Messaggi del 20/06/2014

ANNAMARIA ...E IL MISTERO DELLA VOCE

Post n°14043 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL MISTERO DELLA VOCE

annamariamennitti
annamariamennitti il 20/06/14 alle 14:46 via WEB
Il racconto è interessante' però al sessantenne non saprei che appellativo attribuirgli....lasciamo stare potrebbe offendersi..Si è vero attraverso la voce puoi capire il carettere dolce, timido, aggressivo, ecc... e ci si può anche innamorare perchè no , man mano che ci parli ti crei nella mente la persona come a te piacerebbe che fosse finchè te ne convinci e si riesce a collegare molto bene e poi rendi conto che ti manca che poi non è più la voce ,ma l'amore vocale.. ciao Dino ...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/06/14 alle 18:05 via WEB
Ciao Annamaria - gli aspetti della vita sono tanti. Ogni persona esprime esigenze diverse... La "voce" a volte può essere determinante. Ricordi la voce di Alberto Lupo? Dino
(Rispondi)

 
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LEONCINACATERINA58 1 ...E L'AMORE PER LA VITA

Post n°14042 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

LEONCINACATERINA58 1 ...

E

L'AMORE PER LA VITA

leoncinacaterina58_1
leoncinacaterina58_1 il 20/06/14 alle 10:27 via WEB
Nn c'è età x l'amore .....molto bello grazie mi fa piacere leggere questi mini racconti mi fanno riflettere
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/06/14 alle 18:00 via WEB
Ciao - La vita è soprattutto amore. Amore per il bello, per le persone, per la società nel suo complesso. Ecco perché ... bisogna sempre essere innamorati. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14041 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Gli amori veri…

lasciano il segno”

Dino

 

 

 
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ALFONSO racconto (444) di Dino Secondo Barili

Post n°14040 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

Alfonso (444)

