dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 03/02/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
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Le vie del destino
Ci sono persone che credono nel destino, altre no. Anche i più incalliti avversari, però, di tale tesi finiscono per ricredersi….quando, a loro stessi, toccano in sorte, situazioni inspiegabili. Camillo, figlio unico, Dottore in Giurisprudenza, era una mente “scettica per natura”… come il padre, del resto. Avvocato, lui pure. Dal padre Andrea, Camillo aveva ereditato non solo lo Studio, ma anche il fisico prestante, la figura elegante, l’intelligenza vivace, il linguaggio forbito… quasi fosse un attore. Il Dott. Camillo era l’idolo delle donne, delle sue coetanee al Corso di Giurisprudenza all’Università, e altre. Flirt su flirt… che duravano poco ed erano il cruccio di sua madre Chiara. “Camillo, mi raccomando, non illudere le ragazze. Non è giusto. Fai la tua scelta e mantieni fede a ciò che dici.” Proprio ad un Dottore in Giurisprudenza era diretta una simile raccomandazione? Una parola! Camillo ascoltava sua madre. Sbuffava un po’ e poi ritornava al suo “piacere” preferito. Essere corteggiato dalle donne… fino allo spasimo. Suo padre Andrea, ascoltava le raccomandazioni della madre al figlio, ma non diceva nulla. Anche lui aveva avuto la stessa sorte. Bel giovanotto, fisico prestante, intelligenza vivace… Era il tipo d’uomo al quale nessuno donna poteva resistere. Il padre (Avv.) Andrea, quindi, guardava, osservava, ma non commentava. Intanto pensava. Pensava a quanto era accaduto a lui, giovane praticante avvocato presso uno Studio pavese. Il Dott. Andrea, all’epoca, era corteggiatissimo a Pavia. Passava da una donna ad un’altra. Senza scrupoli, senza problemi. Poi un giorno, il Titolare dello Studio, l’Avvocato Sansone, gli aveva assegnato una pratica. Una controversia tra confinanti in collina. Tra due poderi. Un’unica antica casa padronale da dividere in due parti, sulle Colline dell’Oltrepò Pavese. In origine (nel 1700) era una proprietà unica di due sorelle gemelle (Laura e Veronica). A quell’epoca, lo “studio della controversia” e la sua definizione con le parti in causa, aveva richiesto al Dott. Andrea parecchie visite in Oltrepò. In tale occasione, Andrea, aveva conosciuto Chiara, sua consorte e madre del suo unico figlio, Camillo. Chiara, era una delle due parti contendenti dell’antica proprietà. Risultato. Dopo pochissimo tempo, i due, Andrea (padre di Camillo) e Chiara si innamorarono pazzamente l’uno dell’altra… Con una sola naturale conclusione…. “fiori d’arancio”. Dal matrimonio era nato Camillo… Dottore in Giurisprudenza, praticante presso lo Studio del padre… in attesa di diventare avvocato. Ormai mancavano pochi mesi all’Esame finale. La meta era vicina. Una mattina di due anni fa, l’Avvocato Andrea, padre di Camillo, ricevette una telefonata da un suo collega dell’Oltrepò. Il Collega, voleva che si occupasse di una controversa tra confinanti su una collina per la divisione di un’antica casa padronale già proprietà (in antico) di due sorelle gemelle. Inevitabile che l’Avv. Andrea assegnasse al proprio figlio Dott. Camillo la definizione della pratica. In tale occasione Camillo si innamorò pazzamente di Doroty, una delle parti in causa. Doroty era una bellissima ragazza, capelli biondi, occhi verdi, corpo mozzafiato. Dopo l’esame per diventare Avvocato, Camillo decise di sposare Doroty, amore della sua vita … come se il destino avesse calcolato ogni cosa. … Le sorelle gemelle, antiche proprietarie (nel 1500) della casa padronale in causa si chiamavano Laura e Veronica (lo stesso nome della pratica trattata dal padre Andrea). (239)-
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BOLLE DI SAPONE
di Teresa Ramaioli
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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CIAO ANTONELLA ...
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CIAO ROSSELLA ...
