dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 16/07/2014
MESSAGGIO DI TERESA RAMAIOLI...
PER
ANNAMARIA MENNITTI
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ANNAMARIA ...
E
I TEMPI PASSATI
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Lorenzo (471)
Un vecchio detto dice che “nella vita tutto si pareggia… il male e il bene, il bello e il brutto”. Lorenzo era nato sfortunato. Aveva una gamba più corta dell’altra. Poca cosa, ma tanto da essere notata. La penitenza cominciò alla scuola materna. Era il bambino che non riusciva a correre. Mentre gli altri correvano come pazzi, lui, Lorenzo, no. Inoltre, era segnato a dito da alcuni compagni che per prenderlo in giro, glielo facevano notare in continuazione. Gli anni delle Elementari passarono in un volo, ma l’atteggiamento dei compagni era sempre lo stesso. Lorenzo cercava di non farci caso, ma ogni tanto andava giù di corda. Un giorno, in secondo media, Lorenzo era particolarmente scoraggiato. Anche sua madre se ne accorse e cercò di rincuorarlo. “Lorenzo, non prendertela, nella vita tutto si pareggia, il bene e il male, il bello e il brutto..” Per la prima volta, Lorenzo reagì. “E come dovrei fare? Allungarmi una gamba… per farla diventare come l’altra?” La madre del ragazzo ebbe un nodo alla gola, ma mantenne la calma. Anzi, cercò nella mente una risposta adeguata. “Lorenzo, se non puoi correre come gli altri… hai sempre due mani particolarmente capaci.” Lorenzo capì che sua madre gli aveva dato il consiglio giusto. Il consiglio che cercava e non trovava. Il ragazzo aveva una capacità incredibile nel disegnare. Disegnava anche sulla strada con qualsiasi materiale. Cominciò ad applicarsi. I visi erano la parte del corpo in cui riusciva ad esprimersi meglio. Purtroppo, in seconda media, il Professore di Disegno, teneva d’occhio Lorenzo. Non certo per fargli i complimenti, ma per richiamarlo ogni volta che faceva un disegno. Mentre tutti gli altri suoi compagni avevano la sufficienza in disegno, Lorenzo aveva il cinque in pagella. Il ragazzo non diceva nulla, ma mastica amaro. Intervenne ancora sua madre. “Lorenzo non prendertela, certi Professori sono fatti così… Devono far valere la loro autorità su tutti coloro che non riescono “a dominare”. Con chi se la prendono? Con coloro che hanno qualità. Taci e sopporta… Domani il mondo sarà tuo.” Le scuole medie erano ormai un ricordo, ma anche alle superiori, Lorenzo non ebbe vita facile. Era sempre sotto il tiro del Professore di Disegno. Un giorno, Lorenzo, non riuscì più a sopportare i richiami. Lasciò la scuola e venne assunto come commesso presso un negozio che vendeva vernici e colori. Lorenzo, però, non aveva perso il piacere di disegnare volti, volti di uomini e donne, di ragazzi e ragazze. Un giorno, mentre stava mescolando colori, entrò nel Negozio una ragazza bellissima di nome Silvia. Lorenzo, appena la vide se ne emozionò. Siccome, era solo in Negozio, dopo aver consegnato la merce richiesta, si fece forza. Chiese a Silvia se si sentiva di farsi fare un ritratto. La ragazza pensò che fosse uno scherzo. Invece, in pochissimo tempo, Lorenzo disegnò un ritratto bellissimo… da fine del mondo. La stessa Silvia rimase allibita. Chiese di poterlo avere, ma Lorenzo fece una contro proposta. Chiese a Silvia di poterne fare altri. Silvia, per quanto giovane, si era resa conto che il commesso aveva delle qualità eccezionali. Non si era neppure accorta che Lorenzo zoppicava, che aveva una gamba più corta dell’altra. Il commesso, però, non si fece illusioni. La sua forza era tutta… nelle sue mani, in quelle mani magiche che sapevano ritrarre volti straordinari. Lorenzo e Silvia diventarono amici. Per poter stare insieme a Silvia più tempo possibile, Lorenzo, fissò molte sedute di disegno nei vari spazi della città, piazze, vie, giardini. Così, Lorenzo era diventato un “personaggio” della città. Le persone si avvicinavano per vedere il disegnatore all’opera… e le persone, chiedevano come poter avere il proprio ritratto. Le commissioni aumentarono in modo incredibile, tanto che Lorenzo lasciò il posto di commesso e si dedicò… a “ritrarre volti”. Si sa che la pratica, a volte, vale più della grammatica. Un giorno di un anno fa, Lorenzo, mentre era intento a disegnare Silvia in Piazza della Vittoria a Pavia si vide avvicinare da un Signore avanti negli anni. Era il suo Professore di Disegno della Scuola Media, quello che gli aveva dato “cinque” sulla pagella. Lorenzo lo riconobbe. “Professore, la ringrazio per avermi dato cinque in disegno sulla pagella. Mi ha fatto “mangiare” tanta di quella rabbia che per smaltirla dovrò disegnare per tutta la vita.” (471)
