Messaggi del 26/06/2014

ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI MARTINO

Post n°14115 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI MARTINO

annamariamennitti
annamariamennitti il 26/06/14 alle 13:09 via WEB
Bel racconto Dino , però secondo me Martino non doveva essere un bravo pescatore....vinceva le gare per colpi di fortuna ....nella vita aveva ragione Gianfilippo lasciava a desiderare non era capace di pescare una donna!!!!!Dalle mie parti quando ci si chiede agli uomini "Dove vai?! questi risponde , "a caccia " come per dire "a donne" Scommetto proprio che Serafina gliela messa tutta ...per un bacio ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/06/14 alle 17:58 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Martino faceva solo il pescatore. Per mezzo di Gianfilippo, però, ha trovato la strada giusta. Al resto ha pensato Serafina. Nella vita, basta avere un amico... quello giusto. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E I BACI DELLE NONNE DI UNA VOLTA

Post n°14114 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I BACI DELLE NONNE DI UNA VOLTA

annamariamennitti
annamariamennitti il 26/06/14 alle 13:30 via WEB
Si certo i baci sono indispensabili nella vita, ci trasmettono tanta luce,come ad esempio accendere una lampadina ,però quella a poco consumo....Appena accendi l'interruttore ti dà una luce opaca ,una dolce emozione..poi.aumenta mettendo a fuoco ogni oggetto poi all'improvviso la luce aumenta insieme all'emozione così tutto sotto controllo... infatti con la luce e baci si vive benissimo ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/06/14 alle 17:54 via WEB
Ciao Annamaria - i baci sono il toccasana di tutti mali. Ricordi le nonne di una volta?. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14113 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Ogni medaglia

ha

il suo rovescio”

Dino

 

 

 
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MAURIZIO racconto (450) di Dino Secondo Barili

Post n°14112 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

Maurizio (450)

A Milano ci sono uffici dove lavorano anche cento persone e più. Uomini e donne. In genere gli uomini sono pochi, mentre le impiegate sono in maggioranza. In tali uffici c’è sempre un uomo che “primeggia”, cioè è il più ricercato e corteggiato dalle impiegate. In genere è un bell’uomo, con delle caratteristiche fisiche particolari, modi ed espressioni che fanno la differenza. Un anno fa, in uno di tali Uffici, l’uomo più corteggiato era Danilo, alto biondo capelli lunghi ondulati, occhi chiari e un modo di esprimersi che incantava chiunque (non solo le donne… anche gli uomini). Danilo, un anno fa, ha compiuto cinquant’anni ed è entrato in una crisi profonda. Per anni Danilo è stato beniamino di tutte le impiegate dell’Ufficio. Tutte lo interpellavano, chiacchieravano volentieri con “il personaggio” per eccellenza, l’uomo “immagine”… che sapeva far sognare ogni donna. Danilo era sempre disponibile, corretto e gentile. Quando un’impiegata era in difficoltà per qualche incombenza anche di poco conto… a chi si rivolgeva? A Danilo… e Danilo era lì, sempre disponibile a dare una mano. Un anno fa, però, le cose sono cambiate. Nell’Ufficio è stato assunto un nuovo impiegato, Maurizio. Trent’anni… un fisico da far invidia al più bell’attore del cinema americano. Da quel momento tutte le impiegate dell’Ufficio hanno guardato solo lui, Maurizio. “Maurizio il bello” lo chiamavano le impiegate. Inoltre, il trentenne aveva tutte le caratteristiche che aveva Danilo… e una in più…. Era giovane! A quel punto, il cinquantenne Danilo è andato in crisi. E che crisi! Al punto che persino il Dirigente se ne è preoccupato. Un giorno lo prese in disperate e … “Danilo, cosa hai? Ti vedo distrutto… Sei andato dal medico?” Il cinquantenne farfugliò qualche parola incomprensibile…Al che il Dirigente si insospettì. “Spiegati, Danilo. Ci tengo ai miei impiegati. Voglio che stiano bene …Se non sono in piena forma mi preoccupo. Un persona “non” è solo una persona … è parte della società. E noi, caro Danilo, siamo la società. Se stiamo bene noi… sta bene la società.” Dopo una tale dichiarazione, Danilo sentì il dovere di parlare chiaro. “Direttore, sono un po’ giù di corda… Questa sera vado dal mio Medico di Fiducia. Domani le farò sapere.” I due si lasciarono con una stretta di mano. La sera stessa, Danilo, era nell’ambulatorio del suo Medico di Fiducia, Dott. Giuseppe, il quale, appena lo vide, si preoccupò. “Danilo, cosa ti è successo? Ti ho sempre visto come l’uomo “sprint” ed ora mi preoccupi. “Fuori il rospo”. C’è di mezzo una donna?” Il cinquantenne si sentì subito a suo agio… “No. No. Dottor Giuseppe. Non c’è una donna sola… Ci sono tante donne… tutte le impiegate del mio Ufficio. Da anni sono stato il più corteggiato e viziato dalle mie colleghe… ed ora non più. E’ arrivato un giovanotto, un nuovo impiegato, ed io sono finito nel dimenticatoio. A lei, Dottore, lo posso dire … mi trattano come uno “straccio” che non serve più.” – Il Medico non sapeva se ridere o piangere. “E, per questo motivo sei andato in crisi? Ti credevo più avveduto. E’ nella natura delle donne guardare “l’uomo migliore”, quello più bello, più giovane, più istruito, più ricco, che ha l’automobile ultimo modello, il posto migliore… Cosa è successo di strano? Le tue colleghe si sono comportate come, le donne, lo hanno fatto da sempre. E’ la natura stessa che le ha fatte così… altrimenti non ci sarebbe progresso. Sono gli uomini che sono convinti di dominare… sempre e in ogni momento. Gli uomini sono orgogliosi di sé stessi … e il loro orgoglio li condanna a vivere male. E’ bastato l’arrivo di un nuovo impiegato… per mandarti in crisi. Danilo, non ti sei mai chiesto perché gli uomini lavorano, studiano, risparmiano come matti? Prova a rispondere… e capirai molto di te stesso… e delle donne.” -(450)

