Messaggi del 21/06/2014

ANNAMARIA ... E IL RACCONTO DI CLARA E LA SCUOLA DA BALLO

Post n°14053 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI CLARA

E LA SCUOLA DA BALLO

annamariamennitti
annamariamennitti il 21/06/14 alle 14:02 via WEB
Bella idea aprire una scuola di ballo non è difficile ...bisogna essere prima di tutto convinti, passione ,entusiasmo per arrivare in porto Clara e Orfeo hanno la stessa passione insieme vanno benissimo ,e poi le loro giornate di lavoro li renderà sempre in piena armonia.. bravi ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/06/14 alle 19:15 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Clara aveva le idee chiare. Quando una persona sa quello che vuole ... il resto visne da sé. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14052 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“La vita

 è il bene più prezioso

che una persona

ha”

Dino

 

 

 
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CRISTINA racconto (445) di Dino Secondo Barili

Post n°14051 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

Cristina (445)

Cristina, quarant’anni, bella ragazza piena di vita, non era soddisfatta del modo in cui andavano le “sue” cose personali. Non… tutte le “cose”. Per esempio, sul lavoro, le “cose” non erano niente male. L’Ufficio in cui Cristina lavorava era nuovo di zecca con tutte le comodità possibili. C’era la zona “ristoro” con la macchina del caffè che andava a gonfie vele. I Dirigenti erano brave persone che guardavano al sodo. Cioè al lavoro fatto… non alle “pagliuzze buone per i calli”. Infatti, ogni addetto aveva un carico di lavoro ben definito ed il personale si dava da fare per essere sempre in anticipo sulle “scadenze”. Anche Cristina aveva una sua “area di lavoro” e non perdeva occasione per farsi elogiare. Ma, gli elogi non bastano. A quarant’anni, una donna ha anche una sua vita sentimentale (anzi, dovrebbe averla)… Erano proprio quelle le “cose” che non andavano a Cristina. Veramente la storia era un po’ complicata. Un anno fa, Cristina si era stancata del suo terzo moroso. Erano insieme da tre anni, ma la relazione non aveva approdato a nulla. Cristina avrebbe voluto avere una casa propria dove convivere con il “suo” lui. Da quell’orecchio, invece, il moroso non ci sentiva affatto. Oggi, gli uomini hanno “paura delle donne”. Anzi, hanno paura dei legami troppo stretti. Quando una donna cerca di consolidare la relazione rendendola “ufficiale”… l’uomo inventa mille scuse. “Prima devo fare questo… poi devo fare quello”. Ma, sono solo e tutte scuse. A quarant’anni, Cristina, aveva deciso. “Basta… così non funziona. Se devo rimanere sola… voglio anche essere libera di andare con chi mi pare e dove mi pare.” Il moroso non ha fatto una piega. “Se va bene per te… Sono d’accordo”. E così, dopo tre anni, Cristina si sentì libera di andare e fare ciò che voleva. Dal moroso… neppure una telefonata. Ora, però, che era sola… doveva dare una risposta alla sua vita. Cosa fare? Mantenersi single o cercare una nuova compagnia maschile? In Ufficio, Cristina aveva parecchie Colleghe amiche con le quali aveva confidenza. Alcune di loro avevano avuto situazioni analoghe a quelle di Cristina. Ognuna, cercava di farsi una ragione della situazione generale attuale. Ammettevano che in tempo di crisi, molte cose sono cambiate. Anzi, i valori cambiavano secondo le persone. Sotto, sotto, però, tutte le Colleghe di Cristina (lei compresa) erano alla ricerca “di un lui”, dell’anima gemella… anche se non lo dicevano apertamente. Cristina, si guardava intorno... Un anno fa, un sabato mattina, la quarantenne era in Piazza della Vittoria a Pavia. La Piazza era piena di gente di ogni età. Cristina aveva un appuntamento con la Parrucchiera, ma era in anticipo. Pensò di fare quattro passi sotto i portici dove gli spazi per muoversi sono molto limitati… tra persone che vanno e vengono e i numerosi tavolini dei Bar sempre occupati. Per evitare una cameriera con il vassoio tra le mani, Cristina ha fatto un movimento sbagliato ed è finita per terra dritta, dritta, tra la gente. Panico… “Si è fatta male? Si è rotto qualcosa?” Parecchie persone le sono state addosso… per soccorrerla. Tra queste un Signore, cinquantenne, alto, biondo, capelli lunghi, occhi chiari… quasi un divo del cinema. “Scusi, Signorina. Sono il Dott. Desiderio. Posso esserle d’aiuto?” Alla vista di un simile personaggio, Cristina si sentì mancare. Comprese subito che le era capitata la manna dal cielo. Finse diversi “immaginari malori”. Tra i due nacque un’immediata simpatia. Anche il Dott. Desiderio, forse, doveva avere delle “ferite” da guarire… Insieme gustarono un favoloso caffè … e insieme programmarono il resto della giornata e … della loro vita.   (445)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14050 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE+

del

22 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 21 GIUGNO 2014

Post n°14049 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 21 GIUGNO 2014