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Viaggio in Lombardia
Bobbio (Piacenza) e il Museo della città
Uno dei luoghi da non perdere durante la visita a Bobbio è il Museo della Città. Il Museo è situato nei locali originali del IX secolo con il refettorio, le cucine, il cavedio interno e le grandi cantine con volte a botte. Questo Museo si propone come percorso didattico per visitare le altre Istituzioni museali della città tra le quali, la situazione geopolitica dell’Italia longobarda e l’attività del famoso Scriptorium … di Bobbio. Buona serata. Dino
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Viaggio in Lombardia
Cortile … story
Alla fine del mese di aprile, nel cortile di sessant’anni fa, c’era una effervescenza tutta particolare. Il gracidare delle rane nelle risaie era “una musica amica” perché annunciava l’arrivo di un “fenomeno” che si verificava una volta all’anno… il tempo delle “mondariso”. Infatti, nel mese di maggio, le donne si preparavano alla “grande galoppata di 40 giorni nelle risaie”. Era il momento di “lavorare fino… allo sfinimento”… perché – si diceva allora – “il lavoro bisogna farlo quando c’è”. Buona serata a tutti. Dino
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PENSIERI SPARSI DEL 16 LUGLIO 2014
“L’amore … è come una coppa di Brut…
con tante bollicine (qualche volta)”
Dino
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16 LUGLIO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 16 Luglio 2014 – Mercoledì - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
683
I racconti dell’estate
Lorenza e la coppa… delle bollicine
Un anno fa, la Prof. Lorenza, trentacinque anni portati alla grande, Docente di Lettere in un Liceo del milanese era giù di corda. L’anno scolastico era terminato e aveva due mesi pieni da “riempire”. Il termine “riempire” forse non la dice tutta, ma a trentacinque anni le aspettative sono molte. Anche le aspettative della Prof. Lorenza lo erano…Purtroppo, durante l’anno scolastico appena terminato, aveva litigato con il moroso… e si erano lasciati. Ora, era libera da impegni sentimentali… ma non era contenta. Si fa presto a dire che …”dopo le dimissioni di un Papa … se ne elegge un altro” (tanto per essere aggiornati)… Le ferite rimangono. Sono ferite invisibili … appena le tocchi, bruciano che è un piacere. Erano proprio quelle ferite che mettevano a disagio la trentacinquenne. Come molte donne della sua età, la Prof. Lorenza aveva un’amica e confidente, Alberta … “matta come un cavallo” si diceva una volta. Parrucchiera di professione …e un genio del “tutto e di più”. Attenzione, Alberta non era affatto “matta”… era solamente estrosa. Una di quelle donne che … “una la fa… e dieci le pensa”. Lorenza, approfittando di una “messa in piega”… ha confidato il suo “temporaneo disagio” all’amica Alberta. Era proprio la persona giusta. La Parrucchiera prese la palla al balzo…”Lorenza sei capitata a proposito. A Milano è stata costituito un “Gruppo di Animazione Teatrale” per persone di ogni età. Ci serve proprio una persona come te. Una che ha a che fare con le “lettere italiane”. Se vuoi … sei dei nostri… anche da subito” La Docente di Lettere non aveva impegni per un paio di mesi… perché tergiversare? “Va bene. Ci sto… Cosa dovrei fare?” Alberta aveva già messo le mani nei capelli di Lorenza (nel vero senso della parola). “Ecco… dovresti lasciarmi fare qualcosa di originale con i tuoi capelli. Al termine ti dirò quali saranno i tuoi futuri impegni” Se c’è una cosa che lascia allibiti è proprio quanto basti poco per trasformare una persona…Un bel taglio di capelli e un nuovo look… cioè un nuovo modo di guardare …e farsi