Un anno fa, Alfonso, sessantacinque anni, è andato in pensione dopo quarant’anni di attività. Avendo svolto per tutta la vita un lavoro “al servizio della persona”, ha conosciuto tantissimi individui (uomini e donne), molti dei quali sono rimasti clienti per tutta la vita. Un risultato del genere non è solo soddisfacente, ma è la testimonianza del successo vero, ottenuto attraverso un encomiabile comportamento che ha un nome: “il piacere dell’onestà”. Dice Alfonso. “Non si lavora solo per i soldi, ma per sentirsi al servizio dei propri simili i quali hanno bisogno di riporre fiducia… e ricevere fiducia. Non basta avere un cliente… ma essere al servizio del cliente. Per ottenere un simile risultato non c’è che un sistema: chiarezza. Rapporti chiari in tutti i sensi. Quando un cliente aveva dei problemi, ero, io stesso, il primo a suggerire le soluzioni migliori.” Così facendo Alfonso si è guadagnato la stima e la fiducia di una notevole quantità di persone le quali, ancora oggi (che non è più in attività), lo chiamano per i consigli più svariati. Un anno fa, quando è andato in pensione, Alfonso ha voluto festeggiare l’avvenimento con alcuni intimi. Tra gli intimi, Alfonso, ha voluto invitare anche Gesuino, il suo “primo” cliente. Il festeggiamento è avvenuto presso un’Antica Trattoria, poco distante dal fiume Ticino. Era estate e l’Antica Trattoria era semi deserta. I festeggiamenti di Alfonso sono stati organizzati personalmente dalla Signora Maria, Ostessa e “maga” della cucina. Si sa che le Ostesse hanno un occhio particolare nell’osservare i clienti. La Signora Maria, poi, aveva più di un occhio… vedeva ovunque e ogni cosa. Anche quello che altre persone non osservano. Oltre a preparare un pranzo squisito, unico nel suo genere, ha tenuto d’occhio la piccola “comitiva” di Alfonso. In brevissimo tempo l’Ostessa aveva “letto” nel pensiero a tutti. Nella sua mente di donna avveduta chiese a Alfonso se era sposato. Il neo pensionato ha fatto una smorfia. “Non ne ho avuto il tempo.” Ha risposto. Non l’avesse mai detto. Da quel momento la Signora Maria non lo ha perso d’occhio un istante. Aveva fatto i suoi conti… e li aveva fatti a modo suo. Oggi, non sono molti gli uomini disponibili allo stato libero… La Signora Maria mentre era in cucina “a friggere” le pietanze, pensò di chiamare sua nipote Clementina… una bella ragazza di quarantadue anni ancora in cerca dell’anima gemella. Alla fine non ha resistito. Ha chiamato la nipote. “Clementina, vieni subito. Devo presentarti l’uomo che hai sempre sognato.” La quarantaduenne non aspettava altro. Si precipitò all’Antica Trattoria e ne rimase affascinata. Quella sera stessa Alfonso e Clementina rimasero a lungo a parlottare…ospiti della Signora Maria, la quale era ansiosa di conoscere l’esito della proposta. A volte non basta la fortuna di incontrare probabili candidati… ma sapere se il “il primo impatto” è positivo oppure no. Infatti, gli amori più fortunati sono quelli che “scoppiano al primo incontro”… quelli del “colpo di fulmine”. A notte fonda, quando la compagnia si era ormai sciolta, Alfonso e Clementina fecero una passeggiata, nella penombra della notte, lungo la riva del fiume… Non c’è di meglio per vivere momenti romantici, tra luci e ombre, vedo e non vedo…mentre la corrente del fiume rimanda immagini fiabesche… Clementina si era accesa dalla passione… e Alfonso pure. E’ stato Alfonso a sciogliere l’enigma. “Perché non facciamo una bella vacanza a Parigi? Ci sono stato un sola volta … parecchi anni fa… ma ero solo. Oggi, mi piacerebbe andare con te.” Clementina si sciolse come neve al sole, anzi, si incendiò.”Perché non partiamo domani mattina?” Abbracciò Alfonso… il quale acconsentì. Suggellò l’idea con un bacio lunghissimo …di quelli che fanno tremare i polsi e avvengono una sola volta nella vita. (444)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14039 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA  RAMAIOLI

"Buon Sabato ... a tutti"

DIARIO CORALE

 del

21 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 20 GIUGNO 2014

Post n°14038 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 20 GIUGNO 2014

“L’amore vive di attese…

e l’attesa è amore”

Dino

 
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FERRUCCIO E LA MAGA MARTINA racconto (657) di Dino Secondo Barili

Post n°14037 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

20 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 20 giugno 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