YARIS167
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PENSIERI SPARSI DEL 2 FEBBRAIO 2015
“L’amore è una ruota …
che gira all’infinito …
senza fermarsi mai”
Dino
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2 FEBBRAIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 2 Febbraio 2015 – Lunedì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
884
Rossella e la Ruota del Prater di Vienna
Un anno fa, la Dott. Rossella, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, si era messa in mente di essere sfortunata in amore. Quando le persone si mettono in mente cattive idee stanno male. Anche in Ufficio, Colleghi e Colleghe se ne erano accorte. Non potevano dire nulla perché è sempre pericoloso parlare sul posto di lavoro. Ognuno aveva la sua opinione e la teneva per sé. A Pavia, anche l’amica Federica se ne era accorta, ma aspettava l’occasione per parlarne. Un sabato mattina di un anno fa, Rossella e Federica presero un caffè al solito Bar di Piazza della Vittoria. Rossella aveva il volto scuro di persona preoccupata. Federica non si lasciò scappare l’occasione. “Rossella da parecchie settimane ti vedo con lo sguardo ombroso, se puoi dirmelo … è possibile conoscere la ragione?” Rossella, rimase silenziosa, titubante, dubbiosa se parlare oppure no. Alla fine parlò. “Federica, sono giunta alla conclusione che sono sfortunata in amore. E’ passato un anno da quando mi sono lasciata con Raffaele. Ormai il nostro rapporto era giunto al capolinea. Non avevamo più nulla da dirci. E’ passato un anno e non sono più riuscita ad incontrare un uomo. Un uomo che mi interessasse davvero. Devo dire che sono diventata alquanto difficile, ma un periodo così nero non l’ho mai avuto. Non so più che cosa fare” Federica era un tipo spiccio. Pane al pane, vino al vino. Prese la palla al balzo e si gettò nella risposta con foga impetuosa. “Rossella, non cominciare ad inventarti delle storie che non esistono. Hai quarant’anni, sei bellissima … hai un bel posto di lavoro … cosa vorresti di più? L’Amore? L’amore non si compra al mercato … l’amore va costruito dentro di noi. Siamo noi che creiamo il “il richiamo d’amore”. Se dentro di te non fai crescere niente … non avrai mai niente. Diceva il Saggio “Se fiducia in te avrai / un grande amore troverai” Se tu continui a riempirti la testa di fantasmi … solo fantasmi incontrerai” Rossella comprese che l’amica Federica diceva cose giuste, ma non riusciva ad uscire dal tunnel. “Federica, cosa dovrei fare?” L’amica non si lasciava mai prendere alla sprovvista. “Rossella credi nei luoghi magici? Pavia è piena di luoghi magici. Uno di questi è l’incrocio di Corso Cavour con Strada Nuova. Rossella, ti rechi in tale incrocio al mattino alle cinque ed avrai i risultati” Rossella non era una sprovveduta ultima arrivata. Era una laureata con il massimo dei voti. Non sapeva se credere o no agli incroci magici. Rispose con un bel giro di parole … ma senza dire nulla. Quella stessa notte, però, Rossella ebbe un sogno. Uno di quei sogni che sembrano veri … troppo veri per essere solo sogni. Sognò sua nonna Camilla. Doveva essere verso mattina. Rossella dormiva. La nonna Camilla entrò nella camera. Si avvicinò al letto e la svegliò. “Rossella sono quasi le cinque … devi andare all’incrocio magico di Corso Cavour con Strada Nuova … “ La quarantenne mostrò dei dubbi “Nonna, cosa ci vado a fare a quell’incrocio? Sono solo leggende …” La nonna Camilla intervenne decisa. “Rossella non ci sono limiti alla Provvidenza … E’ sempre meglio tentare tutte le strade che lamentarsi in continuazione” A quel punto Rossella non aveva più giustificazioni. Si alzò. Si preparò e alle cinque del mattino esatte … era all’incrocio di Corso Cavour con Strada Nuova. Pavia era deserta. Non c’era in giro anima viva. Rossella attraversò varie volte l’incrocio e … quasi senza volerlo guardò per terra. Al centro dell’incrocio c’era un portafogli. Lo raccolse. L’aprì. Nel portafogli c’era solo un biglietto aereo per Vienna e un biglietto d’ingresso al Gran Ballo del Mistero. C’era pure l’indirizzo del proprietario del portafogli presso un Albergo di Pavia. Cosa fare? Rossella si recò al Bar della Stazione FS che è sempre aperto. Prese un caffè ed attese un orario decente. Poi, si recò all’Albergo indicato e presentò il portafogli alla Reception. La Signorina della Reception l’accolse con un ampio sorriso. “Signorina lei è proprio fortunata. Il biglietto serve a lei per raggiungere Vienna. Questo è l’indirizzo dell’Albergo presso cui si trova il proprietario del portafogli al quale potrà consegnarlo personalmente. Inoltre, le consegno una credenziale per una vacanza di otto giorni a Vienna. Le auguro una felice vacanza” Rossella non sapeva se credere ai propri occhi oppure no. Quel giorno stesso di un anno fa, Rossella era a Vienna. Il proprietario del portafogli era un bellissimo cinquantenne, il Dott. Umbert, che si offrì di farle da cavaliere al Gran Ballo del Mistero. Quando le cose vanno bene … tutto va per il meglio. Infatti, Rosella e Umbert si innamorarono pazzamente l’un dell’altro. Il loro primo bacio è avvenuto alla Ruota Panoramica del Prater di Vienna. Un lungo, appassionato bacio da far perdere i sensi. Da quel momento è stato tutto un vorticoso giro della Ruota della vita … e dell’amore che, per coloro che ci credono veramente, non lascia mai a bocca asciutta. - Questo è il racconto 884 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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MILANO
di Teresa Ramaioli
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ANTONELLA DI CREMONA
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 01/02/15 alle 08:43 via WEB Piazzetta della Rosa--Ubicata al centro dell'antica Faramannia (l'originario insediamento longobardo), piazza della Rosa, ombreggiata dai tigli, si insinua tra le vie del centro storico della città, costeggiando il giardino del Collegio Ghislieri. In una casa di questa suggestiva piazzetta soggiornò il poeta Giosuè Carducci, ospite dell'università. Romantica …. …passeggiata………Ciao Teresa |
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