“L’amore ha bisogno

di progetti e di traguardi”

Dino

 
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CLARA E LA SCUOLA DA BALLO racconto (658) di Dino Secondo Barili

Post n°14048 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

21 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 21 giugno 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

658

I racconti di Pavia

Clara e la Scuola da Ballo

Quando le persone sono impegnate nelle loro passioni vivono la vita con maggiore soddisfazione. Era quello che pensava, un anno fa, Clara, una bellissima trentenne, impiegata a Milano, abitante a Pavia. Anzi, per anni,Clara, alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine del mondo, si era impegnata a frequentare tantissimi Corsi da Ballo. La trentenne il ballo l’aveva nel sangue… però… Nella vita c’è sempre un però. Il però di Clara, fino ad un anno fa, era quello di essere sola. Non aveva ancora trovato il “compagno ideale”, quello con il quale fare “progetti” …veramente importanti e continuativi. A venticinque anni Clara si era innamorata di un ballerino vero, ma il rapporto non ha funzionato. Dopo pochi mesi è andato tutto in fumo e tra i due il rapporto si è interrotto. Un anno fa, Clara decise di parlarne con la sua amica del cuore, Rosalia, una collega che aveva idee geniali. “Rosalia, secondo te, cosa posso fare per superare il mio momento di crisi?” Rosalia era estrosa fino all’estremo limite. Rispose ironizzando. “Dammi la tua chiama bionda, i tuoi occhi azzurri, le tue gambe da fine del mondo… e ti faccio vedere io come gira il mondo” Clara ci fece una risata e riprese al domanda. “Rosalia non scherzare… devo trovare la soluzione al mio caso. Ho bisogno di compagno che sappia ballare, anzi che abbia il ballo nelle vene…” Rosalia si illuminò d’immenso. “Non ci sono problemi… ti presento mio fratello Lucrezio. Ha trentacinque anni. E’ bellissimo…e vive per ballare” Clara pensò che l’amica stesse scherzando invece Rosalia aveva veramente un fratello di nome Lucrezio. Un fanatico del ballo. Quando Clara e Lucrezio si incontrarono non credevano ai loro occhi. L’un l’altro si guardarono in faccia e pensarono lo stessa cosa. “Era proprio quello che cercavo…” Infatti, si abbracciarono. Si baciarono (sulla guancia)… ed accennarono ad un passo di tango. Da quel momento, un anno fa, la vita di Clara e Lucrezio è diventata come “la marcia trionfale dell’Aida”. Un susseguirsi di progetti volti ad esaltare il ballo come scuola e come spettacolo. Quando due persone estrose si mettono insieme sono come l’incendio che divampa… Clara aveva idee da vendere… Lucrezio voleva solo ballare. Nelle coppie avviene spesso che uno dei componenti prenda il sopravvento. Clara è stata chiara fin dall’inizio. “Lucrezio, in casa … tu porti i pantaloni… ma io comando, do gli ordini” Quando una donna ha le idee chiare … l’uomo si adegua. Non può fare tutti giorni una “battaglia”. Oltre tutto cosa ci guadagna? Niente. Inoltre Lucrezio, oltre al ballo, era di indole pigra… non voleva responsabilità, non voleva pensare. Clara, invece, aveva il fuoco nelle vene. Per prima cosa organizzò una Scuola da Ballo. Lucrezio era un maestro nell’insegnare i passi agli allievi e alle allieve ed era sempre attento a non contraddire mai Clara. Questo valeva anche e soprattutto per gli allievi i quali capivano subito chi aveva il comando. Stavano alle regole …o dovevano andarsene. Anche perché Clara (ancora Clara) aveva un progetto ben definito nella sua testa. “Imparare e Lavorare” cioè, impegnarsi nell’attività pratica e dare un senso a ciò che si impara. Infatti, dopo pochi mesi di Scuola di Ballo, gli allievi venivano “messi sul palco”… come si diceva una volta. Cioè dovevano esibirsi in pubblico e fare spettacolo. Quando le persone sono mosse non solo dal desiderio di conoscenza, ma dall’impegno pratico… il gioco è fatto. Secondo Clara, “sapere per il solo gusto di sapere … non serve a niente”. E’ soltanto un forma di esibizionismo… per dire “Io so”. Ma, cosa sa veramente una persona? Ciò che dimostra di sapere all’atto pratico… e deve dimostrarlo con i fatti. La Scuola di Ballo di Clara e Lucrezio era solo il trampolino di lancio dal quale prendere l’avvio per raggiungere un determinato obiettivo. Da un anno a questa parte, per Clara e Lucrezio non c’è più stato un momento libero… Il bello non è solo l’inizio, ma la voglia di fare che crea nuovi stimoli, nuove iniziative. Perché Clara aveva già pronto il suo piano. Qualche mese fa… ha deciso. Lucrezio era proprio l’uomo che faceva al suo caso. Una mattina, si è alzata. Ha guardato negli occhi Lucrezio ed ha lanciato la sua sfida. “Lucrezio, oggi andiamo dal Pittore Orfeo e ci facciamo dipingere l’insegna della nostra Scuola. Si chiamerà: “Scuola da Ballo Clara & Lucrezio”… E per completare l’opera, fisseremo la data del nostro fidanzamento ufficiale” Lucrezio, ancora mezzo addormentato… si è limitato ad approvare con un “…se lo dici tu” - Questo è il racconto 658, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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IL TE' di Teresa Ramaioli