guardare. Per Lorenza con c’era via di scampo. Era finita nelle mani giuste… Alberta, ad un certo punto, le ha chiesto di chiudere gli occhi e... di aprirli al suo comando. Così fece… La meraviglia è stata… quasi un colpo al cuore. Lorenza era diventata un'altra. Non si riconosceva più nella Professoressa di Lettere che negli anni si era immaginata. Con il nuovo taglio dimostrava dieci anni di meno… ed uno sguardo sbarazzino da far invidia. Alberta commentò. “Visto, Lorenza. A volte, basta il gusto e la voglia di cambiare per essere e sentirsi un’altra. Ora, immagina nuove avventure, nuovi amori. La vita può diventare frizzante come una coppa di Brut… quello delle bollicine. Basta volerlo. Ora, spetta a te… a metterci il peperoncino” Lorenza aveva intuito cosa volesse dire l’amica Parrucchiera… non sapeva in quale misura. Alla prima riunione del “Gruppo di Animazione Teatrale” a Milano… la Docente di Lettere ha avuto l’esatta dimensione. Del Gruppo facevano parte una ventina di persone… metà uomini e metà donne. Tra gli uomini c’erano dei “fusti da cinema”, quarantenni da fare perdere i sensi. Sono stati proprio i “fusti da cinema” che, alla vista della Prof. Lorenza, dall’aspetto di una ragazzina sbarazzina… si lanciarono alla conquista del “nuovo oggetto del desiderio” come dei lupi famelici. Lorenza, però, era troppo avveduta per cascare tra le braccia del primo arrivato. Ormai, sapeva come si conquista un uomo… lo sforzo che si fa per conservarlo…e quando lasciarlo andare… perché non ci sono altre alternative. Lorenza volle conoscere il programma e le attività del “Gruppo di Animazione Teatrale”. Da cocciuta quale era, pur non mancando di dare valore al “nuovo look” (come le aveva raccomandato l’amica Alberta) scelse l’attività che meglio rispondeva ai suoi gusti: Sceneggiatrice. Cioè, scegliere e curare i testi da recitare. In breve è stato un successo. Il Regista del Gruppo, Dott. Girolamo, un cinquantenne che aveva l’aspetto di un Capitano di lungo corso, si accorse delle qualità di Lorenza. La volle al suo fianco e non la lasciò più. A Lorenza, Girolamo, ha affidato la creazione di nuovi Gruppi di Animazione. Un successo. Un anno fa, durante una rappresentazione, era presente un importante Sceneggiatore francese, il Signor Francois, un cinquantenne bello come il sole e ricco come il mare… Era proprio l’uomo di cui Lorenza aveva bisogno. Anzi, era Francois… che aveva bisogno di Lorenza…alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine… e quel non so che di sbarazzina… che assomiglia tanto ad… una coppa di Brut... con tante le bollicine. - Questo è il racconto 683, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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MARIANO DELLAPE'
di
Teresa Ramaioli
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PAVIA E L'ANGELO DELLA PESTE
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA ...
E
IL BELLO DI OGGI
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ANNAMARIA ...
E
IL TRENO DELLA VITA
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GRAZIA.PV...
E
I RACCONTI DELLA TERESA
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MESSAGGIO DI ANNAMARIA ...
PER TERESA
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Il Castello Malaspina – Dal Verme
di Bobbio (Piacenza)
Una località è bella per l’amenità del suo paesaggio. Però, se oltre al paesaggio ci sono “storie incredibili” allora il quadro è completo. Bobbio ha il Castello Malaspina - Dal Verme che è stato eretto nel secolo XIV sulla collina dominante il borgo per volere di Corradino Malaspina. Il Castello consiste in un poderoso mastio centrale, due torri minori di servizio … e conserva ancora intatte le mura difensive… Basta un simile spettacolo per trovarsi di fronte ad una spettacolare vista panoramica del centro storico della città e immaginare… a quante storie piccole e grandi ha dato vita. Buona giornata a tutti. Dino
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UN COMMENTO DI
PAOLA110
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ANNAMARIA ...
E
L'ENIGMA DI PIAZZA DELLA SCALA
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