 
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CORTILE STORY

Post n°14111 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

Cortile … story

Viaggio in Lombardia

Il Cortile di sessant’anni fa era una piccola comunità nella quale tutti si riconoscevano, si sentivano parte, protetti, compresi, ascoltati… e ognuno poteva sviluppare le proprie aspirazioni. Non era una società “anonima”(senza nome) … anzi, era una “società” reale… aperta al contributo di tutti… dalla quale, tutti, traevano benefici. Come per il caso di Clara, una ragazza balbuziente, la quale aveva due manine d’oro… una sarta superlativa. Nel cortile tutti potevano affidarle indumenti da rammendare … e Lei, con le sue manine d’oro, li faceva diventare… come nuovi. Ma per Clara, il cortile era troppo stretto, troppo limitato. Fu Anselmo a darle una mano. Era amico del Conte di Trivolzio che aveva amicizie importanti a Milano. Clara trovò presto servizio, lavoro, e … gloria, nella grande città. Così andava il mondo... sessant’anni fa. E, adesso? Forse che “una buona parola” non apre molte porte?    Buona giornata a tutti. Dino 

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14110 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì... a tutti"

DIARIO CORALE

 del

27 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 26 GIUGNO 2014

Post n°14109 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 26 GIUGNO 2014

“I baci

sono una componente essenziale

per vivere bene”

Dino

 
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MARTINO racconto (663) di Dino Secondo Barili

Post n°14108 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

26 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 26 giugno 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

