dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 22/01/2015
CIAO DONA ...
DONADAM68
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CIAO GINO ...
AVVBIA
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CIAO FRANCA ...
VULNERABILE14
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CIAO LILIANA ...
EST.LA.BELLE.EPOQUE
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO STEFANO ...
STEFANO BROCCA DI PAVIA
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CIAO TINA ...
FAUSTINA.SPAGNOL
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
224
Fiorenza…e il tappeto di viole
La vita di oggi è molto diversa di quella di cinquant’anni fa. Allora le ragazze avevano gli occhi puntati verso il matrimonio per ragioni molto semplici. Sistemarsi, avere figli e una certa tranquillità economica. Naturalmente, a quell’epoca, molte donne hanno cominciato a scegliere di lavorare in uffici e fabbriche … e portare a casa lo stipendio per garantire alla famiglia maggior benessere. Per molte donne è stato difficile conciliare casa, famiglia, marito e figli. Oggi, per una donna, il lavoro è diventato una necessità, un modo per essere indipendenti economicamente. I tempi sono cambiati ed è cambiato il modo di vedere la vita. Risultato. Fiorenza ricorda con piacere i suoi anni di gioventù. Ricorda, quando alla prima media si era innamorata del suo compagno di banco, Raimondo. Lui, però, era troppo “piccolo” per capire certe cose. Le donne maturano prima degli uomini. Raimondo, non capiva ancora niente. Poi, gli anni sono passati. Alla prima Liceo Fiorenza si era innamorata del capoclasse, Giacinto. Un bel ragazzo con molte originali qualità… e un difetto. Si vedeva solo lui. Egocentrico e vanesio. La “zuccata” era durata pochi mesi, poi finì come una bolla di sapone. Intanto Fiorenza continuava a guardarsi intorno. Lo scopo era sempre quello di incrociare gli “occhi giusti”, quelli che arrivano al cuore e lo fanno battere. Non è stato facile. Una mattina di domenica, andando alla Messa, Fiorenza era inciampata davanti alla porta dell’Oratorio. Un giovanotto gentile corse in suo aiuto. Da quel giorno ha avuto inizio la sua prima, vera relazione amorosa. Lorenzo, quello era il nome dell’”agognato bene”, aveva dieci anni più di lei. Era un uomo fatto… Quando due destini si incrociano, non sempre vanno nella stessa direzione. Fiorenza aveva appena iniziato l’Università. Lorenzo era già laureato e stava inseguendo il suo sogno: fare l’operatore umanitario in Africa, lontano da Pavia. L’approccio amoroso tra due persone è, spesso, un fatto epidermico. Va o non va. Accende fantasie oppure no. L’incontro fra Fiorenza e Lorenzo era diventato subito un incendio. Subito ai vertici della passione. I primi mesi furono indimenticabili. Poi, si assestarono su un livello molto alto nella scala della passione. Lorenzo e Fiorenza erano soliti trovarsi, per la loro intimità, nei boschi sulle rive del Ticino. Anzi, i due innamorati avevano eletto “loro Eden” un’isola boscosa nell’alveo del fiume. Il pomeriggio del sabato, Lorenzo e Fiorenza, prendevano la barca “all’imbarcadero di Pavia”. Risalivano il fiume. Raggiungevano l’isola e davano sfogo alle loro passioni. Fiorenza, ringraziava Dio, per averle fatto incontrare l’amore, l’amore vero, con la A maiuscola. Ogni volta che si incontravano, Lorenzo e Fiorenza, vivevano come Adamo ed Eva in un giardino di viole. In effetti, tra la fittissima vegetazione dell’isola, c’era uno spazio occupato solo da viole. Tantissime viole. Un giorno di maggio l’incanto finì. Lorenzo ricevette la lettera con la destinazione: Africa! Baci, abbracci… qualche lacrima, e un arrivederci. Sono passati diversi anni. I due si vedono solo tramite computer. Si mandano baci… Ma la lontananza è come un fuoco che… si spegne lentamente. Come se Fiorenza e Lorenzo vivessero su due pianeti diversi… due vite sospese… nell’Universo della solitudine.(224)
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MILANO
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 21/01/15 alle 19:08 via WEB Milano----Galvano Fiamma, frate domenicano è stato un cronista milanese. In una sua cronaca, racconta il momento nel quale i milanesi seppero con precisione l'ora. Nel 1335 i milanesi sentirono per la prima volta il suono di un "meccanismo" che segnava le ore. Dal campanile della chiesa di S.Gottardo in corte ogni ora, come stabilito da Azzone Visconti, un suono segnalava il passare del tempo. Questo orologio non era visibile, si faceva solo sentire. Divenne talmente famoso che la strada lì vicino prese il nome di Contrada delle Ore (oggi via delle Ore). Questo orologio non era visibile; ecco perchè molti ritengono che il primo orologio pubblico sia quello che apparve sul campanile di S.Eustorgio. Buona giornata Teresa Ramaioli |
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CIAO DELIA ...
RICAMIAMO
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CIAO ANTONELLA ...
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CIAO DONATELLA ...
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CIAO FRANCA ...
VULNERABILE14
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ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO LAURA ...