657

I racconti di Pavia

Ferruccio e la Maga Martina

Cosa sono sessant’anni? A parole… nulla! Per coloro che hanno raggiunto tale traguardo, però… cominciano i problemi. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Ferruccio, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Ferruccio era ed è un bell’uomo dal fisico atletico. Non poteva essere diversamente. Ha sempre praticato sport e ginnastica per tutta la vita. Non solo per star bene fisicamente, ma anche per avere un ascendente maggiore sulla donna che avrebbe voluto sposare. Avrebbe… perché, in realtà, tale donna non è mai apparsa all’orizzonte. I motivi sono stati tanti. Innanzi tutto perché la donna, con i requisiti richiesti dal sessantenne, non si è mai fatti vedere. Secondo, il Dott. Ferruccio ha sempre dato la precedenza al lavoro e al suo rapporto contrattuale con l’Agenzia. A sessant’anni, però, dopo un’estenuante attesa dell’anima gemella, il Dott. Ferruccio, si era stancato di aspettare. Aveva raggiunto una posizione economica e sociale di tutto rispetto e tuttavia non aveva ancora una donna sua. Un anno fa, il sessantenne decise di recarsi dalla Maga Martina abitante in Lomellina. Sono parecchie le persone che non credono alle Maghe… e fino ad allora , anche il Dott. Ferruccio. Quando, però, una persona vede gli anni passare e il sogno difficile da raggiungere si affida a qualsiasi “idea”… pur di arrivare “al dunque”. “Il fine giustifica i mezzi” … diceva un Filosofo molti anni fa. Quando la Maga Martina ha incontrato il Dott. Ferruccio, si è fatto raccontare per filo e per segno il suo problema. Dopo la prima seduta la Maga aveva già capito tutto. Il Dott. Ferruccio aveva bisogno di essere “istruito in materia”. Lo fece accomodare nel suo Salottino privato che faceva anche da Studio privato per i clienti speciali. Offrì al Dott. Ferruccio, uno squisito tè e cominciò a fare telefonate. Il Dirigente dell’Agenzia Commerciale milanese venne così a conoscere parecchi problemi che assillavano altre persone nelle sue stesse condizioni. Si trattava di problemi ben più gravi del suo. Dopo le telefonate, la Maga Martina, iniziò la sua chiacchierata. “Visto, Dott. Ferruccio, quanti casi ci sono in giro ben più gravi del suo? Il suo caso è di facilissima soluzione. Basta osservare la voce della donna” – “La voce della donna?” Chiese il Dott. Ferruccio un po’ sbigottito. “Si. Proprio la voce della donna. Sicuramente, Lei, avrà guardato tante donne… ma non ha mai fatto caso alla loro voce. La donna dei suoi sogni le è passata accanto e lei non l’ha vista. Perché? Perché ha guardato sempre e solo il suo fisico, ma non ha ascoltato la sua voce. E’ la sua voce… l’anima della donna. E’ attraverso la voce che una donna esprime il suo essere donna” Il Dott. Ferruccio da persona seria e intelligente cominciò a pensare. Cercò nella memoria e subito giunse alla sua mente la lontana cugina Elvezia per la quale ha sempre avuto una fortissima simpatia. Elvezia aveva una voce calda, sensuale, appassionata…che lo mandava letteralmente in estasi. La cugina Elvezia, però, viveva in America. La simpatia è una cosa strana … dura nel tempo. Non teme la lontananza e non invecchia mai. Una volta al mese Elvezia e il Dott. Ferruccio si telefonavano. Era un modo per sentire la loro reciproca voce e le notizie più interessanti dal loro punto di vista. Così per anni. Non passava mese che i due non sentissero il bisogno di “sentirsi”. Il Dott. Ferruccio ringraziò la Maga Martina per aver chiarito il suo problema. Da quel giorno, il sessantenne non ebbe che un pensiero: Elvezia. Ormai era passato un mese e la voce della cugina non si era ancora fatta sentire… Sapeva che aveva dei problemi e non voleva essere lui ad importunare. Dopo un mese e due giorni … il sessantenne cominciò a preoccuparsi. Sic chiedeva:“che sia successo qualcosa?”. Un anno fa, il Dott. Ferruccio era prostrato. Non sapeva cosa fare. Il suo pensiero era sempre fisso su Elvezia. Anche le impiegate dell’Agenzia Commerciale di Milano se ne erano accorte. Anzi, la sua Segretaria Simonetta, dopo averlo visto parlare da solo, gentilmente glielo lo ha fatto notare… “Dott. Ferruccio, parla da solo? Buon segno… buon segno” Il sessantenne divenne rosso come un peperone…”Buon segno… in che senso?” chiese il sessantenne. Simonetta si aspettava la domanda. E…con scaltrezza estrema “Dottore, Lei è innamorato …e presto avrà la realizzazione del suo sogno d’amore” Per il Dott. Ferruccio è stato come una folata di vento a primavera. Quelle belle folate che accarezzano il viso e rigenerano lo spirito. In quell’ istante il telefonino del sessantenne si mise a strillare. Il Dott. Ferruccio si chiuse nel suo Ufficio prima di rispondere. Aveva riconosciuto il numero che stava chiamando. Era Elvezia dall’America. “Ferruccio, arrivo a Milano Linate, oggi, pomeriggio alle tre. Ti aspetto al mio arrivo… ho un programma favoloso per noi due” Il sessantenne Dott. Ferruccio chiamò la Segretaria. “Simonetta, da questo momento sono in ferie. Ti saprò dire quando rientro… e se rientro” - Questo è il racconto 657, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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VILLA CARLOTTA SUL LAGO DI COMO di Teresa Ramaioli

