dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 04/12/2014
4 DICEMBRE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 4 dicembre 2014 – Giovedì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
824
Antonella e la busta gialla
I misteri della vita sono infiniti. Inutile farsi illusioni. Nessuno saprà mai perché una persona è su questa terra e per quale ragione. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa la Dott. Antonella, quarant’anni, single, bellissima … impiegata presso un importante Negozio di antiquariato di Milano. L’antiquariato è uno dei settori più complessi. Coloro che si innamorano dell’antiquariato si trovano spesso immersi nel mistero. Antonella se ne era accorata subito dopo essere stata assunta. Allora, aveva trent’anni e l’antiquariato era la sua passione. Appena assunta si è data da fare per conoscere il maggior numero di segreti. Le cose sono andate bene fino ad un anno fa, quando il Negozio, causa crisi, è stato costretto a chiudere. Quando una persona raggiunge i quarant’anni e si trova senza lavoro comincia ad avere i sudori freddi … Ormai, era fatta. Mancava un mese alla chiusura … Un pomeriggio di giovedì è entrato nel Negozio una Signora anziana la quale ha voluto vedere alcuni oggetti da collezione … specialmente cofanetti del settecento. Sembrava che la Signora avesse assoluto bisogno di un particolare cofanetto. Quando due persone cominciano a parlare di antiquariato non la smettono più. La Signora è venuta a sapere che la Dott. Antonella era in procinto di perdere il lavoro perché il Negozio stava per chiudere. Si presentò. “Sono la Maga Nice. Le posso dire come sarà il suo futuro. Prima, però, acquisto il cofanetto che sta in vetrina” Dopo averlo acquisto, la Maga Nice infilò la mano nel cofanetto vuoto. Ha estratto una busta gialla e l’ha consegnata ad Antonella. “Questa busta contiene il suo futuro. Deve aprila solo tra due mesi esatti. Non prima … altrimenti perde il suo valore” La Maga Nice pagò quanto dovuto e, dopo i saluti, se ne è andata con il suo cofanetto dentro ad una borsa. Antonella cominciò a pensarci. Era certa che nel cofanetto non c’era nulla. Come aveva fatto la Signora, cioè la Maga Nice, ad estrarre un busta gialla? Ora, Antonella aveva la busta gialla tra le mani e non poteva dire che non era vero. Era avvenuto tutto sotto i suoi occhi. Quando capitano certi fenomeni una persona rimane frastornata, allibita, sconcertata. Non sa più cosa pensare. Antonella fece il riassunto della propria vita. Alcune cose le erano andate bene. Si era laureata. Aveva trovato un posto che era in sintonia con le sue passioni, l’antiquariato. Era meno soddisfatta dal punto di vista sentimentale. Antonella a vent’anni si era innamorata di Filippo, un suo coetaneo. La relazione era nata sotto una cattiva stella. Filippo era il figlio di un Industriale … mentre lei era figlia di impiegati postali. Quando la Famiglia di Filippo è venuta a conoscenza della relazione si è messa di traverso. Dopo due anni di relazione Filippo è stato costretto a cedere … anche se le ultime parole sono state … “Noi due siamo fatti uno per l’altra … e nessuno riuscirà a dividerci” Intanto a quarant’anni Antonella, non aveva più rivisto Filippo … e non aveva neppure tentato di avere un nuovo amore. Anzi, a quarant’anni, Antonella stava per perdere anche il posto di lavoro che era la sua vita. Unica consolazione, se consolazione si può chiamare, una busta gialla avuta dalla Maga Nice. Cosa poteva contenere di così importante? Gli obblighi sono obblighi … e Antonella non aveva alcuna intenzione di leggerne il contenuto. Intanto la quarantenne, ha cominciato a telefonare a destra e a manca. Amici, parenti e conoscenti. Le risposte sembravano in fotocopia. “Appena ho notizie ti avviso” Se c’è una cosa che fa star male un persona è la mancanza di lavoro … anche perché è attraverso il lavoro che ci si guadagna da vivere. Il Negozio, intanto, era stato chiuso. Antonella era a casa in attesa di poter trovare una nuova occupazione. Aveva, però, ben chiaro in testa