Messaggi del 13/06/2014

ANNAMARIA ...E L'AMORE COME RICCHEZZA

Post n°13958 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'AMORE COME RICCHEZZA

annamariamennitti
annamariamennitti il 13/06/14 alle 15:44 via WEB
L'amore si è il domani....serve per quelli che ci seguiranno per il futuro ,noi dobbiamo accontentarci dell' oggi dell'amore che dobbiamo dare e ricevere e mai lamentarci o rimpiangere le cose che non abbiamo fatto oppure "se avessi fatto cosi" l'amore è tutto ciò che oggi possediamoe e per tante altre generazioni L'Amore è un nostro diritto. è la nostra ricchezza ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/06/14 alle 19:34 via WEB
Ciao Annamaria - l'amore è una ricchezza, proprio come dici tu. Una ricchezza che non va sprecata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA...E IL RACCONTO DI EMILIANA

Post n°13957 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI EMILIANA

annamariamennitti
annamariamennitti il 13/06/14 alle 15:32 via WEB
ciao Dino, così Emiliana da commessa diventa disegnatrice di abiti una stilista della moda femminile... benissimo che fortuna!!!! non del suo talento , perchè chi lo possiede nessno può cancellarlo ,ma dell'aiuto finanziario di Filippo e si bisogna giocare sempre una carta ,come diceva mamma di Emiliana Ora Filippo ha giocato anche lui .. un ruolo importante nella vita di Emiliana....
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/06/14 alle 19:30 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento completo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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GIOVANNA CATTANEO ...E IL RACCONTO DI EMILIANA

Post n°13956 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

GIOVANNA CATTANEO ...

E

IL RACCONTO DI EMILIANA

giocatta7
giocatta7 il 13/06/14 alle 08:43 via WEB
E bravo il Dott. Filippo che riesce a vivere di rendita senza farsela mangiare dalle tasse!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/06/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Giovanna - Si. Il Dott. Filippo è riuscito a non farsi "mangiare" dalle tasse. Però, la voracità del Fisco non da tregua. Dino
(Rispondi)

 

 
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IL GRAN SASSO di Annamaria Mennitti

Post n°13955 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

IL GRAN SASSO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 13/06/14 alle 17:25 via WEB
Il Gran Sasso e i Monti della Laga Il Gran Sasso, che i montanari hanno soprannominato "le Dolomiti del sud", è un complesso calcareo, ripido e brullo, a cavallo tra le province di Teramo e dell'Aquila. Il suo stesso nome lo descrive con due semplici parole. È formato da diverse creste: • la più alta fra tutte è il Corno Grande, che raggiunge 2912 metri con la Vetta Occidentale, ...seguita dalla Vetta Orientale (2903 m) e da quelle Centrale (2893 m); • dal Corno Piccolo (2655 m.); • dal Monte Camicia (2564 m.). Dalle loro cime il paesaggio abbraccia a ovest il Mar Tirreno e a est la costa adriatica abruzzese, distante in linea d'aria solo una quarantina di chilometri. Di fronte alla roccia nuda del Gran Sasso c'è la catena verdeggiante dei Monti della Laga, affascinante per la natura selvaggia. Qui il silenzio dei fitti boschi di faggi e di abeti viene rotto solo dal fragore improvviso delle cascate d'acqua. Curiosa è la natura delle rocce che formano questi monti. Al contrario del calcare che prevale nelle catene circostanti, sono soprattutto sabbiosi e impermeabili. Questo fatto spiega l'abbondanza di corsi d'acqua.
(Rispondi)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13954 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Nella vita…

mai dire mai”

Dino

 

 

 
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GRAZIELLA racconto (437) di Dino Secondo Barili

Post n°13953 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

Graziella (437)