663

I racconti del benessere

Martino

Il benessere nasce da un’esigenza profonda che spesso nemmeno l’individuo che lo sta cercando conosce. E’ stato così anche per Martino, un quarantenne, scapolo il quale non era soddisfatto della vita che stava conducendo. Il quarantenne era soddisfatto del lavoro e dell’Ufficio di Milano nel quale lavorava. Tuttavia sentiva il bisogno di una “marcia in più”. Un anno fa, Martino ne parlò con il suo collega e coetaneo Gianfilippo. Il discorso era avvenuto per caso. Entrambi erano appassionati pescatori. Non tutti i pescatori sono uguali. Ci sono pescatori che si limitano a gettare l’amo e ad aspettare che il pesce abbocchi…e ci sono pescatori che amano la competizione, cioè fanno le gare di pesca. Martino era un pescatore di quelli che facevano le gare di pesca. Da un po’ di tempo, però, il quarantenne aveva perso quella passione che spinge una persona a competere. Il discorso cadde a proposito con il collega Gianfilippo il quale ne aveva intuito il motivo. “Martino, per competere in una gara di pesca ci vogliono delle motivazioni… e tu da un po’ di tempo le hai perdute” Era vero. Sapeva anche individuarne il motivo. E’ stato ancora Gianfilippo a mettere il dito sulla piaga. “Martino , per sentirsi in forma… bisogna essere innamorati” Non l’avesse mai detto. Da un po’ di tempo, Martino era attratto dalla nuova collega che aveva preso servizio da pochi mesi. Si chiamava Serafina, aveva trent’anni ed era bellissima. Martino se ne era innamorato dal primo giorno in cui l’aveva vista… Da quel momento era diventato taciturno. I suoi occhi e il suo pensiero erano rivolti a lei, a Serafina. Siccome era la prima volta che accadeva in vita sua, Martino, era diventato timido, insicuro… continuava a farsi domande, a porsi problemi. Quando Gianfilippo mise il dito sulla piaga, Martino comprese che era il momento di vuotare il sacco… In un primo tempo era diventato rosso… poi, aveva ripreso una certa sicurezza. “Hai ragione, Gianfilippo, il fatto è che da quando mi sono innamorato … sono diventato insicuro. Mi sembra di non essere all’altezza. Non ho ancora avuto il coraggio di propormi” Gianfilippo, comprese il dramma. “Martino di cosa hai paura? Lo so che hai perso la testa per Serafina….e cosa aspetti a proporti? Invitala a mangiare una pizza, a prendere un caffè… Fai qualcosa. Non puoi mica restare così con le mano in mano fino alla fine dei secoli. Forza, coraggio… datti una mossa” Martino si rese conto che non poteva continuare così. La sua paura era quella che Serafina potesse rispondergli di “No”…. e lo disse chiaramente a Gianfilippo. E’ proprio delle persone timide la preoccupazione di “non” essere accettati… Il collega invece era di tutt’altra natura. “E no, Martino. Non è da te. Non è da uomo di quarant’anni, Campione Provinciale dei Pescatori avere simili preoccupazioni. Meglio una donna che ti dica No in faccia… che uno stillicidio… del dico e non dico” Nell’istante stesso in cui Martino e Gianfilippo stavano discutendo si è trovata a passare Serafina, la bellissima trentenne della quale il quarantenne era innamorato. E’ stato Gianfilippo ad intavolare il discorso. “Serafina, oggi, devo festeggiare una vittoria di una gara di pesca… posso farti una proposta?” La trentenne era troppo furba per non aver capito l’antifona… “E quale sarebbe la proposta?” Questa sera, dopo la fine del turno di lavoro, offro la pizza a te e a Martino… alla quale non è possibile rinunciare” Così in quattro e quattro otto, Gianfilippo ci aveva messo lo zampino. I tre si trovarono puntuali in Pizzeria all’ora stabilita. Gianfilippo, ordinò le pizze… poi fece finta di ricevere una telefonata sul telefonino. Si allontanò per rispondere. Alla fine tornò con la sorpresa. “Mi spiace tanto. Non posso fermarmi. Mi hanno chiamato a casa per una visita urgente del tecnico del impianto idraulico. Sono certo che la pizza potrà essere divisa tra voi due…e buon pro vi faccia” Dopo i saluti e i baci sulla guancia Gianfilippo ha lasciato campo libero al collega Martino il quale, oltre ad apprezzare la pizza, ha raccontato i motivi della messa in scena. Quando una donna ha un corteggiatore timido ne coglie la sensibilità. Come se Martino avesse avuto bisogno del collega per superare un momento di difficoltà. I timidi, però, non restano sempre timidi. Superato il primo momento … diventano più intraprendenti degli altri. Dopo la pizza, Martino invitò, Serafina a vistare una mostra di fotografia al “Club del Pescatore”. Alcune delle fotografie ritraevano proprio Martino mentre collezionava alcuni dei suoi successi. Serafina rimase affascinata. Divenne languida al punto che le labbra della trentenne incrociarono quelle di Martino e scattò la scintilla… Una grande scintilla che ha fatto traboccare il vaso. Un bacio lungo, appassionato… in mezzo alla folla dei visitatori. I primo bacio! Quello che non si scorda mai… Ad esso seguirono altri baci. Serafina, però, voleva qualcosa di più intimo. La continuazione avvenne nel lussuoso salotto della trentenne… Su un comodo divano. Mentre la Tv accesa… trasmetteva  il film “Come essere innamorati e dimostrarlo” - Questo è il racconto 663, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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BENESSERE E FELICITA' di Teresa Ramaioli