Post n°14036 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

VILLA CARLOTTA SUL LAGO DI COMO

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 19/06/14 alle 19:33 via WEB
Bellissimo il parco- giardino di Villa Carlotta (Lago di Como).Nel parco, si percorre un itinerario dove si susseguono antichi esemplari di cedri, camelie e sequoie, bellissima la valle delle felci, il bosco di rododendri e il giardino dei bambù. All’interno della villa-museo,si trovano sculture del Canova, quadri dell'Appiani e di Hayez e arredamenti d'epoca dell’ottocento. Il giardino offre ai visitatori lo straordinario patrimonio botanico delle antiche raccolte di camelie, fiore simbolo dell’Ottocento europeo.La camelia deve il nome al missionario gesuita Georg Joseph Kamel, vissuto tra il 1661 e il 1704. Originaria del Giappone, Cina sud-orientale e zone limitrofe dell'Indocina, nei tempi antichi la camelia, grazie alla sua caratteristica di vivere centinaia di anni, era considerata simbolo di immortalità: ancora oggi viene piantata nei giardini dei templi buddisti. La prima camelia giunse in Italia nel 1760 nel giardino della Reggia di Caserta grazie all'amicizia di Lord Nelson con l'ambasciatore inglese Sir Hamilton. In Europa la camelia divenne di gran moda nell'Ottocento e le signore dell'alta società, ma anche gli uomini, usavano la camelia come ornamento dei propri abiti. Venendo a tempi più recenti, sarà Coco Chanel a scegliere questo fiore come simbolo della sua prestigiosa Maison.Per la regolarità e la perfezione che caratterizzavano i suoi petali bianchi, la camelia fu prediletta dalla stilista francese d’avanguardia Coco Chanel (1883-1971). Fu il primo fiore avuto in regalo dal suo amante inglese Arthur Edward ('Boy’) Capel (1881-1919), finanziatore della sua prima boutique a Parigi. La camelia bianca diventò il suo simbolo, appuntato sul bavero della giacca e, senza tempo, rimase quello della Maison parigina. Tuttora, la camelia di Chanel è uno degli emblemi più riconoscibili, insieme con la doppia C rovesciata, leit motiv predominante nelle collezioni, riproposta colorata, in stoffa, in pelle, in materiale plastico e in oro con diamanti o pietre preziose. La camelia varcò anche la soglia della cultura con Alexandre Dumas che nel 1848 pubblicò "La dame aux camélias", ripreso da Giuseppe Verdi nella Traviata (1853).. Nel linguaggio dei fiori la camelia è sinonimo di perfetta bellezza e superiorità non esibita; se regalata è segno di stima. Ciao Teresa

 
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I CAPELLI ROSSI di Teresa Ramaioli