Graziella, sei mesi fa, era sul treno che da Pavia porta a Milano. Contrariamente al solito il treno era poco affollato. Il posto accanto al suo era libero. Sul sedile, però, c’era un settimanale femminile… aperto. In bella vista c’era la pagina dell’oroscopo. Graziella, quarant’anni, single, impiegata presso lo studio di un Commercialista a Pavia, non amava leggere gli oroscopi. Non che avesse qualcosa contro “le previsioni del futuro”, ma non amava farsi influenzare. Parecchi anni prima si era lasciata attrarre da un oroscopo. Diceva. “Oggi, incontrerai l’amore.” Effettivamente, quel giorno ha incontrato un ragazzo con il quale è entrata subito in confidenza. La confidenza si era trasformata in simpatia e, insieme, hanno passato parecchi anni sotto lo stesso tetto. Purtroppo, un giorno, Graziella si rese conto che la convivenza non portava da nessuna parte. I rapporti intimi si erano allentati, logorati… al punto che alla sera andavano a letto senza neppure scambiarsi una parola. Allora, Graziella, ha preso il coraggio a quattro mani ed ha parlato chiaro. “…forse sarebbe meglio che ci prendessimo un periodo di riflessione.” Quella sera stessa il ragazzo aveva fatto le valige e Graziella era rimasta nella casa che ormai sentiva sua. Ora, (sei mesi fa) era sul treno per Milano. Doveva frequentare un Corso di Aggiornamento e quella era la prima lezione alla quale partecipava. Non voleva leggere l’oroscopo proprio per non sentirsi “legata a idee preconcette”. Alla Stazione di Certosa di Pavia, il treno ebbe un black out. Rimase fermo per parecchio tempo e gli occhi di Graziella non riuscivano a staccarsi dalla pagina dell’oroscopo. Alla fine cedette. L’oroscopo diceva. “Per un black out del treno arriverai in ritardo ad appuntamento… Sarà la tua fortuna. Approfittane, perché “certi treni” passano una sola volta nella vita.” Graziella mise subito in rapporto il black out del treno… con il suo oroscopo. Guardò l’orologio e si rese conto che sarebbe giunta in ritardo. Cercò nella borsetta la lettera di partecipazione al Corso. La lettera diceva… “in caso di ritardo alla partecipazione delle lezioni, la S.V. è pregata fare segnalazione telefonica al numero (seguito dal cellulare). Risponderà il responsabile Signor Francesco.” Ormai, Graziella, era certa… nella sua vita sarebbe entrato un altro uomo. Ma quale? Ci sono eventi che si preannunciano da mille indizi. Ora, Graziella, si aspettava la sorpresa. Quale? Dopo aver telefonato al Signor Francesco si sentì tranquilla. La Stazione Centrale di Milano è un “mondo” in continuo movimento. Ogni persona va per la propria strada in mezzo ad una folla incredibile. Tutte le persone sembrano uguali. Quando, però, si esce dalla Stazione Centrale è tutta un’altra cosa… C’è la città, la metropoli del Nord, frenetica, il cui motto è “corri… il treno della vita non aspetta”. Graziella, conosceva Milano come la sua borsetta. Prese la direzione del luogo dove si teneva il Corso di Aggiornamento. Ad un tratto si accorse di aver perduto il braccialetto… regalo “prezioso” di sua madre. L’umore di Graziella cambiò (in peggio). Non aveva ancora focalizzato l’accaduto, quando un Signore alto, sui cinquant’anni… biondo, occhi chiari, capelli lunghi, elegantemente vestito le si avvicinò. “Scusi Signorina … è suo questo braccialetto?” Il braccialetto era suo… ma Graziella era rimasta folgorata dalla figura dell’uomo… Poteva lasciarsi scappare una simile fortuna? Era in ritardo… tuttavia offrì un caffè per sdebitarsi… Il Signore accettò. Lui pure… era in ritardo. Era il Docente del Corso di Aggiornamento… Da qualche mese è diventato il marito di Graziella. . (437)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13952 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Sabato...a tutti"

DIARIO CORALE

del

14 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 13 GIUGNO 2014

Post n°13951 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 13 GIUGNO 2014

“L’amore è… il domani”

Dino

 
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EMILIANA E LE SFILATE DI PARIGI racconto (650) di Dino Secondo Barili

Post n°13950 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

13 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 13 giugno 2014 – Venerdì 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

