dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 24/02/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
267
Paola e il teatro
Quando le cose non vanno per il verso giusto (o quello desiderato) si finisce sempre per dare la colpa ad altri… al tempo, alla crisi, alle circostanze, alle invidie e alle gelosie. Anche per Paola è stato così. Prima di tutto era nata in una famiglia di operai. Secondo, non era una grande bellezza. Terzo, alla scuola elementare non era tra le prime della classe. Ma, alla terza media (raggiunta con qualche problema) Paola si era improvvisamente svegliata. Come se la sua mente si fosse aperta e avesse capito che “per vincere… bisognava lottare”. Non potendo continuare gli studi, si diede subito da fare per trovare un’occupazione. Operaia, naturalmente! Intanto, Paola vedeva le sue compagne della terza media che salivano e scendevano dalla corriera per andare dal paese a Pavia per studiare e conquistare un “titolo di studio”. Tra i compagni della terza media, c’era anche Filippo. Un ragazzo mingherlino, molto intelligente, di famiglia benestante. Paola aveva preso una cotta per Filippo… il quale, però, non la degnava di una sguardo. Il ragazzo era un po’ pieno di sé. Si dava delle arie… come colui che … “non sai chi sono io”. Intanto Paola, oltre al lavoro, aveva cominciato a frequentare un Gruppo Teatrale locale. Aveva capito che studiare era facile come “bere un bicchiere d’acqua”. Basta… leggere e scrivere … scrivere e leggere…. e guardare la realtà. Per Paola, 18 anni, la realtà era Germano, il Regista della Compagnia, 28 anni, estroso, e imprevedibile come il vento. A Germano, piaceva il teatro… ma le donne non le vedeva nemmeno. Però, era una mente, un genio. Paola capì che aveva bisogna di un “maestro” e si mise a completo servizio di Germano il quale, per ricambiare la stima e la fiducia, la elesse a sua “attrice protagonista”. Quando, una persona ha un buon insegnante è come se avesse uno scivolo. Basta una spinta e… oplà… la cosa è fatta. Paola capì cosa voleva dire essere. E cosa voleva dire diventare. Attrice di teatro. Dopo le prime rappresentazioni, grazie a Germano, Paola si sentì più sicura nel parlare, nel muoversi, nel capire le situazioni… anche sul lavoro. Il primo ad accorgesi fu il suo Datore di Lavoro, il Cav. Modesto, un cinquantenne, single… per scelta (diceva lui). Dopo aver visto Paola sul palco a recitare la parte della “Bella addormentata nel bosco” … (una parodia tutto pepe), il Cav. Modesto, cominciò a proporre incarichi nuovi “all’operaia Paola”, la quale si vide, dopo breve tempo, “catapultata in ufficio”… l’Ufficio del Cav. Modesto. Le invidie e gelosie ci sono dappertutto … anche nell’ambiente di lavoro. A Paola venivano riferite malignità di ogni genere, ma lei faceva “orecchio da mercante”. L’ex-operaia si lamentò delle malignità con il Cav. Modesto il quale cominciò a tenerla sempre al suo fianco. Un giorno, di un anno fa, Paola, ormai venticinquenne, ricevette un invito a cena dal Dott. Filippo, suo (antico) compagno di scuola della terza media. A Paola bastò una telefonata. “Caro Filippo, mi dispiace… ma non posso accettare. Tra prove a teatro e impegni con il Cav. Modesto… penso che di più non possa fare.” Si sa che essere corteggiati e stare all’attenzione del pubblico, è una delle piacevolezze della vita… Paola ci aveva trovato gusto e sperava durasse il più a lungo possibile. (267)
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LA NASCITA DELLE ORCHIDEE