la data in cui la Maga Nice le aveva consegnato la busta gialla. Anzi contava i giorni per poter arrivare ai due mesi esatti e poterla aprire. Un giorno, Antonella stava attraversando Piazza del Duomo a Milano. Ha incontrato una sua compagna di Università, Raffaella. Le due ex compagne hanno preso un caffè insieme. Antonella ha raccontato a Raffaella la sua situazione … e la ricerca di una nuova occupazione nel campo dell’antiquariato. A quel punto Raffaella ha avuto come un flash. “Antonella, se ben ricordo, un mio conoscente sta cercando personale specializzato in antiquariato. Devo aver preso nota da qualche parte. Appena vado in Ufficio cerco l’appunto e ti telefono” Intanto Antonella teneva sotto controllo il giorni che passavano per arrivare ai due mesi e poter aprire la busta gialla avuta dalla Maga Nice. Mancavano esattamente tre giorni. Quella sera stessa, Antonella ha ricevuto la telefonata da Raffaella. Diceva. “Antonella ho trovato l’appunto. Il lavoro è a Londra e dovresti telefonare al seguente numero” Antonella ha preso nota e il giorno successivo digitò il numero. Rispose una Segretaria la quale invitò quel giorno stesso Antonella a Londra per il colloquio e l’assunzione immediata. La quarantenne prese la palla al balzo. Alle tre del pomeriggio, Antonella, era già a Londra. Si è sottoposta al colloquio di tre Esperti di settore i quali hanno dato l’Ok con inizio del lavoro il giorno successivo. Per Antonella è stata una sorpresa. Il giorno successivo avrebbe conosciuto personalmente il suo nuovo datore di lavoro. Così stato. Quando Antonella ha conosciuto il suo nuovo Datore di Lavoro per poco non è svenuta. Era Filippo, il suo primo e unico amore. Erano passati esattamente due mesi da quando Antonella aveva avuto la busta gialla dalla Maga Nice. Chiese a Filippo se era disposto ad aprire una busta gialla. Nella busta c’era un foglio sul quale c’era scritto “Sei a Londra con il tuo primo e unico amore … la felicità è tutta e solo tua” - Questo è il racconto 824, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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BABBO NATALE
di Teresa Ramaioli
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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CIAO AGOSTINO ...
AGOSTINO FARAVELLI DI PAVIA
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
165
Ettore e Caterina
Se Londra ha il Tamigi, Parigi la Senna, Roma il Tevere… Pavia ha il Ticino, il Fiume “Azzurro”. Qualche lettore dirà che questo è “puro e semplice campanilismo”. Vero. Verissimo. Ma chi è quella persona che non è campanilista? Cioè, vede la propria città, il proprio paese al primo posto… rispetto a tutte le altre località del mondo? Tutte (se non “tutte”… moltissime). Ogni persona, in qualsiasi parte del mondo si trovi o si sposti… si porta sempre dietro un “pezzo” della sua città o del suo paese. E’ stato così anche per Ettore, che molti anni fa, aveva intrapreso la carriera di cuoco. Non un cuoco qualsiasi… “un cuoco” che puntava in alto. Uno che, dopo aver studiato alla scuola alberghiera, si era dato da fare facendo corsi su corsi, e partecipando a concorsi in Italia e all’estero. Ed è proprio all’estero che si è fatto un nome lavorando presso Ristoranti famosi… sempre più blasonati in Europa e in America. Di nome era Ettore, ma tutti lo chiamavano “il pavese” perché, appena c’era l’occasione, parlava di Pavia e del “suo” fiume, il Ticino. Inoltre, Ettore aveva avuto la sua prima “morosa” a Pavia, il suo “primo amore”, nella sua città. Qualche lettore dirà che “la prima morosa” non è un titolo… o una motivazione… Invece si, e che motivazione! Sono moltissimi gli uomini (e anche le donne) che, superato gli “anta” di un bel po’, ricordano con piacere “il primo bacio”, “il loro primo amore”. Il primo bacio, spesso, non riesce troppo bene, ma lascia segni profondi. Inoltre, Ettore ha avuto una storia particolare dalla quale non è più riuscito a staccarsi. Ettore aveva appena conseguito la terza media quando, un pomeriggio di sabato, decise di andare