LASCRIVANA
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SALUTI DA PAVIA
BUON GIOVEDI' 22 GENNAIO 2015
"Questo Blog compie oggi cinque anni"
grazie a tutti
Dino
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21 GENNAIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 21 gennaio 2015 – Mercoledì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
872
Martina e il collezionismo
Un anno fa, la Prof. Martina, quarant’anni, single, bellissima, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia, ha deciso di dare una svolta alla propria vita. Quando una persona prende una decisione del genere ha le sue buone ragioni. A quarant’anni Martina aveva raggiungo un posto come Docente e aveva potuto permettersi un bel appartamento di proprietà in Pavia. Ma a quarant’anni una persona fa il bilancio della propria vita e non sempre è soddisfatta. Per esempio. Sul piano affettivo, Martina, non era assolutamente contenta. Anzi, era decisamente delusa. Le mancava l’amore … quello vero, quello che colora le giornate e accende le speranze. Cosa fare? Martina ne parlò con la sua coetanea e amica del cuore, Giovanna, la quale, invece, aveva il fidanzato e si stava per sposare. Giovanna era un’amica decisa, schietta. Non aveva dubbi sul come fare. “Martina, non puoi perderti nel tuo piccolo mondo scolastico. Devi allargare il cerchio delle conoscenze maschili …” Facile a dirsi … pensò, Martina, la quale, senza attendere oltre, azzardò la domanda. “E, secondo te, come dovrei fare?” Giovanna prese la palla al balzo. “Martina, iscriviti a qualche Associazione milanese … magari a quella dei Collezionisti di Francobolli” La quarantenne prese per buono il consiglio dell’amica. Fece una breve ricerca su Internet e si imbatté nell’Associazione che faceva al caso suo. Nell’arco di una settimana, Martina era già perfettamente inserita. Le Associazioni hanno sempre bisogno di personale volontario per il disbrigo di piccoli e grandi impegni. Il Dott. Camillo, Presidente dell’Associazione Collezionisti di Francobolli milanese, aveva assoluto bisogno di collaboratori. La Prof. Martina è stata come la manna dal cielo … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine mondo. Finalmente poteva contare su una persona alla quale affidare una parte degli incarichi. Tra tali incarichi vi era quello di rappresentare l’Associazione ai vari Eventi e Manifestazioni in diverse località. Siccome gli Eventi e le Manifestazioni spesso si accavallano anche due tre alla volta … un Presidente non può essere in più posti contemporaneamente. Deve farsi rappresentare. E da chi? Da Collaboratori fidati, capaci ed affascinanti. Martina era entrata subito in simpatia al Presidente Dott. Camillo, il quale l’ha introdotta nella parte. Per Martina è stata una boccata d’ossigeno. Finalmente poteva essere e sentirsi utile. Inoltre, sempre guardata a vista dal Dott. Camillo, Martina apprese velocemente i segreti dei Collezionisti di Francobolli. Se ogni arte ha i suoi segreti … per i Collezionisti di Francobolli c’è qualche segreto in più. Infatti, ogni Collezionista non solo è geloso della propria collezione, ma ne custodisce i segreti. Martina si trovò quindi in un mondo da neofiti, di appassionati, di personaggi originali. Martina, tuttavia, in fatto di originalità non era seconda nessuno. Il suo scopo era quello di incontrare l’amore … l’uomo che l’avrebbe fatta diventare regina. Anche il Presidente Dott. Camillo era attratto dalla bellezza di Martina, ma per la Prof non era il “suo” tipo. E poi, era sposato … e sul quel versante meglio non metterci il dito … se non voleva trovarsi nei guai. Inoltre, in amore (come negli affari) ci gioca molto il Destino. Martina credeva nelle coincidenze. Cosa sono, infatti, le coincidenze? Basta osservare le coincidenze dei treni in una Stazione ferroviaria … Tutto, sulla carta sembra facile … poi, all’atto pratico è tutta una questione di coincidenze … come il ritardo di un treno … e la partenza di un altro. Sei mesi fa, il Dott. Camillo ha delegato Martina a rappresentarlo ad una Manifestazione di Collezionisti di Francobolli a Lugano nella Svizzera italiana. Nulla di straordinario. A Lugano, Martina ci era già stata una prima volta. Questa volta, però, sei mesi fa, Martina è arrivata nella bellissima cittadina svizzera il giorno prima. Voleva concedersi una visita alla città. Chiese l’assistenza del Presidente dell’Associazione Collezionisti di Francobolli di Lugano, il Dott. Danilo, un affascinante cinquantenne, single, ricchissimo collezionista (non solo di francobolli). Il Dott. Danilo, appena vide la Prof. Martina rimase affascinato, ammagliato, al punto che la volle ospite nella sua Villa sul Lago di Lugano. Dopo la visita alla città, la volle a cena … Una cena nel Salone della Villa … con la vetrata su una splendida vista del Lago. In fatto di romanticismo a Lugano sono come i lombardi … amano esagerare. E’ stato durante la cena che, complice le pietanze servite e i vini di qualità, il Dott. Danilo si è innamorato pazzamente di Martina. Anche Martina è caduta nella rete di Cupido … il quale non ha sprecato una freccia. Prima di tutto, i baci … Danilo è stato il primo ad incollare le sue labbra su quelle di Martina, la quale ci ha preso gusto. Tanto gusto che una notte non è bastata … Per giorni e notti la Villa sul Lago di Lugano è stata teatro di un amore appena nato … ma con futuro luminoso. Questo è il racconto 872 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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IL 22 GENNAIO 2010
E' NATO QUESTO BLOG
di Teresa Ramaioli
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CIAO FRANCA ...
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CIAO LUCREZIA ...
SEMPLICELUCREZIA
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