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 23/02/15 alle 12:49 via WEB LA NASCITA DELLE ORCHIDEE –Leggenda--C'era una volta Orchide, un giovinetto bellissimo, che all'inizio dell'adolescenza vide mutare progressivamente il suo corpo: inizialmente gli spuntarono due floridi seni, poi l'intera figura si modellò con curve sinuose che resero impossibile definirne il sesso. Per questo suo particolare aspetto, ragazzi e ragazze lo sfuggivano, trovandolo così ambiguo e diverso da tutti: un ermafrodito. Il suo stesso carattere iniziò a presentare lati dissonanti, talora timido e introverso, talaltra aggressivo e impudico, come le divinità dell'amore. Ben presto, tutto questo gli diventò assolutamente insopportabile. Decise, allora, di porre fine alle sua stessa esistenza, gettandosi da una rupe. Sul prato che vide il suo bel corpo infrangersi al suolo tra macchie e rivoli di sangue, qualche dio pietoso fece nascere d'incanto una miriade di fiori diversi, simili per la loro splendida originalità: le orchidee. A ricordo di quella tragica fine, ma forse, più semplicemente, perché nelle orchidee sono celati sia i segni della virilità, sia quelli della femminilità, gli efebi ateniesi portavano sul capo coroncine di orchidee intrecciate; così adornati e vestiti di bianco, colore simbolo della purezza, cantavano le lodi ai loro dei. Forse, a quegli stessi dei che avevano assicurato la memoria del bellissimo Orchide con quei fiori magnifici che conosciamo con il nome di orchidee. Ciao Teresa Ramaioli |
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
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ANTONELLA DI CREMONA
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23 FEBBRAIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 23 Febbraio 2015 – Lunedì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
905
Sofia, Goffredo e la Costa Azzurra
Oggi, le persone hanno più problemi di ieri. La vita è cambiata. La società offre molte cose in più rispetto a qualche decennio fa. Inevitabile il desiderio di possesso … Basta vedere al Supermercato. La pasta è la pasta, ma non basta … Ci sono centomila qualità di pasta, centomila formati … e le persone? Guardano. Confrontano. Controllano da dove viene. Chi è il produttore. Da dove viene la materia prima … Alla fine, prendono la pasta che hanno sempre preso … da almeno dieci anni. Intanto, l’insoddisfazione rimane. “Come? Con tutte le centomila qualità di pasta … non ce ne è una che soddisfi pienamente” Così è in tutte le altre cose della vita. Oggi, l’offerta è infinita (o quasi). Le persone, però, vorrebbero la Luna … l’irraggiungibile “astro” che, per ora, non è disponibile. “Così è per l’amore” … diceva una anno fa la Dott. Rosalda all’amica e Collega Dott. Sofia. La Dott. Sofia, quarant’anni, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale del milanese, abitante a Pavia, stava attraversando un periodo poco felice. Da alcuni mesi si era lasciata con il suo compagno Federico, con il quale conviveva da tre anni. Lasciare una persona dopo tre anni di convivenza non è una cosa semplice. Non è come lasciare un vestito. Il vestito lo si lascia nell’armadio e il tempo fa il resto. Ci pensa il tempo. Alla fine, con la scusa che è cambiata la moda, le forme del corpo si sono modificate … il gioco è fatto. Prendi il vestito e lo butti. Con una persona, no. Ci sono dei fili invisibili che legano due persone dopo un po’ che si frequentano … Lì nascono i problemi. “Federico aveva parecchie belle qualità … in certe altre, però, era totalmente mancante” Sofia si era espressa così con la Collega, ma Rosalda aveva capito tutto. Quando in una coppia, uomo - donna … il letto non funziona … non c’è più nulla che va bene. La cosa è nota dal tempo di Adamo ed Eva. Lo sapevano anche cento anni fa … e, allora, si accampavano tante scuse (come oggi) … La forma era salvaguardata. Il matrimonio era indissolubile! Fine. Quel che c’era dentro … lo dovevano sbrigare i protagonisti della vicenda. Oggi, non è più così. In nome della sincerità, della lealtà, della genuinità dei sentimenti … quando due persone non vanno più d’accordo a letto … si lasciano. Un anno fa, la Dott. Sofia, quarant’anni, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … si era lasciata con Federico … e non era contenta. Rosalda aveva cercato di consolarla. “Sofia, non preoccuparti. Anche il Papa