650

I racconti di Pavia / Parigi

Emiliana e le sfilate di Parigi

Un anno fa, Emiliana, bellissima ragazza venticinquenne di Pavia, commessa presso un Negozio di Strada Nuova ha deciso di dare una svolta alla propria vita. Da diversi anni svolgeva il suo lavoro con passione. Aveva a che fare con parecchie donne il cui loro desiderio era quello di essere eleganti e sempre alla moda. Lei, Emiliana, non poteva fermarsi a svolgere sempre lo stesso lavoro. Ne parlò con il suo Titolare, il Cav. Virgilio, il quale ne fu subito entusiasta. Anzi, cercò su Internet e trovò una serie di corsi adatti a Emiliana. Il Cav. Virgilio aveva le sue idee. “Emiliana, se vuoi veramente dare una svolta alla tua vita frequenta i Corsi a Milano. Pavia è troppo piccola, come città e come opportunità. Soltanto una città come Milano, sempre all’avanguardia in tutto, può aprirti nuove strade” Quando una persona si sente sostenuta nelle proprie aspirazioni supera ogni e qualsiasi ostacolo. Una delle passioni di Emiliana era quella di disegnare abiti femminili e accessori di ogni tipo. A Milano si iscrisse ad un corso di disegno indirizzato alla moda. Sono molte le ragazze che si cimentano in tale campo, ma sono poche coloro che, dopo i primi entusiasmi, continuano nel loro lavoro di ricerca. La moda femminile è uno dei “mondi” sempre in movimento. Basta un niente e ciò che faceva tendenza ieri, oggi, non lo è più. Del resto moda vuol dire donna… donna vuol dire Luna … e Luna vuol dire tutto. Nel senso che la natura femminile ha bisogno di avere sempre novità. Molte donne spesso non se ne avvedono, mentre dovrebbero essere contente di costituire il motore della vita… e di avere sempre la testa nel domani … nella continuità. Emiliana, durante il primo corso di disegno ha fatto incontri interessanti, tra i quali Bernardino. Non solo era un ragazzo gentile, anche se un po’ particolare, tuttavia aveva idee originali. “Emiliana, non devi fermati al disegno… devi studiare le fasi lunari. Io sono un fanatico delle fasi lunari. Ho frequentato un Corso e poi ho continuato a studiare come autodidatta. Ti assicuro che studiando da soli … si arriva prima e si fanno tantissime scoperte” Emiliana era proprio il tipo alla quale bastava poco per scatenare la fantasia. In breve tempo Emiliana e Bernardino sono diventati inseparabili… negli studi e nelle ricerche nel campo della Moda femminile. Anche il Cav. Virgilio, se ne accorse e volle conoscerne le ragioni. “Sono contenta del suggerimento di frequentare i Corsi a Milano” – rispose Emiliana –“Milano è un altro mondo rispetto a Pavia. Nel campo della Moda, poi, Milano è all’avanguardia… come Parigi. Anzi, le posso anticipare che sto già prendendo contatti con le persone giuste per seguire le “Sfilate di Parigi” Mi hanno detto che dopo aver assistito ad una sfilata parigina… una persona non è più quella di prima” Il Cav. Virgilio ne fu soddisfatto, anche perché il suo Negozio era diventato notissimo a Pavia e dintorni. Proprio grazie all’attività extra lavoro della commessa Emiliana, la quale, intanto, cominciava ad avere parecchi corteggiatori. La commessa pavese, però, era una ragazza con la testa sulle spalle. Sua mamma l’aveva avvertita. “Emiliana ricordati che la vita è una partita a carte… Ogni persona ha le sue carte… il risultato dipende da come le gioca… Prima di tutto nel gioco dell’amore” Tra i corteggiatori di Emiliana, c’era il Dott. Filippo, un quarantenne scapolo che si era innamorato pazzamente della venticinquenne Emiliana. Il Dott. Filippo viveva di rendita in quanto i suoi genitori l’avevano lasciato erede di una infinità di appartamenti. Il suo compito quindi era di amministrare bene il suo patrimonio seguendo l’antico principio “… spendere meno di ciò che si incassa… in modo di avere sempre nuove disponibilità… per nuovi investimenti” Praticamente … Filippo si occupava di soldi e vedeva in ogni operazione … un investimento. Il quarantenne, dopo aver conosciuto Emiliana, ha deciso di investire parte del suo denaro nelle interessanti qualità e aspirazioni della ragazza. Siccome però, ne era innamorato, ha ritenuto fondamentale “la proposta di matrimonio”. Per Emiliana è stato come giocare la carta migliore della sua vita. Accettò. Filippo ormai aveva deciso…come regalo annuale di matrimonio avrebbe garantito a Emiliana la partecipazione alle “Sfilate della Moda a Parigi” per tutti gli anni a venire…- Questo è il racconto 650, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO IL PIRELLONE di Teresa Ramaioli

Post n°13949 pubblicato il 13 Giugno 2014 da dinobarili
 

MILANO

IL PIRELLONE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/06/14 alle 13:38 via WEB
IL PIRELLONE --MILANO---Il grattacielo Pirelli ideato da Gio Ponti nel 1950, simbolo del razionalismo italiano, è considerato uno dei più importanti esempi dell’architettura contemporanea. Iniziato nel 1953 fu ultimato nel 1960 e raggiunge l’altezza di 127 metri. La tradizione voleva che nessun edificio di Milano potesse superare la Madonnina del Duomo (situata a 109 metri di altezza). La regola era diventata addirittura norma comunale negli anni ’30 del secolo scorso. Allora, in segno di rispetto per la tradizione non rispettata, fu realizzata e posata sulla sommità del grattacielo una copia in oro, in miniatura della Madonnina, 85 cm contro i 4,16 metri della statua originale. Il progetto del Grattacielo Pirelli rispetta gli ideali architettonici di Gio Ponti, secondo il quale “l’architettura è un cristallo”. La struttura di cemento armato, formata da quattro grandi piloni visibili anche all’esterno, contiene le facciate in vetro e acciaio e conferisce all’edificio un rigore geometrico, trasparente e essenziale. Il Pirellone svetta sul lato sud ovest di piazza Duca d’Aosta, appena fuori della Stazione Centrale. Il 26° piano, detto "Piano della memoria"è lasciato vuoto nella sua parte centrale per ricordare le due vittime causate dallo schianto di un aereo da turismo contro l'edificio, avvenuto il 18 aprile 2002. Il 31° e ultimo piano, detto il "Belvedere, con le sue pareti interamente di vetro , offre una spettacolare vista a 360°che permette di abbracciare l'intera città e il panorama circostante fino ad arrivare, nelle giornate limpide, al profilo delle Alpi. Buona passeggiata a Milano, ciao Teresa.

 
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