dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 24/08/2014
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
513
Single… è bello?
Secondo una recente statistica dell’ ISTAT il 33 per cento delle famiglie italiane è formata da una sola persona… uomo o donna non ha importanza. Nessuno mette in dubbio un simile dato. Basta guardarsi intorno. E le altre? Escluse le coppie giovani con figli piccoli e qualche coppia non più giovanissima… il panorama è variegato. Ci sono famiglie formate da madre anziana e figlio o figlia tra i 40 e i 60 anni. Più che una coppia … sono due single. Ci sono famiglie formate da marito, moglie e due figli o figlie sui 40, 45 anni . Più che una famiglia (come vuole la statistica) si tratta di una coppia, più due single… i quali non hanno alcuna intenzione di lasciare il “nido” nel quale sono nati e cresciuti e hanno trovato (e trovano) tutte le comodità. L’altro giorno in un Bar di Piazza della Vittoria a Pavia, uno di questi quarantenni è stato interrogato da amici. “Perché non ti sposi?” la risposta è stata immediata. “Sposarmi? Non se ne parla neanche… di donne ce ne sono tante… di mamme, una sola.” Di fronte a certe risposte non c’è possibilità di replica. Del resto la pensano così anche molte ragazze tra i venti e i trent’anni. “Sposarmi? Perché dovrei farlo? La libertà non ha prezzo.” Effettivamente la nostra attuale società offre infiniti punti di osservazione. In tempo di crisi, poi, sono emerse numerose tendenze. La Signora Maria, sessantasei anni, vedova, ha trovato il suo equilibro con le amiche Franca (65 anni) e Giovanna (64 anni). Insieme hanno formato un gruppo consolidato…di mutua assistenza. Quando una bisogno … le altre due corrono in soccorso…e danno una mano. Inoltre, a Maria, Franca e Giovanna, un anno fa, si è aggregato Francesco, settant’anni, uomo dalle mille risorse. Francesco sa fare di tutto: giardiniere, idraulico, falegname, pittore… Ecco… pittore è un po’ troppo. Francesco si limita a imbiancare le pareti che hanno bisogno di una rinfrescata e a fare qualche ritocco qua e là. Un anno fa Francesco si è invaghito di Giovanna, 64 anni. Uno di quei colpi di fulmine a ciel sereno che lasciano il segno. Il fatto non poteva sfuggire alle amiche le quali sono andate subito in fibrillazione. “Giovanna, non penserai mica di portarci via il Francesco…Per noi è una manna del cielo. Le nostre case hanno sempre bisogno di piccoli lavoretti… e Francesco è l’uomo ideale. L’uomo sempre pronto ad intervenire.” Giovanna, ci teneva all’amicizia di Maria e Franca … e pure quella di Francesco per il quale stravedeva. Otto mesi fa, al gruppo delle tre donne (più Francesco) si è aggregato Giovanni, sessantasei anni, single pure lui. L’aggregazione è avvenuta al Mercato di Piazza Petrarca. Il banchetto era quello delle mele. Maria stava trattando il prezzo quando Giovanni le ha chiesto un consiglio. Da cosa nasce cosa. I consigli sono diventati due, poi tre. Alla fine Maria ha capito tutto. Non era il consiglio la cosa importante. Importante era lei, la sessantaseienne Maria, la quale ha fatto in modo di inserire nel gruppo la “nuova fiamma”. Da quel momento Franca stava per cadere in depressione…Si sentiva sola… tra due “coppie”. Ci pensò Giovanni che aveva un amico… Raffaele suo coetaneo. In breve, le tre amiche hanno fatto centro. Ora, sono tre coppie che giocano “briscola” (ogni tanto). La maggioranza del tempo, le tre amiche, la passano a “limonare”. Alla domanda: “Single è bello?” Maria, Franca e Giovanna rispondono all’unisono. “Soprattutto quando si è accoppiati.” (513)
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IL MONTE RUSHMORE
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA ...
E
IL TEATRO DI RACHELE
(Rispondi) (Rispondi)
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RICAMIAMO ...
E
IL RACCONTO DI RACHELE
(Rispondi) (Rispondi)
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ANNAMARIA ...
