dino secondo barili

ANNAMARIA ...E LA FINE DELLE PORTINAIE

ANNAMARIA ...

E

LA FINE DELLE PORTINAIE

annamariamennitti il 31/08/14 alle 11:24 via WEB Le sole persone che possono risolvere le cose più inpensate sono le portinaie,sembrano buone, buone nel loro angolino della portineria ,avendo fra le mani un lavoretto,ne pensano una e cento ne fanno Sanno morte e passione degli inquilini e i pezzi più importanti non se li fanno scappare,peccato che stanno passando di moda anche loro...ciao DINO (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 19:58 via WEB Ciao Annamaria - hai ragione. Le Portinaie stanno scomparendo. Tutto viene automatizzato. Finiremo per rimanere con il solo telefonino... con il quale fare tutto (intendo proprio tutto)... anche morire di solitudine. Dino (Rispondi)

FRANZKLINE - STEFANO BROCCA....E L'ARTE

FRANZKLINE

STEFANO BROCCA...

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 L'ARTE

franzkline il 31/08/14 alle 15:40 via WEB L'arte del teatro e' lo specchio della vita quotidiana... Lo sai tutto quello che è artistico io ne vado pazzo. Bravo Dino (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 19:50 via WEB Ciao Stefano - bel commento. L'arte è vita... Senza l'arte la vita sarebbe assai povera. Buona serata. Dino (Rispondi)

NADIAEMANU...E IL BLOG MODERATO

NADIAEMANU...

E

IL BLOG MODERATO

nadiaemanu il 31/08/14 alle 10:51 via WEB Devo avere pasticciato ... avevo lasciato commento non c'è più :-( Serena domenica Nadia (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 19:46 via WEB Ciao Nadia - non hai fatto alcun pasticcio. Il Blog è moderato. Buona serata. Dino (Rispondi)

RICAMIAMO...E L'UMILTA'

RICAMIAMO...

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L'UMILTA'

RicamiAmo il 31/08/14 alle 18:12 via WEB Abbiamo sempre bisogno di chi ci da una mano , basta accettarla con umiltà felice domenica Delia (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 18:51 via WEB Ciao Delia - bel commento. Hai ragione. Essere umili ... è già un aiuto. Buona serata. Dino (Rispondi)

NADIAEMANU...E L'AIUTO RIFIUTATO

NADIAEMANU...

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L'AIUTO RIFIUTATO

nadiaemanu il 31/08/14 alle 10:48 via WEB Alle volte le persone sono un po .... "zuccone" e tendono a non accettare aiuti Buona domenica Un sorriso Nadia (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 18:46 via WEB Ciao Nadia - hai ragione. Purtroppo ogni testa fa legge... Grazie del commento. Buona serata. Dino (Rispondi)

DONADAM68...E IL BENE GENERA BENE

DONADAM68...

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IL BENE GENERA BENE

donadam68 il 31/08/14 alle 08:57 via WEB ..basta semplicemente allungare una mano in segno di umiltà e stringere un'altra: il bene genera il bene se è reciproco dare ed avere, rispetto e condivisione.....:)D (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 18:42 via WEB Ciao - Bel commento. Il bene genera bene. Buona serata. Dino (Rispondi)

PENSIERO DEL GIORNO

PENSIERO DEL GIORNO

“Mai chiedersi il perché

di certe cose (o avvenimenti) …

Si rischia di entrare

in un Labirinto …

senza il filo di Arianna”

Dino

APPUNTAMENTO CON IL DESTINO racconto (1) di Dino Secondo Barili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

