessandra andò in crisi. Una crisi complessa, difficile da capire. Il Dott. Rinaldo se ne preoccupò. In un primo tempo chiese informazioni alle colleghe della ventiseienne… poi si interessò in prima persona. Con una scusa, invitò Alessandra nel suo studio e prendendo il discorso alla larga arrivò al sodo. “Alessandra, da qualche tempo ti vedo un po’ giù. Come mai? Dal primo giorno in cui sei entrata in questo Ufficio (tre anni fa) sei sempre stata la più ammirata… Adesso, anche i clienti sentono la mancanza del tuo sorriso, del tuo sguardo affascinante… Come mai? Posso aiutarti? Ho una figlia della tua stessa età e come genitore sono sempre in apprensione.” Alessandra sapeva che il Dott. Rinaldo era una persona seria, corretta, un Dirigente perfetto. Alle parole seguivano sempre i fatti. Prima di rispondere ci pensò. “Forse, ha ragione. Non sono in perfetta forma… “ Poi dopo qualche istante proseguì. “Vede, Dottore, capisco di essere un po’ stupida, ma mi sono innamorato di cantante. Lui ha dieci anni più di me ed è sposato. Lo seguo in tutte le sue trasferte. Passo le notti seguendo Lui… e pensando a Lui…” Il Dott. Rinaldo guardò Alessandra come fosse sua figlia… Non sapeva se dare in escandescenze o mantenersi calmo. Preferì mantenersi calmo. Usò un tono di voce basso, quasi parlasse a sé stesso. “Alessandra, capisco che oggi accade di tutto e di più…e nel “peggiore dei modi”. Capisco… l’amore. Ma, a ventisei anni, ci butta via così? Per inseguire cosa? Un fantasma? Un’illusione? Quello non è amore!!! Amore è attendere. E’ mantenere un ritmo di vita regolare. Mangiare, bere … e dormire… soprattutto dormire quanto basta. Voi giovani dormite troppo poco! Siete convinti che stando svegli… si vive di più. No. Anche il sonno è vita… vita del cuore, vita della mente, vita del corpo. Anche l’attesa è vita. Anzi, visto che ci siamo ho un incarico importante per te. Da domani, per tre giorni alla settimana, sarai la Segretaria di un Corso di Aggiornamento a Milano e sarai l’Assistente particolare del Prof. Gianfilippo. Ti ho raccomandata io per tenere alto il buon nome di questo Ufficio.” Alessandra si immaginò subito il Professore… come un “vecchio”. un po’ intronato che si beava nel ripetere sempre le stesse cose. In quell’istante l’inter-telefono del Dott. Rinaldo si mise a suonare. Era l’impiegata della Segreteria. “Dott. Rinaldo… è arrivato Prof. Gianfilippo. Posso accompagnarlo nel suo Ufficio?” – “Certo” Alessandra si sentì mancare… come in un vortice di forze contrapposte. Il Prof,. Gianfilippo, oltre ad essere una “mente” in tutti i sensi, aveva la figura da attore del cinema. Alto, biondo, capelli lunghi, occhi chiari e penetranti, un fisico da atleta…scapolo. Alessandra per poco non svenne… Non aveva ancora iniziato l’incarico da Segretaria e già sapeva come sarebbe andata a finire. - (436)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13943 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

 13 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 12 GIUGNO 2014

Post n°13942 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 12 GIUGNO 2014

“L’amore è… il fiore della vita”

Dino

 
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VALERIA E L'ORTO SVIZZERO racconto (649) di Dino Secondo Barili

Post n°13941 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

12 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 12 giugno 2014 – Giovedì 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