da le dimissioni. Cessato un Papa … ne viene eletto un altro. Del resto, chi è quello persona che oggi, è veramente contenta? Nessuna. E coloro che lo sono … non lo dicono. Sono felici solo gli innamorati. Solo loro … e per il periodo in cui sono “innamorati veramente” Perciò, Sofia metti una pietra sopra sul passato …. e guarda al futuro. Pensa al giorno in cui incontrerai l’amore. L’uomo che ti farà girare la testa … e non solo” Rosalda amava scherzare … Sofia, invece, era seria e non scherzava affatto. Il suo pensiero era proprio quello … all’uomo che avrebbe incontrato. Che sarebbe subentrato a Federico. Meglio non pensarci. Rosalda e Sofia avevano appena preso un ottimo caffè in Piazza della Vittoria a Pavia. Un caffè veramente super … Uno di quei caffè per il quale valeva la pubblicità di un tempo … “Più lo mandi giù … più ti tira su” Sofia decise che per quel giorno non ci avrebbe pensato più. E poi, l’amore arriva quando vuole … senza preavviso, senza un perché. Sofia aveva l’appuntamento con un Notaio per conto della Società presso cui lavorava. Un appuntamento noioso … da non prendere sottogamba. Meglio, una precisazione in più che una in meno. A volte le parole vogliono dire mille cose. Pavia poi è una città magica … le vie, le piazze … le Torri. Già, le Torri. Sofia ne era attratta. Ne conosceva l’origine. Le vicende storiche. Le lotte tra Famiglie pavesi … anche per l’amore di una donna. Trovandosi nei pressi delle Torri di Piazza Leonardo da Vinci, Sofia sentì il desiderio di soffermarsi a guardare. In quell’istante senti una voce. “Sofia cosa fai da queste parti?” Era il suo Direttore Generale … il Dott. Goffredo, un cinquantenne dal fascino indiscutibile … Uno di quelli che rientrava nella schiera degli uomini che “… non devono giustificarsi mai” Sofia capì che nell’aria si era mosso qualcosa di nuovo. Spiegò che aveva appuntamento dal Notaio per la Società. Si trattava di poco cosa. Questione di una mezzoretta! Del resto cosa poteva fare? Perdere un’occasione simile? Il Dott. Goffredo aveva lanciato l’esca … “Allora ti aspetto. Sono al Bar dell’angolo. Poi, abbiamo una giornata intera per noi … sulla Costa Azzurra” L’atto del Notaio era l’ultimo pensiero di Sofia … A primo posto c’era la Costa Azzurra. La passeggiata sul litorale. Quattro passi sulla sabbia … E lì sarebbe scoccato il primo bacio. Già. Come faceva a saperlo? Semplice. Sulla Costa Azzurra è così da sempre. E’ il sole che lo vuole. E’ il vento che gioca tra i capelli sciolti … I capelli di Sofia erano biondi … biondi naturale. Goffredo non avrebbe resistito un secondo … nemmeno Sofia … la quale … tutto avrebbe voluto tranne che perdere un’occasione così. Questo è il racconto 905 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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PRODOTTI TIPICI
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 23/02/15 alle 12:47 via WEB Prodotti tipici --La Pancetta pavese, nel dialetto locale “Panséta“, è un salume tipico della provincia di Pavia ottenuto dalla salatura e stagionatura dello strato adiposo situato nella parte ventrale della mezzena del suino. Le carni del maiale utilizzate devono provenire da femmine e maschi castrati. La caratteristica qualitativa che rende questa Pancetta più prelibata è la sua morbidezza. Di forma cilindrica e dal peso variabile fra 1,5 e 3,5 Kg., la Pancetta pavese ha consistenza morbida e colore rosso intenso al centro, piuttosto bianco invece verso l’esterno. La stagionatura viene effettuata in locali asciutti e ben aerati per circa 60 giorni. Il profumo è caratteristico, il sapore è delicato e lievemente speziato. La Pancetta pavese, oltre ad essere un ottimo affettato, è utilizzata per insaporire polli e quaglie ricoprendone la superficie con sottili fette nella preparazione degli arrosti. Ciao Teresa |
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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