Post n°14107 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

BENESSERE E FELICITA' 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/06/14 alle 13:01 via WEB
BENESSERE - FELICITA'----La felicità è soggettiva quello che rende felice una persona può non rendere felice un'altra.Per ognuno di noi la felicità è uno stato emotivo di benessere diverso, e può dipendere da mille fattori.Le emozioni sono elementi fondamentali della nostra vita. Da loro prendiamo spunto. Loro muovono tutto. E l’uomo ne è sempre alla continua ricerca. Soprattutto di quelle sensazioni che lo fanno stare bene e lo appagano.Le recenti ricerche dimostrano che le persone più ricche, benché abbiano con maggiore facilità accesso a beni e servizi, non sempre sono più felici di chi possiede meno. Non è quindi nei beni materiali, o non solo, la risposta alla domanda di felicità. Secondo Freud, "lavorare ed amare" rende un uomo felice. Bisogna trovare un equilibrio fra la vita professionale e quella privata e che bisogna amare il lavoro, che si fa, senza vivere per esso.Alcuni modi per comprare la felicità: Compra esperienze non le cose. La tua vita è la somma delle sue esperienze, più ricordi felici hai, più felice sei. Il modo migliore per creare bei momenti e bei ricordi è stare con i tuoi cari. Se condividi le tue esperienze aumenterai l’intensità dell’emozione. Se aspetti di essere felice solo quando tutto è fatto sarai felice per poco tempo. Esempio:il viaggio deve essere bello quanto l’arrivo, la preparazione quanto la cena Usa il cuore e la mente insieme, usa la testa per le cose poco importanti per te così da avere più budget per le cose che ti stanno a cuore. Impara a godere di tante piccole cose, di tanti piccole esperienze, così arricchirai il tuo album di ricordi e la tua dose quotidiana di felicità. In una società che corre veloce, dove la gara e la competizione è sempre più spietata rischiamo, se non facciamo attenzione, di perderci il momento e di dimenticarci cosa conta veramente. Non confondiamo i fini con i mezzi e i soldi sono di sicuro un mezzo. Ciao Teresa

 
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LE ERBE DI SAN GIOVANNI di Teresa Ramaioli

Post n°14106 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

LE ERBE DI SAN GIOVANNI

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/06/14 alle 13:12 via WEB
LE ERBE DI SAN GIOVANNI----Un’usanza molto diffusa era quella della raccolta delle erbe di San Giovanni. Si pensava che chiunque si bagnasse con la rugiada durante questa magica notte si creava una barriera in grado di difendersi da ogni tipo di corruzione. Erbe di San Giovanni usate come talismani: l’iperico dai fiori gialli, da tenere sul corpo tutta la notte per proteggerci dalle sventure, e garantire sonni sereni, o fuori dalle porte per proteggere la famiglia; l’artemisia contro il malocchio; la ruta per le proprietà curative ,la menta bagnata dalla rugiada per una lunga vita; la salvia per proteggerci dalle creature malvagie;la verbena simbolo di pace e prosperità; cara alle streghe, era in grado di guarire dalle malattie;il ribes i cui frutti rossi sono chiamati anche bacche di San Giovanni;la mandragora, una delle piante più pericolose, molto cara alle streghe, la usavano per preparare filtri d’amore ;il rosmarino che, appeso con iperico e ruta alle porte delle case, teneva lontani diavoli e streghe;l’aglio, potentissimo talismano, se raccolto prima del sorgere del sole era particolarmente forte contro la stregoneria ;l’artemisia, preservava dai fulmini ed era amuleto protettivo contro il malocchio ;la lavanda, riposta a mazzetti nei cassetti e negli armadi, proteggeva la biancheria e anche tutta la famiglia ;la felce, donava capacità divinatorie, forze soprannaturali e sapienza (secondo le credenze il suo fiore si schiude solo la Notte di San Giovanni, resta visibile per un attimo e può essere raccolto solo dopo aver lottato con il diavolo);l’erba carlina, che serviva ad impedire il passo malefico della strega; se inchiodata alla porta di casa infatti, costringeva la strega a contarne con esattezza tutti i capolini. Con queste piante era possibile fare” l’acqua di San Giovanni”; se raccolte nella notte fra il 23 e il 24 giugno, messe in un bacile colmo d’acqua lasciato fuori casa per tutta la notte aveva il potere di aumentare la bellezza, preservare dalle malattie ma nello stesso tempo difendere dal malocchio, l’invidia e le fatture .Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI FRANCA