a pescare nel fiume Ticino che si trovava a qualche chilometro da casa sua. Sua madre non voleva. O meglio, non voleva che andasse solo. Siccome Ettore abitava in un cortile dove c’erano altre abitazioni, la conversazione è stata ascoltata da Caterina, sua compagna di classe la quale si offri di accompagnarlo. Per Ettore fu una sorpresa e un piacere inaspettato. Era da parecchio tempo che Ettore si sentiva attratto da Caterina, ma non aveva mai avuto il coraggio di proporsi. Ora, ecco l’occasione. Trovarsi “a tu per tu con lei”, la sua prima “morosina”… la sua “prima fiamma”. C’è età e età. Quando scocca il “primo amore” lascia dei segni indelebili. Così, Ettore e Caterina, presero le biciclette, si avviarono lungo il sentiero che portava al fiume. Cosa c’è di più bello del momento in cui… lei è davanti… e lui è tre passi indietro… con i “suoi” pensieri? Lo sguardo fisso alla bicicletta di lei …preoccupato, forse, che Caterina non finisca nella roggia stracolma d’acqua? La ragazza cercava di svicolare, ma ogni tanto sfiorava la riva. Poi il fiume, il Ticino. La sua acqua limpida. I pesci che guizzano veloci sul fondale… la vicinanza di lei, di Caterina. Il discorso tra i due sempre più confidenziale. Lei appoggia il viso sul viso di Ettore. Lui diventa rosso…Lei ne approfitta… per rimanervi incollata. Lui non resiste ed accenna ad un bacio… Non era un vero bacio… ma qualcosa di simile… Caterina ne approfitta per incollare le sue labbra su quelle di Ettore…per il “suo primo, lunghissimo, indimenticabile bacio”. Poi le strade di Ettore e di Caterina hanno preso direzioni diverse. Lei è andata in Africa a fare la volontaria per una associazione… Lui in giro per il mondo a fare il cuoco… con “negli occhi”, sempre, il fiume Ticino… e quel primo indimenticabile bacio d’amore. (165)-
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IL PRIMO ALBERO DI NATALE
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 03/12/14 alle 18:25 via WEB IL CALENDARIO DELL’AVVENTO----Ogni giorno un racconto per aspettare insieme la notte di Natale----giovedi 4 DICEMBRE---IL PRIMO ALBERO DI NATALE----Ginetto era un piccolo abete, che viveva solo nel giardino di una casa abbandonata. Circondato dalle erbacce, passava le sue giornate sperando che prima o poi qualche altro alberello sarebbe arrivato a fargli compagnia. Nell’attesa, parlottava da solo e raccontava storie: era un vero maestro nell’inventare fiabe! Un giorno, una coppia di merli decise di porre il proprio nido su un ramo dell’abete: non era l’albero più bello del mondo, ma Ginetto avrebbe incantato i loro futuri piccoli merli con i suoi meravigliosi racconti. L’abete era stato felicissimo della sorpresa: i due merli lo facevano sentire meno solo, anche se spesso erano in viaggio alla ricerca del cibo. Quando poi arrivarono i loro piccoli, Ginetto era fuori di sé dalla gioia… Era come se fossero figli suoi! Ma i mesi passavano e i piccoli crescevano, avevano voglia di esplorare il bosco e di conoscere altri uccellini. Ormai trascorrevano poco tempo con l’abete, che giorno per giorno veniva preso dalla malinconia. All’avvicinarsi delle feste natalizie i merli, dispiaciuti per lo stato d’animo di Ginetto, decisero di trovare un modo per dimostrargli tutto il loro affetto. Si diedero da fare per recuperare palline colorate e lucine scintillanti. La Vigilia di Natale, di fronte a un Ginetto stupefatto, decorarono ogni suo ramo. “Ora sei l’albero di Natale” – gli dissero – “l’albero più bello e luminoso. Ogni anno, anche se saremo lontani, torneremo da te per decorarti e farti sentire per noi l’albero più importante!”. Ciao Teresa Ramaioli |
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CIAO ...
SEMPLICELUCREZIA
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CIAO GIANLUIGI ...
GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO DONATELLA ...
DONNA.S
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CIAO MARION ...
MARION20
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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