E
I PENSIERI SPARSI
(Rispondi) (Rispondi)
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Viaggio in Lombardia
Cortile … story
Nel cortile di sessant’anni fa, i divertimenti erano limitati. Alcuni, però, avevano largo successo… Il divertimento tra le donne era leggere. Nei pochi libri a disposizione, c’erano i libri di Liala (al secolo… Liana Negretti nata nel 1902) e di Luciana Peverelli (milanese, nata nel 1902). Le donne del cortile si scambiavano i libri fino alla loro completa “distruzione” fisica. Del resto “non erano solo” libri… ma simboli di “un mondo diverso”… di una fuga nell’irreale (rispetto alla vita reale del cortile). Tra i titoli di Liala ricordo “Trasparenze di pizzi antichi” … e “Signorsì”. I libri di Liala non erano solo una piacevole lettura, ma una scuola di buona educazione (allora… le donne non si mettevano i percy nelle parti intime del corpo). Di Luciana Peverelli ricordo, invece, “Il baraccone dell’amore”… Altri tempi!!! dirà qualche lettore…ma piacevoli da ricordare. Buona giornata a tutti. Dino
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PROCIDA
di
Annamaria Mennitti
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NAPOLI
di
Annamaria Mennitti
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PENSIERI SPARSI DEL 24 AGOSTO 2014
“L’amore si manifesta in moltissime forme…
Anche cantando e recitando”
Dino
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24 AGOSTO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 24 agosto 2014 – Domenica - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto della Domenica
722
I racconti dell’estate
Il Teatro di Rachele
La ripresa del lavoro dopo le ferie di Agosto è sempre difficile e pesante. Non per tutti... Per esempio… Per coloro che hanno degli obbiettivi la ripresa delle attività è facile e piacevole. Un anno fa, la Dott. Rachele, trent’anni, bellissima, impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia, non vedeva l’ora di riprendere il lavoro. Le ferie non le aveva neanche viste. Aveva fatto dei lavoretti nel suo appartamento di Pavia e aveva riempito il suo “studio” di appunti delle “cose da fare”. La sua passione era il Teatro. Non il Teatro con la T maiuscola… quello che richiede grandi investimenti e un’organizzazione all’altezza dei tempi. Il Teatro… come vita quotidiana, da fare casa per casa, ambiente per ambiente. Il Teatro, secondo la Dott. Rachele, è la vita stessa delle persone, delle cose che hanno vissuto, amato, desiderato. La trentenne aveva le idee chiare. Entrare in simpatia… con le persone. Creare “un ponte”… per creare un nuovo stile di vita. Detta così sembrava una cosa facile, ma di facile, a questo mondo, non c’è nulla… neanche il Teatro. Quando, però, una persona vuole… può fare tutto. La Dott. Rachele, negli anni precedenti, aveva frequentato parecchi Corsi di Teatro a Milano, ma non era quello che voleva lei. Rachele voleva il contatto umano… far sognare. Dopo aver scelto e studiato parecchi testi… ha deciso di scrivere lei stessa i copioni da recitare. Le difficoltà non sono mancate, ma alla fine si è sentita soddisfatta. Un anno fa, poteva iniziare l’avventura: recitare in case private. Come fare? Semplice… attraverso il passa parola. Facile? Niente affatto. Ogni “produzione teatrale” ha bisogno di un pubblico utilizzatore. Per quello della Dott. Rachele era indispensabile un “pubblico maturo”… dai quarant’anni in su, possibilmente appassionato di teatro. Dopo i primi esperimenti, la trentenne ha avuto la fortuna di conoscere una Signora del milanese, la Dott. Matilde, una settantenne … con la spirito di una quarantenne. La stessa Matilde, in gioventù aveva fatto “l’attrice” in una Compagnia di provincia…Una di quelle che mettevano in scena uno spettacolo all’anno e lo fanno girare per i teatri del territorio. Appassionati… dunque… di quelli che hanno il teatro nel sangue. La Signora Matilde, ha capito subito di quale pasta era la Dott. Rachele e l’ha assecondata in tutte le sue necessità. Anzi, è stata proprio lei, la settantenne a incitare la trentenne a spingersi nella realizzazione dei suoi sogni. Siccome la Dott. Matilde era proprietaria di Appartamento di grandi dimensioni, con un Salone nel quale si potevano organizzare feste da ballo, si preoccupò di dare una mano alla trentenne. Ogni sabato pomeriggio invitava nel suo Salone delle Feste parecchie amiche settantenni. Offriva loro the e pasticcini…e poi le invitata