Post n°14105 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI FRANCA

annamariamennitti
annamariamennitti il 25/06/14 alle 21:11 via WEB
Due persone devono avere gli stessi interesi Franca aveva finalmente capito di aver trovato una persona che si interessasse di arte., senza proposte indecenti Il carattere degli artisti è definito particolare in quanto diverso rispetto alla massa ,l'artista è in grado di vedere le cose, tutte le cose, con sensibilità e Franca l'aveva capito ecco perchè è tornata che le brillavano gli occhi ,aveva molte cose da imparare .e ne era entusiasta....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/06/14 alle 07:10 via WEB
Ciao Annamaria - L'arte è l'arte... non è solo sensibilità, ma originalità. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MESSAGGIO DI TERESA ... PER GIOVANNA CATTANEO

Post n°14104 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI TERESA ...

PER GIOVANNA CATTANEO

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/06/14 alle 20:23 via WEB
Grazie, Giovanna e...AUGURI(anche se in ritardo) ciao Teresa
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ... E L'IMPORTANZA DEL LIQUORE

Post n°14103 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'IMPORTANZA DEL LIQUORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 25/06/14 alle 13:40 via WEB
Di solito il liquore va sorseggiato e gustato da buon intentitore.....però se l'intentitore ha molta sete.....beve tutto d'un fiato e poi non riesce a capire cosa ha bevuto..............ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/06/14 alle 07:04 via WEB
Ciao Annamaria - così accade spesso. Invece, bisognerebbe apprezzare lungamente. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E L'ARTED I SOGNARE IN GRANDE

Post n°14102 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'ARTE DI SOGNARE IN GRANDE

annamariamennitti
annamariamennitti il 25/06/14 alle 13:20 via WEB
Meglio sognare in grande ,più delle volte una percentuuale si avvera,al contrario sognare poco ,non rimane niente....ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/06/14 alle 07:00 via WEB
Ciao Annamaria - sognare ... per sognare, è meglio sognare in grande ... ci si trova più gusto. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI ALFREDO

Post n°14101 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI ALFREDO

annamariamennitti
annamariamennitti il 25/06/14 alle 13:17 via WEB
...ti rendi conto se se Alfredo avesse sposato Maddalena cosa sarebbe accaduto tra Maddalena e Clementina quante discussioni fra loro ......ma c'è sempre un Dio che vede e provvede. Tutti felici e contenti, anche Maddalena che è quasi scappata in America come per dire " Ora vedetevela voi " ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/06/14 alle 06:57 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. I racconti si prestano a molte interpretazioni. I personaggi sono lì apposta per chiedere il nostro giudizio. Dino
(Rispondi)

 

 
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CORTILE STORY (1)

Post n°14100 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Nel cortile di sessant’anni fa c’erano molti gatti. Inoltre, allora, i gatti non venivano sterilizzati e quindi si riproducevano con estrema facilità…. C’erano, però, molti topi, e quindi, i gatti, avevano il loro bel da fare. Anche nel cortile le donne e gatti facevano quello che volevano… e pertanto, spesso la donna veniva associata al gatto, specialmente, quando (la donna) era molto indipendente e “libera”. Ma l’associazione tra la donna e il gatto avveniva soprattutto… con quelle donne “chiamate streghe” (è una gatta!)…capaci di “irretire gli uomini… e far fare loro quello che volevano”… Nella faccenda i gatti non c’entravano per nulla… perché la stessa cosa avviene ora… anche se, oggi, i gatti sono impegnati in “pranzetti prelibati e gustosi” Buona giornata a tutti. Dino

 
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COMMENTO DI PAOLA110

Post n°14099 pubblicato il 26 Giugno 2014 da dinobarili
 

COMMENTO DI PAOLA110

PAOLA11O
PAOLA11O il 25/06/14 alle 14:13 via WEB
L'amore è Dio. L'amore fra gli uomini, fra noi è possibile, è vero solo se nasce da Dio. Un pomeriggio felice

 
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