Post n°14035 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

I CAPELLI ROSSI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 19/06/14 alle 11:36 via WEB
CAPELLI ROSSI---A differenza dei biondi e dei bruni, i capelli rossi non sono semplicemente una delle possibili tinte ,spesso diventano la causa di pregiudizi, di luoghi comuni. Alcune figure dai capelli rossi hanno una valenza positiva, basti pensare alla Sirenetta di Disney, a Jesssica Rabbitt, a Pippi Calze-lunghe, di fatto, le valenze negative associate all’avere le chiome fulve, persistono un po’ ovunque. Ai rossi è, generalmente, associato un carattere irascibile.Gli antichi egizi, hanno creduto che gli animali e gli uomini fulvi, avessero un legame speciale con il dio ‘Set’ e molti dei loro faraoni avevano i capelli rossi, Incluso Ramses, il più potente di tutti. Consideravano il rosso come colore premonitore di sfortune così molte fanciulle con la capigliatura fulva, sono state bruciate e non pochi rossi erano stati sepolti vivi. Gli antichi Greci credevano che le donne rosse si trasformassero in vampiri dopo la morte. Aristotele, le descriveva come emotivamente non-addomesticabili. Lo storico romano Cassio descrisse la regina guerriera britannica Boudicca come “alta e terribile di aspetto per la gran massa di capelli rossi”. Gli antichi romani pagavano un prezzo superiore per gli schiavi dai capelli fulvi. Nel Medioevo, il rosso era visto come il colore del Diavolo, e si pensava che un bambino nato con i capelli rossi fosse stato concepito durante il periodo nel quale la donna era mestruata. Durante l’Inquisizione spagnola, i capelli “color fuoco” erano testimonianza che la persona avesse rubato il fuoco dell’inferno e, perciò, doveva essere bruciata come strega. Nei primi anni del 1600, in Inghilterra, alla fine del regno della regina Elisabetta I era convinzione che le fate e le creature ultraterrene fossero rosse. Da allora, le persone dai capelli rossi sono state ritenute dotate di capacità insolite oltre che maliziose. In Danimarca è un onore avere un figlio dai capelli rossi. In Polonia, si crede che se si superano tre persone con i capelli rossi si vincerà alla lotteria. Il nome Russia significa “terra dei rossi” in onore del vichingo Rurik dai capelli rossi. I clown dai capelli rossi hanno origine proprio in Russia, la tradizione locale vuole che i capelli rossi siano indice di un temperamento focoso oppure di follia. Un proverbio dice : “Non c’è mai stato un santo con i capelli rossi.”Nella Bibbia troviamo personaggi con i capelli rossi e non godono di buona fama.Il termine Adamo è la parola ebraica che significa “ della terra rossa”, e Giuda viene raffigurato con i capelli rossi così come Maria Maddalena. In realtà i geni che determinano la chioma fulva sono molto complessi. Un bambino, per nascere con i capelli rossi, deve ereditare ben due di questi geni, uno da ciascun genitore. Il gene dei capelli rossi si può trasmettere anche se i due genitori non hanno i capelli rossi, ma sono portatori del gene, oppure se uno dei due genitori ha i capelli rossi e l’altro è portatore del gene. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E LA VITA E' OGGI...E INCOMINCIA DOMANI

Post n°14034 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

LA VITA E' OGGI...

E INCOMINCIA DOMANI

annamariamennitti
annamariamennitti il 19/06/14 alle 21:31 via WEB
,,,Filippo e Giuseppina con la scusa della parte teatrale si sono dati il primo bacio e fin qui va benissimo ,l'occasione buona per amarsi e promettersi, ma non mi è piaciuto la frase che a cinquant'anni si cambia...in che modo, e com'è io più gli anni passano e mi sento meglio di ieri in che modo si cambia si diventa racchie.. dai dimmi la verità ....è una preoccupazione la mia fra un paio d'anni scarso ci arriverò i.. almeno ho il tempo per rassegnarmi.....mi sembra ieri che mi accompagnarono all'asilo con il grembiulino e un grande fiocco....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/06/14 alle 08:45 via WEB
Ciao Annamaria - cinquant'anni è un bella età. Non si è più giovani e non si è ancora anziani. Quindi tu, sei una giovincella. Cosa dovrei dire io che di anni ne ho 79 (settantanove!). Per prima cosa: NIENTE NOSTALGIA (è una strada a "fondo chiuso"... porta alla depressione). Secondo. Ricordi la vecchia canzone "VOGLIO VIVERE COSI"? Dice: "Voglio vivere così col sole in fronte/ e felice canto/ beatamente... E' una canzone che va cantata tutti i giorni. Più volte al giorno. Perchè la vita è oggi...e i incomincia DOMANI!. Dino
(Rispondi)

 

 
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LEONCINACATERINA58...E I 656 RACCONTI

Post n°14033 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

LEONCINACATERINA58...