Post n°14047 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

IL TE' 

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/06/14 alle 14:17 via WEB
IL TE'----Il tè nacque in Cina migliaia di anni fa e veniva utilizzato consumandone le foglie come medicinale. Il tè era infatti capace di favorire l'attenzione, la concentrazione, di guarire la depressione e altri malanni. Nel VII sec. d.C., sotto la dinastia Tang il tè divenne la bevanda nazionale cinese, si faceva essiccando le foglie della pianta, per poi pressarle fino ad avere dei panetti duri, facili da trasportare (nidi o mattonelle). Per ottenere la pozione veniva staccato dal blocco una minima quantità di prodotto, frantumato nel mortaio, e poi bollito in acqua con altri ingredienti come sale, zenzero, buccia d'arancia, latte e qualche volta cipolle. Ancora oggi in alcune aree di Tibet, Mongolia e India il tè è preparato quasi allo stesso modo. Da qui in poi molti popoli ne iniziarono la coltivazione e il consumo, ognuno seguendo i propri usi e costumi. In Europa questa bevanda sbarcò intorno al 1610 grazie ai mercanti della Compagnia delle Indie orientali olandese, dapprima riservato solo ai nobili e alle classi sociali più ricche( per il prezzo proibitivo) , pian piano diventò più acquistabile e il suo consumo si diffuse anche al resto della popolazione. Proprio perchè era legato a grandi interessi economici, il nobile infuso fu causa anche di conflitti e di battaglie, ricordiamo il "Boston Tea Party", quando nel 1773 i coloni inglesi che abitavano nel Nuovo Mondo, si ribellarono alla loro madre patria e per protesta buttarono a mare 340 casse di tè. Fu la scintilla che provocò la guerra di indipendenza delle colonie e l'inizio di tutti gli eventi che portarono ala nascita degli Stati Uniti d'America.Tutti i numerosissimi tipi di tè derivano da un'unica pianta che appartiene al genere Camellia della famiglia delle Theaceae. I ceppi originari si trovavano solo in Cina, denoninata Camellia Sinensis e in India, denoninata Camellia Assamica. Oggi esistono piantagioni in molte parti del mondo. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL "BEL SOL D'AMOR"

Post n°14045 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL "BEL SOL D'AMOR"

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 20/06/14 alle 21:17 via WEB
L'amore vero quello con la A maiuscola non lascia segni ,ma piaghe per molto tempo..non è facile rimarginarli , occorre tempo, ma molto tempo...però ti assicuro che basta un nuovo sistema di vita che si rimargiono le piaghe .....Nella vita tutto è destinato a finire anche i grandi amori e soprattutto il ricordo del grande amore ciao DINO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/06/14 alle 07:25 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Nella vita tutto passa... diceva il Poeta (anche il grande amore passa). Si sa, però, che i Poeti NON dicono tutta la verità, ma solo quella che a loro va bene. Per esempio, vedi Carducci. "Contessa che mai è la vita? E' l'ombra di un sogno fuggente...ecc.ecc." Non dice, però, quando è avvenuto il "primo magico incontro". Quando è apparso il Sole... quel Sole che ha illuminato ... "il Bel Sol d'Amor". Meno male che c'è l'amore a illuminare le giornate. Cosa ne dici? Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI ALFONSO

Post n°14044 pubblicato il 21 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI ALFONSO

annamariamennitti
annamariamennitti il 20/06/14 alle 21:07 via WEB
Così Alfonso e Clementina partono la mattina dopo per Parigi....certo che se lo possono permettere , dopo anni di lavoro e di sacrifici in più è apparsa Clementina la donna che sperava di incontrare ,perchè aspettare,senza più impegni Evviva l'amore ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/06/14 alle 07:13 via WEB
Ciao Annamaria - ogni persona ha il suo periodo fortunato. Per Alfonso è stato l'incontro con Clementina. Viva l'amore. Dino
(Rispondi)

 

 
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