1

L’appuntamento con il destino

Il Professor Giulio, docente di lettere al Liceo, era uno spirito libero, ribelle, indisciplinato. A quarant’anni suonati non aveva ancora capito che, nella vita, “bisogna dire si… anche quando si vorrebbe dire no” (specialmente con le donne). Infatti, a quarant’anni suonati … era ancora solo… solo “come un cane” (così, si diceva una volta). E tutto per quel suo carattere fuori dagli schemi Nel corso degli anni c’erano state parecchie donne che avevano cercato di fargli cambiare atteggiamento… Purtroppo, nonostante ogni sforzo (da parte della… Lei) la situazione non cambiava…anzi, con il passare degli anni, peggiorava. A quarant’anni suonati, Giulio, ci aveva “fatto il callo”. Il Professore aveva imparato a gestire la propria casa (e la propria vita) da solo, in modo autonomo e indipendente. Tuttavia, nella vita, arriva il momento in cui una persona sente il bisogno di… compagnia. Di quale compagnia? … di una donna, naturalmente! Fu così che Giulio (il Professore) un giorno si trovò a sfogliare un settimanale femminile e leggere una di quelle lettere che le Rubriche di tali riviste propongono. La lettera era firmata “Alba di Voghera” e l’interessata voleva incontrare un esperto d’arte per visitare e conoscere la propria città: Voghera, appunto. La città era proprio quella che il Professore conosceva meglio… Quale migliore occasione? Giulio, prese nota dell’indirizzo mail e si offrì come accompagnatore (“ma solo per quello… e per il tempo strettamente necessario” – precisò nella mail). La città di Voghera in Provincia di Pavia cominciava a idealizzarsi nella mente del Professore. L’incontro tra Alba, venticinque anni, e Giulio, quarant’anni, avvenne nel modo più semplice e facile … una mattina di una domenica alla Stazione FS della bella cittadina dell’Oltrepò Pavese. Il primo incontro fu un incanto. Il Professor Giulio ne fu entusiasta. Non avrebbe potuto incontrare una donna più bella, dolce, mite di Alba. In una mezza mattina, Giulio, aveva raccontato “tutto” della città di Voghera: origini, storia e… i personaggi che l’avevano illustrata. Alba, però, come moltissime donne, si aspettava qualcosa in più. Qualcosa che solo il professor Giulio poteva conoscere… i segreti della città. Non quelli misteriosi e un po’ fantastici… che sembrano costruiti a tavolino per impressionare l’ascoltatore (o il lettore), ma qualcosa di “eccezionale”. Il Professor Giulio era una “testa dura”. Ci pensò un attimo poi…”Alba, ho capito cosa desideri conoscere. Vieni con me in Piazza del Duomo… Lì c’è un angolo particolare. Molti anni fa si chiamava “l’angolo del mistero”. Giulio e Alba ci andarono. Raggiunsero il luogo. Il Professore chiese ad Alba di chiudere gli occhi… esprimere un desiderio. Quando la bellissima venticinquenne li riaprì, si vide davanti un cinquantenne elegantemente vestito.. accanto ad una automobile sportiva con il motore acceso… “Sono Michele… Il mio oroscopo dice che, oggi, in questo luogo ho un appuntamento con il destino… Incontrerò, Alba, la donna della mia vita. Lei, è Alba?”. La venticinquenne vogherese fece cenno di “Si” …salì sull’automobile e partì. Il Professor Giulio, non si meravigliò… Al destino… nessuno può opporsi.  Buona giornata a tutti.  Dino (1)

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Lunedì...a tutti"

DIARIO CORALE

del

1 settembre 2014

PENSIERI SPARSI DEL 31 AGOSTO 2014

PENSIERI SPARSI DEL 31 AGOSTO 2014

“Quando tutto non si può fare…

 è il momento di farsi aiutare”

Dino

TIZIANO E I CINQUANTENNI racconto (729) di Dino Secondo Barili

31 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 31 agosto 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