649

I racconti di Pavia / Lugano (Svizzera)…

La Dott. Valeria e l’orto svizzero

Ci sono periodi dell’anno in cui tutti hanno fretta. Anche negli Uffici. Sembra che il tempo a disposizione non sia mai abbastanza e le scadenze impossibili da osservare. E’ proprio in quei momenti che nascono “problemi di comunicazione” tra il personale… quando non sfociano in veri e propri dissidi. Un anno fa, la Dott. Valeria, quarant’anni, bellissima, Dirigente di un Ufficio in Milano, abitante a Pavia, era sull’orlo di una crisi di nervi. Da una parte c’era il Titolare dello Studio, il Dott. Casimiro, che premeva sui tempi di esecuzione del lavoro. Dall’altra il personale che faceva fatica a stare al passo. Risultato. Valeria… uguale… crisi di nervi! Alla sera la Dirigente tornava a casa stanca con la mente sempre agitata per il timore di non fare in tempo ad eseguire le pratiche che doveva fare. Quando non si trovano altre vie d’uscita … ci si rivolge immancabilmente all’amica del cuore. Per fortuna, Valeria, aveva (ed ha) un’amica, sua coetanea, sempre a disposizione: la Dott. Francesca, la quale, oltre ad avere uno Studio di Psicologia ben avviato… era vicina di casa ed aveva la passione dell’orto. Francesca era la personificazione della calma. Trovava tempo per fare tutto …e avanzava sempre il tempo per fare l’orto e il giardino. Veramente di orti ne aveva più di uno… piccoli, ma più di uno. Inoltre aveva le finestre ed i balconi della propria Casa in Pavia sempre allegramente “infiorati”, nel senso che non mancavano mai di fiori e piante tutto l’anno. La Dott. Valeria, invece era la negazione dell’orto. Non ne capiva l’utilità. Quando, però, una persona, nel proprio ambiente di lavoro non riesce a trovare le giuste risposte… finisce per guardare oltre…da qualche altra parte. Così la Dirigente, una sera di un anno fa, si rivolse disperata all’amica. “Francesca, non ce la faccio più. Sono affranta. Da una parte il Dott. Casimiro mi perseguita. Dall’altra non posso ossessionare il personale fino a mandarlo al “neuro”. C’è un limite a tutto…” Francesca fissò in volto Valeria e parlò a chiare lettere. “Valeria, non è così che si risolvono i problemi. Se sei agitata tu, immaginarsi il personale che deve soggiacere alle tue tensioni… Ti do una mano a patto che stai alle regole” Valeria allargò le braccia come una condannata a morte … ad un passo della Ghigliottina. Francesca prese un vaso di fiori nel pieno della sua fioritura e lo porse a Valeria. “Ecco il sistema. Tu, Valeria, domani porti in Ufficio questo vaso di fiori. Lo metti sulla tua scrivania…e quando ti sembra che le tensioni superino un certo limite… fermati. Guarda il vaso fiorito. Vedrai che adagio, adagio i fiori assumeranno colori diversi secondo il tuo stato d’animo. Il lavoro migliorerà e non avrai più paura delle scadenze. Anzi, nei prossimi giorni, regala un vaso di fiori ad ogni singola impiegata. Sarà come una ventata di primavera … di aria pura sempre a disposizione” La Dott. Francesca fece come suggerito dall’amica. Non solo cominciò a stare bene, ma a leggere libri sull’importanza dei fiori nella vita quotidiana… in casa, in Ufficio, ovunque. Non era passato un mese e Valeria e Francesca avevano fatto una specie di “Club del Giardinaggio”. Otto mesi fa, le due amiche hanno ricevuto l’invito a visitare una delle tante “feste di fiori” di Lugano (Svizzera) alla quale hanno partecipato… per curiosità. L’invito era partito da due Fratelli cinquantenni, Amedeo e Cristoforo, i quali avevano una “catena di negozi di fiori”. Appena Amedeo e Cristoforo hanno visto Valeria e Francesca se ne sono innamorati. Anzi, Amedeo e Cristoforo hanno aperto subito due Negozi a Milano in modo che le “due coppie” avessero un punto di incontro sempre a loro disposizione per dare corpo alle loro iniziative. Milano, poi, è una fucina di idee. Valeria e Francesca hanno iniziato dei Corsi sul benessere. “Come stare bene … con il fiore in fronte”. Non è fissazione. E’ una realtà. Quando una persona ha un progetto in testa… vive meglio e vive bene con tutti. - Questo è il racconto 649, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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IL VITTORIALE DI GABRIELE D'ANNUNZIO di Teresa Ramaioli

Post n°13940 pubblicato il 12 Giugno 2014 da dinobarili
 

IL VITTORIALE

DI

GABRIELE D'ANNUNZIO 

di

Teresa  Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 11/06/14 alle 13:56 via WEB
GABRIELE D'ANNUNZIO----Il Vittoriale è una vera cittadella voluta da Gabrieled'Annunzio, che comprende, oltre alla casa del Poeta, parchi e giardi, il "Museo D'Annunzio Eroe", l'Auditorium con la mostra d'arte contemporanea "Omaggio a D'Annunzio", l'aereo, SVA 10, con il quale D'Annunzio ha volato su Vienna 1918, la Nave Puglia con il Museo di Bordo, il Mas 96 a bordo del quale D'Annunzio con Luigi Rizzo e Costanzo Ciano partecipò alla Beffa di Buccari (impresa navale compiuta durante la Prima guerra mondiale. Tre MAS comandati da Ciano, nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1818, penetrarono per oltre 80 km tra le linee costiere nemiche fino al porto di Buccari, dove lanciarono sei siluri;su uno dei MAS era imbarcato D'Annunzio, che narrò la vicenda in La beffa di Buccari (1918); il Mausoleo, le auto (Isotta Fraschini e Fiat Tipo 4), il Museo "D'Annunzio segreto" e l'Anfiteatro . La casa di D'Annunzio, chiamata Prioria, dal poeta stesso arredata, rappresenta la testimonianza di un personaggio e di un'epoca: gli originali arredi, le collezioni di oggetti preziosi e una biblioteca di circa 33.000 volumi, librerie in ogni parete, ogni angolo della sua casa rispecchia la sua personalità. Il Vittoriale è la cittadella di un poeta - soldato, entro queste mura D'Annunzio visse gli ultimi sedici anni della propria esistenza, scrisse, meditò sulla propria vita. Visse rinchiuso nella penombra della sua villa, poiché a causa di una ferita all'occhio era divenuto foto fobico (sensibilità alla luce) oppure da buon esteta non voleva accettare l'onta della decadenza sul suo volto. Ciao Teresa

 
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