ad assistere al “Teatro di Rachele”, una performance nella quale la trentenne dava il meglio di sé. La voce intanto aveva cominciato a diffondersi tra amici, parenti, conoscenti. Tutti volevano capire e vedere dove stava la novità… e la bellezza di un esperimento del genere. Anche parecchi cinquantenni che in gioventù avevano amato il Teatro cominciarono ad incuriosirsi. Tra questi, il Dott. Raffaele, Presidente di un Club “Amici del Teatro” il quale si è messo in contatto con la Dott. Matilde. Insieme, i due organizzarono meglio il lavoro della Dott. Rachele creando un circuito di appassionati di teatro. Anzi, il Dott. Raffaele creò lo slogan… “Sabato pomeriggio…tra the, pasticcini …e Teatro”. Si sa che le idee nuove fanno presto ad attecchire e ad attirare nuovi adepti. Al punto che è stato necessario creare una “lista d’attesa”. Infatti, il “Teatro di Rachele” per avere effetto doveva rimanere un’operazione amatoriale… destinata a far piacere alle persone senza secondi fini. La stessa Dott. Rachele, voleva mantenere il suo lavoro di impiegata Milano e continuare a divertirsi a fare Teatro. Si sa, però, che quando una persona realizza i suoi sogni … finisce sempre per incontrarne un’altra che ha le sue stesse idee. Durante una rappresentazione nel Salone delle Feste della Dott. Matilde, l’impiegata trentenne, ha fatto la conoscenza del Dott. Amilcare della Lomellina, un Signore benestante, cinquantenne, dal fascino superlativo, il quale ha preso una cotta solenne per “l’attrice amatoriale. Il Dott. Amilcare, tenore di buon livello e discreta fama, era anche il Presidente di un Club “Amici della Lirica” con la disponibilità di una vecchia Cascina disabitata in Lomellina. Cosa c’era di meglio di iniziare una nuova attività ricreativa teatrale? Così è stato. Si sa, però, che da cosa nasce cosa… e Rachele e Amilcare si sono pazzamente innamorati l’un dell’altro… al punto che hanno deciso di sposarsi e vivere felici … cantando e recitando, per amici, parenti e conoscenti. - Questo è il racconto 722, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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IL FOULARD
di
Teresa Ramaioli
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LA QUERCIA DI PINOCCHIO
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA...
E
IL CAFFE' SULLA COSTA AZZURRA
(Rispondi) (Rispondi)
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MESSAGGIO DI ANNAMARIA...
PER
TERESA
(Rispondi) (Rispondi)
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GIRAMONDO595...
E
IL RACCONTO 512
(Rispondi) (Rispondi)
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TOTO' SAPORE
di
Annamaria Mennitti
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Viaggio in Lombardia
Cortile … story
Anche nel Cortile di sessant’anni fa, ogni tanto, capitava “il tipo strano”… colui che non accettava le “regole comuni” seguite dalla maggioranza delle persone. Si chiamava Alfredo e fin da bambino aveva avuto dei problemi con la maestra la quale, fin dalla prima classe elementare, si era messa in testa di farlo scrivere con la mano destra… mentre Alfredo usava, “appena poteva”, la sinistra. Risultato: Alfredo riuscì a malapena ad arrivare alla quinta elementare ….e, non visto, continuava a scrivere con la mano sinistra. Crebbe, ma il lavoro dei campi non l’attirava… In casa lo chiamavano “scansafatiche” perché, quando c’erano lavori pesanti, in cambio dei soldi, li faceva fare ai due fratelli più grandi. Dopo il militare trovò la sua strada. Si era messo a frequentare i mercati di Pavia, il mercoledì e il sabato… di Garlasco e Mortara. Alfredo fu il primo ad entrare nel Cortile di sessant’anni fa con un’automobile rossa fiammante in compagnia di una bionda alta tre metri. Stupore, gelosia, invidia… chiacchiere a non finire. Ma Alfredo era diventato “mediatore d’affari”. Da “mancino” (nel senso che scriveva con la mano sinistra)… ad astuto conoscitore del mondo degli affari. Non si sposò mai. Era sempre in giro con delle “fanciulle” da capogiro… con automobili rosse fiammanti ultimo modello. Si diceva che avesse combinato anche parecchi matrimoni. Poi, un giorno scomparve dalla scena… La voce comune diceva che Alfredo si era ritirato dagli “affari”… e “convertito” alla “meditazione” in un’isola “luminosa” dell’Egeo in compagnia di due amazzoni… una bionda… ed una mora. Buona giornata a tutti. Dino
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