729

I racconti dell’estate

Tiziano e i cinquantenni

Il 31 agosto dello scorso anno, il Dott. Tiziano, cinquant’anni, fisico atletico, mente vivace, era in crisi. La causa non erano le ferire appena terminate… ma i suoi amici coetanei. La ragione è presto detta. Per Ferragosto, i coetanei del Dott. Tiziano avevano organizzato una rimpatriata… una di quelle riunioni che sembrano dei “giochi di società”… invece producono effetti imprevisti. Alla riunione avevano partecipato tutti i coetanei del quartiere di Pavia nel quale abitava il cinquantenne con le rispettive mogli o compagne. In quell’occasione, l’unico che non aveva una moglie o una compagna era proprio il Dott. Tiziano. Per delicatezza nessuno si era azzardato a fare la fatidica domanda… “Tiziano perché non ti sposi?”, ma tutti i presenti, uomini e donne, lanciavano occhiate interrogative come se volessero pronunciare la stessa domanda. Il cinquantenne scapolo sentiva quegli occhi addosso come fossero tanti giudici in procinto di pronunciare la sentenza. La serata era andata discretamente bene, ma da quel momento Tiziano non era il Tiziano di prima, sempre allegro e scanzonato. La prima ad accorgersi è stata la Signora Amelia, la Portinaia, una sessantenne alla quale non sfuggiva nulla. “Dott. Tiziano, da qualche giorno la vedo molto giù di corda. Cosa le successo? Lei sa che a me può dire tutto… io sono una tomba” Non era vero. Tutti i condomini del Palazzo, però, si fidavano della Signora Amelia. Con il suo modo di fare aveva combinato più di un incontro galante … che era sfociato in “un grande amore” (a detta dei protagonisti). Il Dott. Tiziano ha cercato di resistere alla domanda, ma alla fine ha dovuto “sputare il rospo”. “Signora Amelia, a Ferragosto ho partecipato alla rimpatriata dei coetanei del quartiere. Tutti cinquantenni… tutti sposati o accompagnati dalla loro dolce metà… meno uno, io. Nessuno mi ha rivolto la fatidica domanda “Tiziano perché non ti sposi?”, ma è come se me l’avessero rivolta. Mi sono sentito come Calimero il pulcino nero…” La Signora Amelia era troppo furba per affondare il dito nella piaga. Colse, invece, nella risposta il disagio di un cinquantenne che, dopo aver lavorato una vita, non era soddisfatto. Era proprietario dell’Attico in cui abitava con ogni tipo di confort… al quale, mancava la donna. La sua donna. In effetti, il Dott. Tiziano non aveva mai avuto una morosa. Le donne che attiravano la sua attenzione erano donne sposate, con marito e figli. Belle donne, ma impegnate. La Signora Amelia, ne era a conoscenza. Mai e poi mai, il Dott. Tiziano, uomo un po’ timido, si sarebbe azzardato a fare un proposta (indecente?) ad una donna sposata. Ora, però, il Dott. Tiziano era in crisi, crisi nera. Cinquant’anni, del resto, sono un rebus. Il rebus è nei capelli che diventato brizzolati, quando non cominciano a cedere. Nelle prime rughe intorno agli occhi… e tutto resto. La Signora Amelia non si lasciò sfuggire l’occasione. “Dott. Tiziano posso invitarla a cena a casa mia, questa sera?” Il cinquantenne non aveva motivo di rifiutare. Sapeva solo che la Signora Amelia era una cuoca bravissima, richiesta e consultata da tutte le famiglie del Palazzo. Il Dott. Tiziano, dopo aver accettato, cominciò a farsi dei problemi. Avendo alcune ore di tempo, pensò di recarsi al Salone di Bellezza per consigli e operazioni varie. Inoltre, si fece consigliare dal suo Parrucchiere di Fiducia, il Signor Savino, esperto in molte arti. Il Parrucchiere era stato chiaro. “Dott. Tiziano, se è invitato ad una cena a sorpresa… non si faccia mancare i fiori. Con i fiori si risolve tutto” Il cinquantenne fece recapitare alla Signora Amelia un grande mazzo di rose rosse… La Portinaia, dopo averle ricevute, si convinse che le rose erano dirette a lei come fosse il Destino. Infatti, la Signora Amelia, aveva preparato una cena favolosa. Organizzata in modo perfetto...alla quale non mancava nulla. O, meglio. Quando il Dott. Tiziano entrò nella sala da pranzo rimase un po’ male perché era solo… con la Portinaia. La Signora Amelia, però, ha precisato subito i termini. “Dott. Tiziano, ho preparato la cena per quattro persone… Lei, io…e due donne che stanno per arrivare. Le chiedo di avere un po’ di pazienza…” La sessantenne non aveva ancora finito di parlare e il campanello della porta si era messo a suonare. Entrarono due sorelle gemelle, Lidia e Viviana. Due trentenni che erano la fine del mondo. Una bionda e l’altra mora. Alte, occhi azzurri, e gambe mozzafiato. Il Dott. Tiziano, per poco non svenne. A cena si trovò di fronte le due amazzoni e non sapeva dove guardare, come esprimersi. La Signora Amelia, intanto, andava avanti e indietro per non lasciare nulla al caso. Ad un tratto Lidia ricevette una telefonata. Era suo marito che aveva dei problemi con la figlia. Ormai, il Dott. Tiziano era solo con Viviana. La cosa stava prendendo una piega decisamente piacevole. La Signora Amelia si era inventata anche lei dei problemi e cercava di lasciare sola la coppia. I due cominciarono a “limonare”. Per la prima volta il Dott. Tiziano, complice il vino della Signora Amelia, si era lanciato alla conquista della trentenne. Anche Viviana si era data da fare. Si rendeva conto che era arrivato il suo momento. Adesso o mai più. Quando il Destino vuole … non ci sono scuse. Tiziano pensò di sistemare un capello fuoriposto a Viviana… e si avvicinò alla sua bocca… Bocca già pronta a collaborare per molti e svariatissimi esperimenti… (lasciamo ai lettori di questo Blog l’immaginazione dei fatti successivi). - Questo è il racconto 729, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

MILANO - LA PIETA' RONDANINI di Teresa Ramaioli

MILANO

LA PIETA' RONDANINI 

di

Teresa Ramaioli

MILANO----La Pietà Rondanini è l’ultimo capolavoro di Michelangelo.(quasi novantenne) Il tema della Pietà, diverse volte affrontato dall’artista, trova in quest’opera un’interpretazione commovente a cui lo scultore lavorò per moltissimi anni senza portarla a termine. L’opera, così come la vediamo oggi, è l’ultima rielaborazione di un’idea iniziata nel 1552 Intorno al 1555 il maestro rivide questo progetto modificando profondamente la composizione: le figure assunsero così l’attuale forma allungata in cui Cristo e la Vergine sembrano compenetrarsi in un doloroso abbraccio. Il gruppo marmoreo poggia su un’ara romana; la stessa su cui la scultura si trovava quando era nella collezione della Famiglia Rondanini. La statua venne acquistata dalla Città di Milano nel 1952 ,oggi conservata presso i Musei Civici del Castello Sforzesco di Milano. La Pietà Rondanini è collocata nella Sala degli Scarlioni, ultimo ambiente del percorso del Museo d’Arte Antica del Castello. Ciao Teresa

DONADAM68... E LA FELICITA'

DONADAM68...

E

LA FELICITA'

donadam68 il 30/08/14 alle 18:58 via WEB ...la felicità vera è un donare gratuito senza ma e se e rendiconti perchè il bene genera il bene sempre! :)D (Rispondi)

dinobarili il 31/08/14 alle 08:38 via WEB Ciao - bel commento. La persona felice trasmette felicità. Buona giornata. Dino (Rispondi)