E

I 656 RACCONTI

leoncinacaterina58_1
leoncinacaterina58_1 il 20/06/14 alle 07:56 via WEB
Anche questo è un bel racconto ma preferisco quello di ieri ciao alla prossima lettua
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/06/14 alle 08:33 via WEB
Ciao - ogni racconto nasce in giornata come il "pane quotidiano". Risente, quindi, del momento in cui viene scritto. Però, cliccando "precedenti", ne hai a disposizione 656. Buona lettura. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E LA FEDE NELLE NONNE

Post n°14032 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA FEDE NELLE NONNE

annamariamennitti
annamariamennitti il 19/06/14 alle 15:17 via WEB
Villa Carlotta l'hai descritta molto bella e forse l'avrò vista in un viaggio ad Arona ,non ricordo ' so che sono posti meravigliosi e solo tu potevi descrivela ancora più bella.....I sogni che si fanno durante il sonno si avverano tutti Gisella è stata veramente fortunata ,anche perchè si è attenuta alle parole della nonna Però Dino quando sogno mia nonna non mi fa in modo di farmi almeno visitare un bel Castello e che mi resti l'illusione che per lo meno mi aiuta a vivere ,mi viene in sogno solo per dirmi "attenzione stai sbagliando" Gisella e il Prof. Durant felici ok ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/06/14 alle 20:16 via WEB
Ciao Annamaria - abbi fede. Vedrai che un giorno o l'altro tua nonna ti farà contenta. Però, bisogna avere fede. Dino
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 19/06/14 alle 21:11 via WEB
La tua è stata la risposta che mi sono meritata..... complimenti ciao Dino
(Rispondi)

 
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AGOSTINO FARAVELLI ...E IL PAESE DEI CAMPANELLI

Post n°14031 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

AGOSTINO FARAVELLI ...

E

IL PAESE DI CAMPANELLI

agostinofaravelli
agostinofaravelli il 19/06/14 alle 17:43 via WEB
Carissima, è bello ricordare il tempo delle operette, la Belle Epoch, gli sfarzi della Mittle Europa agli inizi del '900, ma il Paese dei campanelli, che pur si differenzia dallo standard delle operette del tempo, è certamente una delle più intriganti e allegre. A volte mi domando: se anche oggi i campanelli suonassero per quelle cause saremmo tutti storditi dall'inquinamento acustico, non è vero? Saluti cari anche a quell'inesauribile inventore di storie che giornalmente ci propina. Ciao Dino!! A presto.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/06/14 alle 08:22 via WEB
Ciao Agostino - IL PAESE DEI CAMPANELLI è certamente un'operetta allegra... come dovrebbe essere la vita. Ieri, come oggi, in ogni epoca... "i campanelli" hanno sempre suonato... forse con la stessa intensità. Oggi, si esagera tutto. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ... L'AMORE E IL CASO

Post n°14030 pubblicato il 20 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

L'AMORE E IL  CASO

annamariamennitti
annamariamennitti il 19/06/14 alle 15:28 via WEB
Ma tu Dino cosa pensi che l'amore non sia un caso, per me è un caso , non esiste che una persona si sveglia una mattina e decide ora vado a trovare l'uomo della mia vita , ti può apparire in qualsiasi momento e occasione che poi noi vogliamo combattere per averlo.bene.. dimenticavo che io non credo al destino ,ma alle opportunità ,uan volta incontrata la persona della vita .. scavalca fino alla fine tutti gli ostacoli " chi la dura la vince" ciao Dino a dopo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/06/14 alle 08:15 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. L'amore è un caso. Non si esce al mattino per incontrare l'amore... L'amore scatta quando il Destino vuole. Libera... di non credere. Dino
(Rispondi)

 
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